Risultato della ricerca: romanico
vito.s
MOSAICO PAVIMENTALE ROMANICO PRESENTE NELLA BASILICA DI SAN COLOMBANO A BOBBIO
en.giuliani
Il Battistero intitolato a S. Giovanni Battista è noto soprattutto per essere stato di cornice al battesimo di Galileo Galilei nel 1564. Il primo progetto è stato redatto da Diotisalvi, e la prima pietra posta circa a metà del XII secolo, ma non fu mai realizzato completamente, e circa un secolo dopo l’interruzione dei lavori fu ripreso da Nicola e Giovanni Pisano. L’eterogeneità degli stili (romanico e gotico) è dovuta proprio al fatto che l’edificio fosse realizzato a più riprese. I visitatori rimangono subito affascinati dall’interno del Battistero, completamente spoglio dal punto di vista degli arredi e delle strutture architettoniche, tranne che per delle semplici file di colonne. Ciò contribuisce a conferire all’ambiente caratteristiche mistiche, a causa del particolare eco che si percepisce quando si parla. La cupola del progetto iniziale ha una forma particolare, troncoconica , in quanto all’epoca non erano ancora note le tecniche di costruzione della cupola emisferica o piramidale, successivamente costruita, a richiamare lo stile gotico. La prima cupola aveva un foro alla sommità, per illuminare il fonte battesimale e permettere all’acqua piovana di entrare e riempire le vasche. L’assenza di canali di scolo, però, sta ad indicare come ciò fosse solo decorativo, in quanto la vecchia pratica battesimale era stata abbandonata da tempo. In epoca più tarda fu costruita la piccola cupola che sovrasta quella maggiore, a chiudere il foro.
Raffaele Spettoli
E' la Cattedrale della mia città...Ferrara...ritratta di riflesso sul cofano di un'auto storica durante una manifestazione. A presto Raf
danilodld
Costruita dai benedettini tra il XII o XIII secolo, e successivamente rimaneggiata, sorge in una spettacolare posizione panoramica sul crinale di una collina che vede da una parte il mare e dall'altra l'entroterra, ed è parte di un recinto chiuso che ha sul retro un camposanto. La chiesa, in stile romanico, presenta un portale gotico del XIV secolo.
cirro71
Il duomo di San Leo risalente al XII secolo, sorge su un\'area dedicata al culto già a partire dall\'epoca preistorica. Esso rappresenta uno dei diversi esempi di architettura romanica presenti nel territorio della Val Marecchia.
Rob75
Al Cortile di Pilato, così chiamato per ricordare il lithostrotos, luogo dove fu condannato Gesù, si accede uscendo dalla chiesa del Sepolcro, una delle Chiese del meraviglioso Complesso di Santo Stefano. Il cortile è delimitato a nord e a sud da due porticati in stile romanico con caratteristiche colonne cruciformi in mattone. Significativo per la simbologia della passione di Cristo è che la distanza tra questo cortile e la vicina chiesa di San Giovanni in Monte (così chiamata perché sorge sull'unica protuberanza naturale del piatto centro di Bologna) sarebbe la medesima che c'è a Gerusalemme tra il Santo Sepolcro ed il Calvario
leonardoguazzo
l’abbazia di Santa Maria di Vezzolano è un altissimo esempio di arte romanico-gotica. Forse già esistente in epoca longobarda, fu distrutta nel secolo X dai saraceni, poi data da Arduino re d’Italia ad Ottone di Brozolo nel 1002 e da questi trasmessa ai suoi discendenti, ed infine ceduta al preposito di Vezzolano.
