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giampierospadaro
salve ragazzi sto avendo qualche problema con lo spazio colore delle foto. allora se apro un nef con cameraraw 6.3 e poi clicco su apri immagine mi dice il domumento.nef disponde di un profilo di lavoro incorporato non corrispondente allo spazio di lavoro rgb corrente
incorporato: srgbiec61966-2.1
di lavoro: quello del mio monitor samsung natural colors 1.0

e quindi mi chiede se usare il profilo incorporato se convertire i color i in quelli dello spazio di lavoro o se eliminare il profilo incorporato non gestendo i colori.
Se apro l'immagine eliminando il profilo incorporato rimane un quasi simile al nef originale se uso le altre 2 opzioni è più chiara. vorrei sapere da voi quali sono i settaggi giusti da fare sia in camera raw per rendere al meglio sia su quale spazio colore selezionare e su photoshop e sulla d7000. grazie
monteoro
Probabilmente su PhotoShop, e quindi su camera raw,Camera Raw hai impostato come spazio colore Adobe RGB1998 mentre sulla fotocamera srgbIEC1966-2.1, questo origina il messaggio di avvertimento.

Per avere una gamma più ampia io scatto in Adobe RGB1998 ed ho settato sia photoshop che Capture NX2 su questo spazio colore.
ciao
Franco
LucaCorsini
QUOTE(monteoro @ Apr 19 2011, 06:16 PM) *
Probabilmente su PhotoShop, e quindi su camera raw,Camera Raw hai impostato come spazio colore Adobe RGB1998 mentre sulla fotocamera srgbIEC1966-2.1, questo origina il messaggio di avvertimento.
Secondo me invece dipende dalla impostazione in Photoshop di gestire il colore del Monitor invece di quello Adobe.

Per avere una gamma più ampia io scatto in Adobe RGB1998 ed ho settato sia photoshop che Capture NX2 su questo spazio colore.
ciao
Franco

E secondo me fai un doppio errore.
Il primo è che lo spazio colore piu ampio da applicare è il Prophoto RGB
il secondo è pensare che scattare in Adobe RGB1998 invece che in sRGB cambi qualcosa.
Secondo me
Saluti
monteoro
Il prophoto è uno spazio colore molto più ampio, sono daccordo, ma pensare che scattare in adobe1998 non sia diverso che scattare in srgbIE1966-2.1 denota che non sei molto informato o che qualcosa ti sfugge.

Tutte le fotocamere digitali hanno la possibilità di scegliere fra spazio colore sRGB e AdobeRGB ed io ho scelto di scattare in AdobeRGB perchè con gamma più ampia.

Lo spazio colore sRGB, introdotto da HP e Microsoft, è orientato alla riproduzione dei colori sulle periferiche quali i monitor e copre circa un 35% della gamma, mentre l'AdobeRGB è stato creato dalla Adobe per ampliare la gamma dei colori riproducibili fino a circa ii 50%.

Lo spazio Prophoto non è settabile on camera, ma solo applicabile in fase di post produzione, ed è quello che sto studiando al momento, perchè non lo conosco molto bene, quindi non mi sento di dare consigli che possano poi originare domande a cui non saprei rispondere.
Visto che lo conosci e ritieni il mio un errore doppio, potresti cortesemente delucidarmi, te ne sarei infinitamente grato.

E' anche vero che pian piano lo spazio sRGB non avrà più ragione di esistere, cominciano ad essere sempre più i browser che suppportano lo spazio colore Adobe RGB, la quasi totalità delle stampanti lo supportano, se poi si ha la fortuna di poter lavorare su moderne stampanti, queste.
Franco

maxiclimb
Qui i problemi sono almeno due:

Camera Raw è impostato per aprire i files in sRGB, il che "potrebbe" andare bene, anche se non è l'ottimale.

Photoshop sta usando come Spazio predefinito il Profilo del Monitor, e questo è un errore gravissimo!
Come Spazio predefinito va usato uno spazio Standard (sRGB, AdobeRGB oppure Prophoto)

Se non vuoi complicarti la vita, impostalo a sRGB sia su Photoshop che sulla d7000 in modo che tutta la catena sia omogenea.

Se invece vuoi avere una qualità migliore, devi prima necessariamente imparare qualcosa di più della Gestione Colore perchè usare spazi più ampi comporta poi il sapere come gestirli in esportazione, e in base all'uso che se ne farà (web, stampe, archivio etc...)
maxiclimb
QUOTE(monteoro @ Apr 20 2011, 12:07 AM) *
Lo spazio Prophoto non è settabile on camera...


Vero, ma in realtà anche il settaggio in camera ha effetto solo su software Nikon.
Se usi altri programmi, i NEF verrano aperti nello spazio colore preimpostato sul software, ignorando l'indicazione scelta in macchina.
Sono d'accordo sul fatto che tra AdobeRGB e sRGB ci siano differenze abbastanza significative da poter essere viste ad occhio nudo su una buona stampa, quindi dire che il suo uso è inutile è una forzatura.

Certo Prophoto (che uso abitualmente) è molto più ampio, ma comporta il saperlo gestire bene, altrimenti oltre che inutile rischia di essere dannoso. smile.gif
larsenio
QUOTE(giampierospadaro @ Apr 19 2011, 04:55 PM) *
..
di lavoro: quello del mio monitor samsung natural colors 1.0
..

Errato, devi usare lo spazio lavoro sRGB o Adobe RGB, NON il tuo monitor!!
monteoro
@ maxiclimb
E' per questo che ho precisato che ho settato come spazio colore AdobeRGB sia in Capture NX2 che in PhotoShop.

