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Pagine: 1, 2
Ayanamy
Un saluto a tutti innanzitutto,
sono abbastanza un neofita in campo fotografico, ma purtroppo sono anche un grafico web, con una capacità estremamente spiccata di differenziare i colori.
Faccio questa premessa perchè pur avendo letto molto prima di acquistare una Nikon D5000 (ho letto le recensioni molto tecniche, nelle quali parlavano di riproduzione dei colori) mi aspettavo una resa cromatica migliore di quella che vedo sul piccolo schermo della macchina.
Ok, so che tale schermo non riproduce bene i colori (scatto in Adobe RGB, Raw, e anche se sono un neofita qualcosa di fotografia la mastico). E so anche che dovrò calibrare il mio monitor.
Quel che voglio dire è che sono preoccupato dalla difficoltà nel riuscire a fare fotografie con colori fedeli senza perdere ore ed ore in post processing, ed anche in fase di scatto.

Mi spiego.
Vorrei ricollegarmi a questa discussione http://photo.net/canon-eos-digital-camera-forum/00UKts, in inglese.
E più propriamente a questo messaggio
QUOTE
If your monitor and printer profiles are calibrated, you use the proper camera profiles in your RAW converter/processing software, and take some time to establish the correct exposure (gray card...) and correct WB (even if you are shooting in RAW) and use a color checker card for verification, you should be able to come pretty close. Yet I find that Nikon cameras (even D3x) clip in the red channel way too early, much earlier than the high-end Canon (1Ds3) so the correct exposure is very, very important with Nikon and your results esp. in reds/yellows may still be off.


In pratica è come se ogni volta che scatto una foto dovrei starci un'ora, essere laureato in fotografia, stare poi ore in post processing .. il tutto per fare una foto che, se l'avessi fatta con una reflex su pellicola, non avrei avuto alcun problema.

Sempre leggendo le recensioni, scopro però che la Canon eos 550D ottiene un punteggio, sulla riproduzione dei colori, di 17,70, contro i 15,21 della Nikon D5000, che pure si comporta meglio persino delle sorelle maggiori.

Cosa fare dunque?
1) Tranquillizzarmi, perchè l'intero processo di ottenimento di una foto è meno impegnativo di quanto sto temendo, e otterrò, con un post processing (scattando in Raw, ovviamente, ma dover usare sempre la gray card, e poi pure la color checker card .. xxx che angoscia .. ma mica posso stare per ogni foto a fare sta roba, non ne uscirei vivo)
2) mettermi l'anima in pace ed accettare colori sfalsati (per me anche l'1% di differenza su una tonalità equivale ad un falso colore) da queste reflex digitali
3) andare sulla eos 550d, che ha altri difetti magari ma che i colori li riproduce meglio. Mi permetterà di scattare con maggiore tranquillità, minor tempo impiegato in fase di scatto ed anche in post processing.


Il mio post potrebbe sembrarvi un pò confuso, ma è frutto della confusione che ho in testa e di cui mi scuso con voi tutti.
Grazie smile.gif

Mauro Va
QUOTE(Ayanamy @ Oct 31 2010, 10:36 AM) *
Ok, so che tale schermo non riproduce bene i colori

e ti fà vedere il jpeg, aggiungo.
Penso che il punto 1 sia la cosa più saggia. IMHO

Ciao Mauro
samantha1
QUOTE(Ayanamy @ Oct 31 2010, 10:36 AM) *
Mi spiego.


In pratica è come se ogni volta che scatto una foto dovrei starci un'ora, essere laureato in fotografia, stare poi ore in post processing .. il tutto per fare una foto che, se l'avessi fatta con una reflex su pellicola, non avrei avuto alcun problema.

ciao d'accordissimo con questa frase, il digitale è diverso dalla pellicola, ho notato anche io questa cosa e come te vorrei che se scatto una foto a una pianta o altro questa poi abbia i colori fedeli senza poi dover correggere e doverci mettere infinità di tempo.
Purtroppo la pellicola è superiore per certi versi al digitale e non credo che mai sarà uguale..
il bilanciamento del bianco è importantissimo come difficile pure regolarlo alla perfezione ma se si riesce i colori risultano più fedeli, insomma con tantissima pazienza e prove e riprove si può arrivare, io pure ancora non ci sono arrivata ma per il momento non mi sono arresa, se cambi subito la macchina bè, ne esci sconfitto no? Alla fine è anche una bella sfida se ci pensi, fai delle prove prima di fare foto a cui tieni, magari su qualche cosa che non ti interessa ma lo usi come campione, e provi il discorso bilanciamento del bianco provando le varie soluzioni dopo aver consultato il manuale d'uso, io mi ci sono ributatta in questi giorni, dato che anche io mi sono rotta di perdere tempo in PP e calcola che io non sono web master e quindi mastico male la PP quindi se tu ci impieghi 5 minuti io probabilmente a fare la stessa cosa ci impiegherei 30 minuti.
Ci sono delle volte che ci si demoralizza ma se si ha la passione si va avanti, io per il genere di foto che prediligo ho cambiato macchina e ne ho presa una più prestante ma sono rimasta su nikon e non sono passata a canon.
Insomma vedi tu, anche nikon se si impara ad usare bene l'attrezzatura da soddisfazioni bisogna pazientare e non demordere