sassopiatto
filtro ND 10 stop...... Capo e madre di tutte le chiese di Montichiari La Pieve di Montichiari è certamente tra le più antiche della Lombardia. Nata nel V-VI secolo, raggiunse l’apice della sua importanza nel secolo XII, come testimonia la costruzione dell’imponente edificio romanico che ancora oggi ammiriamo. Di questo periodo sono le Bolle dei Vescovi di Brescia e dei Pontefici Innocenzo II (1140), Alessandro III (1177) e Lucio III (1185), che riconoscevano alla Pieve il possesso di numerosi beni ed il diritto a riscuotere un terzo delle decime dei raccolti di tutto il territorio su cui aveva giurisdizione (Carpenedolo, Acquafredda, Visano, Mezzane, Calvisano, Formignano). L’ubicazione dell’edificio, la sua straordinaria ampiezza, la scelta della pietra lavorata per la sua costruzione sono segni indubbi della sua importanza. La Pieve è dedicata a San Pancrazio, che gli atti tardivi del martirio presentano come un giovinetto quattordicenne, venuto a Roma dalla Frigia, convertito al cristianesimo, battezzato da papa Callisto e martirizzato durante la persecuzione di Diocleziano: secondo l’iconografia locale è rappresentato come un legionario a cavallo, impugnante il bianco vessillo crociato, simbolo della fede professata con il martirio.
massimomassarenti
Matera la Città dei Sassi Patrimonio Mondiale UNESCO Matera è una città tra le più antiche del mondo il cui territorio custodisce testimonianze di insediamenti umani a partire dal paleolitico e senza interruzioni fino ai nostri giorni. Rappresenta una pagina straordinaria scritta dall’uomo attraverso i millenni di questa lunghissima storia. Matera è la città dei Sassi, il nucleo urbano originario, sviluppatosi a partire dalle grotte naturali scavate nella roccia e successivamente modellate in strutture sempre più complesse all’interno di due grandi anfiteatri naturali che sono il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano. Nel 1993 l’UNESCO dichiara i Sassi di Matera Patrimonio Mondiale dell’Umanità I Sassi di Matera sono il 6° sito in Italia in ordine cronologico, il primo nel meridione. In occasione di questa iscrizione, per la prima volta l’UNESCO utilizza nei criteri e nelle motivazioni il concetto di Paesaggio Culturale, che in seguito verrà utilizzato per motivare l’iscrizione di altri siti nel mondo. Il 17 Ottobre 2014 Matera è stata designata Capitale Europea della Cultura per il 2019 Matera è al centro di un incredibile paesaggio rupestre che conserva un grande patrimonio di cultura e tradizioni, ed è sede di eventi espositivi di grande prestigio nazionale ed internazionale. Matera è una città dalla storia affascinante e complessa: città di confine, di contrasti, di competizione e fusione tra paesaggi, civiltà, culture, diverse. Dalla civiltà rupestre a quelle di matrice bizantina ed orientale, all’avvento dei Normanni, il sistematico tentativo di riduzione della città rupestre alle regole della cultura della città europea: dal romanico, al rinascimento, al barocco, gli ultimi otto secoli di costruzione e rifinitura della città hanno tentato di plasmare, vincere le naturali resistenze del preesistente habitat rupestre, determinando architetture e sistemazioni urbane di particolare qualità ed originalità. Oggi, nuovamente nel segno della cultura urbanistica europea, gli aspetti della sfida della riqualificazione, del recupero sostenibile, della riconquista dell’identità perduta sono le attività che hanno riportato alla ribalta questa città unica diventata a ragione patrimonio mondiale dell’umanità. Sulla scorta di questa particolare vicenda storica, Matera offre oggi ai suoi visitatori l’affascinante sensazione di scoprire, sul filo originale della propria cultura, delle proprie emozioni, le tracce, a volte apparentemente umili, a volte colte, di quella competizione che ha a lungo caratterizzato la città. L’architettura irripetibile dei Sassi di Matera racconta la capacità dell’uomo di adattarsi perfettamente all’ambiente e al contesto naturale, utilizzando con maestria semplici caratteristiche come la temperatura costante degli ambienti scavati, la calcarenite stessa del banco roccioso per la costruzione delle abitazioni fuori terra e l’utilizzo dei pendii per il