O defreg?

Eccomi, sopravvissuto (io) all'eterna lotta per la vita, non posso dire altrettanto di un povero uccellaccio nero che Book ha catturato. Che animale fosse non lo so, piu' grande di un piccione, nero come un corvo, con le zampe rossastre, che diavolo sia non lo so, ma dopo una strenua battaglia Book ha avuto la meglio, poverino :(

Mi defraggo un attimo anche io, se non torno tra breve non vi preoccupate ho solo combinato un disastro con gli HD tornero' appena ripristino.

Nippo visto che belle previsioni? Domani bici.



Era proprio lui!
"sono il conte Dracula!"

Auguri, io prendo quello che avanza, perché avanza qualcosa veroooo????



Ma si, è che non capisco perché una faccenda da mezz'ora deve diventare lunga un giorno: per aprirlo ci sono 6 viti, tutte dallo stesso lato, tolte le ultime scattano in avanti due linguette che impediscono di sollevare il case in policarbonato, per cui per accedere all'interno devi con una mano spingere le linguette dentro, con l'altra sollevare la base del computer e con la terza mano togliere il case dall'incastro prestando attenzione a non strappare la telecamera incorporata. Fatta la faccendina ci sono 8 viti nascoste che fissano il pannello LCD (oltre ad un po' di cavetteria): ma c'è tanto spazio sotto, il disco rigido mettilo dove c'è spazio no? sarà piu' probabile cambiare un disco oppure dissaldare le casse??? Comunque, estratto il pannello LCD ti ritrovi con questo stupidissimo e comunissimo disco che pero' spaventa tutti per via di un sensore di temperatura incollato da una parte e dei perni al posto dei normali fori di aggancio delle viti. Allora ci vuole il "tecnico" che lo guarda e ci mette le mani...!!!??? Un giorno di lavoro per 50 euro di HD... e per fortuna che il back-up si ricarica da solo e non ho dovuto installare nulla da capo...

Vabbe', inizio a pensare ad una camomilla propedeutica alla nanna...

Ta daa!

Dici bici? Magari...ho le giornate totalmente frammentate da mille piccoli impegni e contrattempi, non riesco lontanamente ad avere due/tre ore di seguito per fare una sola cosa...

Se non inizio ad allenarmi come si deve, tra l'altro, quest'estate schiatto sul primo passo...sperando di riuscire a stare via qualche giorno in più dell'anno scorso. Devo iniziare a cercare una cat-fish-bird-horse-sitter

Povero merlo :(
povero Mac :(
povera camomilla :(

La camomilla e' una ottima idea se ne prepari due ti faccio compagnia.
Il discorso principale con le grandi case costruttrici (di qualsiasi genere di bene di consumo) e' che la manutenzione e' un costo e deve sembrare conveniente cambiare un oggetto rotto piuttosto che ripararlo. In questo delirio "l'ingegnerizzazione" avviene per minimizzare i costi in fase costruttiva e non c'e' spazio per pensare a come verra' riparato, tanto se si rompe il povero p.. malcapitato lo cambia. Morale l'azienda ha risparmiato in formazione dei tecnici (tanto riparare non serve) ha risparmiato sui costi di produzione e se si dovesse presentare un problema fuori garanzia c'e' l'introito della nuova vendita tanto l'oggetto non si puo' riparare.

Ce l'ho: un grosso cane grigio che si prenderà cura di tutti i tuoi animaletti
I gatti gli piacciono, i cavalli si difendono da soli, i pesci stanno in acqua, se gli uccelli sono un pochino vispi non si fanno prendere



Un merlo? Aveva il becco corto e nero..., ora cerco un merlo su google immagini cosi' lo riconosco

Io questa settimana (approfittando della situazione ) due uscitine le ho fatte, niente di che... giusto per capire che sono abbondantemente in sovrappeso!
Speriamo nei prossimi giorni, e diamo il via alla dieta.

Sono in via del collasso definitivo.
Vi saluto ci si sente piu' in la... diciamo domenica.

Buonanotte!

...povero book :(





'notte Nis

Ah, quasi dimenticavo che e' sto UniWB?

Ri-buonanotte!

Innanzitutto una premessa: l'articolo che state per leggere riguarda esclusivamente le macchine fotografiche digitali dotate di sensore a reticolo Bayer RGB e, possibilmente, anche quelle con sensore Kodak a sensel pancromatici. Non vale invece per chi possiede un apparecchio con sensore Foveon (Sigma), dal momento che la tecnologia sottostante è completamente diversa. Stesso discorso per eventuali sensori Rice, plenoptici, a specchi dicroici e tutte le altre tipologie di sensore attualmente oggetto di ricerca.


