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gritta
Mi domando che utilità abbia scattare in RAW/NEF per poi salvare in Tiff a 16 bit, quando poi il laboratorio - stampando sul Frontier Fuji - mi riconverte i files ad 8 bit.
C'è qualcuno che è riuscito a farsi stampare un file a 16?
E se si, c'è la gran differenza da giustificare uno spazio doppio in memoria?
Grazie a quanti mi daranno lumi.
Gino
domenico marciano
Se hai un computer potente da gestire questi file a 16 bit e' meglio.Fatte le dovute correzioni poi all'ultimo passi ad 8 bit.Tutte le regolazioni come ad esempio i livelli vengono eseguite con piu' precisione. Pollice.gif
zalacchia
Scattando un Nef e convertendo in tiff a 16 bit si ottiene com'è possibile immaginare un file con più informazioni colore, queste vanno perse durante la conversione a 8 bit che, per quanto ne so, sono ancora maggiori rispetto a quanto è riproducibile su carta fotosensibile attraverso sistemi di stampa come quello da te menzionato.
Non conosco laboratori attrezzati alla stampa su carta fotosensibile di file a 16 bit.

Questa più ampia gamma di colori è comunque stampabile con altri sistemi, l'ausilio di stampanti o plotter a 6, 7 e 8 colori a getto di inchiostro offre questa possibilità.

Ho avuto la possibilità di far stampare con queste tecnologie ed il risultato è a dir poco strabiliante, la differenza c'è ma è difficile dire se sia dovuta al file 16 bit o alla sola capacità qualitativa di queste stampanti.
In questo caso, considerato l'elevato costo delle stampe e l'elevato livello qualitativo del laboratorio, difficilmente offrono questo servizio per stampe inferiori al fotmato A3.

In questo caso, escluso l'essere dei "maghi" nella gestione e correzione cromatica, conviene consegnare il file, editato con Capture in tiff16 bit con profilo Adobe 1998, lasciando l'onere dell'assegnazione nel profilo di stampa e della correzione di eventuali dominanti direttamente al laboratorio che nella maggior parte dei casi, si avvale di tecnici ed attrezzature qualitativamente elevati.


Ciao
Stefano Z.
ClaudioAgosti
Io mi comporto così: scatto in RAW e poi, quando le scarico sul computer, apro 2 cartelle, in una lascio le foto in RAW tali quali come master per l'archivio e future necessità mentre salvo in JPEG le foto che ho corretto e tagliato per la stampa.
Faccio male? blink.gif
domenico marciano
NO, fai bene,io pero' al contrario del JPG salvo la seconda cartella(che poi sarebe quella che mando al lab)in tiff.Naturalmente poi masterizziamo un bel dvd Pollice.gif
Marco Negri
Il peso di un file è dato dalla risoluzione ma anche dalla profondità colore di ognuno. A 16 bit per canale si disporrà dunque di maggiore gamma dinamica e non maggiore risoluzione.

Ma la gamma dinamica può anche diventare risoluzione se si è in grado di gestirla a doverere
Mi spiego meglio:
In una foto di tessuti per esempio dove sono presenti una tela nera ed una bianca, ad otto bit, per esporre correttamente la tela "bianca" senza "pelature", quella nera resterà "chiusa" perdendo la trama divenuta unica "chiazza" scura. A 16 bit resteranno le necessarie sfumature tra neri che se gestiti in compressione di gamma e contrasto con coerenza, manterranno il dettaglio esasperabile dalla maschera di contrasto in grado di percepire le lievi variazioni.
E' un caso limite ma presente in molte circostante ed in tutte le situazioni ad alto contrasto ed aiuta a comprendere che dettaglio vuol dire anche gamma dinamica e non SOLO risoluzione.

Ultimamente molti Lab gestiscono i loro RIP di stampa con la PC a 16 bit, ed accettano tranquillamente l' estensione Tiff.
Ti consiglio una appropriata ricerca di laboratori che soddisfino le Tue esigenze.