ciao ciao
hasitro
QUOTE(samantha1 @ Oct 31 2010, 01:42 PM) *
ciao d'accordissimo con questa frase, il digitale è diverso dalla pellicola, ho notato anche io questa cosa e come te vorrei che se scatto una foto a una pianta o altro questa poi abbia i colori fedeli senza poi dover correggere e doverci mettere infinità di tempo.
Purtroppo la pellicola è superiore per certi versi al digitale e non credo che mai sarà uguale..
il bilanciamento del bianco è importantissimo come difficile pure regolarlo alla perfezione ma se si riesce i colori risultano più fedeli, insomma con tantissima pazienza e prove e riprove si può arrivare, io pure ancora non ci sono arrivata ma per il momento non mi sono arresa, se cambi subito la macchina bè, ne esci sconfitto no? Alla fine è anche una bella sfida se ci pensi, fai delle prove prima di fare foto a cui tieni, magari su qualche cosa che non ti interessa ma lo usi come campione, e provi il discorso bilanciamento del bianco provando le varie soluzioni dopo aver consultato il manuale d'uso, io mi ci sono ributatta in questi giorni, dato che anche io mi sono rotta di perdere tempo in PP e calcola che io non sono web master e quindi mastico male la PP quindi se tu ci impieghi 5 minuti io probabilmente a fare la stessa cosa ci impiegherei 30 minuti.
Ci sono delle volte che ci si demoralizza ma se si ha la passione si va avanti, io per il genere di foto che prediligo ho cambiato macchina e ne ho presa una più prestante ma sono rimasta su nikon e non sono passata a canon.
Insomma vedi tu, anche nikon se si impara ad usare bene l'attrezzatura da soddisfazioni bisogna pazientare e non demordere

ciao ciao


bel passaggio ! tanto sentimento Pollice.gif
il digitale è un pò così "passione", soprattutto all'inizio ... cercare di capire ... dedicare il giusto tempo anche alla fase di Post Produzione .... perchè poi tutto il tempo speso per capire restituirà grandi soddisfazioni ... Lampadina.gif




Ayanamy
x Mauro - Ciao,
posso chiederti molto gentilmente di esplicitare meglio la tua risposta?
Lo schermo della macchina mi fa vedere il jpg, ok, sino a qui ci sono.

Sulla resa del colore: immagino che i punteggi che ho riportato sia della Nikon che della Canon siano relativi alle foto "senza post processing", se qualcuno ne sa qualcosa sarei lieto di avere una conferma (il sito è digitalcamerainfo.com).

x gli altri. Ciao, piacere di conoscervi intanto, e grazie della vostra attenzione.
Devo essere sincero: le vostre ottime risposte sono piuttosto preoccupanti per me.
Ho una vita complicata (lavoro ed ho anche una famiglia molto molto numerosa), con scarsa voglia di assumermi un ulteriore impegno, e soprattutto sarei deluso di spendere 6-700 euro per poi dover pure fare un secondo lavoro per avere delle immagini fedeli.
Capisco le foto artistiche, capisco lo sfocato, capisco il bianco e nero ad effetto, capisco la gestione delle luci .. son tutte cose che se le voglio mi ci devo impegnare, ma i colori, almeno i colori sono il minimo sindacale che mi aspetto da una macchina fotografica.
Pure su questo devo massacrarmi di lavoro?
E' una enorme delusione per me, non posso nasconderlo. :(
Ayanamy
QUOTE(Ayanamy @ Oct 31 2010, 02:29 PM) *
Sulla resa del colore: immagino che i punteggi che ho riportato sia della Nikon che della Canon siano relativi alle foto "senza post processing", se qualcuno ne sa qualcosa sarei lieto di avere una conferma (il sito è digitalcamerainfo.com).



Desidero fare una aggiunta.
E parto proprio dai punteggi che ho citato.

Quando scatto in RAW, dovrei registrare esattamente ciò che vede il sensore, giusto?
Ecco il mio dubbio: è possibile che il sensore della Nikon sia meno efficiente di quello della Canon nel registrare i colori e che persino in formato RAW, registri le giuste tonalità con maggiore difficoltà?

Mi spiego meglio. Mettiamo che io scatti una foto ad un pannello di colore arancione. A seconda della coppia diaframma/tempo di scatto con la quale io scatto la foto, il sensore può avere solo una minore o maggiore luminosità, ma questo non influisce sulla frequenza di colore.
Quindi potrò avere ad esempio un arancio più scuro o più chiaro .. ma la frequenza del colore rimane quella.
La mia paura è che il sensore Nikon possa registrare una frequenza differente da quella reale.

Ultima cosa: la frase "I find that Nikon cameras (even D3x) clip in the red channel way too early, much earlier than the high-end Canon (1Ds3) so the correct exposure is very, very important with Nikon and your results esp. in reds/yellows may still be off." cosa significa?
Cosa significa "clip in the red channel"?
E' il fenomeno di saturazione del sensore nel canale del rosso?


gattomiro
Ciao.

Personalmente partirei da un dato di fatto: ti occupi di grafica web ed hai una spiccata (a tuo dire) sensibilità cromatica. Penso che, come operatore in questo settore, avrai una formazione specifica e quindi gli strumenti e le competenze tecniche più idonee per giungere a dei risultati ottimali e controllare questa parte del processo.

Per quel che riguarda la fedeltà cromatica in ripresa invece, deducendo che ti occuperesti anche di questa parte, credo che la condizione essenziale per ottenere risultati di buona qualità sia partire dal file RAW con i parametri colore, contrasto e saturazione al valore zero.

