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borze
Buonasera, vorrei sapere come mai impostando la macchina con priorità di diaframmi ho la possibilità di portare l'apertura del diaframma a F57 con focale 0,314; mentre ad infinito normalmente a 2,8? L'apertura del diaframma non dovrebbe corrispondere alle caratteristiche del Af 105 micro, facendomi quindi lavorare solo nell'intervallo 2,8 e 32?
Grazie mille e scusate se probabilmente faccio domande ovvie, ma da poco mi sono avvicinato alla fotografia
blink.gif
matteoganora
E' una particolarità dei micro.
Quando ti avvicini alla minima distanza di messa a fuoco, le lenti si spostano fisicamente in avanti, ed è praticamente come se montassi dei tubi di prolunga su un'ottica normale.
Facendo ciò, la luminosità relativa diminuisce, e l'esposimetro riceve dunque questa informazione andando a modificare i valori di diaframma.
Un ottica f2.8 avrà dunque, a 1:1 (massimo rapporto di riproduzione) un diaframma f 5.6, e dunque l'f32 come diframma massimo diminuirà di conseguenza (sul 60 micro arriva a f64 mi pare).
lucaoms
QUOTE(borze @ Jan 25 2007, 01:30 AM) *

Buonasera, vorrei sapere come mai impostando la macchina con priorità di diaframmi ho la possibilità di portare l'apertura del diaframma a F57 con focale 0,314; mentre ad infinito normalmente a 2,8? L'apertura del diaframma non dovrebbe corrispondere alle caratteristiche del Af 105 micro, facendomi quindi lavorare solo nell'intervallo 2,8 e 32?
Grazie mille e scusate se probabilmente faccio domande ovvie, ma da poco mi sono avvicinato alla fotografia
blink.gif

matteo ti ha gia spiegato il motivo...ottiche micro con R1:1, forse hai fatto solo confusione nello scrivere , ma la focale è 105mm ,e la distanza minima di MAF (quella per ottenere un R1:1 cioè rapposrto ingrendimento paro paro alla grandezza reale del soggetto) è di 31cm (prova con il manual focus e forse riesci a rubare 1cm, accorciando a 30 cm la distanza minima) e giustamente il diaframma molto chiuso , come ha spiegato matteo sopra, lo hai alla minima distanza con il suddetto R1:1
comincia a smaliziarti e tra le prime cose che ti stupiranno ,con il 105 Micro, saranno: la ridottissima PDC dei 1:1 e vedrai che in macro lavorerai spesso da f22 in su
e molte volte anche a F22 ad esempio ti troverai a scattare ad una lucertola con testa a fuoco e corpo sfocato , per via della PDC..
Luca
borze
Grazie a tutti delle risposte, cercherò di migliorare....anche con la terminologia biggrin.gif
ludofox
Confermando la spiegazione di Matteo, il concetto è molto semplice.

Un ipotetico obiettivo micro che ha come luminosità massima f/2.8 e minima f/32, significa che il suo diaframma è in grado di chiudersi di 7 stop. Alla distanza di messa a fuoco ravvicinata (rapporto di riproduzione 1:1) la sua luminosità massima si riduce di 2 stop. Quindi f/5.6, ma il range di 7 stop rimane meccanicamente invariato. Ossia se la luminosità massima si riduce a f/5.6 quella minima si riduce a f/64.
In sostanza, impostando ad esempio f/8, in realtà il diaframma effettivo sarà f/16. Le indicazioni incise sul barilotto, si riferiscono all'uso dell'ottica impostata su infinito.

Utilizzando il banco ottico, è prassi consolidata misurare il tiraggio del soffietto per calcolare l'esposizione effettiva. Anche in quel caso se si va ad un rapporto di 1:1 ad esempio con un 210mm, si avrà un soffietto lungo 240mm (tiraggio doppio rispetto alla lunghezza focale) e si perderanno 2 stop.
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