Risultato della ricerca: teschi
luca.lab
La vista di questi teschi colorati e sorridenti mi è sembrato una sorta di irriverente monito a non dimenticare quale sarà la fine del nostro viaggio terreno ...
orsobianco
Particolare scorcio di Venezia con il Fondaco dei Teschi affacciato sul Canal Grande.
MAURY06
Nell'ambulacro della cripta e al centro sono conservate e accatastate ossa umane e teschi di circa 1900 soldati italiani, austriaci e ungheresi e solo tre di questi sono soldati noti.
nebbia
Le pareti interne dell\'edificio, a pianta quadrata, sono quasi interamente ricoperte di teschi ed ossa che si trovavano nell\'antico ossario, assieme a quelle che vennero riesumate nei cimiteri soppressi dopo la chiusura dell\'ospedale locale, avvenuta nel 1652 per disposizione dell\'amministrazione dell\'Ospedale Maggiore, al quale era stato aggregato quasi due secoli prima.
luca.lab
Particolare di un bassorilievo sulla facciata della chiesa che ci rammenta inequivocabilmente a cosa (ci) conduce l\'inesorabile scorrere del tempo ...
spinelli.leo
Ecco una di Cambogia, questa volta ero nel tempio Wat Thmei a Siem Reap che ha un piccolo stupa commemorativo contenente teschi e ossa delle vittime dei khmer rossi che ha causato la morte di circa 2,5 milioni di persone attraverso carestia, lavori forzati ed esecuzioni. Fu uno dei regimi più violenti del XX secolo ed è a oggi il regime con la più alta percentuale tra popolazione e numero di morti . la Cambogia ti regala queste sfumature .
GigiPeis
Una rosa tra i teschi, cimitero delle Fontanelle
tarta46
l Cimitero delle Fontanelle è in realtà un ossario che si trova nel cuore del Rione Sanità. All\'interno di questo cimitero ci sono centinaia e centinaia di ossa. Il cimitero è scavato nella roccia tufacea gialla della collina di Materdei. È formato da tre grandi gallerie a sezione trapezoidale. Queste gallerie, per la loro maestosa grandezza, sono chiamate navate come quelle di una basilica. Ogni navata ha ai propri lati delle corsie dove sono ammucchiati teschi, tibie e femori e ha un proprio nome: la navata sinistra è detta navata dei preti perché in essa sono depositati i resti provenienti dalle terresante di chiese e congreghe; la navata centrale è detta navata degli appestati perché accoglie le ossa di quanti perirono a causa delle terribili epidemie che colpirono la città (la peste su tutte, in special modo quella del 1656); infine la navata destra è detta navata dei pezzentielli perché in essa furono poste le misere ossa della gente povera. I resti anonimi si moltiplicarono col passare degli anni ed è qui che confluirono, oltre alle ossa trasferite dalle terresante, anche i corpi dei morti nelle epidemie. Alla fine dell\'Ottocento alcuni devoti, guidati da padre Gaetano Barbati, disposero in ordinate cataste le migliaia di ossa umane ritrovate nel cimitero. Da allora è sorta una spontanea e significativa devozione popolare per questi defunti, nei quali i fedeli identificano le anime purganti bisognose di cura ed attenzione. Alcuni teschi furono quindi \"adottati\" da devoti che li allocarono in apposite teche di legno , vetro, cartone ecc, identificandoli anche con un nome e con una storia, che affermavano essere svelati loro in sogno. Per lunghi anni, il cimitero è stato teatro di questa religiosità popolare fatta di riti e pratiche del tutto particolari.
fulvio.rossi
Cimitero delle Fontanelle, Napoli
fulvio.rossi
Cimitero delle Fontanelle, Napoli
Dario Peracchi
La Capela dos Ossos venne costruita inizialmente nel XVI secolo per iniziativa di un monaco francescano il quale, secondo lo spirito dell'epoca contro riformista, intendeva condurre i propri confratelli alla contemplazione della fievolezza della vita umana e del mistero della morte. L'intento è chiaramente didascalico e dimostrato anche dalla lapide d'ingresso che riporta Nós ossos que aqui estamos pelos vossos esperamos ("Noi ossa che qui stiamo, le vostre aspettiamo"). La cappella venne completamente ristrutturata nel corso del XVIII secolo quando il Re Giovanni V del Portogallo visitò a Milano la Chiesa di San Bernardino alle Ossa, un monumento molto simile a quello di Evora. La lugubre cappella è formata da pareti di 18,7 metri di lunghezza per 11 di altezza. La luce entra da tre piccole finestrelle sulla sinistra. I muri perimetrali e le otto colonne che sostengono il soffitto sono "decorate" con ossa e teschi umani cementati. Il soffitto è realizzato con mattoni bianchi dipinti con scene a tema mortuario. Il numero di scheletri umani qui conservati sembra aggirarsi attorno ai 5.000 e provengono da cimiteri e chiese della zona, ove i frati francescani venivano sovente sepolti. Molti di questi teschi riportano dei graffiti col nome della persona a cui sono appartenuti. Si trovano inoltre due cadaveri essiccati, uno dei quali appartenuto ad un bambino, pendenti da una catena. (From Wikipedia)
fabriziofiorenzano
In memory of the victims of Cambodia genocide