Avendo letto in qualche post dell'uso del Prophoto ho fatto qualche prova, ma ho creato veramente dei disastri rolleyes.gif messicano.gif , quindi per il momento, vista la mia fotoamatorialità mi contento di usare AdobeRGB, le stampe non sono poi così male.
Ti ringrazio per la precisazione che conforta un po' il mio modo di pensare.
Ciao
Franco
Napoli77
Mi inserisco.
Diciamo di escludere il problema della stampa e poniamo di voler solo vedere a video le nostre immagini, per poi pubblicarle sul web per essere viste da altri mediante i soliti browser.
Cosa andrebbe settato in Photoshop in modo da avere corrispondenza sul web?
Con riprese astrofotografiche ebbi un problema di questo tipo...ho risolto impostando Proof Color e la voce Windows RGB.
Massimo.Novi
QUOTE(Napoli77 @ Apr 20 2011, 08:11 AM) *
....
Cosa andrebbe settato in Photoshop in modo da avere corrispondenza sul web?
Con riprese astrofotografiche ebbi un problema di questo tipo...ho risolto impostando Proof Color e la voce Windows RGB.


Non puoi averla. Stop. Rassegnati.

Il problema non è PS ma i browser.

Comunque, visto che ci siamo: salva in sRGB e includi il profilo sRGB nel file. Poi sono cav...li del browser e non puoi farci assolutamente niente.

L'impostazione che usavi come "proof" non è altro che la simulazione di un monitor sRGB Windows con gamma 2.2. Non prova nulla e quello che vedi vale solo ed esclusivamente per il tuo monitor e il tuo browser.

Questo è quanto.

Putroppo la gestione colore è ormai una questione di "tentativi" e nessuno pare cerchi di capirla. Bastano due ore e pure meno con un buon testo inglese (italiani non ce ne sono).

Eppure è una delle più grandi scem..ze del workflow digitale. E' molto peggio ragionare sulla nitidezza o sul rumore o sulla risolvenza degli obiettivi.

Massimo

Napoli77
Grazie per la risposta Massimo,
mi sorprende la tua fermezza nella risposta anche perche' e' la prima volta che faccio
una domanda dal genere. Probabilmente non riesco a cogliere il reale tono, sicuramente
amichevole, che volevi utilizzare.
Purtroppo quello dell' uniformita di visione a video e' un problema riscontrato sia nella fotografia tradizionale,
sia in quella "scientifica"; a volte capita di impiegare molto tempo nell' elaborazione di un'immagine (specialmente
in campo astronomico) cercando di rappresentare al meglio tutte le sfumature presenti, ma non appena si cambia pc o monitor succede un macello.
Non sono molto pratico di profili e sicuramente cerchero' di documentarmi al meglio, cercavo solo di capire se al momento stavo operando in maniera sbagliata.
Massimo.Novi
QUOTE(Napoli77 @ Apr 20 2011, 11:13 AM) *
...Probabilmente non riesco a cogliere il reale tono, sicuramente
amichevole, che volevi utilizzare.


Non era particolarmente amichevole, era chiaro, spero.

QUOTE(Napoli77 @ Apr 20 2011, 11:13 AM) *
... non appena si cambia pc o monitor succede un macello.
Non sono molto pratico di profili e sicuramente cerchero' di documentarmi al meglio, cercavo solo di capire se al momento stavo operando in maniera sbagliata.


Si, se parti dal presupposto che la cosa sia gestibile via browser. Il workflow per la corretta gestione del colore è costante ma i risultati dipendono dalle periferiche e dai software. Non puoi assumere il tuo personale pc come "web-centrico" (restando in campo astronomico)...

Massimo
LucaCorsini
Forse non ci capiamo e allora
Vi rispondo con 2 domande
Che problemi potrei avere a impostare Prophoto in ACR ?
In che modo l'impostazione del colore fatta in fotocamera influirebbe nel nef che apro in ACR in Prophoto ?
fatemi capire
Grazie
Massimo.Novi
QUOTE(d80man @ Apr 20 2011, 12:28 PM) *
...
Che problemi potrei avere a impostare Prophoto in ACR ?
In che modo l'impostazione del colore fatta in fotocamera influirebbe nel nef che apro in ACR in Prophoto ?
...


1) Nessuna, se sai a cosa stare attento in fase di elaborazione e sai come poi convertire correttamente negli spazi colore più limitati usati per stampa e web.

2) Nessuna.

Massimo
LucaCorsini
QUOTE(manovi @ Apr 20 2011, 12:31 PM) *
1) Nessuna, se sai a cosa stare attento in fase di elaborazione e sai come poi convertire correttamente negli spazi colore più limitati usati per stampa e web.

2) Nessuna.

Massimo

Grazie Massimo
poniamo che il mio punto di arrivo finale sia il WEB,
potresti specificare quali siano
i passaggi da fare e a cosa fare attenzione ?
Grazie
Napoli77
QUOTE(manovi @ Apr 20 2011, 11:17 AM) *
Non era particolarmente amichevole, era chiaro, spero.

hmmm.gif
Mi riesce difficile capirne il motivo ma comunque non e' un problema, almeno per me; capita spesso nei forum di trovare utenti poco "amichevoli" nei confronti delle persone meno esperte.
Grazie per la delucidazione.

enrico_79
QUOTE(d80man @ Apr 19 2011, 11:24 PM) *
E secondo me fai un doppio errore.
Il primo è che lo spazio colore piu ampio da applicare è il Prophoto RGB
il secondo è pensare che scattare in Adobe RGB1998 invece che in sRGB cambi qualcosa.
Secondo meSaluti



Appunto rolleyes.gif
Massimo.Novi
QUOTE(Napoli77 @ Apr 20 2011, 01:29 PM) *
... capita spesso nei forum di trovare utenti poco "amichevoli" nei confronti delle persone meno esperte.
...


