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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON F 35mm e Scanner
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Fiumana Carlo
Di questi tempi comprensibilmente si da una forte enfasi ai nuovi orizzonti offerti dalle fotocamere digitali.
Ciò nonostante ritengo opportuno ricordare e quì mi rivolgo principalmente a quanti stanno muovendo i primi passi nell'hobbi fotografico che molti di questi nuovi orrizzonti sono parimenti raggiungibili anche con la tradizionale pellicola.
Personalmente grazie a un buon scanner e a un non costoso programma di fotoritocco, riesco a digitalizzare le mie stampe fotografiche per poi apportarvi le stesse ripeto stesse manipolazioni altrimenti ottenibili tramite immagine da fotocamera digitale.
Miglioramento dei colori, aumento della messa a fuoco, inserimento dell'effetto di tridimensionalità, fotomontaggi e tanto altro, sono parimenti realizzabili, come già detto partendo da una semplice stampa fotografica ottenuta con negativo.

D'accordo, non ho detto nulla di nuovo ma anzi a molti sembrerà che io abbia riscoperto l'acqua calda.
E' vero ma mettetevi nei panni di quei nuovi amici della fotografia che utilizzano la fotocamera a pellicola i quali questa "acqua calda" debbono ancora conoscerla (non credo che siano poi così pochi).
Essi potranno trovare interessanti queste informazioni

Nuovamente un saluto a tutti.
mdj
Vorrei solo precisare, tanto per fare chiarezza ed essere obiettivo, che PASSARE ALLO SCANNER un negativo (o una diapositiva) NON sarà mai come scattare una fotografia digitale. Provare per credere.

Con questo, ognuno tragga le proprie soddisfazioni con quello che ha a disposizione.

Ti piace la pellicola? Benone! Continua con il tuo scanner, ma prima di fare paragoni... sarebbe meglio aver provato la differenza.

Sono due modi diversi di acquisire un'immagine, pertanto ognuno adoperi quello che le porta più soddisfazione.

Saluti!
gabrielelopez@tiscalinet.it
Argomenti già trattati ampiamente.....e senza una possibile soluzione....meglio questo o quello? Ma a me piace così...a me no.....

Il bello è proprio nella differenza. Per quanto mi riguarda c'è del bello perfino nella tri-x caricata in una compatta da 30 euro..

I gusti sono gusti e non hanno regole, chi non ha gusti non può andare tanto oltre. e' un pò come quando chiedi a qualcuno che musica ascolta e lui risponde "un pò di tutto..." "Oh, ma davvero? Ti piace Beethoven alternato agli Slayer? Che mi dici dei canti bergamaschi?".....

wink.gif
mauro.yzf@libero.it
Caro Mauro, sul fatto che una fotocamera dig. abbia una maggior quantita' di informazioni rispetto ud un scanner ho qualche dubbio.....!! Si parla comunque di Scanner di alto/altissimo livello, tipo i Coolscan o simili, ma sta' di fatto che una dia o un negativo di ottima fattura e realizazzione e se ben si conosce la macchina che si usa, essa puo' trarre dei risultati davvero notevoli: basta pensare che quando si realizzano delle immagini tipo pubblicitarie di altissimo livello qualitativo (anche la presentazione) viene sempre chiesto di realizzare il "master" con una dia (o anche del negativo, puo' succedere...) e successivamente viene scansionata, ritoccando se necessario qualche punto e inserendo quello che deve essere l'evventuale testo, ma credimi che difficilmente vogliono una partenza dal digitale per realizzare una stampa di notevoli dimensioni ad altissimo livello, sia per i manifesti e sopratutto per cataloghi e riviste pattinate: "l'effetto pellicola" è ancora molto richiesto su certi campi (moda in primo luogo, still-life ed altro ancora....) e lo scanner è ancora un punto forte della catena........ma, ripeto, stiamo comunque parlando di macchine di notevole fattura e prezzo........quindi...!!
Ciao Mauro
MDF
Sono perfettamente daccordo anch'io col dire che con uno scanner difficilmete ottieni ciò che si ottiene da una scansione ( anch'io fino a ieri avevo una F5 con Nikon coolscan 4000 ED) ma quante volte, pur masticando con photoshop, non riuscivo ad ottenere il risultato che volevo...o che vedevo con la proiezione.

Ecco perchè sono passato a digitale e ho abbandonato tutto...
dadobox@deejaymail.it
QUOTE(mauro.yzf@libero.it @ Nov 24 2003, 07:54 PM)
Caro Mauro, sul fatto che una fotocamera dig. abbia una maggior quantita' di informazioni rispetto ud un scanner ho qualche dubbio...

Sono d’accordo! Innanzitutto volevo ricordare che le fotocamere dig.li di altissima fascia, con sensori 24x36 (3 o 4 tipi in commercio) danno risultati identici all’argento fino ad ingrandimenti di circa 35x50; la pellicola mostra quindi la sua superiorità man mano che si aumenta l’ingrandimento. Poi non bisogna dimenticare che le informazioni ottenute da una immagine digitale sono “finite” nel senso che hanno dei limiti legati al numero di colori e di grigi che il sensore è in grado di catturare; al contrario della pellicola che invece ha una quantità di informazioni pressoché infinita. Tanto per fare un esempio, tra il bianco e il nero, la pellicola è in grado di evidenziare infinite tonalità di grigio mentre il sensore “solo” un certo numero... insomma, tralasciando le molteplici comodità che le nuove tecnologie offrono, i sensori delle fotocamere digitali potranno solo arrivare ad eguagliare (di certo non superare) la qualità della pellicola.
cristiano.orlando@virgilio.it
Personalmente sono possessore sia di macchine totalmente meccaniche sia di una compatta digitale che se pur di qualche tempo fa ha i suoi buoni 3Mpixel, per quanto riguarda la scannerizzazione l'ho fatta fare da un laboratorio, che suppongo abbia dei buoni scanner, ma non ci giuro. Devo dire che per me la superiorità della pellicola è indiscutibile in fatto di brillantezza, contrasto, fedeltà dei colori.Per mia esperienza posso dire che le scannerizzazioni non rendono neanche un millesimo delle diapositive, almeno quelle dei laboratori, così come non riesco minimamente a "domare" la mia digitale e a fargli fare quello che voglio. Ma la parte che a me più interessa per cui concordo con lo user che ha scritto per primo è solo nel titolo, per il semplice fatto che a parer mio la pellicola era una scuola, luci, contrasti, colori, uso del flash, compensazione delle luci artificiali, delle esposizioni, persino le inquadrature dovevano essere pensate in fase di scatto, mentre da quel che si legge dal messaggio iniziale anche il nostro amante della pellicola si è ridotto a correggere tutto in fase successiva allo scatto, vorrei poter concordare sul fatto che è solo un mezzo di acquisizione diverso, ma ad oggi invece fotografia digitale vuol dire elaborazione post-scatto (addirittura della messa a fuoco) fotografia tradizionale e quindi pellicola, vuol dire imparare a scrivere con la luce e si è un romanziere quando si sa scrivere quello che si vuole, amore, sofferenza , così si è un fotografo se si riesce a scrivere con la luce, non con il computer sulla luce.
Cristiano
MDF
Sicuramente per scattare con un'analogica bisogna saper scattare ed avere + scuola.
Ma sul fatto che passione sia solo per forza la fotografia analogica....non sono del tutto daccordo.
Spesso, purtroppo, la maggior parte delle persone ( mi riferisco in senso generale e non personale) che parlano male del digitale, lo fanno per 2 motivi sostanziali:
1) Non hanno la possibilità economica di potersi permettere una digitale degna di poter essere messa a confronto con la diapositiva o negativo.