controllo delle acque e dei fenomeni meteorici. La struttura architettonica è costituita da due sistemi, quello immediamente visibile realizzato con le stratificazioni successive di abitazioni, corti, ballotoi, palazzi, chiese, strade orti e giardini, e quello interno e invisibile a prima vista costituito da cisterne, neviere, grotte cunicoli e sistemi di controllo delle acque, sistemi essenziali per la vita e la ricchezza della comunità. Originariamente i Sassi di Matera erano un ambiente rupestre molto simile a quello dove si trova il Parco di fronte sull’altro lato del canyon scavato dalla Gravina di Matera. Il versante dei Sassi, quello occidentale è caratterizzato in basso da pareti ripide che si affacciano sul torrente. In alto il versante presenta una serie di terrazzamenti, colline e pianori più adatti all’insediamento umano, luoghi che nel corso dei millenni sono stati trasformati da villaggi rupestri in una vera e propria città. I primi insediamenti umani nel territorio di Matera risalgono al paleolitico e si svilupparono utilizzando le grotte naturali che in gran numero definiscono il paesaggio rupestre di Matera. Nel corso del tempo alle grotte naturali si sono aggiunte quelle scavate dall’uomo che ha trovato nella friabile roccia tufacea una eccezzionale possibilità di insediamento al riparo dagli agenti naturali. I complessi rupestri hanno costituito la prima forma del nucleo urbano con ambienti ancora oggi presenti inglobati dentro edifici e fabbricati costruiti fuori terra dal medioevo in poi. Dopo aver attraversato le fasi della preistoria: il paleolitico, il neolitico e le diverse età dei metalli la storia di Matera verrà fortemente caratterizzata dall’avvento del Cristianesimo. L’impronta cristiana diviene culturalmente dominante in breve tempo. Durante tutto il medioevo il paesaggio rupestre fu sistematicamente trasformato con la costruzione di imponenti luoghi di culto. Durante il medioevo furono costruiti edifici imponenti tra i quali la maestosa Cattedrale di Matera, la chiesa di San Giovanni Battista, la Chiesa di S. Domenico, la Chiesa di Santa Maria della Valle Verde sulla via Appia. Da questo momento in poi prende forma una vero e proprio nucleo urbano concentrato inizialmente intorno alla Cattedrale che si trova in cima alla collina della Civita (Civitas, città) che divide in due i Sassi: il Sasso Barisano rivolto ad est e il Sasso Caveoso rivolto a sud. I Sassi di Matera sorgono su uno dei versanti di un canyon scavato nel tempo dal torrente Gravina. Sull’altro versante si estende il Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano anche conosciuto come Parco della Murgia Materana, il cui paesaggio rappresenta il contesto originario dei luoghi, sviluppatosi nel tempo con gli insediamenti urbani soltanto sul versante dei Sassi. Il Parco custodisce gli insediamenti più antichi del territorio. Tra questi la Grotta dei Pipistrelli i cui ritrovamenti paleolitici sono conservati presso il Museo Nazionale Domenico Ridola a Matera, i villaggi neolitici di Murgecchia, Murgia Timone e Trasanello a nord e i villaggi rupestri della Selva, il villaggio Saraceno a Sud. Oggi i Sassi di Matera offrono al visitatore un grande paesaggio culturale, motivo per il quale l’UNESCO li ha inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale.Dal punto di vista architettonico presentano una serie incredibile di elementi che si sono stratificati nel tempo, dai complessi rupestri scavati dall’uomo, alle chiese rupestri, aree di sepoltura, che si alternano continuamente con fabbricati di tutte le diverse ere: medioevo, rinascimento, barocco fino all’epoca moderna. Il visitatore troverà in continuità grotte, ipogei, palazzotti, chiese, vicinati, scalinate, ballatoi, giardini e orti tutti incastonati l’uno nell’altro a formare un luogo unico e magico. Passeggiando lungo l’asse principale che collega i due rioni Sassi via Bruno Buozzi, via Madonna delle Virtù e via D’Addozio è possibile attraversare questo paesaggio e ammirare nello stesso tempo quello del versante opposto del Parco della Murgia Materana. E’ possibile salire e scendere dai numerosissimi vicoli che si alternano tra gli edifici e trovarsi in angoli sempre diversi e sorprendenti.