E pure permalose a quanto pare...

Massimo
Red Roby
Scusate, ma mi sono confuso le idee.
Il mio flusso é (o era) scattare in Raw e con Adobe Rgb1998, aprire in Nx sempre in Adobe Rgb, trasformare il file in Tiff, aprire il tutto con Photoshop, salvare per il web con srgb...(in jpg naturalmente...)
Da quello che ho capito è inutile scattare con Adobe Rgb1998?

Quindi potrei scattare in Raw con sRgb, aprire in Nx e trasformare solo in questo passaggio il profilo colore per le prime elaborazioni del Raw, per poi tornare ad Srgb in Jpg dopo il salva per web in Photoshop?
Grazie
maxiclimb
QUOTE(Red Roby @ Apr 20 2011, 04:43 PM) *
Da quello che ho capito è inutile scattare con Adobe Rgb1998?


No, non è inutile.
Continua come hai sempre fatto e fai finta di non aver letto niente! wink.gif

(la seconda parte del tuo post è... un'idea da dimenticare, quindi meglio farlo al più presto!)
Massimo.Novi
QUOTE(Red Roby @ Apr 20 2011, 04:43 PM) *
....Da quello che ho capito è inutile scattare con Adobe Rgb1998?
...


AdobeRGB è uno spazio che descrive colori un poco più estesi di sRGB su ciano e verde. Nulla di che ma un poco. Elaborare in AdobeRGB può consentire qualche recupero leggermente migliore sulle alte luci (solo ProPhotoRGB non pone limiti al gamut del sensore). In generale l'unica cosa a cui porre attenzione sono le eventuali perdite di ritocco da AdobeRGB a sRGB ma visto che il web visualizza male e a casaccio, non lo ritengo critico, anche su JPEG a 8 bit.

Continua come fai ora e non dovresti avere problemi rilevanti su web.

Massimo
LucaCorsini
QUOTE(maxiclimb @ Apr 20 2011, 04:49 PM) *
Continua come hai sempre fatto e fai finta di non aver letto niente! wink.gif


Bene! vedo che in questo bellissimo forum non si può esprimere la propria idea!
E non si può chiedere nulla!

Perfetto.
Basta saperlo!


dimapant
QUOTE(d80man @ Apr 20 2011, 12:39 PM) *
Grazie Massimo
poniamo che il mio punto di arrivo finale sia il WEB,
potresti specificare quali siano
i passaggi da fare e a cosa fare attenzione ?
Grazie


Dato che la risposta può essere diversa a seconda dei vari metodi di lavoro, io esprimo il mio parere e le mie esperienze.

A parere personale mio è un errore utilizzare in fase di conversione del RAW in file immagine lo spazio colore ProPhoto se poi quel file immagine deve forzatamente essere nuovamente convertito in spazi colore molto piccoli, ed in particolare sRGB, per il Web, e questo vale non solo per la conversione fatta con ACR ma per tutti i convertitori di RAW.

ProPhoto è uno spazio colore molto ampio, ed è l’unico in grado, in pratica, di registrare e gestire tutti i colori e la grande gamma dinamica registrati dal sensore della fotocamera, non per nulla come spazio di lavoro di ACR è usato proprio ProPhoto e si usa proprio per questo, dà immagini ricche di colori e vivaci.

Ma se alla fine tutti quei colori e quella dinamica registrati da ProPhoto devono essere poi compressi in uno spazio colore ben più piccolo, inevitabilmenteci potranno esserci dei tagli, ed anche molto robusti, sia nel cromatismo che nella dinamica, in altre parole, la foto della quale è stata fatta la conversione dal RAW a file immagine in spazio colore ProPhofo, all’atto della ulteriore conversione in sRGB può essere alterata, ed anche pesantemente, come colori e luminosità, dipendendo dal contenuto cromatico e di gamma dinamica dell’immagine, i tagli possono essere nulli o molto marcati in funzione dell’immagine.

In altre parole, fare tutto il lavoro di conversione del RAW ed il fotoritocco in ProPhoto e poi convertire alla fine del lavoro in sRGB è un lavoro fatto male, dato che si rischia di lavorare, se non per nulla, per ben poco e fatto male, ossia per avere un’immagine che poi convertita in sRGB può benissimo risultare brutta, sgradevole, con saturazioni cromatiche e/o del bianco (clipping di canale e/o delle alte luci) o slittamenti cromatici.

Fare la conversione del RAW in ProPhoto, e poi convertires subito in sRGB e dopo fare il fotoritocco in sRGB è, analogamente, un errore, un lavoro fatto male, dato che l’immagine da ritoccare convertita in sRGB, può essere soggetta a saturazioni cromatiche (clipping di canale) e saturazioni di gamma (clipping del bianco) o slittamenti cromatici.

Per quanto sopra, nel caso di utilizzo finale in spazio colore piccolo, tipo sRGB per il Web, è bene fare la conversione del RAW ed il successivo fotoritocco direttamente in quello spazio colore piccolo, per non avere sorprese a metà o alla fine del lavoro.

A parer mio dunque, sRGB è troppo più piccolo di ProPhoto per poter farci delle conversioni buone su tante immagini, slittamenti e clipping possono essere molto elevati, dunque per immagini in sRGB è meglio partire subito facendo la conversione del RAW in sRGB, perché altrimenti il rischio è troppo alto, ma questo è un mio giudizio.