Ora, dando per scontato che la fedeltà cromatica è indispensabile in determinati ambiti (mi vengono in mente, in particolar modo, la riproduzione d'arte, lo still-life, l'arredamento, la moda...) l'uso del gray card e del color checker si renderanno quasi obbligatori. Questa parte del lavoro è infatti la giusta premessa per passare alle fasi successive fino al risultato finale. Capisco quindi che sia noioso e richieda impegno, ma se vuoi dedicarti alla ripresa fotografica per lavoro il minimo sindacale è costituito da questo modus operandi.

Per quanto riguarda altri minimi sindacali... l'obiettività del colore è un diritto che non siamo riusciti a conquistare. rolleyes.gif Considera solo un dato: al mondo siamo circa 7 miliardi di individui, ciascuno con i suoi peculiari tratti genetici e distinto da tutti gli altri. Anche se con minime differenze, i colori vengono percepiti in modo estremamente soggettivo (i miei coni e bastoncelli sono diversi dai tuoi...), da cui ne consegue che l'assoluta fedeltà cromatica è pura illusione:

http://it.wikipedia.org/wiki/Colore

E' possibile invece raggiungere un certo grado di fedeltà all'interno di un workflow coerente che parte, appunto, dalla ripresa in RAW con gli opportuni accorgimenti, fino al controllo su un monitor ben calibrato, un software di qualità per la gestione delle immagini ed il controllo del colore (Adobe photoshop, Lightroom, NX2 sono tutti strumenti eccellenti), ed infine periferiche adeguatamente calibrate nel caso la destinazione finale sia la stampa delle immagini.

Infine, a proposito della fotocamera, vale il discorso fatto prima: ogni casa ha un suo timbro cromatico, una sua impronta personale, ma non parlerei di maggiore fedeltà da parte di Canon (o chicchessia) rispetto a Nikon (o altri brand).

Saluti
claudio.baron
QUOTE(Ayanamy @ Oct 31 2010, 02:29 PM) *
x Mauro - Ciao,
posso chiederti molto gentilmente di esplicitare meglio la tua risposta?
Lo schermo della macchina mi fa vedere il jpg, ok, sino a qui ci sono.

Devo essere sincero: le vostre ottime risposte sono piuttosto preoccupanti per me.
E' una enorme delusione per me, non posso nasconderlo. :(

Ma, mi dispiacerebbe che fosse così !
Parto dalla parte facile: lo schermo LCD ti fa vedere un'interpretazione di quello che ha catturato il sensore. Questa interpretazione è fatta con algoritmi fissi, basandosi su varie impostazioni che hai fatto: bilanciamento del bianco in primis. Queste impostazioni potrebbero anche essere inadeguate, e comunque anche l'algoritmo non fornisce quasi mai l'interpretazione in assoluto più ottimizzata.
"Sviluppa" la stessa immagine, memorizzataat "raw" come file NEF, con un programma potente come Capture NX2 o Adobe Camera Raw 6, e vedrai la differenza, oltre alla comodità non indifferente di poter alterare in un click la scelta del WB e di parecchi altri settaggi che non sarebbe altrettanto comodo settare "in macchina". Con QUALSIASI macchina.

Quanto all'interpretazione dei colori... Intanto chiariamo una cosa: la riproduzione esatta dello spettro di riflessione di un oggetto, lungo tutta la catena riproduttiva di un'immagine, a quanto mi risulta non è mai stata raggiunta. E' ed è sempre stata una questione di interpretazione, e di tolleranze.
Anche ai tempi della pellicola: alcune Fujifilm che usavo, ricordo, erano pregevoli per acqua e cielo perché davano dei blu fenomenali, ma se provavi a riprodurre vegetazione sotto il sole potevi solo vergognarti del risultato: i bei verdi-gialli carichi di sole diventavano irrimediabilmente slavati, color smeraldo bluastro... Viceversa, caricavi una bella Kodak Gold 100, e ottenevi un cielo che più che blu era di una tonalità indefinita blu-giallo (quasi viola, per dire)... In compenso, gli incarnati e comunque i paesaggi in genere sembravano vivi. Dov'è quindi tutta questa "superiorità" dell'analogico? Sinceramente non capisco, perché è vero che caricando una pellicola piuttosto che un'altra facevi "le veci" dell'odierno WB digitale. E se sviluppavi per conto tuo (cosa che non ho mai fatto, a dire la verità), potevi intervenire e manipolare molto, ma... con quale dispendio di tempo?

Nella D5000, oltre al WB "auto" che, come tutti i WB "auto" che ho visto finora, sono ottimi a scanso di dimenticanza ma piuttosto poco affidabili in termini "assoluti", puoi non solo passare ad un'impostazione personalizzata, ma anche cambiare i parametri ad ognuna di queste (cioè alterare la definizione del "punto di bianco" con la mappa a due assi - quattro colori). Se aggiungi che puoi anche memorizzare delle premisurazioni, direi che abbiamo fatto il giro del "problema".
E comunque, ripeto: fatto "in camera" è una cosa, fatto "col software", è tutt'altra comodità. Questo, se cerchi la "fedeltà perfetta" (e ci metto fior di virgolette, per quanto precede...). Nikon Capture NX2 costicchia, ma secondo me fornisce, almeno con la D5000, i risultati qualitativamente migliori a confronto con Adobe CameraRaw (che è comunque notevole) e il già discreto Nikon View 2.