2) Sono emerriti incapaci nell'uso di photoshop.

Oppure entrambe le cose....
In quanto a passione, già il solo saper giocare con quest'ultimo programma...di divertimento ce ne sarebbe da dire......
Saper scrivere con la luce è un'arte...ma lo è anche saper scrivere con un computer su una foto...non si improvvisa nulla nemmeno qui.
Fabio Blanco
Salve a tutti,
io, come molti sanno, arrivo dall'analogico (come comunque molti di noi) ora sono un "digitale", ma solo come metodo perchè la filosofia della fotografia è una sola e deve accumunare tutti coloro che amano tenere una macchina fotografica in mano.
Scrivere con la luce è un'arte e non cambia concettualmente a seconda dei supporti che si desidera usare, però:
attenzione che la modifica delle immagini con pesanti fotoritocchi può falsare il risultato della fotografia.
Sarebbe come mettere in mano a me un pianoforte (io... appena capace a distinguere le note) e una volta registrata una mia strimpellata lavorare di banco digitale e tirare fuori una sonata di Listz.
Quindi attenzione a non confondere la Fotografia con la DigitalArt.
Antonio C.
QUOTE(dadobox@deejaymail.it @ Nov 24 2003, 10:04 PM)
non bisogna dimenticare che le informazioni ottenute da una immagine digitale sono “finite” nel senso che hanno dei limiti legati al numero di colori e di grigi che il sensore è in grado di catturare; al contrario della pellicola che invece ha una quantità di informazioni pressoché infinita. Tanto per fare un esempio, tra il bianco e il nero, la pellicola è in grado di evidenziare infinite tonalità di grigio mentre il sensore “solo” un certo numero...

huh.gif Non sono molto d'accordo. Intendiamoci, e' vero che la gamma tonale delle digitali e' "finita" (è una prerogativa intrinseca del digitale, l'informazione e' quantizzata), nel senso che i colori sono quelli e basta (parliamo di milioni di sfumature), ma non e' vero che gli alogenuri d'argento o i pigmenti di una determinata pellicola siano in grado di registrare una quantità "infinita" di colori. I cristalli di alogenuro o le nuvole di dyes sono presenti in numero "finito" e hanno dimensioni ben precise, sicuramente microscopiche (cioè dell'ordine di grandezza del micron), di certo non nanometriche, e guardacaso il micron e' proprio l'ordine di grandezza dei pixel di un CCD, da tre a sette-otto. Riguardo le tonalità di grigio, poi, l'occhio umano non e' in grado di differenziarne in un'immagine una quantità infinita (ma neanche qualche migliaio, siamo MOLTO sotto), e già ci siamo col digitale.
Anche col migliore degli scanner oltre un certo limite quello che fai e' semplicemente una fotografia della *grana*, non c'e' piu' informazione utile.
Riguardo poi il fatto che per fare i poster si usi la pellicola, certo, e' vero, ma non certo il 24*36 (nel qual caso un sensore 24*36 O MENO andrebbe piu' che bene).
La differenza la fa il fattore d'ingrandimento, ma non mi risulta proprio che gli attuali sensori 24*36 (e anche meno, secondo me) abbiano una capacità di risoluzione inferiore alla pellicola "media", anzi, sono già oltre i limiti di risoluzione degli obiettivi "medi", se non dei migliori. Cosa che su pellicola e' vera solo per *pochissime* emulsioni, e non a colori... (si, insomma, se dobbiamo finire a parlare di tech pan...). Il limite e' ancora una volta la*grana*.
Il discorso sul valore estetico e' sicuramente vero, il look digitale è diverso, qui e' quesione di gusti, per determinate applicazioni (e manici) andrà di volta in volta meglio l'una o l'altra delle soluzioni. wink.gif
NB: sto argomentando, non c'e' polemica smile.gif
ciao!
nuvolarossa
...Ed eccoci di nuovo qui nell'eterna diatriba "analogico"-"digitale"...

Il bello sta nella differenza, ognuno usa ciò che più gli fa comodo a seconda dei risultati che vuole ottenere e, perchè no, a seconda delle sue possibilità tecniche ed economiche (fatto non trascurabile). Certo, l'approccio è diverso: chi usa il digitale già al momento dello scatto pensa alla post-produzione e quindi magari tralascia certi accorgimenti di tecnica di scatto tanto poi croppa, clona, livella, raddrizza ecc..., chi invece ha un approccio analogico (specialmente se usa diapositive come il sottoscritto) già in fase di scatto è costretto a curare adeguatamente inquadratura, messa a fuoco, esposizione ecc...
Certo è vero che una foto venuta male può essere manipolata in digitale quanto si vuole, che rimarrà sempre venuta male!!! Anche il digitale ha i suoi limiti...
E' vero che una dia o un negativo scansionati non avranno mai il livello qualitativo in digitale di un'immagine fissata direttamente su un sensore, ma è anche vero che una stampa da digitale (specialmente in grande formato) non avrà mai la qualità di una stampa da pellicola, almeno allo stato attuale, tra qualche anno magari ne riparleremo.
Sulla questione delle informazioni presenti sulla pellicola e sul sensore, è un po' come la musica in mp3, è vero che vengono tagliate le frequenze che il nostro orecchio non riesce a percepire, ma queste frequenze in origine ci sono e le loro vibrazioni vengono percepite anche se sono al di fuori del nostro campo uditivo.