In stampa, con stampante buona, è meglio invece fare la conversione del RAW in ProPhoto e farci il fotoritocco, e dopo stamparci, facendo però delle verifiche e delle modifiche per adattare quell’immagine in ProPhoto a quella stampante.

Pro Photo è molto utile se uno stampa, dato che con quel grande spazio colore si hanno immagini a grande gamma cromatica e grande gamma dinamica, dunque quelle migliori, ma……l’elevata gamma cromatica e dinamica pongono dei problemi, dato che tanti colori e grandi salti luminosi la stampante non te li stampa, ha dei limiti, ossia la stampante può stampare solo certi colori con certi livelli di luminosità, non di più, ha una specie di suo “spazio colore” stampabile, ossia ha il suo “gamut”, più piccolo anche lui di ProPhoto.

C’è dunque il problema di contrarre colori e luci che stanno in ProPhoto ma non nel gamut della stampante, strabordano, in altri colori e luci, PER QUANTO POSSIBILE UGUALI AGLI ORIGINALI, che però stiano dentro il gamut della stampante.

Questo problema si può superare e stampe da ProPhoto conducono ai risultati migliori, come qualità d’immagine, ma, come ha detto manovi sopra, “se sai a cosa stare attento in fase di elaborazione e sai come poi convertire correttamente negli spazi colore più limitati usati per stampa e web”
Ossia, parlando di stampa, se si sa come fare a riportare a valori stampabili i colori e la dinamica che eccedono il gamut della stampante con una determinata carta, spesso un gamut delle dimensioni di Adobe RGB o poco più, per stampanti buone, dunque più piccolo di ProPhoto.

Per stampare bene una foto in ProPhoto, che ha dunque le migliori gamma cromatica e gamma dinamica ma che sborda un po’ dal gamut della stampante, il lavoro da fare non è comunque facilissimo e fondamentalmente ci vogliono la conoscenza e la padronanza di due strumenti:
1) Photoshop.
Photoshop ci permette di fare una simulazione di stampa (softproofing) e la verifica dei colori fuori gamma, fuori dalla gamma stampabile dalla stampante con quei suoi inchiostri su quella determinata carta.
Facendo la verifica dei colori fuori gamma, con gli strumenti (spugna, livello di regolazione saturazione, ed altri, settorializzati sempre e comunque) si riportano i colori nel gamut della stampante, controllando gli slittamenti, inevitabili, cromatici, per farli gradevoli e non avere sorprese.
Con il softproofing, si riportano, per quanto possibile, i valori di gamma dinamica ai valori del gamut della stampante con quella carta, alterando gli intenti di stampa, oppure mettendo livelli di luminosità e contrasto settorializzati, etc, sempre e comunque.
La ripresa dei fuori gamma cromatici ed il riporto in gamma dinamica e contrasto dell’immagine da stampare, con una foto che è stata finita nel fotoritocco e che sarebbe dovuta essere pronta per la stampa, ma che alla prova del soft proofing dà risultati deludenti (piatta e/o slavata) e che alla prova del fuori gamma cromatica presenta degli extra, può benissimo richiedere un altro bel po’ di lavoro, ma è l’unico mezzo per fare stampe di qualità.

2) La stampante
A patto di avere monitor calibrato bene come cromatismo e dinamica, ed anche se c’è una buona ed anche ottima coincidenza tra quello che vedi a monitor e quello che la stampante con quella carta ti stampa, NON c’è mai la coincidenza perfetta, ed è dunque necessario conoscere molto bene la propria stampante cosa è in grado di fare su certi colori, e modificare l’immagine da stampare di conseguenza.

Cosa tenere sotto controllo, durante il processo di fotoritocco, sono i colori, la saturazione e la dinamica ma non è affatto facile, ci vuole esperienza e non hai molti strumenti, almeno a me noti, per farlo, dato che non puoi fare conversioni intermedie da ProPhoto a sRGB o Adobe RGB e fare dei controllo con la verifica dei fuori gamma cromatici, o con livello di livelli, per la gamma dinamica, dato che una volta convertita, anche una sola volta l’immagine da ProPhoto ad altro spazio colore, la gamma cromatica e dinamica sono tagliate, non è possibile recuperarle ed allora tanto vale fare, dall’inizio, tutto il lavoro nello spazio colore originale.

Saluti cordiali

maxiclimb
QUOTE(d80man @ Apr 20 2011, 05:04 PM) *
Bene! vedo che in questo bellissimo forum non si può esprimere la propria idea!
E non si può chiedere nulla!

Perfetto.
Basta saperlo!


Scusa, ma chi te lo impedisce? La tua opinione l'hai sempre espressa liberamente, e di consigli ne hai ricevuti a camionate, qualcuno anche da me.
Però se fornisci informazioni inesatte, che in questo caso hanno mandato in confusione uno che stava già lavorando bene (per le sue esigenze), la cosa più semplice è dire "fai finta di non aver letto per non complicarti la vita".
Il senso era questo, e se la frase ti è sembrata troppo lapidaria mi scuso, non volevo certo offenderti.


QUOTE(dimapant @ Apr 20 2011, 05:11 PM) *
A parere personale mio è un errore utilizzare in fase di conversione del RAW in file immagine lo spazio colore ProPhoto se poi quel file immagine deve forzatamente essere nuovamente convertito in spazi colore molto piccoli, ed in particolare sRGB, per il Web, e questo vale non solo per la conversione fatta con ACR ma per tutti i convertitori di RAW.

.....