Marco
Arcangelo Piai
L' importante è l'acquisizione a16 Bit .Qualsiasi file acquisito 16 bit convertito poi a 8 bit ha comunque una maggior gamma tonale e qualita' di un file acquisito a 8 bit ,la conversione se fatta dopo le correzioni tonali e cromatiche neccessarie per ottimizzare il file ha una perdita di qualita' minima ,ora che photoshop cs da la possibilita' di utilizzare la maggior parte di funzioni e strumenti e operazioni anche con le immagini a 16 bit ,certo ci vuole un computer più potente ma ne vale la pena.L'immagine deve comunque essere convertita a 8 bit per la stampa se non lo facciamo noi sarà la stampante che convertirà il file a 8 bit per la stampa ,attenzione a non confondere la stampa a getto d'inchiostro a6/7 o8 colori con i 16 bit,per quel che ne sò attualmente non esiste la possibilita' di stampare direttamente a 16 bit.

[QUOTE]In questo caso, escluso l'essere dei "maghi" nella gestione e correzione cromatica, conviene consegnare il file, editato con Capture in tiff16 bit con profilo Adobe 1998, lasciando l'onere dell'assegnazione nel profilo di stampa e della correzione di eventuali dominanti direttamente al laboratorio che nella maggior parte dei casi, si avvale di tecnici ed attrezzature qualitativamente elevati.

Anche su questo permittimi di dissentire ma la strada migliore non è quella di delegare lo stampatore per le eventuali correzione cromatiche ma piuttosto dialogare con questo per far si che ci sia una effettiva corrispondenza tra il tuo monitor e la stampa finale .Non occorre diventare dei maghi di photoshop ma dedicarci un pò di tempo cosi da poter essere autonomi senza dover delegare altri a interpretare le neccessarie correzioni da apportare alle nostre foto senza essere sicuro che questi abbiano i tuoi gusti.
Per quanto riguarda il profilo Adobe rgb è vero che è uno spazio più ampio,bisogna poi vedere se il laboratorio o chi ti stampa le foto lo conosce o per praticita' usa solo il SRGB perchè a questo punto potresti avere risultati deludenti.
Come vedi è sempre essenziale il dialogo con chi stampa per poter ottenere dei risultati soddisfacenti ,e se neccessario adeguarci al profilo di stampa usato da quel dato laboratorio per far si che i risultati siano costanti e qualitativamente soddisfacenti.

Ciao
Arcangelo Piai
www.amarcordstudio.it
zalacchia
Caro Arcangelo, o mi sono espresso male o non hai inteso bene le risposte, evitiamo di accrescere dubbi all'amico Gino.


L'amico chiede:
"Mi domando che utilità abbia scattare in RAW/NEF per poi salvare in Tiff a 16 bit, quando poi il laboratorio - stampando sul Frontier Fuji - mi riconverte i files ad 8 bit."

Ho risposto:
"Scattando un Nef e convertendo in tiff a 16 bit si ottiene com'è possibile immaginare un file con più informazioni colore, queste vanno perse durante la conversione a 8 bit che, per quanto ne so, sono ancora maggiori rispetto a quanto è riproducibile su carta fotosensibile attraverso sistemi di stampa come quello da te menzionato."

Conclusione:
Fino quì, non ci sono dubbi, il Nef lo editi con Capture, per cui tutte le correzioni cromatiche vengono effettuate a 16 bit, la conversione a 8 bit viene eseguita solo in seguito.


Seconda domanda:
"C'è qualcuno che è riuscito a farsi stampare un file a 16?"

Ho risposto:
"Non conosco laboratori attrezzati alla stampa su carta fotosensibile di file a 16 bit.

Questa più ampia gamma di colori è comunque stampabile con altri sistemi, l'ausilio di stampanti o plotter a 6, 7 e 8 colori a getto di inchiostro offre questa possibilità."

Conclusione:
Nessuna confusione tra laboratori che stampano su carta fotosensibile e stampanti a getto d'inchiostro.

