Lo spazio asimmetrico (la facciata è più larga della parete di fondo) è diviso in tre navate, segnate da due file di 8 colonne - tutte diverse e tutte di spoglio - di marmo scanalato, di pavonazzetto e granito bigio. Il soffitto fu dipinto da Francesco Avalli. L'altare maggiore è una costruzione paleo-cristiana del VII secolo. L'abside, rialzata rispetto al piano pavimentale e riservata al clero, presenta un affresco del Salvatore fra san Giorgio e san Sebastiano, opera inizialmente attribuita a Giotto che l'avrebbe eseguita nel 1298, ma che l'Hermanin rivendica a Pietro Cavallini. L'affresco è molto restaurato. Nella navata di sinistra: frammenti del paliotto e di un recinto presbiteriale, opera bizantina dell'epoca di Leone II e di un pluteo dei tempi di Gregorio IV.