In linea di principio sono d'accordo.
Tuttavia mi auguro che il web non sia l'unico ed il solo punto di arrivo di una foto.
Meglio (a mio parere) preparare un tiff prophoto a 16 bit da consegnare all'archivio, e poi da questo quando serve ricavare il jpeg sRGB da postare sul web.
Più che altro per non fare il lavoro due volte...

Vista la scarsa accuratezza di visione dei browser, il problema di una qualità leggerissimamente inferiore (del tutto da dimostrare comunque) di questa procedura, credo che non si ponga affatto.
Certo che se la foto si adoperano solo ed esclusivamente per il web, il tuo discorso non fa una piega.

Poi per esempio i vantaggi di prophoto nel recupero delle alte luci restano validi, e quelli si conservano anche nella conversione in sRGB...
LucaCorsini
QUOTE(maxiclimb @ Apr 20 2011, 06:10 PM) *
Scusa, ma chi te lo impedisce? La tua opinione l'hai sempre espressa liberamente, e di consigli ne hai ricevuti a camionate, qualcuno anche da me.
Però se fornisci informazioni inesatte, che in questo caso hanno mandato in confusione uno che stava già lavorando bene (per le sue esigenze), la cosa più semplice è dire "fai finta di non aver letto per non complicarti la vita".
Il senso era questo, e se la frase ti è sembrata troppo lapidaria mi scuso, non volevo certo offenderti.

Informazioni inesatte ? unsure.gif
Piccolo riepilogo :
Chi apre la discussione dice chiaramente che apre i nef con ACR.
il primo utente che risponde gli consiglia di scattare in AdobeRGB
??????
Io replico che non ha il minimo significato.
Ho sbagliato io ????

Se poi qualcuno va in confusione gli va chiarito che sta facendo una cosa diversa da quella di cui si stava parlando e non che deve far finta di non aver letto.
Tutto questo secondo me.
Farò finta di non aver letto wink.gif

Grazie per le scuse.
Per me tutto ok.
smile.gif






maxiclimb
QUOTE(d80man @ Apr 20 2011, 06:35 PM) *
Farò finta di non aver letto wink.gif

tongue.gif

MIRIAM.
Condivido con cio che ha detto Franco Monteoro rispondendo, alla richiesta di chiarimenti della prima inserzione.
Sono un tecnico Canon da circa 32 anni che però e sempre stato e resterà un Nikonista fedele, posso cofermare che lo spazio colore più adatto agli scatti professionali è ADOBE RGB 1998 per quanto concerne l'utilizzo del file per la stampa generalmente DIGITALE, inquanto la gestione della quadricromia, riesce oggi in abbinamento ai RIP Fiery delle stampanti stesse, ad elaborare con maggiore definizione i file cosi creati e trasformati in tiff.
Il Gamut dell'Adobe RGB è notevolmente inferiore a quello di Adobe RGB1998, ma tutti questi bei discorsi vengono compromessi se le impostazioni delle stampanti laser vengono variate,( Es: Intendo di rendering COLORIMETRICO RELATIVO, FOTOGRAFICO;ecc......), oppuri se non si stampa importando il profilo della foto, oppure stampando con il profilo creato per la carta in uso, o non si possieda un monitor professionale che sia linearizzato sia con la fotocamera che con la stampante.
Le variabili sono molte,ma posso assiucuravi avendo fatto corsi specifici che nel professionale ADOBE RGB 1998 è quello piu in uso.
Ritengo che se invece il lavoro di gestione del file debba essere fatto solo per postare una foto in web, non valga la pena eseguire elaborazioni complesse, perche poi la compressione stessa del file ridurrà notevolmente la gamma di sfumature dei colori stessi.

CIAO grazie.gif da PAOLO
Napoli77
QUOTE(MIRIAM. @ Apr 20 2011, 08:24 PM) *
Ritengo che se invece il lavoro di gestione del file debba essere fatto solo per postare una foto in web, non valga la pena eseguire elaborazioni complesse, perche poi la compressione stessa del file ridurrà notevolmente la gamma di sfumature dei colori stessi.

CIAO grazie.gif da PAOLO

Questo era il discorso a cui facevo riferimento.
Ponendo di voler solo pubblicare le foto sul web sarebbe inutile elaborare con un profilo diverso da SRGB, poiche' al momento della pubblicazione online andrebbe perso tutto il lavoro eseguito.
E' errato questo concetto?
maxiclimb
QUOTE(Napoli77 @ Apr 20 2011, 08:59 PM) *
Questo era il discorso a cui facevo riferimento.
Ponendo di voler solo pubblicare le foto sul web sarebbe inutile elaborare con un profilo diverso da SRGB, poiche' al momento della pubblicazione online andrebbe perso tutto il lavoro eseguito.
E' errato questo concetto?


In linea di principio non sarebbe "del tutto inutile", perché alcuni vantaggi comunque permangono.
Ma probabilmente "non ne vale la pena", e questo direi che te lo abbiamo confermato ormai un po' tutti.
Quindi il concetto è giusto, ai fini pratici.


Ma davvero delle tue foto non vuoi farci niente altro che postarle su internet? huh.gif
Napoli77
QUOTE(maxiclimb @ Apr 20 2011, 09:46 PM) *
In linea di principio non sarebbe "del tutto inutile", perché alcuni vantaggi comunque permangono.
Ma probabilmente "non ne vale la pena", e questo direi che te lo abbiamo confermato ormai un po' tutti.
Quindi il concetto è giusto, ai fini pratici.
Ma davvero delle tue foto non vuoi farci niente altro che postarle su internet? huh.gif


No, indubbiamente biggrin.gif ....mi piacerebbe stamparle e magari esporle in casa, ma essendo in questo campo un po' inesperto credo che i primi tempi avro' la necessita di proporle online in modo da avere consigli su come migliorare.
Massimo.Novi
QUOTE(dimapant @ Apr 20 2011, 05:11 PM) *
...A parere personale mio è un errore utilizzare in fase di conversione del RAW in file immagine lo spazio colore ProPhoto se poi quel file immagine deve forzatamente essere nuovamente convertito in spazi colore molto piccoli, ed in particolare sRGB, per il Web, e questo vale non solo per la conversione fatta con ACR ma per tutti i convertitori di RAW.
...