Dici che non è il caso di delegare allo stampatore la correzione finale dell'immagine e che non bisogna essere dei "maghi" di photoshop...ma basta avere un po' di dialogo.... ph34r.gif

Visto che stavo trattando di stampa a getto di inchiostro su plotter, prova a dire che non sei un mago o comunque MOLTO esperto se si è capaci di: trasformare correttamente un RGB in CMYK (operazione difficile), assegnare correttamente il profilo della stampante ed eseguire la previsualizzazione "softproof" (semplice), basta avere il profilo della stampante (difficile), anzi, avere quello corretto (impossibile), avere un monitor tarato bene, con il suo bel profilo colore applicato (abbastanza semplice).
In questo caso consegnare il Tiff con profilo Adobe 1998 mi sembra la cosa migliore wink.gif , considerando che i laboratori che offrono questi servizi sono in genere molto professionali.

Perfettamente in sintonia per quanto riguarda la stampa su carta fotosensibile, è chiaro in questo caso che conviene consegnare il file tiff 8 bit o jpeg che sia, già a posto e col suo bel profilo sRGB, l'ideale è poter avere il profilo della stampante ma si sa, essere impresa ardua.
In questo caso affidarsi delle capacità del laboratorio di correggere eventuali dominanti, nella maggior parte dei casi, non è la cosa migliore.

Ciao
Stefano Z.

gritta
Grazie a tutti voi che avete voluto rispondermi.
Mi sembra di capire che già alcuni di voi abbiano testato la stampa a 16 bit.
Qui dalle mie parti (Genova) gli unici 3 o 4 lab prof non possono farlo.
Vorrei sapere - comunque - se avete notato differenze rispetto ad uno stesso scatto stampato ad 8.
Grazie e ciao a tutti
Gino
uforobot
Dunque, se devi stampare la foto così come si presenta senza alcuna elaborazione o correzione puoi tranquillamente utilizzare 8bit.
Viceversa, se le foto devono essere ritoccate è consigliabile scattare in nef, elaborare il file a 16 bit e poi riconvertirlo in 8 bit, se la stampante accetta solo quella profondità di colore.
Questo è un esempio:
1.ho preso 2 foto identiche una in raw l'altra in jpg
2. ho aumentato saturazione contrasto luminosità a 12 ed ho fatto il bilanciamento del bianco automatico.

Questo è il risultato (prima jpg poi raw). Come vedi i livelli dell'immagine jpg dopo l'elaborazione risultano irregolari e frastagliati (prima nn lo erano) segno che sono state perse delle informazioni...
user posted image
Arcangelo Piai
QUOTE
Visto che stavo trattando di stampa a getto di inchiostro su plotter, prova a dire che non sei un mago o comunque MOLTO esperto se si è capaci di: trasformare correttamente un RGB in CMYK (operazione difficile), assegnare correttamente il profilo della stampante ed eseguire la previsualizzazione "softproof" (semplice), basta avere il profilo della stampante (difficile), anzi, avere quello corretto (impossibile), avere un monitor tarato bene, con il suo bel profilo colore applicato (abbastanza semplice).


Non conosco i plotter di cui tu stai parlando ,io in studio uso un plotter EPSON 7600 a 7 colori ,le stampe sono ottime ma ciò è dovuta alla qualità del tipo di stampa ma non dalla possibilita' di stampare file direttamente a 16 bit bisogna sempre convertirli a 8 bit per la stampa.
Non sono un mago,stampo i miei file in rgb (non capisco la neccessita' di convertirli in cmyk) dopo averli ottimizzati con capture e photoshop su monitor tarati con una sonda di calibrazione (spider optical) stampo sia su carta epson che su carta fuij senza problemi. In una giorn ata ho ottimizzato e calibrato il plotter ma ora stampo senza problemi .Qualche piccola correzione se sei pignolo è sempre utile ma nel 90% dei casi la stampa è ottima .
Per finire non vorrei aver frainteso ,ma la professionalita' di un laboratorio non è data solamente dal fatto che gestisce l'adobe RGB ma ripeto dalla capacita' di fornire una qualità di stampa costante.
Ho sempre cercato di avere un controllo totale sulle mie stampe fin da quando stampavo il bianco e nero o stampando personalmente le mie foto o dando precise istruzioni allo stampatore perche riuscisse ad interpretare i miei gusti,ora che con il digitale possiamo avere,con una relativa facilita' un controllo pressoche' totale su questo(sono convinto che questo è uno dei punti di forza del digitale) mi sembra assurdo delegare ancora altri ad interpretare le nostre foto.