Scusate la lunghezza e saluti a tutti...
domenico marciano
una differenza tra lo scatto digitale e una scansione c'e', (almeno per me)parlando di macchine da 6 a 14 milioni di pixel .La scansione e' piu' morbida e ti da una profondita' sui colori molto superiore.A meno che non fai uno scatto di assoluta precisione e specialmente di primo piano.Altra cosa e' un bel dorso digitale ho un paio di scatti realizzati con un Ixpress e vi assicuro che ne vale la pena.Comunque la tecnologia avanza e poi esisteranno sempre gli estimatori di un sistema anziche' di un altro
MDF
Riporto qui lo stesso discorso che ho fatto sull'altro post:

Infatti..sono perfettamente daccordo....l'ottica è il buon 85 % di una foto
E poi comunque altra cosa da dire è che tutti fanno un gran parlare di risoluzione appena si accenna una fotocamera digitale dicendo: "e ma fino a che punto posso fare un ingrandimento?!?!? e ma si vedono i pixel ?!?!?!" etc etc....

Per prima cosa direi....sì ma quante foto a quelle dimensioni stampi?!?!?!
E poi lo sappiamo o no che una fotografia dovrebbe sempre essere guardata ad almeno 2,5 volte la sua diagonale!?!?!?!
Anche nei cartelloni da 6 metri per 8 se ci vado vicino vedo la sgranatura...ma cosa centra??? il cartellone è fatto per essere visto da una distanza di 20 metri o più...

Si dice anche che una stampa per essere giudicata buona debba avere una risoluzione di 300 dpi perchè sono le linee massime che l'occhio umano riesce a percepire.

Benissimo allora io metterei Ansel Adams davanti ad una foto stampata a 300 dpi ed una stampata a 200 e senza l'ausilio ne di lentino ne di altro strumento mi deve dire quale delle 2 è scattata a 300 dpi e quale no....

Poi mi devrebbe anche dire , visto che anche qui se ne fa un gran parlare, quale di 2 altre foto prese in esame ( una scattata in digitale e l'altra in analogico) ha + gamma cromatica ( e mi deve dire quanti milioni di variazione colore vede in + su una rispetto all'altra).

Ma per favore.....
Diciamolo chiaro...se ci mettono davanti ad una foto ben scattata..elaborata e stampata in digitale e non ce lo dicono...col cavolo che ce ne accorgiamo.
orlandoc234144@orlandoclaudio.19
QUOTE(scrivimi@diegocottino.it @ Nov 24 2003, 11:15 PM)
Sicuramente per scattare con un'analogica bisogna saper scattare ed avere + scuola.
Ma sul fatto che passione sia solo per forza la fotografia analogica....non sono del tutto daccordo.
Spesso, purtroppo, la maggior parte delle persone ( mi riferisco in senso generale e non personale) che parlano male del digitale, lo fanno per 2 motivi sostanziali:
1) Non hanno la possibilità economica di potersi permettere una digitale degna di poter essere messa a confronto con la diapositiva o negativo.

2) Sono emerriti incapaci nell'uso di photoshop.

Oppure entrambe le cose....
In quanto a passione, già il solo saper giocare con quest'ultimo programma...di divertimento ce ne sarebbe da dire......
Saper scrivere con la luce è un'arte...ma lo è anche saper scrivere con un computer su una foto...non si improvvisa nulla nemmeno qui.

ohmy.gif , senza polemica, perchè si dovrebbero spendere milioni per comprare qualcosa di paragonabile ad una macchina da 300 Euro?

:( Spero non sia diventato un crimine non saper usare un programma di fotoritocco.

biggrin.gif Saper scrivere con la luce è un arte e si chiama fotografia, saper scrivere con un computer su una foto si chiama manipolazione anche senza improvvisazione
MDF
Ma certo che no..infatti non ho detto che scattare con la pellicola è retorica.
Ma ho semplicemente detto che come è un'arte fotografare con la pellicola lo è anche saper usare un programma di fotoritocco con le dovute maniere.
Questo non significa stravolgere una foto..ma è anche ovvio che si possono fare cose veramente carine e simpatiche senza per forza avere in casa un bunker dove mettere camera oscura e tutti gli ambaradan necessari per lavorare.
Ne segue poi la creazione e presentazione con altri programmi e perchè no..la pubblicazione su internet....pur non essendo un professionista non sai quanto piacere mi abbia fatto aver ricevuto in meno di 2 anni + di 7000 visite e da tutto il mondo e che hanno potuto vedere i miei modestissimi scatti.

Ma purtroppo il tutto richiede appunto la conoscenza e di programmi quali photoshop e tanti altri per l'editing....

E poi non è affato vero che con una macchina da milionate si ottiene solo ciò che si ottiene con un'analogica da pochi euro....le possibilità sono illimitate.
Le variabili che una digitale da rispetto ad un'analogica non sono per niente poche....
Se fosse davvero così allora i professionisti che comprano macchine come la D1x o meglio ancora la Canon Eos 1Ds avranno mangiato tutti mucca pazza??

Kodak ha già rilasciato dichiarazioni della sua volontà ad abbandonare la pellicola...