Forse sfugge che i convertitori RAW usano ProPhotoRGB come spazio di lavoro interno (ROMM) e quindi QUALSIASI altro spazio colore è una conversione automatica che non potete controllare come intento.

Per questo l'uso di ProPhotoRGB come spazio di lavoro in uscita (video o su file TIFF) è in realtà l'unica elaborazione (a parte il gamma) che non esegue conversioni e che si può poi controllare sul file raster finale a seconda della periferica di uscita dell'immagine finale (stampa,web ecc.).

Per questo è preferibile qualitativamente elaborare in ProPhotoRGB e gestire solo alla fine le conversioni (sapendo come fare). Anche per avere un master comune di base.

Massimo
gfbalduc
QUOTE(manovi @ Apr 21 2011, 10:50 AM) *
Forse sfugge che i convertitori RAW usano ProPhotoRGB come spazio di lavoro interno (ROMM) e quindi QUALSIASI altro spazio colore è una conversione automatica che non potete controllare come intento.

Per questo l'uso di ProPhotoRGB come spazio di lavoro in uscita (video o su file TIFF) è in realtà l'unica elaborazione (a parte il gamma) che non esegue conversioni e che si può poi controllare sul file raster finale a seconda della periferica di uscita dell'immagine finale (stampa,web ecc.).

Per questo è preferibile qualitativamente elaborare in ProPhotoRGB e gestire solo alla fine le conversioni (sapendo come fare). Anche per avere un master comune di base.

Massimo


Scusa se ripeto una domanda fatta anche da un'altra parte ma probabilmente passata inosservata, ma mi sembra che stia venendo fuori un concetto importante:

puoi chiarire meglio se e cosa cambia nella qualità della elaborazione del file RAW in funzione dello spazio colore impostato in ACR?

Faccio un esempio: apro un file RAW in ACR, lo elaboro ed alla fine produco 2 file: esporto un file jpeg 8-bit sRGB per successiva visualizzazione, e salvo il file RAW originale, che ora conterrà (nel sidecar) i parametri di elaborazione (ma l'immagine originale non dovrebbe essere cambiata, giusto?).

Oppure, finito con ACR apro l'immagine in Photoshop (e così facendo si salva automaticamente il RAW con i parametri di modifica, come nel caso precedente), faccio quello che devo fare e poi salvo un TIFF in Prophoto 16 bit come "master" dell'immagine elaborata ed eventualmente esporto un jpeg sRGB.

La domanda è: cambia qualcosa, nella qualità del file "master" (sia il RAW+XMS che il file interno che viene passato a Photoshop) a seconda dello spazio colore impostato in ACR, o (visto che ACR lavora col suo spazio colore interno) quello spazio colore viene in realtà usato solo se/quando si esporta un file?

...e Photoshop come si comporta? Anche lui gestisce il file con uno spazio colore interno e converte solo alla fine?

grazie, ciao

Gianfranco
Massimo.Novi
QUOTE(gfbalduc @ Apr 21 2011, 11:45 AM) *
...
La domanda è: cambia qualcosa, nella qualità del file "master" (sia il RAW+XMS che il file interno che viene passato a Photoshop) a seconda dello spazio colore impostato in ACR, o (visto che ACR lavora col suo spazio colore interno) quello spazio colore viene in realtà usato solo se/quando si esporta un file?

...e Photoshop come si comporta? Anche lui gestisce il file con uno spazio colore interno e converte solo alla fine?
....


In esportazione da ACR usi lo spazio colore standard che scegli in ACR. In elaborazione ACR esegue la conversione a video e su istogramma in base a tale spazio impostato. Internamente usa sempre ProPhotoRGB.

Photoshop non usa lo spazio colore interno ma usa quello dell'immagine o quello definito come working space se l'immagine non ne ha.

Quindi se usi ProPhotoRGB in esportazione da ACR ti conviene usarlo anche in PS.

Il JPEG direttamente da ACR e quello da PS sono praticamente uguali a parità di qualità impostata. L'unica differenza è che in PS puoi scegliere l'intento convertendo in fase di export da ProPhotoRGB a sRGB o usare Salva per Web per ottimizzare la qualità del dithering.

Massimo
pes084k1
QUOTE(d80man @ Apr 19 2011, 11:24 PM) *
E secondo me fai un doppio errore.
Il primo è che lo spazio colore piu ampio da applicare è il Prophoto RGB
il secondo è pensare che scattare in Adobe RGB1998 invece che in sRGB cambi qualcosa.
Secondo me
Saluti


Hai ragione. Oltrettutto per stampare nei service quasi sempre devi usare sRGB. Quando lavoro sul PC, uso il ProPhoto (con correzione monitor sRGB) per non perdere informazione. Poi quando realizzo i master finali di stampa converto con PS in sRGB o AdobeRGB (per la stampante Epson) con intento percettivo. Con Capture NX2 e il file/profilo ProPhoto.icm puoi sviluppare il NEF in ProPhoto, uscendo in TIFF (16 bit sono obbligatori con questi spazi). Nelle scansioni senza ProPhoto il colore satura con disastri successivi nel PP. Buona fortuna!