Vero anche che pare che le scelte Nikon in materia di bilanciamento colori mettano un po' in crisi il rosso (da quanto si legge, altre macchine fotografiche che usano lo stesso identico sensore prodotto dalla Sony non soffrono di questo problema, a sfavore di altri parametri come il rumore o la gamma dinamica che sono invece migliori in casa Nikon...), ma fino a prova pratica del contrario credo siano cose più da rilevazioni strumentali che da percezione ottica umana... Poi, è vero anche che la percezione stessa dei colori segue il gusto personale: a chi piacciono "caldi", a chi più "freddi", eccetera... Quindi anche un'immagine perfettamente "calibrata" a te potrebbe sembrare orrenda mentre a me piacere moltissimo (cromaticamente parlando, ovvio).

Spero di aver detto qualcosa di confortante... tongue.gif

Ciao!

Claudio
Ayanamy
QUOTE(gattomiro @ Oct 31 2010, 03:22 PM) *
Ciao.

Personalmente partirei da un dato di fatto: ti occupi di grafica web ed hai una spiccata (a tuo dire) sensibilità cromatica. Penso che, come operatore in questo settore, avrai una formazione specifica e quindi gli strumenti e le competenze tecniche più idonee per giungere a dei risultati ottimali e controllare questa parte del processo.

Per quel che riguarda la fedeltà cromatica in ripresa invece, deducendo che ti occuperesti anche di questa parte, credo che la condizione essenziale per ottenere risultati di buona qualità sia partire dal file RAW con i parametri colore, contrasto e saturazione al valore zero.

Ora, dando per scontato che la fedeltà cromatica è indispensabile in determinati ambiti (mi vengono in mente, in particolar modo, la riproduzione d'arte, lo still-life, l'arredamento, la moda...) l'uso del gray card e del color checker si renderanno quasi obbligatori. Questa parte del lavoro è infatti la giusta premessa per passare alle fasi successive fino al risultato finale. Capisco quindi che sia noioso e richieda impegno, ma se vuoi dedicarti alla ripresa fotografica per lavoro il minimo sindacale è costituito da questo modus operandi.

Per quanto riguarda altri minimi sindacali... l'obiettività del colore è un diritto che non siamo riusciti a conquistare. rolleyes.gif Considera solo un dato: al mondo siamo circa 7 miliardi di individui, ciascuno con i suoi peculiari tratti genetici e distinto da tutti gli altri. Anche se con minime differenze, i colori vengono percepiti in modo estremamente soggettivo (i miei coni e bastoncelli sono diversi dai tuoi...), da cui ne consegue che l'assoluta fedeltà cromatica è pura illusione:

http://it.wikipedia.org/wiki/Colore

E' possibile invece raggiungere un certo grado di fedeltà all'interno di un workflow coerente che parte, appunto, dalla ripresa in RAW con gli opportuni accorgimenti, fino al controllo su un monitor ben calibrato, un software di qualità per la gestione delle immagini ed il controllo del colore (Adobe photoshop, Lightroom, NX2 sono tutti strumenti eccellenti), ed infine periferiche adeguatamente calibrate nel caso la destinazione finale sia la stampa delle immagini.

Infine, a proposito della fotocamera, vale il discorso fatto prima: ogni casa ha un suo timbro cromatico, una sua impronta personale, ma non parlerei di maggiore fedeltà da parte di Canon (o chicchessia) rispetto a Nikon (o altri brand).

Saluti


Ciao gattomiro, e grazie infinite della tua gentile risposta.
Mi hai frainteso su una cosa: non voglio fare foto per il mio lavoro.
Le foto le voglio fare alle persone ed animali che amo, a qualche paesaggio, in vacanza. Purtroppo ho una memoria associativa molto forte, ovvero posso, guardando una foto, dire se è fedele al reale anche a distanza di mesi dallo scatto. Quindi ho sia un occhio molto sviluppato, che una memoria sviluppata.
Ed ho il desiderio di vedere le mie foto esattamente come era il reale che ho ritratto. Posso passare sopra all'esposizione, ovvero posso accettare una foto sottoesposta o sovraesposta (di poco), ma non riesco a passare sopra alla fedeltà colore. Il mio cervello si ribella, e in questo so di essere un pò infantile (il mio perfezionismo, parlo solo per me stesso, è sintomo di immaturità).

Non volendo fare foto per lavoro .. non vorrei che fare foto si trasformi in un lavoro, perchè se per ogni foto che scatto devo poi stare 10 minuti in post processing, .. diventa appunto un lavoro full time.

Vorrei chiedere, proprio a questo proposito una cosa. Tu dici, "imposta i parametri colore, contrasto e saturazione al valore zero". Ok. Ma successivamente riesco ad eseguire conversioni batch sulle foto scattate in RAW in modo da risparmiare tempo, ottenendo immagini convertite che siano "generalmente buone"? Al limite mi ritroverò qualcuna sovraesposta, qualcuna sottoesposta, magari un geranio rosso slavato per la saturazione del canale rosso, ma queste singole eccezioni (possono anche essere il 10-20% del totale) posso riprocessarle singolarmente ripartendo dal Raw qualora lo desiderassi.
Grazie. :-)
gattomiro
QUOTE(Ayanamy @ Oct 31 2010, 04:00 PM) *
Ciao gattomiro, e grazie infinite della tua gentile risposta.
Mi hai frainteso su una cosa: non voglio fare foto per il mio lavoro.
Le foto le voglio fare alle persone ed animali che amo, a qualche paesaggio, in vacanza. Purtroppo ho una memoria associativa molto forte, ovvero posso, guardando una foto, dire se è fedele al reale anche a distanza di mesi dallo scatto. Quindi ho sia un occhio molto sviluppato, che una memoria sviluppata.
Ed ho il desiderio di vedere le mie foto esattamente come era il reale che ho ritratto. Posso passare sopra all'esposizione, ovvero posso accettare una foto sottoesposta o sovraesposta (di poco), ma non riesco a passare sopra alla fedeltà colore. Il mio cervello si ribella, e in questo so di essere un pò infantile (il mio perfezionismo, parlo solo per me stesso, è sintomo di immaturità).