Non sarà tutto oro il digitale..ma non lo è nemmeno l'analogico.
tembokidogo@libero.it
Potremmo andare avanti mesi a discutere su questo argomento, come già abbiamo fatto in passato, ognuno portando argomenti seri e documentati...ma alla fine non cambierà il risultato: ciascuno vive la fotografia secondo la propria sensibilità, reagisce in modo assolutamente personale a stimoli estetici (a me per esempio piace la grana di una pellicola bianconero "tirata" in Microphen...), e dunque...
Posso tracciarvi il bilancio - assolutamente personale - rispetto alle immagini scattate in un ormai purtroppo non così recente viaggio in Sudafrica: finiti tutti i rullini di dia portati da casa, più qualcuno acquistato a Cape Town, esarito lo spazio disponibile sulle tre CF che mi sono portato. Al ritorno ho passato a Photoshop TUTTE le immagini digitali che ritenevo degne di conservare, salvandole su Cd, e ho fatto la stessa cosa (previa scansione) per le dia. Immagini digitali ottime se visionate a monitor, buone ma poco "profonde" quelle fatte stampare su carta fotografica. Anche per le dia da stampare ho preferito portare al laboratorio il cd, e il risultato m'è parso (sensazione epidermica) solo appena un filo migliore rispetto alle altre, forse appunto solo un po' più "profonde"...In ogni caso, ho ritrovato appieno luci e "presenza" solo proiettando le dia. Nulla di "scientifico" in queste considerazioni, solo la valutazione dei risultati secondo la MIA sensibilità.
Ciao
zalacchia
OK..dirò anch'io la mia.
In questa lunga diatriba ognuno ha vedute differenti e sinceramente non dò torto a nessuno, se non a chi dà per scontato che il digitale è nettamente migliore della pelicola.
Credo che la qualità raggiunta da entrambi i sistemi sia indiscutibile!
La qualità del digitale oramai la conosciamo tutti, nelle fotocamere di ultima generazione è veramente sorprendente, direi fantastica, con costi di esercizio davvero irrisori (una volta ingoiato il rospo dell'acquisto della fotocamera e relative memorie).
Di contro vorrei dire però a chi afferma che una dia acquisita sia qualitativamente inferiore al file digitale che è un'affermazione azzardata, personalmente posso affermare che è proprio il contrario.
Torno indietro un attimo per precisare che spesso ho fatto acquisire dia da laboratori che mi hanno restituito file di pessima qualità, ma questo non vuole dire che la colpa era della dia, ma sopratutto di chi le acquisisce e dell'attrezzature usata.
Se le case editrici preferiscono ancora la dia è perchè possono disporre di scanner che nulla hanno a che vedere con quelli da noi conosciuti.
Nell'editoria e nella fotolito esistono apparecchiature dai costi mostruosi che offrono una qualità senza compromessi, esistono scanner che costano più di un miliardo i cui driver costano come 3 o quattro Coolscan.
Naturalmente il costo per ogni acquisizione si aggira sui 20€, il chè rende questa soluzione poco conveniente, ma la possibilità di ottenere file da dia qualitativamente migliore di uno scatto digitale c'è!
Mi azzardo a concludere che la "gara" è ora alla pari....ma il traguardo è ancora lontano e i due concorrenti devono ancora affrontare l'ultima curva.
Un Saluto e un bel ritrovati a tutti.
Stefano Z.
MDF
Sicuramente......
Ma il discorso di fondo per ognuno di noi credo dovrebbe essere: " Io che me ne faccio...a me cosa serve davvero??"
Ho davvero la necessità di avere un file da 300 Mb se poi non lo sfrutto?
Se vado a farmi scansire una dia in quel modo e pago 20 euro di sola scansione e poi ci sarà la stampa epoi il ricarico etc etc...a quanto gliela vendo sta foto al cliente??

Se sono ad esempio un privato mi posso ritenere fortunato quando possiedo una stampante a sublimazione dal formato 25 x 20...e a questo punto mi sono + che sufficienti 4 Mpixel di foto e non mi servirà mai una scansione di quel tipo.

Ma anche comunque stampando formati + grandi si possono ottenere ottimi risultati da fotocamere con + risoluzione ( vedi D1x o addirittura Eos 1Ds).....perchè tanto alla fine della fiera è poi questa che cambia...la gamma cromatica dei computer è fissa, scansiona pure la fotografia con quale scanner vuoi ma tanto a monitor si sa benissimo che si arriva ad un massimo di 16,8 milioni di colore ed in stampa ancor meno per cui.....
Infatti come, giustamente detto le usano le case editrici certe apparecchiature.

Ma la nostra realtà qual'è?
E da questa cosa che dovrebbe partire il tutto.
mdj
Infatti,
il principio della discussione doveva proprio essere sulla realtà dei fatti, ovvero fino a che punto stampiamo (o meglio, facciamo stampare) una fotografia.

E' indiscutibile che esistono scanner che nessuno di noi (almeno credo) può acquistare e che siano in grado di fare una scansione eccezionale.

Se però parliamo da fotoamatori normali, e siamo convinti di percepire con i nostri occhi delle differenze sui formati classici di stampa, questa è pura utopia.

Avete detto tutti delle sacrosante verità, ma portate all'estremo del ragionamento.
Quanti 50x70 avete fatto stampare da quando avete iniziato a fotografare?
Ma davvero il fatto di avere un file stampabile fino a mt. 2x3 vi fa sentire meglio?

Impariamo a non dare tutta questa importanza ai "numeri" e riflettiamo di più su quello che i nostri occhi riescono a vedere....

Saluti!
MDF
Sacrosante parole..d'altronde uno mica può tappezzarsi la casa delle proprie foto?

Ne tantomeno quando viene qualcuno a casa nostra e gli si vuole far vedere le foto, non credeo che questo ci dica: " ahh no adesso no!!! Non il lentino con me per vedere la risoluzione e quindi non le guardo...un'altra volta grazie"
Antonio C.
QUOTE(orlandoc234144@orlandoclaudio.19 @ Nov 25 2003, 07:35 PM)
biggrin.gif Saper scrivere con la luce è un arte e si chiama fotografia, saper scrivere con un computer su una foto si chiama manipolazione anche senza improvvisazione

Questa mi pare una boutade, diciamo cosi'... wacko.gif
orlandoc234144@orlandoclaudio.19
QUOTE(Antonio C. @ Nov 26 2003, 12:00 PM)
Questa mi pare una boutade, diciamo cosi'... wacko.gif

No Antonio, non è una butade, piuttosto una provocazione. Ho già postato ieri cosa io personalmente ritengo lecito come intervento di postproduzione, e se lo hai letto ti sarai accorto che non ho nulla contro interventi che non stravolgano la foto iniziale, dico solo che interventi che invece la stravolgono, io li chiamo di manipolazione. Come altrimenti? wink.gif
Antonio C.
Claudio,

il problema non e' cosa TU ritenga lecito, o cosa ritenga lecito IO, il fatto e' che queste barriere esistono solo nella mente di chi ha della fotografia una visione manichea, quello che so/posso fare io va bene, il resto non vale, non e' fotografia, e' manipolazione (usato spesso e volentieri con un'accezione spregiativa). Non mi sto riferendo a te in particolare, e' un'osservazione di carattere generale.
Non ho nessun problema se non vuoi chiamarla fotografia, io chiamo fotografia anche le polaroid lavate con la candeggina, o i montaggi che faceva Giacomelli, "manipolazioni" in questi casi mi sembra un po' riduttivo (userei il termine imaging, ma in questo caso si pensa subito a cose fantascientifiche stile elaborazioni 3D o effetti hollywoodiany, che francamente mi fa un po' tristezza). O forse la differenza la fa solo ed esclusivamente l'uso del pc rispetto alle mani? Non sarà una specie di barriera generazionale? ph34r.gif
Fabio Blanco
QUOTE(Antonio C. @ Nov 26 2003, 01:13 PM)
O forse la differenza la fa solo ed esclusivamente l'uso del pc rispetto alle mani? Non sarà una specie di barriera generazionale?  ph34r.gif