A presto telefono.gif

Elio
dimapant
QUOTE(manovi @ Apr 21 2011, 10:50 AM) *
Forse sfugge che i convertitori RAW usano ProPhotoRGB come spazio di lavoro interno (ROMM) ......

Massimo


No a me non sfugge e l'ho anche citato sopra che lo spazio di lavoro, in quel caso di ACR, è ProPhoto e forse è questo che è sfuggito.

Personalmente ho constatato che se converto il RAW in file immagine Tiff a 16 bit in spazio colore ProPhoto, dopo il fotoritocco, quando vado a fare la conversione in sRGB, nonostante abbia cercato di fare attenzione in fotoritocco (non saturare troppo, non dare livelli elevati di luminosità, etc), ho degli slittamenti cromatici e di dinamica, a volte elevati: ho stampe in A3 in Tiff 16 bit in ProPhoto, con immagini, a mio avviso cromaticamente sature e brillanti, poi ho provato a convertirli per il web e sono tremende e soprattutto non si recuperano bene.

Altre volte sono partito a fare immagini per il web, sempre da ProPhoto ed alla conversione in sRGB, Jpeg 8 bits devo rifare gran parte del lavoro.

In poche parole, il sottoscritto (per questo ho premesso a parer mio) riscontra che si fa prima e con risultati migliori a convertire subito il RAW in sRGB, se quello alla fine è lo spazio colore finale d'utilizzo: l'uso di ProPhoto può trarre in inganno, l'immagine che elabori è brillante, poi converti in sRGB e l'immagine è molto meno brillante e non la recupero, bene, più, la recupero solo in parte.

Alla fine perdi tempo e non hai sotto controllo l'immagine, il lavoro che fai dunque, col mio metro, ha troppo rischio, dunque è errato.

Chiaramente può darsi che sia io che non opero correttamente, ma, come ho premesso sopra, non conosco io, non ho strumenti a me noti, per tenere sotto controllo una elaborazione in ProPhoto Tiff 16 bits perchè all'atto della conversione in sRGB ed a maggior ragione Jpeg a 8 bit poi non abbia molto spesso sorprese sgradevoli e questo senza danneggiare il contenuto informativo dell'immagine nel fotoritocco in ProPhoto, non posso convertire in sRGB e poi riportarlo in ProPhoto per andare a ficcarci un livello di livello per vedere se clippo o fare prove di colori fuori gamma o correggere slittamenti visibili a occhio durante il lavoro di fotoritocco.


Se, da esperto come sei, ci dai qualche lume su come fare a tenere sotto controllo in ProPhoto un'immagine che poi deve finire in sRGB, hai la mia, e sicuramente quella di altri, profonda gratitudine, non è una battuta, è verissimo: a volte uno vuole postare sul web delle belle immagini fatte il Tiff a 16 bit, anche solo per postarle qui, e c'è da rifare tutto il lavoro, dato che l'immagine peggiora e moltissimo, oppure la lasci slittare cromaticamente, tipo questa


IPB Immagine Ingrandimento full detail : 9.4 MB.

che in stampa A3, tiff 16 bits, non postabile sul web, ha tutti altri colori, molto più belli e naturali, il rosso dei capelli è molto diverso come colore, più brillante, più saturo e chiaro, più dolce.

Se la facevo dando un'occhiata anche alla possibile destinazione finale alternativa, sRGB Jpeg, magari facevo un lavoro solo, buono per la stampa e con meno danni in conversione sRGB.

Grazie in anticipo e saluti cordiali
Alessandro
Massimo.Novi
QUOTE(dimapant @ Apr 21 2011, 01:53 PM) *
....in stampa A3, tiff 16 bits, non postabile sul web, ha tutti altri colori, molto più belli e naturali, il rosso dei capelli è molto diverso come colore, più brillante, più saturo e chiaro, più dolce.

Se la facevo dando un'occhiata anche alla possibile destinazione finale alternativa, sRGB Jpeg, magari facevo un lavoro solo, buono per la stampa e con meno danni in conversione sRGB.
...


Perchè pensare che la stampa e il monitor debbano restituire la medesima sensazione visiva?

Sono due tipologie di rappresentazione differenti. La brillantezza della stampa è data dal supporto e dalla tecnologia (l'inkjet è solitamente più brillante della carta sensibile) e anche in parte dall'illuminazione ambientale. Il monitor è brillante in base all'intensità applicata all'illuminazione dello schermo.

Lo spazio colore è relativo per molte tonalità.

Per questo ripeto fino alla noia che mentre la visione su schermo dipende sostanzialmente dal monitor (guardatevi un Eizo CG accanto ad un "coso" Apple e poi parliamo) per la stampa si può avere un risultato profondamente diverso anche senza ritocchi particolari.

Quindi ritoccare per il Web non ha particolare valenza, perchè il supporto di visione non è standard (calibrato o non). Per questo non esistono regole "belle e pronte".

Massimo

maxiclimb
Alessandro, però ovviamente il confronto (eventuale) non va fatto tra il tiff 16bit prophoto e il jpeg ricavato da esso.

Al limite dovresti farlo tra il jpeg convertito direttamente da ACR e il jpeg ottenuto dal Tiff.

Sei proprio certo che ci siano tutte queste differenze? E che siano così rilevanti?
E soprattutto che i fruitori (ovvero i milioni di monitor diversi, quasi sempre nemmeno calibrati, di chi guarderà le tue foto su internet) possano eventualmente cogliere queste sottigliezze?