Consideriamo cosa accade all'interno di un apparecchio digitale quando viene scattata una fotografia e la luce colpisce il sensore. Un sensore fotografico non è altro che una matrice di fotorecettori che misurano l'intensità luminosa, senza alcuna capacità intrinseca di rilevare il colore. Per questo particolare scopo vengono quindi applicate delle matrici di filtri chiamate Color Filter Array che fanno in modo che ciascun singolo fotorecettore venga raggiunto da determinate lunghezze d'onda corrispondenti ai colori che si desidera misurare: solitamente i colori primari rosso, verde e blu, ma in alcuni casi anche il verde smeraldo (il reticolo RGBE di Sony). Il CFA più diffuso è indubbiamente il reticolo Bayer RGB (o, più precisamente, GRGB): esso ha la particolarità di filtrare il 50% dei fotorecettori sottostanti in modo che ricevano la componente verde (G) della luce, quella a cui l'occhio umano è più sensibile e che esprime il valore di luminanza dell'immagine; mentre la restante parte del sensore viene ugualmente distribuita con filtri dedicati al rosso e al blu ottenendo in questo modo la crominanza.

A questo punto sono disponibili i dati che compongono un file RAW: l'insieme di informazioni raccolte dai fotorecettori al di sotto del mosaico di filtri senza alcun intervento interpretativo o correttivo di alcun genere. Interventi di questo genere sono tuttavia necessari per trasformare i dati RAW in un'immagine comprensibile all'occhio umano, ed è qui che entrano in gioco ulteriori operazioni che possono essere effettuate sia dalla macchina fotografica stessa, per restituire l'immagine sul display, sia dalle applicazioni che "sviluppano" i file RAW su computer aggiungendovi funzioni di postproduzione più o meno numerose.

Per ricostruire il valore RGB completo di ciascun pixel sono necessari algoritmi di demosaicizzazione che implementano apposite tecniche di interpolazione per calcolare le due componenti mancanti. Alla demosaicizzazione l'applicazione dei parametri di gamma configurati dall'utente - come scelta del color space, bilanciamento del bianco, compensazione dell'esposizione, contrasto, saturazione ecc. - producendo l'immagine definitiva, quella che osserviamo sul display della macchina o sullo schermo del monitor.

È questa immagine finale ad essere analizzata per creare gli istogrammi della distribuzione dei pixel sui canali RGB (o l'istogramma, come accade sulle macchine che forniscono un unico grafico basato sulla luminosità complessiva dell'immagine) permettendoci di valutare oggettivamente l'esposizione e spesso avvisandoci - per mezzo di pixel lampeggianti - della presenza di eventuali aree sovraesposte.

Poiché il calcolo dell'istogramma è l'ultima operazione nella catena dello sviluppo digitale, è evidente che risentirà delle varie operazioni che avvengono successivamente allo scatto propriamente detto; operazioni che nella quasi totalità dei casi sono definibili dall'utente con i parametri di gamma e quindi eventualmente disattivabili. A un solo intervento non è possibile rinunciare, ed è il bilanciamento del bianco.

Ogni sorgente luminosa emette radiazione visibile a una determinata lunghezza d'onda, corrispondente a sua volta a un particolare colore. In fotografia si è soliti misurare questa radiazione in gradi Kelvin (i fisici preferiscono rimanere sulla scala nanometrica), tanto che si può parlare di "temperatura della luce" come sinonimo del colore verso il quale essa vira: dai 1000 gradi Kelvin del rosso ai 10.000 K del blu. Le lampadine al tungsteno producono per esempio una luce calda, rosso-giallastra, a 3000 K, mentre i neon salgono verso i 5000 K introducendo un tono tra il verdognolo e l'azzurro. I flash e gli illuminatori da studio sono ancora più "freddi" essendo impostati alla temperatura standard di 5500 K, equivalente all'illuminazione del sole a mezzogiorno.