Nonostante l'ora spero di essermi chiarito e spiegato se ci fossero ancora dei dubbi sono qua


Ciao Arcangelo
www.amarcordstudio.it
zalacchia
QUOTE (fotovisconti @ Jun 19 2004, 04:41 PM)
Grazie a tutti voi che avete voluto rispondermi.
Mi sembra di capire che già alcuni di voi abbiano testato la stampa a 16 bit.
Qui dalle mie parti (Genova) gli unici 3 o 4 lab prof non possono farlo.
Vorrei sapere - comunque - se avete notato differenze rispetto ad uno stesso scatto stampato ad 8.
Grazie e ciao a tutti
Gino

Per quanto riguarda la stampa a 16 bit, su carta fotosensibile, NON mi risulta sia possibile stamparle direttamente a 16 bit.

Le stampe a 16 bit da me citate riguardano SOLO stampe di grande formato (plotter).

Le stampe sono favolose, ma come ha sottolineato anche Arcangelo, credo anch'io che la qualità sia dovuta più alla capacità della stampante piuttosto che alla caratteristica dei 16 bit.

Non ho mai eseguito due stampe dello stesso scatto a8 e 16 bit.

Ciao
Stefano Z.
zalacchia
QUOTE (arcangelo.piai@tin.it @ Jun 20 2004, 12:40 AM)
Non conosco i plotter di cui tu stai parlando ,io in studio uso un plotter EPSON 7600 a 7 colori ,le stampe sono ottime ma ciò è dovuta alla qualità del tipo di stampa ma non dalla possibilita' di stampare file direttamente a 16 bit bisogna sempre convertirli a 8 bit per la stampa.
Non sono un mago,stampo i miei file in rgb (non capisco la neccessita' di convertirli in cmyk)......

Questa volta mi trovi daccordo su tutto wink.gif

In effetti, non mi spiego la necessità di convertire il file in CMYK, ma il lab in questione mi dice che è indispensabile....boh...

Il mio bel file quando vieve aperto sui loro monitor presenta, nella maggior parte dei casi, delle leggere dominanti, probabilmente dovute al fatto che il loro monitor è sicuramente migliore e certemente calibrato meglio, per cui sono in grado di correggermi in un attimo quelle piccole differenze che non ero in grado di percepire.

Avere il controllo totale, dallo scatto alla stampa, è davvero la grande possibilità che la fotografia digitale ci offre compatibilmente però con il rapporto costo/obbiettivo che vogliamo raggiungere. Molti di noi in questi ultimi tempi stanno migliorando i propri risultati grazie alla tecnologia digitale e sopratutto grazie ad un approccio approfondito con esso, (è da poco che si parla di profili colore, di monitor calibrati ecc...ecc...)
Purtroppo chi fa fotografia per hobby, anche ad alto livello, deve far conto con i costi che questo approfondimento comporta, migliorare la qualità si scontra con la necessità di acquistare, dopo la fotocamera, un computer all'altezza, le ottiche dedicate, i software, un buon monitor, una sonda di calibrazione...insomma deve affrontare una serie di spese che spesso non sono sostenibili.
Per fortuna questa benedetta tecnologia è un pò scesa di prezzo e oggi una buona fotocamera digitale, un buon monitor ecc...ecc...inizia ad avere un prezzo abbordabile laugh.gif

Ciao
Stefano Z.
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