Beh Antonio, non penso che la mia età (30 anni quasi 31) crei barriere generazionali con le "nuove" tecnologie anzi penso che ne faccio persino abuso:
casa e ufficio interamente cablati Wireless, Gps, Adsl, Home Theater ecc. ecc., eppure certe manipolazioni estreme non le percepisco come fotografia in quanto non più frutto del momento dello scatto, ma rappresentano un atto artistico personale non relazionabile con la realtà (insomma e come dire che un "immagine" di Picasso e un "immagine" Realista.
Comunque per non ripetermi ti rammento il mio post precedente dove identifico, secondo la mia personale opinione, il limite tra Fotografia e DigitalArt.
bluemonia
credo che questo post si stia mischiando un po' troppo con quello sulla digital art.

comunque vorrei dire anche la mia...
Saper usare photoshop o meglio usare photoshop per migliorare una foto non è un reato!
personalmente non mi piace il fotomontaggio, almeno non quello esagerato, ma non capisco perchè se fatto al computer non è più una foto, mentre se viene fatto in camera oscura allora è ancora una foto! boh, mistero...

Ho visto foto "tradizionali" perfette, senza grana e dai colori splendidi, ne ho viste altre che meritavano di essere bruciate, perchè la grana in quel contesto rovinava la foto, idem per il digitale, alcune splendide altre no...
perchè dobbiamo per forza stabilire cosa sia meglio? come molti di voi hanno già detto, sono gusti!

Non trovo giusto però sminuire quello che non si "conosce", quello che non si "capisce".

Una foto, un'immagine devono trasmettere qualcosa a chi le osserva, se riescono in questo, non conta più nulla. digitale, tradizionale... che importanza ha?

un'ultima cosa, non diciamo che chi fotografa in digitale si preoccupa meno del risultato, tanto dopo c'è photoshop...

questa è una bella cavolata, perchè lo può fare benissimo anche chi lavora con la pellicola!

Io uso il digitale, e quando scatto ci metto la testa e il cuore, voglio che le mie immagini trasmettano qualcosa!

raramente sistemo il taglio o l'inquadratura, uso photoshop per dare luminosità e contrasto quando non son riuscita ad ottenere il risultato con la mia fotocamera, in alcuni casi enfatizzo un colore e in altri miei cari aggiungo delle "bruciature", dei buchi bianchi che in fotografia non dovrebbero esserci, ma che per il mio modo di vedere e "sentire" la fotografia sono importanti e mi aiutano a comunicare!
forse io non faccio foto...

Ciao a tutti unsure.gif :(
Antonio C.
Monia, condivido in toto le tue "perplessità", che in fondo e' quella di chi si sente etichettato solo perche' non crede in questi steccati. <_<
(e questo non vuol dire che mi piacciano i montaggi, ma a priori non rifiuto niente, andate a dare un'occhiata qui e ditemi, che ve ne pare? Moltissime le trovo splendide, e chissenefrega di come sono fatte...)

http://www.photo.net/photodb/member-photos...hoto_id=1770186

ciao!
mdj
Antonio,
ho visto la pagina del sito che hai indicato, ed è per questo che secondo me sarebbe ora di distinguere uno scatto in cui si sono apportate solo le regolazioni di base, da quelli in cui l'autore ha messo tanto del "suo".

Sono tutte bellissime immagini, davvero. Non ho nulla in contrario all'elaborazione post scatto, ma non trovo logico mescolarle con quelle che non hanno subito delle trasformazioni. Tutto qui.

Chiamiamole pur sempre foto, ma dividiamole almeno in 2 sezioni (NATURALE ed ARTISTICA per esempio) se vogliamo aumentarne il loro singolo valore.