Mentre l'occhio umano ha la capacità di adattarsi alla luce ambientale consentendoci di percepire un determinato colore allo stesso modo indipendentemente dalla temperatura dell'illuminazione circostante, un sensore digitale registra invece quello che vede in maniera oggettiva - inclusa dunque la dominante cromatica introdotta dalla luce. Per ovviare a questo inconveniente si usa dunque "bilanciare il bianco", ovvero intervenire sulla componente di crominanza dell'immagine in modo l'immagine perda ogni tonalità impropria. Più precisamente, i canali del rosso e del blu (quelli, appunto, associati alla crominanza) vengono moltiplicati per determinati valori; il canale del verde (associato alla luminanza) viene lasciato invariato. In altre parole, metà dell'informazione registrata dal sensore viene arbitrariamente modificata. Ne consegue che, anche in assenza di ulteriori variazioni di gamma dovute a specifiche preferenze impostate nell'apparecchio, un istogramma calcolato sull'immagine che appare successivamente al bilanciamento del bianco non corrisponde più all'immagine percepita dal sensore. Non solo: pare che alcuni apparecchi siano programmati per generare un istogramma dalla versione rimpicciolita dell'immagine, la stessa che appare a display, addirittura dopo averla convertita in formato JPEG e, quindi, con una compressione a perdita di informazione. A questo punto è chiaro che una segnalazione di aree sovraesposte da parte dell'apparecchio fotografico potrebbe essere fuorviante.

Molto meglio trovare dunque un sistema che ci restituisca l'indicazione più fedele possibile circa i dati catturati dal sensore in maniera da poter ottimizzare l'esposizione. La soluzione esiste e prende il nome di "bilanciamento unitario del bianco", o UniWB: si tratta di un metodo che porta il fattore di moltiplicazione dei canali di crominanza il più possibile vicino all'unità affinché non vengano modificati i valori di rosso e blu - esattamente come già accade per il verde.



Alcuni apparecchi (come taluni modelli Nikon) permettono di definire i parametri di bilanciamento direttamente, mentre in ogni altro caso occorre impostare il bilanciamento del bianco con un'immagine custom che rifletta i valori desiderati. La strada più rapida consiste nel resettare la configurazione dell'apparecchio in maniera che i parametri di gamma siano più neutri possibile, e quindi scattare una foto alla sensibilità più bassa e tempi brevissimi con il coperchio lasciato sull'obiettivo. Ne uscirà un'immagine perfettamente nera che, come tale, non dovrebbe richiedere alcun intervento correttivo sulla crominanza. Per verificarlo si può usare un programma per l'analisi dei file RAW come RawAnalyzer o DCRaw, eventualmente dotato del suo front-end grafico UFRaw.

Per usare DCRaw sulla linea di comando occorre digitare: dcraw -v -w <file raw>

Ad esempio, specificando dcraw -v -w img9310.ccr2 si ottiene il seguente output:


Quello che interessa sono i coefficienti moltiplicativi restituiti da DCRaw, quelli che UFRaw (nell'immagine sopra) indica come "Moltiplicatori canale". Più i valori del rosso e del blu (il secondo e il quarto della riga in grassetto) sono vicini a 1, più adatta sarà l'immagine per definire il bilanciamento custom. A volte la tecnica della foto "tutto a nero" non riesce a raggiungere valori adeguatamente vicini all'unità: nella maggior parte dei casi ciò può essere causato da pixel bruciati nel sensore, la cui presenza è sufficiente per riflettersi sulla crominanza. In una tale evenienza ci si può allora rifugiare nella tecnica opposta: obiettivo rivolto verso una fonte luminosa e tempi di esposizione molto lunghi (nell'ordine delle decine di secondi): l'immagine così ottenuta non dovrebbe evidenziare differenze tra pixel bruciati e pixel regolarmente funzionanti.

Una volta ottenuta l'immagine con i moltiplicatori desiderati sarà sufficiente trasferirla nella scheda di memoria della macchina fotografica e richiedere all'apparecchio di impostare il bilanciamento del bianco su di essa mediante la funzione "Custom WB". Per tutti gli scatti che seguiranno sarà possibile osservare sul display gli istogrammi relativi all'esposizione effettiva del sensore (sempre che, ovviamente, non si decida di intervenire sui parametri di gamma: la compensazione dell'esposizione è il caso più frequente). Ecco qui sotto un esempio realizzato con una Canon EOS 350D scattando a 1/40", f/5,6 e ISO 100: a sinistra con bilanciamento interno dell'apparecchio, a destra con bilanciamento unitario.