Non volendo fare foto per lavoro .. non vorrei che fare foto si trasformi in un lavoro, perchè se per ogni foto che scatto devo poi stare 10 minuti in post processing, .. diventa appunto un lavoro full time.

Vorrei chiedere, proprio a questo proposito una cosa. Tu dici, "imposta i parametri colore, contrasto e saturazione al valore zero". Ok. Ma successivamente riesco ad eseguire conversioni batch sulle foto scattate in RAW in modo da risparmiare tempo, ottenendo immagini convertite che siano "generalmente buone"? Al limite mi ritroverò qualcuna sovraesposta, qualcuna sottoesposta, magari un geranio rosso slavato per la saturazione del canale rosso, ma queste singole eccezioni (possono anche essere il 10-20% del totale) posso riprocessarle singolarmente ripartendo dal Raw qualora lo desiderassi.
Grazie. :-)



Oh... scusa se ho frainteso! laugh.gif

Bellissima questa tua memoria associativa e questa sensibilità ai colori... sono tremendamente affascinato dalla cosa!

Se le cose stanno così, allora sono molto più semplici di quanto si possa immaginare: un programma come Adobe Lightroom, che uso abitualmente e con enorme soddisfazione, ti consente di caricare un numero elevatissimo di immagini (io processo matrimoni da circa 700 file per volta) con anteprima e possibilità di "sviluppare" in batch gruppi coerenti di immagini (ad esempio immagini con i medesimi valori esposimetrici o esposti sotto la medesima fonte luminosa). Il tutto con semplicità, intuitività e rapidità sorprendenti. Ed una fedeltà davvero soddisfacente. Credo che lo stesso sia possibile anche con NX2, ma Lightroom è il "mio" programma quindi non posso che consigliare questo.

In bocca al lupo e... complimenti per le doti che la natura ti ha donato!

Alessandro
Ð4rKl4¥
QUOTE(Ayanamy @ Oct 31 2010, 04:00 PM) *
ma non riesco a passare sopra alla fedeltà colore. Il mio cervello si ribella, e in questo so di essere un pò infantile (il mio perfezionismo, parlo solo per me stesso, è sintomo di immaturità).


Non esiste la fedeltà di colore, perché una foto che ha colori fedeli per te magari non lo è per me.

Ognuno di noi percepisce, come è stato già detto, i colori in maniera leggermente diversa, quindi è un dato soggettivo.


L'unca cos ache puoi fare è in sviluppo, camera bianca, con programmi tipo camera row, catpure nx, adobe lightoroom, di sviluppare la foto con una resa di colori più fedele alla tua percezione di colori.

Anche con pecclicola era lo stesso, solo che il lavoro di sviluppo lo faceva il fotografo, tu ti limitavi a scattare e portare il rullini, ma anche lì l'interpretazione dei colori era dettata da lui, a volte ho sviluppato foto dallo stesso negativo in diversi laboratori che mi hanno dato una resa di colore diversa.

Quindi l'unica cosa da fare è usare un programma di sviluppo, io uso lightroom, e sviluppare le foto con colori prossimi a ciò che ti vedi
Antonio Canetti
QUOTE(Ayanamy @ Oct 31 2010, 11:36 AM) *
In pratica è come se ogni volta che scatto una foto dovrei starci un'ora, essere laureato in fotografia, stare poi ore in post processing .. il tutto per fare una foto che, se l'avessi fatta con una reflex su pellicola, non avrei avuto alcun problema.




sei sicuro che la pellicola ti davano la stesa fedeltà?

quando usavo la F4 ho dovuto provare diversi laboratori prima di trovare quello giusto!
davo colpa alla Nikon quando la colpa era dei laboratori che stampavano con relativa cura (dominanti sballate a tutto spiano), molti non si accorgevano di questo problema era così e basta, oggi che stampiamo noi, ci troviami spiazzati:verde normale in fotocamera, verde acesso sul PC, verde smeraldo in stampa, quale tre è giusto? il problema della stampa e della relativa qualità dal laboratorio è ritornato al fotografo e quindi, purtroppo, bisogna costruirsi una competenza anche in stampa.


Antonio


Ps: Ð4rKl4¥ mi ha preceduto di qualche minuto, ma sostanza è la stessa
Ayanamy
QUOTE(claudio.baron @ Oct 31 2010, 03:38 PM) *
Ma, mi dispiacerebbe che fosse così !
Parto dalla parte facile: lo schermo LCD ti fa vedere un'interpretazione di quello che ha catturato il sensore. Questa interpretazione è fatta con algoritmi fissi, basandosi su varie impostazioni che hai fatto: bilanciamento del bianco in primis. Queste impostazioni potrebbero anche essere inadeguate, e comunque anche l'algoritmo non fornisce quasi mai l'interpretazione in assoluto più ottimizzata.
"Sviluppa" la stessa immagine, memorizzataat "raw" come file NEF, con un programma potente come Capture NX2 o Adobe Camera Raw 6, e vedrai la differenza, oltre alla comodità non indifferente di poter alterare in un click la scelta del WB e di parecchi altri settaggi che non sarebbe altrettanto comodo settare "in macchina". Con QUALSIASI macchina.