Ciao!
Fabio Blanco
Condivido pienamente il pensiero di Mauro
ConteMaxS
Come va e come viene, se vogliamo condividere a distanza le nostre immagini con altre persone, uno scannerino lo dobbiamo tenere e un poco-poco di pc lo dobbiamo saperlo usare, c'è poco da fare.
Che fai, scannerizzi (maronna e qunt'è brutta sta parola...) un'immagine con uno scanner di 50 EURI, e non le dai un po di smalto con un software adatto?
Sarebbe stupido.
Premesso che fotografo in analogico, personalmente sono piuttosto indietro da tutti i punti di vista, nel senso che ho uno scanner (prestato) di cui non conosco nemmeno il costruttore, uso a malapena Phoshop, il tempo per impararlo è sempre troppo poco e la cosa mi fa inc.....e pure abbastanza, perchè quei pochi scatti che azzecco, poi non riesco a renderli accettabili una volta digitalizzate.
Insomma, non mi dispiacerebbe migliorare la fase post produzione (l'avete chiamata così vero?).
Sulla diatriba manipolazione si o no, credo sia puramente una questione di gusti e non di conoscenza o meno di informatica.
Potenzialmente, visto che con l'informatica e l'elettronica ci lavoro quotidianamente, sono praticamente il mio pane quotidiano, potrei essere bravissimo, solo che non mi interessa, in questo mometo voglio ottenere il massimo dalla pellicola, è un fatto mio, una sorta di sfida personale.
A me, foto anche molto manipolate, non dispiacciono affatto anzi mi affascinano e riconosco anche la bravura dell'artefice, non a caso ho sempre sostenuto che qualsiasi espressione artistica ha una sua dignità: tu usi i pennelli, io la camera oscura e l'altro il pc.
Quello che chiedo è semplicemte onestà "intellettuale" e chiamare col proprio nome le cose.
Saluti a tutti, Max
orlandoc234144@orlandoclaudio.19
:( Vorrei chiudere, almeno da parte mia, questa discussione con alcune considerazioni e un po' di amarezza per non essermi spiegato sufficentemente bene tanto da aver ingenerato in qualcuno dubbi su ciò che penso.
1° Non ho mai detto nè pensato che aquisire immagini in digitale non sia fotografia. Anzi penso che il futuro della fotografia sia digitale tranne alcune nicchie in cui la pellicola ancora resisterà. smile.gif
2° Intervenire pesantemente con PS tanto da stravolgere l'immagine iniziale per me non è più fotografia come non lo era fare fotomontaggi in C.O. ######)
3° Non mi sogno nemmeno di alzare steccati verso chiunque, tanto meno con chi, e qui mi riferisco in particolare ad Antonio Carrus, mi ha tanto aiutato guardando le mie foto e dandomi consigli, facendo critiche costruttive che mi hanno fatto vedere errori e leggerezze che con il suo aiuto sto cercando di eliminare. smile.gif
4° Non credo che lo sperimentare qualcosa di nuovo sia precluso a persone di generazioni diverse. Imparare ad usare uno strumento è una questione di volontà spero, non di intelligenza. Ma spesso, ed è il mio caso, non c'è proprio la volontà, perchè si è appassionati a quello che già si fa.
Spero di aver chiarito. unsure.gif
MDF
Sono perfettamente in linea con ciò detto da bluemonia.
gabrielelopez@tiscalinet.it
State leggendo una puntata della serie...
tembokidogo@libero.it
La fotografia - analogia o digitale, non cambia nulla - è un mezzo espressivo, la fotocamera - a pellicola o a pixel - uno strumento. Esattamente come la penna - o il computer - è uno strumento per scrivere. Si possono scrivere relazioni scientifiche, lettere d'amore, poesie, reportage o anche la lista della spesa: ovviamente l'uso creativo e irrealistico della scrittura è ammesso o addirittura irrinunciabile per alcuni generi, mentre sarebbe quantomeno fuori luogo in altri. L'unico "confine" è a mio avviso questo. Esempio tratto dalla cronaca: durante le prime fasi della guerra in Iraq un reporter (mi sembre del NY Times) combinò la foto in cui si vedeva un militare britannico armato intimare l'alt a qualcuno con un'altra nel quale compariva un uomo dallo sguardo disperato, con in braccio un bimbo. Il montaggio era ovviamente molto più bello e drammatico degli originali di partenza, ma falso, e il reporter è stato richiamato immediatamente negli States e licenziato in tronco. Sintetizzando: la "manipolazione" è a mio avviso ampiamentre accettabile quando si vuol raggiungere un risultato artistico o espressivo, inaccettabile quando (come nel reportage, o nella foto di documentazione) costituisce un'arbitraria e non dichiarata alterazione della realtà.
Diego
Antonio C.
Bene, sono d'accordo con tutti, cioe' con nessuno, che e' lo stesso ######) .
ps: Claudio, non prendertela per il discorso generazionale, c'era uno smiley alla fine della frase (e fra l'altro, non ho idea di quanti anni tu abbia)!
ciao
ConteMaxS
[Bene, sono d'accordo con tutti, cioe' con nessuno, che e' lo stesso .]

ATTENTO, Antonio!!!!! Ho fatto leggere questa tua affermazione alla mia compagna (Psicologa da 110 e lode, nonchè ricercatrice) e mi ha detto che sei sulla strada della patologia psicotica.....non prendertela i grandi artisti erano tutti un po' pazzerelli, magari dventi famoso!!!!
Scherzo, chiaramente.

[ps: Claudio, non prendertela per il discorso generazionale, c'era uno smiley alla fine della frase (e fra l'altro, non ho idea di quanti anni tu abbia)!
ciao ]

E allora Vi aiuto io a conoscere meglio Claudio, che è un simpaticissimo e garbatissimo cinquatenne.
Romano fino all'ultimo capello;
amante del bianco e nero, esperto di tecniche di sviluppo e stampa;
grande sensibilità, gusto estetico e buon occhio;
mai presuntuoso, sempre educato e disponibile;
non ha segreti, tutto quello che sa lo mette a disposizione degli altri.
Per la cronaca, mi sta aiutando ad apprendere le tecniche per sviluppare e stamapare i miei rullini e ci riesce egregiamnte semplificandomi molto la vita, dote di chi è veramnte padrone della propria materia.
Ovviamente è un cliente Nikon (così nessuno si piglia collera)
Se è possibile, lo segnalo come futuro NPU.

Io Claudio ve lo consiglio.

Detto questo, ribadisco anch'io l'idea che ognuno sceglie quello che vuole e nessuno può accusare l'altro di essere sulla strada sbagliata.
L'importante è dire esattamente cosa si sta facendo.


P.s. Claudio, i soldi per la pubblicità me li ivii seguendo la solita procedura.

Come sempre, con grande simpatia e ironia, un saluto a tutti voi.
Claudio Orlando
ohmy.gif Ehi! Max Dopo questa sviolinata la mazzetta dovrà essere più consistente. biggrin.gif
MDF
Bravo Diego...ottima risposta smile.gif
gabrielelopez@tiscalinet.it
Le preferenze personali non sono cose che possono essere decise da altri e soprattutto non possono essere imposte, o perlomeno non dovrebbero esserlo.
Il “purismo” o le preferenze di resa verso un sistema o l’altro è logico che siano dettati primo dalle esigenze di ciascuno di noi, e secondo dalle preferenze “tattili” che ognuno di noi ha.
Una scelta in un senso può sembrare assurda ad un altro e viceversa, ma invece di fare discorsi discriminatori sarebbe meglio imparare che ciascun sistema è nato con dei vantaggi e dei limiti.

Mi importa poco se con una pellicola posso stampare gigantografie se poi non vado mai oltre il 20x30, e mi importa poco se una Dslr ha una resa superlativa se amo tirare la Tri-x di due stop e stampare ad altissimo contrasto.

Questo argomento è già stato ampiamente trattato, eppure ogni volta pare che sia successo qualcosa nel frattempo che abbia cambiato tutto, ed è quindi necessario ripetersi.

Divertitevi, qualunque cosa abbiate tra le mani.