Come ci si accorgerà subito, gli scatti ottenuti in questo modo saranno vistosamente virati verso il verde, proprio in conseguenza della predominanza di questo colore nei filtri del reticolo Bayer; si tratta di un inconveniente facilmente eliminabile in postproduzione impostando il corretto bilanciamento del bianco dal proprio programma di sviluppo RAW preferito. A questo scopo è opportuno scegliere un'applicazione che consenta di effettuare ogni intervento in maniera non distruttiva, ovvero senza modificare il file originale: un accorgimento condiviso ormai da tutti i maggiori programmi del settore, ma che merita comunque di essere verificato qualora si preferisca usare qualche pacchetto poco conosciuto.

Quello che però è più significativo è l'andamento degli istogrammi. I risultati variano ovviamente da macchina a macchina, ma proseguendo nell'esempio di prima possiamo vedere come cambia il comportamento al variare dell'esposizione. Nello schema che segue gli istogrammi della fila superiore sono stati ottenuti configurando il bilanciamento del bianco in modalità "daylight", quelli della fila inferiore mediante UniWB:



Se nel primo caso il display dell'apparecchio iniziava a indicare alcuni pixel sovraesposti già con un'esposizione di 1/40" per lampeggiare decisamente a 1/30", passando al bilanciamento unitario guadagniamo un paio di stop notando i primi pixel lampeggianti solo a 1/20". Naturalmente il processo di bilanciamento del bianco che viene eseguito via PC e relativa moltiplicazione dei canali di crominanza hanno l'effetto di spostare verso destra l'istogramma; rispetto a quanto avviene all'interno dell'apparecchio, tuttavia, il controllo sul bilanciamento è molto più preciso e un eventuale risultato sovraesposto può essere facilmente corretto con varie funzioni offerte dal software applicativo. In particolare si valorizza il recupero delle alte luci, dato che il software può lavorare su informazioni di partenza significative (i dati del sensore) che non sono sovraesposte in origine bensì appaiono tali in conseguenza di un'operazione dell'applicazione stessa.

Interessante è anche sperimentare i diversi risultati che possono essere ottenuti mediante applicazioni differenti: gli algoritmi di demosaicizzazione infatti non sono sempre gli stessi, e le loro implementazioni divergono a seconda delle scelte di design e di programmazione degli autori. Per questo motivo vale sempre la pena affiancare alla propria applicazione principale una serie di altri programmi software più o meno complessi ai quali ricorrere in alternativa quando il workflow tradizionale non riesce a fornire i risultati desiderati. Anche qui, in fondo, si tratta di disporre della cassetta degli attrezzi più completa possibile, esattamente come accade con la tecnica UniWB: uno strumento il cui grado di utilità può variare a seconda dell'apparecchio, dello stile di ripresa, della scena stessa (immagini "estreme" dove vi siano forti dominanti di uno dei tre colori primari avranno risultati anomali rispetto a immagini cromaticamente più equilibrate). Ma comunque uno strumento che vale la pena conoscere e imparare a maneggiare per ampliare la propria libertà creativa.

http://www.osservatoriodigitale.it/index.p...1&Itemid=15

Interessante, soprattutto dal punto di vista matematico. Non capisco pero' al di la' di un recupero piu' comodo ed efficace delle aree critiche, quanto valga effettivamente la pena andare a lavorare cosi'..., insomma si aggiunge una discreta tara al lavoro standard, deve valerne la pena...
Molto interessante comunque

A questo punto pero' corro a ninna davvero
Ciao
Attilio

Fondamentalmente per poter esporre ancora più a destra, credo...prima o poi provo.
Questa comunque è una delle interpretazioni, c'è chi la fa ancora più complicata...come dicevo, anche con filtri colorati in ripresa...mah... .wacko:

'notte Attilio...



zzzzZZZZZ

un saluto a quelli della notte!

Salve

Salve

Salve

Salve

Non sono colpa mia queste ripetizioni ! Secondo me è il defrag !

Non è un post !
E' un trattato !
Fatti pagare i diritti di autore !

