Risultato della ricerca: moderna
riccardo.mantero
Ho sempre desiderato fare una foto del ponte di Brooklyn, perché, da quando ero un bambino, ho sempre visto la sua forma sull\'omonima marca di chewing gum. Come se fosse un punto di riferimento mitico nella mia mente, ho sempre desiderato di inquadrarlo di notte, sotto il suo enorme arco. Il vento freddo che ho dovuto sopportare è stato un equot tributo per il risultato che ho raggiunto: in una sola esposizione lunga ho messo il Manhattan Bridge e l\'Empire State Building illuminato per Natale. Il titolo è ispirato ad un famoso album dei Rolling Stones in base al fatto che a New York si parlano più di 800 lingue contempraneamente, come in una moderna Babilonia.
mattiabonavida
Scatto, facente parte di un photoshooting realizzato a Riva del Garda (TN). Dedicato alla danza moderna.
ferdinandobargagna
L\'antico gesto del pescatore sullo sfondo di una moderna città
massimomelis
Esempio di architettura moderna in stile arabo, chiave di lettura di tutto lo stile omanita dettato dal suo Sultano
mauriziot
...di Cartagena, all\'alba. Una splendida città, divisa in un piccola parte coloniale ben tenuta e piena di colori, e in una moderna, con grattacieli e palazzi moderni, entrambe sul mare. Qui siamo nella parte che divide le due. Una terza parte, più popolata, sta alle loro spalle. Colombia, novembre 2012
lestat70
Il Porto Canale è l\'asse principale attorno al quale sorge il centro storico di Cesenatico, e sulle cui banchine si svolge ancora la vita sociale e la passeggiata di cittadini e turisti. Il porto, nel suo tratto più interno, ricalca ancora le linee disegnate nel 1502 da Leonardo Da Vinci, chiamato da Cesare Borgia a suggerire interventi migliorativi all\'approdo preesistente. Lungo il porto sorgono ancora monumenti e luoghi di rilievo: la piazza Pisacane con il monumento a Giuseppe Garibaldi e la sua solenne iscrizione; l\'ottocentesca pescheria, dietro alla quale si apre la piazzetta delle Erbe e poi la piazzetta delle Conserve; la piazza Ciceruacchio, dove è tracciato il perimetro dell\'antica Torre Pretoria che un tempo difendeva il porto dalle fuste dei pirati barbareschi; i resti delle originarie banchine con le palafitte. Nel tratto più recente, nei pressi del faro, le imponenti porte vinciane difendono oggi il centro abitato dalle mareggiate: una realizzazione di moderna tecnologia condotta sull\'esempio dei progetti leonardeschi. Il tratto più interno del Porto Canale ospita il MUSEO GALLEGGIANTE DELLA MARINERIA .
fernandospirito55
Gallipoli e un suo Porticciolo Sullo sfondo il castello Aragonese ...e la Città moderna
EmmeCiF
Roma, La Galleria di Arte Moderna
radiocom
Il titolo può trarre in inganno: la città è Gallipolli: a sinistra del grattacielo la città moderna, a destra la città vecchia con i suoi vicoli caratteristici.
EmmeCiF
Yayoi Kusama: Infinity Mirrored room, All the Eternal Love I Have for the Pumpkins (2016). Esposizione "LOVE" Chiostro del Bramante Roma.
ambro2000
LA MODERNA TECNOLOGIA DIGITALE HA ABBATTUTO MOLTE BARRIERE TRA CUI QUELLA DEI COSTI, COSI' QUANDO SCATTI TWO IS MEGLIO CHE ONE COSì PIU' SCATTI E PIU' HAI LA PROBABILITA' DI FARE UNA FOTO BELLA O NON MOSSA ECC. MA IL DILEMMA VIENE DOPO QUANDO DEVI CANCELLARE, QUELLE BRUTTE VANNO VIA SENZA PROBLEMI MA QUANDO HAI PIU' DI UNA FOTO BELLA ALLORA LI' VIENE IL DIFFICILE PPERCHE' SONO TUTTI FIGLI TUOI E IL COMPUTER SI RIEMPIE SEMPRE DI PIU' ...QUALE DELLE DUE LA MEGLIO A VOSTRO GIUDIZIO?