MassiLaura
Di origine benedettina si trova di fronte le pendici del massiccio del monte Velino, costruita probabilmente come parte di un insieme conventuale oggi scomparso, ad opera di un certo Nicolò nel 1048 in forme semplici del primo romanico con influssi bizantini, ed in seguito donata all'abbazia di Montecassino. https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Maria_in_Valle_Porclaneta
sassopiatto
Filtro ND 10 stop.... Capo e madre di tutte le chiese di Montichiari La Pieve di Montichiari è certamente tra le più antiche della Lombardia. Nata nel V-VI secolo, raggiunse l’apice della sua importanza nel secolo XII, come testimonia la costruzione dell’imponente edificio romanico che ancora oggi ammiriamo. Di questo periodo sono le Bolle dei Vescovi di Brescia e dei Pontefici Innocenzo II (1140), Alessandro III (1177) e Lucio III (1185), che riconoscevano alla Pieve il possesso di numerosi beni ed il diritto a riscuotere un terzo delle decime dei raccolti di tutto il territorio su cui aveva giurisdizione (Carpenedolo, Acquafredda, Visano, Mezzane, Calvisano, Formignano). L’ubicazione dell’edificio, la sua straordinaria ampiezza, la scelta della pietra lavorata per la sua costruzione sono segni indubbi della sua importanza. La Pieve è dedicata a San Pancrazio, che gli atti tardivi del martirio presentano come un giovinetto quattordicenne, venuto a Roma dalla Frigia, convertito al cristianesimo, battezzato da papa Callisto e martirizzato durante la persecuzione di Diocleziano: secondo l’iconografia locale è rappresentato come un legionario a cavallo, impugnante il bianco vessillo crociato, simbolo della fede professata con il martirio.
val59
... piccolo Santuario Romanico alle prime nevi
arrowrm
Piazza S. Donato. Il campanile romanico a pianta quadrata é alto 28 metri. La Chiesa, sorta probabilmente nell’VIII d.C. sull’area di un tempio pagano, presenta una facciata ristrutturata nel 1511 in stile rinascimentale.
cirro71
La pieve di Santa Maria Assunta a San Leo è uno dei primi luoghi di culto cristiano della Val Marecchia, risalente all\'VIII secolo d.C., la leggenda vorrebbe che sia stato lo stesso San Leone a edificare la prima chiesa.
Zyggy
Basilica Papale di San Francesco in Assisi. La costruzione iniziò nel 1228 e giàᅠnel 1230 fu portata a termine la costruzione in stile romanico della Chiesa Inferiore in cui, in un vano posto sotto l\'altare maggiore, venne posto il corpo di San Francesco. La Chiesa Superiore in stile gotico, fu completata nel 1236 e tre anni dopo si completò il campanile cuspidato, costruito in stile romanico-gotico. Dal 2000 è un bene dell\'UNESCO.
ashbydelazouch
Interessante esempio di architettura di stile Romanico nel Canavese, il nucleo originario della chiesa di San Martino a Ciriè (TO) risale al X Secolo, con successivi rimaneggiamenti ed ampliamenti. In particolare, il campanile viene datato al XI secolo.
en.giuliani
Il duomo di Santa Maria Assunta, al centro della omonima piazza, è la cattedrale medievale di Pisa nonché chiesa primaziale. Capolavoro del romanico, in particolare del romanico pisano, rappresenta la testimonianza tangibile del prestigio e della ricchezza raggiunti dalla Repubblica marinara di Pisa nel momento del suo apogeo.
tatarc
La pieve romanica di Calci (PI) (fine secolo XI) fu costruita per volontà dell’arcivescovo Daiberto e portata a termine dalla contessa Matilde di Toscana. La pieve è dedicata a Ermolao, martire cristiano e patrono del paese nonché degli oliveti. La facciata ha le forme tipiche dello stile romanico pisano: lesene, archetti ciechi, rombi, bifore, policromia bianca e grigia nella parte alta. Alle spalle spicca il possente ma incompiuto campanile a torre. La base quadrangolare del campanile  – larga ben 9 metri – e la presenza di due finestre alte e strette, tipiche delle feritoie per arcieri, fanno pensare ai resti di un’antica torre difensiva.