Quanto all'interpretazione dei colori... Intanto chiariamo una cosa: la riproduzione esatta dello spettro di riflessione di un oggetto, lungo tutta la catena riproduttiva di un'immagine, a quanto mi risulta non è mai stata raggiunta. E' ed è sempre stata una questione di interpretazione, e di tolleranze.
Anche ai tempi della pellicola: alcune Fujifilm che usavo, ricordo, erano pregevoli per acqua e cielo perché davano dei blu fenomenali, ma se provavi a riprodurre vegetazione sotto il sole potevi solo vergognarti del risultato: i bei verdi-gialli carichi di sole diventavano irrimediabilmente slavati, color smeraldo bluastro... Viceversa, caricavi una bella Kodak Gold 100, e ottenevi un cielo che più che blu era di una tonalità indefinita blu-giallo (quasi viola, per dire)... In compenso, gli incarnati e comunque i paesaggi in genere sembravano vivi. Dov'è quindi tutta questa "superiorità" dell'analogico? Sinceramente non capisco, perché è vero che caricando una pellicola piuttosto che un'altra facevi "le veci" dell'odierno WB digitale. E se sviluppavi per conto tuo (cosa che non ho mai fatto, a dire la verità), potevi intervenire e manipolare molto, ma... con quale dispendio di tempo?

Nella D5000, oltre al WB "auto" che, come tutti i WB "auto" che ho visto finora, sono ottimi a scanso di dimenticanza ma piuttosto poco affidabili in termini "assoluti", puoi non solo passare ad un'impostazione personalizzata, ma anche cambiare i parametri ad ognuna di queste (cioè alterare la definizione del "punto di bianco" con la mappa a due assi - quattro colori). Se aggiungi che puoi anche memorizzare delle premisurazioni, direi che abbiamo fatto il giro del "problema".
E comunque, ripeto: fatto "in camera" è una cosa, fatto "col software", è tutt'altra comodità. Questo, se cerchi la "fedeltà perfetta" (e ci metto fior di virgolette, per quanto precede...). Nikon Capture NX2 costicchia, ma secondo me fornisce, almeno con la D5000, i risultati qualitativamente migliori a confronto con Adobe CameraRaw (che è comunque notevole) e il già discreto Nikon View 2.

Vero anche che pare che le scelte Nikon in materia di bilanciamento colori mettano un po' in crisi il rosso (da quanto si legge, altre macchine fotografiche che usano lo stesso identico sensore prodotto dalla Sony non soffrono di questo problema, a sfavore di altri parametri come il rumore o la gamma dinamica che sono invece migliori in casa Nikon...), ma fino a prova pratica del contrario credo siano cose più da rilevazioni strumentali che da percezione ottica umana... Poi, è vero anche che la percezione stessa dei colori segue il gusto personale: a chi piacciono "caldi", a chi più "freddi", eccetera... Quindi anche un'immagine perfettamente "calibrata" a te potrebbe sembrare orrenda mentre a me piacere moltissimo (cromaticamente parlando, ovvio).

Spero di aver detto qualcosa di confortante... tongue.gif

Ciao!

Claudio


Ciao Claudio, e grazie infinite della risposta.
Se posso, vorrei complimentarmi davvero con tutti, eccellente community questa smile.gif, ho ricevuto molte più risposte di quante me ne aspettassi.

Mi hai detto molte cose confortanti in realtà.
Devo scaricare il Nikon View NX, proverò intanto con quello stasera (non uso Photoshop).
Comunque è vero .. stare a settare molte cose in macchina non è sempre comodo, soprattutto se si vuole fare una foto estemporanea. Un conto è se devi fotografare con tutta calma, un'altro se la foto è "live". grazie.gif
t_raffaele
QUOTE(samantha1 @ Oct 31 2010, 01:42 PM) *
ciao d'accordissimo con questa frase, il digitale è diverso dalla pellicola, ho notato anche io questa cosa e come te vorrei che se scatto una foto a una pianta o altro questa poi abbia i colori fedeli senza poi dover correggere e doverci mettere infinità di tempo.
Purtroppo la pellicola è superiore per certi versi al digitale e non credo che mai sarà uguale..
il bilanciamento del bianco è importantissimo come difficile pure regolarlo alla perfezione ma se si riesce i colori risultano più fedeli, insomma con tantissima pazienza e prove e riprove si può arrivare, io pure ancora non ci sono arrivata ma per il momento non mi sono arresa, se cambi subito la macchina bè, ne esci sconfitto no? Alla fine è anche una bella sfida se ci pensi, fai delle prove prima di fare foto a cui tieni, magari su qualche cosa che non ti interessa ma lo usi come campione, e provi il discorso bilanciamento del bianco provando le varie soluzioni dopo aver consultato il manuale d'uso, io mi ci sono ributatta in questi giorni, dato che anche io mi sono rotta di perdere tempo in PP e calcola che io non sono web master e quindi mastico male la PP quindi se tu ci impieghi 5 minuti io probabilmente a fare la stessa cosa ci impiegherei 30 minuti.
Ci sono delle volte che ci si demoralizza ma se si ha la passione si va avanti, io per il genere di foto che prediligo ho cambiato macchina e ne ho presa una più prestante ma sono rimasta su nikon e non sono passata a canon.
Insomma vedi tu, anche nikon se si impara ad usare bene l'attrezzatura da soddisfazioni bisogna pazientare e non demordere