Ciao!
mautint@hotmail.com
ohmy.gif Non so se qualcuno di voi è anche appassionato di alta fedeltà (in genere le due passioni si trovano, un pò come le belle donne e il vino.... wink.gif ) ma leggendo questo forum mi sono tornate alla mente le vecchie diatribe tra analogisti (amanti del vecchio disco in vinile) e digitalisti (amanti del suono digitale), che a tutt'oggi dopo 20 anni dall'avvento del CD non si sono ancora spente...Quando i primi CD fecerò la loro comparsa, tutti si gettarono sulla novità e ben presto il vecchio disco in vinile e tutti i giradischi divennero una specie in via di estinzione. Solo che dopo vent'anni non si sono ancora estinti anzi, pare che sopravvivano più che felicemente in nicchie ecologiche e protette e che la qualità del sistema analogico, proprio grazie a questo, si sia notevolmente innalzata fino a superare nelle prove di ascolta quella del digitale.
Ora mi aspetto, riportando il paragone al mondo fotografico, che presto reflex "analogiche"e pellicole spariranno dagli scaffali e quando Bill Gates terminerà la sua conquista (quando cioè tutti, ma proprio tutti avranno un PC in casa) per comprare una TRI X dovremo rivolgerci ad un antiquario. Ma proprio per questo scatterà, dopo anni di oscurantismo digitale, la rivincità della pellicola. Quest'ultima sarà il baluardo dei fotografi con un anima dentro, di quelli che ragionano ancora in "analogico" su base tempi e diaframmi, non in termini di piccoli, numerosi ma pur sempre "finiti" pixel, compact flash e complicati sistemi bionici di messa a fuoco ed esposizione. La discussione sarà infinita però su un punto dobbiamo intenderci: la fotografia è quella dei sali d'argento, dello studio dell'inquadratura, dell'esposizione ragionata, dello scatto che coglie l'attimo, dello sviluppo e della stampa delle nostre creature. La foto digitale è un'altra cosa e sempre rimarrà tale. Potrà anche dare risultati apparentemente migliori ma non sostituirà di certo il piacere dell'uso della pellicola. wub.gif
Claudio Orlando
ohmy.gif No questa volta non sono d'accordo! Una foto è tale per i contenuti e per i sentimenti che provoca non per il supporto su cui è stata registrata mad.gif e...se non sono d'accordo io...(con le dovute limitazioni) wink.gif rolleyes.gif
cristiano.orlando@virgilio.it
Io sono d'accordo in larghissima parte con mautint (purtroppo non si è firmato), dubito che lui ne stia facendo una discussione del tutto teorica. Se interpreto bene la sua lettera (se non è così potrà tranquillamente replicarmi) lui ne fa una discussione più pratica, sostenendo che la stragrande maggioranza dei fotografi digitalisti, quelli delle digitali umanamente accessibili, ossia le compatte, ha totalmente smesso di pensare la FOTOGRAFIA. Ha smesso di pensare ad esposizioni non corrette, poiché questa non esiste, ma a come far sì che combinando tempo e diaframma si ottengano colori, contrasto voluti. La fotografia digitale doveva essere un nuovo e più rapido modo di acquisizione di immagine che sfruttasse tutte le varianti di visione del digitale, dai DVD, ai proiettori digitali, al Web per condividere immagini e invece non solo si è ridotta a stampare e a pretendere che le stampe siano di qualità fotografica, ma ha smesso nella maggioranza dei casi di pensare a come ottenere il massimo in fase di ripresa. La stragrande maggioranza,aggiungo io, è diventata molto presuntuosa, volendo insegnare a tutti a fare foto con una autocritica molto molto molto scarsa, non parlano più di foto pontificano e questo perché se prima fare una foto alla Stansfield voleva dire pensare a come cavolo aveva fatto a dare quei colori su quella pellicola, in che modo aveva messo il diaframma e il tempo, dove misurare e cosa correggere, cosa preferire e cosa non preferire far vedere ora basta essere bravi con Photoshop e il problema non c'è più possiamo tutti essere bravissimi fotografi. E' giusto...la foto è sentimento e contenuto, ma questi devono essere trasmessi con la luce, invece nel 90% dei casi i sentimenti si trasmettono seduti ad un tavolo. Faccio un esempio, la foto di una ragazza che guarda in camera, non direbbe assolutamente nulla così com'è, ma se (e l'ho visto, chi l'ha fatta mi capisce) ci aggiungo dei capelli e delle labbra viola che non c'erano ecco là la maestria e poi questo stesso ci vuole insegnare a fare foto... mi viene da piangere! E per tutta risposta i digitalisti ci dicono, ma anche voi lo facevate in camera oscura... io faccio diapositive mediamente e su quelle se c'è c'è se non c'è non c'è...ma come faccio a rendere i colori che ho visto in Finlandia, ad esempio? Sovraespongo, sottoespongo, misuro il cielo, il lago, l'albero, il cartoncino grigio neuto? Non ci sono riuscito dopo centinaia di scatti in pochi giorni, non sono stato in grado di riprodurre il sentimento, sarà per la prossima volta. Oppure posso evitare il tutto e mettermi al computer a dare sentimento alla foto scarsa. e la chiamo fotografia? Quanti con la nuovissima e modernissima coolpix 5700 pensano a come rendere il colore in fase di ripresa? Molti, ma certo non la maggioranza. Sarà estrema la posizione che prende "mautint", forse, ma anche per i digitalisti seri...fate pulizia dei mezzi fotografi che vi trovate in mezzo e fateci vedere solo l'innovazione del supporto di ripresa, non della fotografia in genere. E concordo con "mautint" quando ci vede come un baluardo, ad oggi se parlo con trenta che amano la pellicola, trovo 28 che non ritoccano in fase di stampa, su trenta digitalisti, trovo 20 che ritoccano pesantemente, 6 che ritoccano x corregegre i difetti della macchina e 4 gatti che non ritoccano per niente. Io la penso così.
cristiano.orlando@virgilio.it
Scusate la lunghezza, mentre scrivevo non sembrava tongue.gif biggrin.gif
Claudio Orlando
ohmy.gif Ma guarda cosa mi tocca fare! ohmy.gif Allora secondo te non succede alla stragrande maggioranza dei...diciamo così analogisti, che compra compatte analogiche ma soprattutto super reflex dalle mille funzioni di non pensare affatto all'esposizione ma fidarsi e affidarsi completamente ai vari program e matrix? <_< e questi me li definisci BALUARDI? ohmy.gif ma per favore!... Anche nell'analogico c'è una ristretta cerchia di amanti della fotografia che lavora in manuale per il gusto di FARE la sua foto, ma questi si comporterebbero e lavorerebbero allo stesso modo con qualsiasi strumento avessero per le mani, non vorrei che la presuntra supponenza di qualche digitalista, che in effetti c'è..., venisse affiancata da un certo snobismo di qualche analogista che purtroppo anche qui c'è wink.gif . Cristiano io ti conosco personalmente e so che sei molto diverso e pensi cose diverse da quelle che sembrano trasparire quando scrivi biggrin.gif Avrei potuto dirti queste cose personalmente ma ho prteferito farlo nel forum perchè è bene che queste discussioni possano arrichire chi le legge, a patto che siano costruttive e non distruttive! tongue.gif
nuvolarossa
Ragazzi, calma, dipende tutto dalle necessità che uno ha...
Anche nell'alta fedeltà, che qualcuno ha citato, la praticità e la robustezza del cd è ineguagliabile, ma il calore che sprigiona un disco in vinile quando lo metto sul mio piatto Luxman, con il suo fruscio, i suoi toni alti naturali e bassi profondi sono ineguagliabili, ma bisogna sedersi in poltrona e concentrarsi... Ma quante volte lo faccio? In genere infilo il cd e via!
Quando uso la Fm2, mi concentro su tempi, diaframmi, messa a fuoco, prendo più letture esposimetriche e provo un piacere fisico quando sento il "click" meccanico che solleva lo specchio e apre la tendina... Ma quando sono in viaggio, oppure fotografo qualche cerimonia (a volte capita...), allora uso la F60 con il matrix 3d, l'autofocus, il flash ttl e via! E sono sicuro che al 90 % la foto è venuta... Quando invece ho bisogno di mettere qualcosa velocemente sul web, fermare un attimo senza troppe pretese, fare una "cartolina" veloce, allora ecco la compattina digitale HP 320, ribattezzata "block notes"...
Ogni cosa ha la sua funzione e la sua applicazione, quel che conta è la passione (e ho fatto anche la rima!). L'essenziale alla fine è comunicare qualcosa...
Quello che penso sulla post-produzione (o "manipolazione") l'ho già espresso in un altro intervento e non voglio ripetermi....