E' assolutamente vero che qualsiasi intervento, specie sulla saturazione, sarebbe meglio farlo già nel profilo di output, proprio per non rischiare fuori gamut che sarebbero poi da gestire dopo.
Ma è anche vero che effettuare una elaborazione specificamente dedicata al web partendo dal raw, quando si è già fatta una analoga elaborazione per la stampa, mi pare uno spreco di risorse enorme.

Proprio perchè i fruitori per primi non l'apprezzeranno probabilmente mai.

Personalmente non ho mai avuto problemi nel convertire i miei tiff prophoto in jpeg sRGB, e senza nemmeno dover usare particolari accorgimenti.
Giusto nelle foto più sature un controllo con il soft-proof per decidere l'intento di rendering, e molto occasionalmente un ritocchino selettivo alle tinte più critiche, ma niente di che.

Il jpeg per il web, onestamente, non credo che meriti tutte queste attenzioni, ci sono troppe variabili tra gli osservatori, e comunque non credo nemmeno che ci siano oggettivamente queste differenze così drastiche tra i due metodi.
Eventualmente, potresti postare due sRGB della stessa foto, uno ricavato dal tiff prophoto, e uno seguendo la tua filosofia?
Sono curioso di vedere le differenze che dicevi. smile.gif

nota moderatore: visto l'argomento in cui si è sviluppata la discussione, ritengo più idonea la sezione Software.

Nikon Digital Reflex --> Software e Postproduzione
dimapant
QUOTE(manovi @ Apr 21 2011, 02:03 PM) *
Perchè pensare che la stampa e il monitor debbano restituire la medesima sensazione visiva?

.............


Giusto, hai ragione: ci casco nella trappola, non è detto affatto che si debbano vedre allo stesso modo tra stampa e monitor.

Sono io abituato a vederle il più possibile uguale, con la MIA attrezzatura, tutta tarata e messa a punto per avere la massima coincidenza tra monitor e stampa, ma...... basta cambiare un po' di parametri, anche sul mio monitor e le foto sono diverse, dunque non c'è univocità d'intervento, non essendoci un risultato definito.

E....... ha ragione di conseguenza anche Maxiclimb, i monitor sono innumerevoli e tutti diversi: anche se faccio un bel jpeg per il mio, calibrato e a 24", può essere un lavoro forse inutile, tanto poi altri lo guardano con altri monitor diversi e non vedono affatto la stessa fotografia: non ci avevo, semplicemente, pensato, non posto foto sul web e non ci avevo fatto mente locale.

Per me, la foto vera è stampata e questa ne è una ulteriore conferma: non merita spenderci tanto tempo per foto a monitor/web.

Per maxiclimb: una prova comparata tra due jpeg si può fare, ma, giustamente, il gioco non vale la candela, tanto, a monitor/web, a questo punto........ la realtà non esiste, ciascuno la fotografia la vede come gliela presenta il suo apparato.

Grazie, veramente, ad entrambi delle chiarificazioni, si impara sempre.

saluti cordiali
Alessandro

P.S. se mai capita una volta, ti faccio vedere la stampa di questa postata qui in questa discussione e si vedono le differenze.
Ripolini
QUOTE(dimapant @ Apr 21 2011, 01:53 PM) *
...oppure la lasci slittare cromaticamente, tipo questa
Ingrandimento full detail : 9.4 MB....

Spazio colore a parte, questa foto è deturpata da una maschera di contrasto eccessiva ...
Massimiliano Piatti
QUOTE(Ripolini @ Apr 21 2011, 04:50 PM) *
Spazio colore a parte, questa foto è deturpata da una maschera di contrasto eccessiva ...


Faccio l'avvocato del diavolo tongue.gif in quanto credo che la foto postata da dimapant fosse un file preparato per essere stampato(quindi con una MDC preparata ad ok per la stampa) e solo succesivamente postato qui' solo per documento in visione,tesi avvolorata dal fatto che mi sembra alquanto strano che dimapant posti un file di quasi 10 MB per essere wisionato in web.
Pero' posso pure sbagliarmi e' smile.gif
dimapant
QUOTE(Ripolini @ Apr 21 2011, 04:50 PM) *
Spazio colore a parte, questa foto è deturpata da una maschera di contrasto eccessiva ...


Verissimo, ed il motivo, come giustamente ipotizzato da Massimiliano, molto esperto, e che l'immagine è' una stampa A3 semplicemente convertita in Jpeg e postata, con tutto lo sharpening, capture, artistico e di stampa inclusi e tarati per stampa A3: non è stata preparata per il web, e dunque lo sharpening è inadatto ed eccessivo per la visione su web.

1) Dato che si parla di slittamenti cromatici di quell'immagine, lasciare lo sharpening inadatto al web non altera gli slittamenti cromatici in modo visibile, almeno con il mio modo di dare lo sharpening, e dunque non altera la valenza della discussione, dunque non sono andato a rifare tutto il lavoro per fare un'immagine ottimizzata per il web.

2) Ho postato quasi 10 Mb di file, dato che se un file di stampa A3 inkjet (oltre 140 Mb in Tiff a 16 bit) lo riduco a 3-400 kb convertito in Jpeg viene fuori un disastro come crudezza d'immagine, dato che i vari sharpening dati e tarati sul formato A3, una volta finito il lavoro non li puoi più togliere, e contraendo, rovinano l'immagine, la rendono tremenda: anche a 10 Mb si vede che lo sharpening è eccessivo, figuriamoci a 400 Kb, che presentano un'immagine inguardabile.

Con un po' di ragionamento, uno ci arrivava da sè a quella conclusione, come ha fatto Massimiliano, visto il formato inusuale postato, ma chiaramente ci vuole uno con po' di esperienza.

Saluti cordiali

Alessandro
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