sebras
Nello stato di \"Onlytrees\", moderna cittadina assolutamente ecologica, costruita con grattacieli esclusivamente in legno, si rifá allo stile newyorkese.. Niente emissioni inquinanti e rifiuti non biologici.. Andranno ad abitarci forse solo tarli e formiche… In realtá un particolare del tronco di un grosso albero abbattuto..
lucagrazianovalenti
un antico viale dei Pini sito nel territorio di Lentini. La strada ,ormai ignorata dalla moderna società, resta li abbandonata e spesso violentata da qualche essere umano che scarica in modo illecito materiale da costruzione e scarti di ogni genere. La bellezza forse è destinata a scomparire da queste terre.
massimomassarenti
Matera la Città dei Sassi Patrimonio Mondiale UNESCO Matera è una città tra le più antiche del mondo il cui territorio custodisce testimonianze di insediamenti umani a partire dal paleolitico e senza interruzioni fino ai nostri giorni. Rappresenta una pagina straordinaria scritta dall’uomo attraverso i millenni di questa lunghissima storia. Matera è la città dei Sassi, il nucleo urbano originario, sviluppatosi a partire dalle grotte naturali scavate nella roccia e successivamente modellate in strutture sempre più complesse all’interno di due grandi anfiteatri naturali che sono il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano. Nel 1993 l’UNESCO dichiara i Sassi di Matera Patrimonio Mondiale dell’Umanità I Sassi di Matera sono il 6° sito in Italia in ordine cronologico, il primo nel meridione. In occasione di questa iscrizione, per la prima volta l’UNESCO utilizza nei criteri e nelle motivazioni il concetto di Paesaggio Culturale, che in seguito verrà utilizzato per motivare l’iscrizione di altri siti nel mondo. Il 17 Ottobre 2014 Matera è stata designata Capitale Europea della Cultura per il 2019 Matera è al centro di un incredibile paesaggio rupestre che conserva un grande patrimonio di cultura e tradizioni, ed è sede di eventi espositivi di grande prestigio nazionale ed internazionale. Matera è una città dalla storia affascinante e complessa: città di confine, di contrasti, di competizione e fusione tra paesaggi, civiltà, culture, diverse. Dalla civiltà rupestre a quelle di matrice bizantina ed orientale, all’avvento dei Normanni, il sistematico tentativo di riduzione della città rupestre alle regole della cultura della città europea: dal romanico, al rinascimento, al barocco, gli ultimi otto secoli di costruzione e rifinitura della città hanno tentato di plasmare, vincere le naturali resistenze del preesistente habitat rupestre, determinando architetture e sistemazioni urbane di particolare qualità ed originalità. Oggi, nuovamente nel segno della cultura urbanistica europea, gli aspetti della sfida della riqualificazione, del recupero sostenibile, della riconquista dell’identità perduta sono le attività che hanno riportato alla ribalta questa città unica diventata a ragione patrimonio mondiale dell’umanità. Sulla scorta di questa particolare vicenda storica, Matera offre oggi ai suoi visitatori l’affascinante sensazione di scoprire, sul filo originale della propria cultura, delle proprie emozioni, le tracce, a volte apparentemente umili, a volte colte, di quella competizione che ha a lungo caratterizzato la città. L’architettura irripetibile dei Sassi di Matera racconta la capacità dell’uomo di adattarsi perfettamente all’ambiente e al contesto naturale, utilizzando con maestria semplici caratteristiche come la temperatura costante degli ambienti scavati, la calcarenite stessa del banco roccioso per la costruzione delle abitazioni fuori terra e l’utilizzo dei pendii per il controllo delle acque e dei fenomeni meteorici. La struttura architettonica è costituita da due sistemi, quello immediamente visibile realizzato con le stratificazioni successive di abitazioni, corti, ballotoi, palazzi, chiese, strade orti e giardini, e quello interno e invisibile a prima vista costituito da cisterne, neviere, grotte cunicoli e sistemi di controllo delle acque, sistemi essenziali per la vita e la ricchezza della comunità. Originariamente i Sassi di Matera erano un ambiente rupestre molto simile a quello dove si trova il Parco di fronte sull’altro lato del canyon scavato dalla Gravina di Matera. Il versante dei Sassi, quello occidentale è caratterizzato in basso da pareti ripide che si affacciano sul torrente. In alto il versante