Il defrag ora non solo ripete ma addirittura mi riscrive i post

Eccomi qui.
Sto invecchiando, vi avverto, e con l'eta ci si rincogl..., vabbe' avete capito...
Insomma, non mi sono mai posto il problema di capire come le mie immagini venissero visualizzate on-line, lavoro con PS, le immagini per il web le converto in sRGB, le salvo e le carico su Altervista, le controllo, usando Safari come browser, e banalmente le vedo come le vedo in PS, quindi ho sempre pensato che fosse tutto ok. Per altro se mi trovo ad aprire l'immagine in altri software come Graphic Converter, ad esempio, continuo a vederla correttamente come mi aspetto. Non avendo un sito web e postando la maggior parte delle mie immagini qui al bar..., davvero non ho mai approfondito ulteriormente la questione.
Stasera ho deciso di provare Opera che mi è sembrato subito piu' leggero e veloce ma le mie immagini sono diventate tutte piu' chiare..., allora mi sono scaricato anche Firefox, nuovamente le immagini sono tutte piu' chiare. Ora mi sembra chiaro che non ci possono essere differenze cosi' evidenti di rendering tra tre browser, e mi sembra folle che sia Opera che Firefox possano sbagliare, entrambi nella medesima direzione, in modo evidente. Allo stesso tempo non capisco dove sia il problema, il file lo guardo on-line con i tre browser e solo Safari me lo fa vedere come me lo aspetto, lo scarico in locale e lo apro con PS e Graphic Converter ed è sempre il file corretto che mi aspetto di vedere, lo spazio colore è sempre sRGB come deve essere, insomma mica ho capito dove mi incastro..., Opera e FireFox hanno una gestione degli spazi colore? E va attivata in qualche modo? Perché non vedono correttamente l'sRGB dei miei files?
Questo di Clio è uno degli scatti incriminati, a me sembra a posto finché non lo visualizzo in Opera o FireFox:



Capiamoci, non è che la differenza sia clamorosa, ma sicuramente percepibile, devo scaricare anche internet explorer? Oppure mi faccio un cicchetto e vivo sereno?

Ciao Attilio,
non avevo voglia di cercare le chiavi ed ero qua di fronte, al parchetto Okamoto...stavo...scrivendo...

La questione è tra le più delicate della gestione del colore ed in genere è anche difficile accorgersi di qualche discrepanza, salvo fare delle prove specifiche che in genere non si fanno...in genere i propri contenuti si guardano sempre attraverso gli stessi media...sempre con lo stesso monitor, stessi software, stesso tutto, oppure con tutto diverso, monitor, browser...e mancano i termini di paragone certi...

Dunque...Firefox può supportare la gestione del colore, bisogna però attivarla tramite riga di comando, credo. Non mi pare che ci sia una semplice opzione da spuntare.
[..nella barra degli indirizzi di Firefox digitare "about:config", accettare l'avviso, digitare "color_management" nella barra filtro, appariranno due voci, selezionare col tasto destro "gfx.color_management.enabled" e selezionare "imposta", la voce verrà abilitata con "true". Riavviare Firefox.]

Opera non dovrebbe gestire nulla, Safari mi pare che gestisca gli spazi colore in automatico.

La questione generale però è che i browser che non gestiscono i colori (per me è preferibile, dato che è la situazione più comune e sarebbe idealmente giusto vedere sempre come gli altri vedono, legittimamente senza conoscenze di gestione del colore..insomma per me i browser dovrebbero supportare solo sRGB e semplicemente avvertire quando incontrano un altro spazio colore..) non dovrebbero in teoria gestire nemmeno sRGB. Dovrebbero utilizzare l'RGB di sistema (RGB Win e RGB Mac) che dovrebbe essere sovrapponibile a sRGB.
Non sono certo della cosa, ma mi pare che se si verifica uno scostamento tra RGB di sistema e sRGB significa che c'è un difetto di calibrazione del monitor e relativa gestione della profilatura. Putroppo non ho mai approfondito la questione, ricordo solo che se n'è discusso con manovi moooolto tempo fa, proprio constatando che c'era chi vedeva diverse immagini sRGB (con e senza profilo embedded) attraverso intenet. Ed era venuta fuori la questione calibrazione.
Non ho mai approfondito anche perchè io non avevo nè ho alcuna differenza nella visualizzazione sRGB/systemRGB

Credo che tu possa fare la controprova impostando in PS una prova colore con l'RGB di sistema confrontata con un sRGB e profilo embedded ed un sRGB senza profilo incorporato.
In teoria dovresti vedere le due immagini sempre nello stesso ed unico modo, sia in prova colore che no.

Occhio che non mi sono riletto...mooolto pericoloso tutto ciò

Prova con PS...

P.S. A me ci piace sempre!!

...aggiungo...nel caso in cui fosse confermata la visione differente sRGB/sysRGB nel tuo sistema, ma non riscontrassi una problematica di calibrazione monitor in ambiente di lavoro color-profiled, che è quello che conta, potresti ignorare la cosa, tutto sommato...
Dovresti però avere l'accortezza di controllare i contenuti web attraverso un browser colorproof, dato che da fuori saranno tendenzialmente visti così.