P.S.: Claudio e Cristiano ORLANDO...Sarete mica parenti???? wink.gif
cristiano.orlando@virgilio.it
Sono d'accordo con Nuvolarossa...l'unica cosa che obbietto è che "dovrebbe" essere così, la macchina a seconda dell'esigenza. Io possiedo meccaniche, a priorità e digitale, la compattina digitale è buona come le compatte analogiche solo più rapide nell'ottenere il risultato (carino block notes laugh.gif , quasi quasi ti copio). Le nuove fotocamere analogiche effetivamente fanno tutto da sole, ci manca solo che se ne vadano in giro a scattare foto biggrin.gif , ma:
1)Se vuoi ottenere di più dalla foto col colore il matrix puoi anche venderlo, perché una media è pur sempre una media, niente è sbagliato e niente è perfetto, se la cava (almeno per le fotocamere senza controllo colore) benino nel 90 % dei casi certo non sbagli quasi un colpo
2)Il digitale aggiunge al fatto che seppur hai sbagliato con tanto di matrix, autofocus e cosette varie, torni a casa e correggi al computer il 10%, insomma ti deve aver mozzicato un granchio sull'alluce per sbagliare una foto, ma se non si sbaglia non si impara (non l'ho detta io)
3)Se per caso ti accorgi che proprio il matrix non ti soddisfa, almeno sei spinto a imparare qualcosa, se il digitale non ti soddisfa ci pensa mamma Photoshop a trasformare cose inutili in opere d'arte
Secondo me nella foto sono entrati troppi amanti del computer che non vengono dalla foto, ma dalla passione per il PC per cui c'è fretta che i rullini riescano tutti bene, come se avessi o avesse nuvolarossa mai sbagliato una foto ad una cerimonia, chi sa usare una FM2 o una F2 o , che Dio ce le conservi, una vecchia F col pentaprisma semplice, si preoccupa "Oddio e come farò a far venire bene nonno che s'è perso la dentiera a pasqua?" per quello la semplice priorità ai diaframmi era più che sufficiente. Il difficile è trasmettere nella foto le emozioni provate, come per un vinile o un CD trasmettere le emozioni di un opera rappresentata a teatro. Io la vedo così. E chi mi conosce lo sa tongue.gif biggrin.gif wink.gif
gabrielelopez@tiscalinet.it
Ognuno dei due mezzi implica due approcci diversi alla fotografia...

Non ha senso controbattere le due tendenze, ognuno dei mezzi avrà sempre dei pregi e dei difetti...nulla vieta di lavorare con calma su tempi e diaframmi anche usando una Digitale, e gli esempi sarebbero mille..

E' sulle specializzazioni che io trovo le differenze....non c'è nessun effetto che eguagli la tri-x tirata di due stop, per esempio.....e un negativo o una dia osservati su un tavolo luminoso e poi scannerizzate o stampate hanno un sapore diverso da un file D..

Comunque sia, il mondo dei PC la fa da padrone, e sarà sempre più così, ed è per ciò che penso che nelle nicchie ci sarà tutta l'artigianalità e la passione di "qualcosa di diverso", ecco, credo che la pellicola è e sarà sempre di più un "qualcosa di diverso"..wink.gif
sampei75
Ciao a tutti voi che condivudete il mio hobby preferito, mi chiamo Gianluca.
Per quanto mi riguarda io sono attaccato all' analogico per due motivi. il primo è che adoro vedere dopo una piccola attesa di sviluppo le mie foto in formato gigante ( io faccio solo dia ) magari con tutta la mia famiglia, la seconda è che non concepisco il modificare la foto dopo lo scatto, poi se un idomani il mercato mi porterà per forza al digitale bè ben venga ma fino a quel momento rimango della mia idea.

Ciao e grazie
Fabio Blanco
Capisco i punti di vista di molti anzi di tutti, credo che il confronto sia una chiave fondamentale per capire, ma sinceramente penso che sia arrivato il tempo di unire e non dividere.
UNIRE le forze per capire ancor di più la fotografia: sia essa digitale che su pellicola, perchè anche se con diverse sfumature tutti qui stiamo parlando di FOTOGRAFIA... giusto.

Allora forza ragazzi parliamo di fotografia e chiudiamo questa piccola guerra in famiglia.
cristiano.orlando@virgilio.it
QUOTE
tutti qui stiamo parlando di FOTOGRAFIA

Me lo auguro proprio!
QUOTE
forza ragazzi parliamo di fotografia

Concordo!
Cris :ciao:
Antonio C.
Concordo, basta agli "scontri" fra puri ed impuri, non sara' certo quello che si legge sul forum a far cambiar filosofia a nessuno wink.gif . ciao!
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