presenta una serie di terrazzamenti, colline e pianori più adatti all’insediamento umano, luoghi che nel corso dei millenni sono stati trasformati da villaggi rupestri in una vera e propria città. I primi insediamenti umani nel territorio di Matera risalgono al paleolitico e si svilupparono utilizzando le grotte naturali che in gran numero definiscono il paesaggio rupestre di Matera. Nel corso del tempo alle grotte naturali si sono aggiunte quelle scavate dall’uomo che ha trovato nella friabile roccia tufacea una eccezzionale possibilità di insediamento al riparo dagli agenti naturali. I complessi rupestri hanno costituito la prima forma del nucleo urbano con ambienti ancora oggi presenti inglobati dentro edifici e fabbricati costruiti fuori terra dal medioevo in poi. Dopo aver attraversato le fasi della preistoria: il paleolitico, il neolitico e le diverse età dei metalli la storia di Matera verrà fortemente caratterizzata dall’avvento del Cristianesimo. L’impronta cristiana diviene culturalmente dominante in breve tempo. Durante tutto il medioevo il paesaggio rupestre fu sistematicamente trasformato con la costruzione di imponenti luoghi di culto. Durante il medioevo furono costruiti edifici imponenti tra i quali la maestosa Cattedrale di Matera, la chiesa di San Giovanni Battista, la Chiesa di S. Domenico, la Chiesa di Santa Maria della Valle Verde sulla via Appia. Da questo momento in poi prende forma una vero e proprio nucleo urbano concentrato inizialmente intorno alla Cattedrale che si trova in cima alla collina della Civita (Civitas, città) che divide in due i Sassi: il Sasso Barisano rivolto ad est e il Sasso Caveoso rivolto a sud. I Sassi di Matera sorgono su uno dei versanti di un canyon scavato nel tempo dal torrente Gravina. Sull’altro versante si estende il Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano anche conosciuto come Parco della Murgia Materana, il cui paesaggio rappresenta il contesto originario dei luoghi, sviluppatosi nel tempo con gli insediamenti urbani soltanto sul versante dei Sassi. Il Parco custodisce gli insediamenti più antichi del territorio. Tra questi la Grotta dei Pipistrelli i cui ritrovamenti paleolitici sono conservati presso il Museo Nazionale Domenico Ridola a Matera, i villaggi neolitici di Murgecchia, Murgia Timone e Trasanello a nord e i villaggi rupestri della Selva, il villaggio Saraceno a Sud. Oggi i Sassi di Matera offrono al visitatore un grande paesaggio culturale, motivo per il quale l’UNESCO li ha inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale.Dal punto di vista architettonico presentano una serie incredibile di elementi che si sono stratificati nel tempo, dai complessi rupestri scavati dall’uomo, alle chiese rupestri, aree di sepoltura, che si alternano continuamente con fabbricati di tutte le diverse ere: medioevo, rinascimento, barocco fino all’epoca moderna. Il visitatore troverà in continuità grotte, ipogei, palazzotti, chiese, vicinati, scalinate, ballatoi, giardini e orti tutti incastonati l’uno nell’altro a formare un luogo unico e magico. Passeggiando lungo l’asse principale che collega i due rioni Sassi via Bruno Buozzi, via Madonna delle Virtù e via D’Addozio è possibile attraversare questo paesaggio e ammirare nello stesso tempo quello del versante opposto del Parco della Murgia Materana. E’ possibile salire e scendere dai numerosissimi vicoli che si alternano tra gli edifici e trovarsi in angoli sempre diversi e sorprendenti.
diegos79
Ore 19,30 del 21 agosto 1962: la storia di interrompe ad Apice. Due scosse di terremoto di magnitudo 6 fanno tremare il Sannio e l'Irpinia, uccidendo 17 persone. Apice non venne distrutto ma ne fu ordinato l'evacuazione dal Ministero dei Lavori Pubblici. 6500 persone abbandonarono le loro case. Oggi ad Apice si respira il silenzio di quaranta anni trascorsi senza alcuna trasformazione, tutto congelato. La desolazione dirige la scena oltre ogni angolo, ma addentrando lo sguardo negli edifici in rovina cresce un sentimento di rispetto per ciò che è stato e per un paesaggio di rara bellezza. Un luogo abbandonato escluso dalla moderna concezione dell'aggregazione urbana, dove tutto era a misura di individuo, dove le case erano al più 2 piani. Apice insegna ancora una volta ai miei occhi che la memoria del passato non si deve mai smarrire per imparare a ricostruire partendo dalle macerie.