...praticamente...passa a Opera che ne vale la pena!!

Bravo, mi piace quando sei produttivo

Mi sa che faro' due prove con Photoshop tanto per capire, il monitor è calibrato, con un profilo fatto diversi mesi fa, ma non dovrebbe essere un problema, spero..., stai a vedere che scopro di avere il monitor calibrato male

Detto cio' corro a nanna, oggi la giornata è stata impegnativa ed il letto aspetta che lo vada a scaldare soprattutto mi sto addormentando sulla tastiera buonanotte

P.S.: bello Opera...

'notte...

ancora in tempo per un saluto.

Stasera apro con un vecchio scatto di due anni fa, un lavoro che alla fine non mi hanno dato chissà se chi ha fatto il lavoro è stato piu' bravo, meno caro o entrambe le cose

...meno caro!! Sicuro!

...o forse ha dato solo una intrepretazione diversa che era più affine alle richieste.

ehehehe, probabile, era un'azienda di cosmesi che voleva degli scatti di prova per una linea dedicata alle terre preziose, in particolare questa era sul tema dell'oro...
Non era la prima volta che fotografavo una fanciulla ma forse la terza del resto ho scattato con l'85 PC manco fosse stata una bottiglia di vino..., non che sia diventato un genio del glamour o del beauty nel frattempo, ma se ripenso agli scatti di due anni fa mi faccio tenerezza da solo

E' probabile che volessero un'immagine più luminosa.
Succede quando non ti dicono cosa vogliono, e tu devi tirare ad indovinare!

Salve

ciao.

Oh, là... stasera apro io!
...e, per una lunga serie di ragioni, metto su un po' di musica che mi mantenga "in atmosfera"... Prima Caetano Veloso, A Outra Banda da Terra e Circulado Vivo... Poi "O melhor do Forrò", vecchissima antologia del forrò brasiliano.

E mentre voi vi rilassate, io continuo a pianificare la mia trasferta estiva...

Grazie per la musica, io mettero' una rilassatissima Clio allora:



vado, torno dopo, sono di corvee cucina stasera...

E che nessuno dica nulla del ginocchio..., è li' per un motivo...!
(perdonatemi ma se la prendono sempre tutti col mio adorato ginocchione )

Ciao Davide e ciao a tutti.
Io pianifico poco che ancora non so nulla!
Scusa, ma io resto in cuffia con i Manhattan Transfer

Attilio, la foto non si vede, e cliccando sul link dice "Errore 404: oggetto non trovato!"...

fiuuuu, menomale
provvedo

eccola?

Ora è ok... in un sacco di sensi.

Ciao Attilio.
nell'indirizzo c'e' un pezzo di troppo
Il ginocchio ci sta benissimo, piuttosto cosa le hai fatto agli occhi???

Avete fatto gli auguri a NonnoGG?

buonasera bar! Ogni tanto passo a salutarvi
Se volete date un'occhiata a questa mia prova di fotoritocco e lasciate qualche commento.

buona notte a tutti.

Ciao Cary, buonanotte anche a te!

E buonanotte pure a tutti gli altri... sono sfinito, vado a dormire.

Ciao,
Davide

Collirio? Prima, siccome faccio anche il make-up, mettevo sempre il rimmel negli occhi cosi' lacrimavano e venivano meglio, ma non aiutava l'umore delle ragazze

In realtà piangeva, non appena ha saputo che ero sposato..., piangeva di gioia

vabbe' ora provo ad essere serio, non so cosa ho fatto agli occhi, davvero, ho ecceduto con la PP? Ci sono aloni? Occhiaie? Non saprei...

Per una volta riesco ad andare a ninna presto quindi corro
A domani fanciulli.



Ciao Cary, piacere di rivederti da queste parti
Non conoscendo la tradizione la foto mi rimane un pochino oscura, invece per la post produzione confesso di non amare le desaturazioni parziali, credo che dopo Spielberg in Schindler's list sia rimasto ben poco da fare di meglio...
Ciao
Attilio

Notte Cary, notte twinsouls.

Bla bla bla... sei solo chiacchiere e distintivo! No il distintivo ce l'ha il nippo, tu no... non ancora ... almeno qui!
Gli occhi sono magnetici!!! Con gn

Sera... ...'notte Davide, 'notte Cary, 'notte Attilio, ciao Nis...