ciao ciao



Non è un discorso di pellicola superiore o meno..la realtà è che quando si portavano i rullini sempre quasi 100 iso (asa) dal proprio laboratorio di fiducia,nessuno o quasi nessuno..di noi si è mai chiesto,quali erano i criteri di sviluppo del nostro rullino,si ritornava dopo qualche giorno,si ritiravano le stampe,quasi spesso contenti del risultato e finiva li,magari senza neanche valutare a fondo se qualcuna delle stampe sarebbe potuta essere sviluppata meglio.Stranamente andava ripeto..quasi sempre bene.Il perchè andava bene dipendeva certamente dalla corretta esecuzione dello scatto,ma..bisogna anche considerare che in base a (quel tipo di pellicola) il laboratorio doveva e ancora oggi,deve rispettare criteri di sviluppo x quel tipo di pellicola,intervenendo all'occorrenza anche su eventuali errori di sovra o sottoesposizione.I famosi Minilab,se esistono ancora..vengono tarati x il tipo di pellicola da sviluppare,pertanto quando si dice la pellicola è migliore..direi che non è proprio la frase esatta.Ogni pellicola ha in origine le proprie caratteristiche,il vantaggio è che queste caratteristiche si conoscono e non mutano, quindi con le dovute calibrazioni della "macchina di sviluppo" il risultato è pressochè assicurato.Il digitale siamo noi a doverlo gestire,e i parametri cambiano,come cambia la luce,come cambiano i sogetti,come cambiano le impostazioni on-macchina,etc.etc. l'idea che mi sono fatto fin dall'inizio é che se non si ha le conoscenze,per poter gestire tramite un computers e attraverso i vari sw di sviluppo il proprio lavoro,meglio lascire perdere le macchine digitali di un certo livello,e lavorare con delle compatte,che in linea di max,forniscono sempre risulati finali " accettabili "

Un saluto

Raffaele
samantha1
capture nx fa l'elaborazione in bach come lightroom


ciao ciao :-)
t_raffaele
Quello che posso dirti è che Capture permette di impostare/richiamare i bach file delle impostazioni immagini.
S'è come lightroom o meglio,non saprei dirtelo.(non lo conosco)

Ciao

Raffaele
dimapant
QUOTE(Ayanamy @ Oct 31 2010, 03:17 PM) *
................
E' il fenomeno di saturazione del sensore nel canale del rosso?


sì.

C'è una discussione qui sul forum, in Fotocamere reflex, mi pare si chiamo "D 5000 ed i gerani"
leggi quella, sulla saturazione del rosso che a volte accade in Nikon.

La fedeltà dei colori alla realtà è un mito da sfatare: le case, deliberatamente, scelgono loro i colori per le proprie fotocamere per quanto concerne lo scatto in Jpeg, tramite i Picture Controls che ci ficcano dentro.

Nikon ha suoi colori e Canon ha i suoi, diversi: questione di gusti.

Se la vuoi fedele alla realtà te la devi profilare da te, tramite diversi sistemi, Adobe ne ha uno, ma non èaffatto immediato realizzzrlo e ci vuole conoscenza ed un po' di soldi.

Saluti cordiali
samantha1
QUOTE(dimapant @ Oct 31 2010, 06:51 PM) *
sì.

C'è una discussione qui sul forum, in Fotocamere reflex, mi pare si chiamo "D 5000 ed i gerani"
leggi quella, sulla saturazione del rosso che a volte accade in Nikon.

La fedeltà dei colori alla realtà è un mito da sfatare: le case, deliberatamente, scelgono loro i colori per le proprie fotocamere per quanto concerne lo scatto in Jpeg, tramite i Picture Controls che ci ficcano dentro.

Nikon ha suoi colori e Canon ha i suoi, diversi: questione di gusti.

Se la vuoi fedele alla realtà te la devi profilare da te, tramite diversi sistemi, Adobe ne ha uno, ma non èaffatto immediato realizzzrlo e ci vuole conoscenza ed un po' di soldi.

