La struttura delle Murge è composta da una serie di calcari appartenenti al periodo del Mesozoico, emersi dal mare nel Cretaceo superiore. Formate da un tavolato calcareo, si estendono per circa 150 Km di lunghezza e 50 Km di larghezza.
La parola “Murgia” significa terra rocciosa (da murex). Il suo percorso è caratterizzato dalle profonde e tortuose gole dette “Gravine”. La Gravina di Matera si estende per circa 18 km; in basso ad essa, scorre tortuoso il torrente da cui prende il nome.
Il terreno sassoso, scosceso e brullo ricorda la Palestina e, per tal motivo, le Murge hanno dato più di una ambientazione al film "The Passion" di Mel Gibson.
La desolazione solo apparente di questi posti mi ha sempre rapito e qui la trovo veramente ben rappresentata in perfetto contrasto con un cielo molto saturo. Un Saluto, Davide
dal punto di vista del bacino di sedimentazione, la piattaforma carbonatica che costituiva le Murge prima della surrezione dell'appennino è identica ai calcari che troviamo oggi sulle vette appenniniche dell'italia meridionale; strati calcarei originatisi da fanghi di origine bio-chimica, derivanti dalla dissoluzione chimica del carbonato di calcio dei gusci di organismi marini. solo che, essendo esterne alla zona di sutura della catena, si presentano poco tettonizzate, ovvero meno deformate da eventi tettonico-strutturali e più regolari dal punto di vista stratigrafico. in gergo, facendo riferimento ai vecchi ma sempre efficaci schemi riferibili ai margini continentali, si definiscono "avampaese". e poi scusa le pippe!
Grazie per il passaggio e chapeau alle tue conoscenze geologiche!
QUOTE (Pier Luigi Saddi @ 02 Settembre 2013 18:19)
dal punto di vista del bacino di sedimentazione, la piattaforma carbonatica che costituiva le Murge prima della surrezione dell'appennino è identica ai calcari che troviamo oggi sulle vette appenniniche dell'italia meridionale; strati calcarei originatisi da fanghi di origine bio-chimica, derivanti dalla dissoluzione chimica del carbonato di calcio dei gusci di organismi marini. solo che, essendo esterne alla zona di sutura della catena, si presentano poco tettonizzate, ovvero meno deformate da eventi tettonico-strutturali e più regolari dal punto di vista stratigrafico. in gergo, facendo riferimento ai vecchi ma sempre efficaci schemi riferibili ai margini continentali, si definiscono "avampaese". e poi scusa le pippe!
troppo buono, fabio, grazie!
Grazie per il passaggio e chapeau alle tue conoscenze geologiche!
Grazie, Pier Lugi!