QUOTE(Nevan @ Feb 17 2013, 08:25 PM)
...sa che il flash permette di illuminare la scena aumentando la quantità di luce presente, sapendo ciò tutte le impostazioni di ISO, esposizione ed esposimetro, come si imposteranno e si leggeranno ?
A mio parere sai già tutto quello che occorre
Possiamo solo integrare dicendo che...
per misurare la quantità di luce presente su di una determinata scena si usa come unità di misura l'
EV, quindi ad un valore di EV determinato, corrisponderà un valore di tempo/diaframma, per mantenere l'esposizione corretta si potrà variare sul tempo ed inversamente sul diaframma e viceversa, ovvero se dato il valore EV
X, avremo la corretta esposizione data dalla coppia t/d (1/60-f/8), se portiamo il tempo ad 1/125 ed il diaframma a f/5,6, continueremo ad avere la corretta esposizione, come se portiamo il tempo ad 1/30 ed il diaframma a f/11, quindi dato un valore EV e quindi una coppia t/d, se spostiamo di uno o più
stop o frazioni in più o in meno il tempo e compensiamo analogamente col diaframma o viceversa continueremo ad avere la corretta esposizione.
Se è tutto chiaro finora, (magari poi me lo spieghi
) continuiamo...
Capito il concetto di "valutazione dell'esposizione", introduciamo sulla scena il flash, che come giustamente hai detto "permette di illuminare la scena aumentando la quantità di luce presente".
Il
flash è appunto quella fonte luminosa portatile che a volte ci permette di portare a casa lo scatto altrimenti impossibile, ma non solo esso è utile anche per bilanciare la luce o schiarire le ombre...
Ogni flash ha una sua potenza che viene espressa in n.g (numero guida), per ottenere una corretta illuminazione del soggetto data la sensibilità 100 ISO ed il numero guida 32, se impostiamo sull'obiettivo il diaframma f/8 dovremmo porci a 4 metri di distanza, questo ci fa capire che c'è un rapporto tra n.g. e diaframma, e non col tempo, infatti il flash ha un lampo velocissimo che viene influenzato appunto dal diaframma in uso e non dal tempo.
Se scatti in una stanza totalmente buia col flash con le modalità di cui sopra, l'esposizione non varierà (mantenendo fisso il diaframma) se tu imposti il tempo ad 1/250 o a 30", il lampo del flash sarà unico e la scena correttamente illuminata,
non essendoci ulteriore luce essa non contribuirà all'illuminazione complessiva della scena.
Visto però che non si scatta sempre in stanze buie o nella completa oscurità, ecco che il flash torna ancora utile, ovvero data una scena in cui il valore EV ci restituisce una coppia t/d di 2"-f/8, dove ci occorre f/8 per avere una maggiore profondità di campo, ecco che il lampo del flash (calcolando gli iso, il n.g il diaframma di lavoro impostato e la distanza di lavoro), ci permette di far impostare a noi la reflex magari ad 1/125-f/8 restituendoci l'esposizione corretta e dominando letteralmente la luce presente sulla scena quindi la luce del flash compenserà quello che manca nella luce ambiente per ottenere la corretta esposizione che ci occorre.
Ovviamente l'elettronica dei flash abbinati alle reflex ha semplificato di molto tutti i calcoli necessari, il TTL e successive varianti è stata la vera rivoluzione, quindi normalmente un flash si innesta sulla slitta si imposta in automatico e si scatta, poi magari si agisce sulla compensazione per far risaltare più o meno la luce del flash, però a mio parere capire come realmente opera il flash aiuta sempre.
Nella speranza di averti "illuminato"
almeno un pò, ti saluto e ti auguro buona fortuna