Saluti cordiali

la regolazione affinata on camera del bianco già porta a una più fedele elaborazione dei colori.
Bisogna fare delle prove, se devo scattare in un ambinete al chiuso per es. si può tentare le varie regolazioni fino a che quello che vedi su display non è uguale il più possibile alla realtà, all'aperto è una situazione diversa ma si può fare comunque e anche li dipende cosa si vuole o deve fotografare, non è semplice la regolazione on camera anche io ancora ci stò lavorando anzi a dire il vero..visto che quando scatti 400 foto poi è una palla anche la elaborazione bach visto che ogni foto è diversa dall'altra, basta una lampada posizionata in modo diverso che ti cambia tutto, meglio riprendere mi son detta quel discorso e provare, sarebbe un bel lavoro in meno da fare dopo.
Ognuno poi ha le sue preferenze logicamente
fabidon@tin.it
Quando ho iniziato a fare foto,circa 40 anni fa,ho scelto la Nikon perchè tendeva a una leggera sottoesposizione e le sue ottiche reano sulla resa dei colori diverse da quelle Canon poi mi piacevano le Kodac perche rendevano molto più saturi i colori.In parte da quello che leggo (io non ho mai fatto una sola foto con la Canon, ma ho visto foto fatte da amici) è in parte ncora vero.La nikon D300 ha la possibilità di scegliere tra alcuni sottomeù con colori più o meno saturi impostati (ritratto,paesaggio ecc e su altri forum ho scariocato 2 che emulano si fa per dire la velvia e la Kodacrome).I colori sono soggettivi,sempre nel lecito, se fai foto emulando Meola,Fontana, Turner la Nikon è quella che secondo me più si avvicina.Ma è una cosa troppo soggettiva.Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali. Ingrandimento full detail : 446.5 KB
Paolo56
Non me la sento di dare una risposta al quesito che hai posto, non mi sento sufficentemente preparato, però un consiglio quello sì posso darlo; posta la domanda in "Tecniche di fotoritocco", in questa sezione è più attivo "Manovi", utente preparatissimo e molto disponibile, saprà darti i giusti consigli.
Ciao
fabco77
QUOTE(claudio.baron @ Oct 31 2010, 03:38 PM) *
......
Vero anche che pare che le scelte Nikon in materia di bilanciamento colori mettano un po' in crisi il rosso (da quanto si legge, altre macchine fotografiche che usano lo stesso identico sensore prodotto dalla Sony non soffrono di questo problema, a sfavore di altri parametri come il rumore o la gamma dinamica che sono invece migliori in casa Nikon...), ma fino a prova pratica del contrario credo siano cose più da rilevazioni strumentali che da percezione ottica umana... Poi, è vero anche che la percezione stessa dei colori segue il gusto personale: a chi piacciono "caldi", a chi più "freddi", eccetera... Quindi anche un'immagine perfettamente "calibrata" a te potrebbe sembrare orrenda mentre a me piacere moltissimo (cromaticamente parlando, ovvio).

Spero di aver detto qualcosa di confortante... tongue.gif

Ciao!

Claudio


Ho tutte le prove pratiche che vuoi con 3 macchine diverse per farti vedere che che questo difetto è tutt'altro che strumentale. Prendi la tua nikon, aspetta una bella giornata di sole, fotografa un bel fiore rosso acceso. Il risultato è che la foto è impastata, con il rosso totalmente bruciato anche se la misurazione (in spot) dell'esposizione da un istogramma corretto o poco sottoesposto. Se vai a vedere i 3 istogrammi, si vede il rosso bruciato subito, quando gli altri canali sono ancora "al minimo".
Cambiare modo colore serve, risolve l'impastatura, ma il rosso si "snatura", diventando rosato o arancio a seconda delle impostazioni. Sottoesporre la foto non basta, la foto rimane buia ma spesso sempre impastata.
Credo che le macchine di fascia alta si comportino meglio, ma questo è un tallone d'achille della casa giallonera, così come gli azzurri sono il suo fiore all'occhiello. Al di la della mia incapacità, intendo.

Per il resto, secondo me è opportuno fare delle prove nelle varie condizioni di luce ( sole, nuvoloso, ombra....) per tarare opportunamente il WB e scegliere lo spazio di colore che si preferisce, in modo da ottenere i risultati che si prediligono. E' un pò laborioso, ma fatto una volta poi si ottiene quello che si vuole con il minimo sforzo. Sono solo macchine, strumenti, vanno tarati e per essere usati! La chitarra si accorda per suonarla, no? messicano.gif
Ayanamy
QUOTE(gattomiro @ Oct 31 2010, 04:19 PM) *
Oh... scusa se ho frainteso! laugh.gif

Bellissima questa tua memoria associativa e questa sensibilità ai colori... sono tremendamente affascinato dalla cosa!

Se le cose stanno così, allora sono molto più semplici di quanto si possa immaginare: un programma come Adobe Lightroom, che uso abitualmente e con enorme soddisfazione, ti consente di caricare un numero elevatissimo di immagini (io processo matrimoni da circa 700 file per volta) con anteprima e possibilità di "sviluppare" in batch gruppi coerenti di immagini (ad esempio immagini con i medesimi valori esposimetrici o esposti sotto la medesima fonte luminosa). Il tutto con semplicità, intuitività e rapidità sorprendenti. Ed una fedeltà davvero soddisfacente. Credo che lo stesso sia possibile anche con NX2, ma Lightroom è il "mio" programma quindi non posso che consigliare questo.

In bocca al lupo e... complimenti per le doti che la natura ti ha donato!

Alessandro


In piccola parte è una dote di natura, in larga parte è una sorta di interesse (in parte è anche una sorta di gioco), a volte maniacale. Sin da piccolo tendevo a fare confronti tra le cose che annusavo o assaggiavo, anche a distanza di mesi. Credo di averla iniziata ad affinare cosi.


Ayanamy
Noi non percepiamo (generalmente) i colori in maniera diversa. Coni e bastoncini sono solo diversi come numero, ma dal momento che sono in numero enorme, le differenze sono infinitesimali.
Quindi una determinata frequenza di colore la percepiamo generalmente tutti allo stesso modo, tranne casi come quello dei daltonici.
Le differenze ripeto sono infinitesimali.
Su questo possono intervenire, in sede di processamento cerebrale i nostri gusti personali, ma questo può portare una persona a dire che un fiore lo vede lilla mentre un'altra persona potrebbe dire pervinca, ma questo non vuol dire che stanno vedendo due tonalità differenti, ma che hanno modi diversi di intendere le tonalità. Ma vedono il colore allo stesso modo. Non so come spiegarmi meglio.
larsenio
mmm non so se è stato detto ma fotografare e i colori nell'insieme sono parametri soggettivi che variano da persona a persona, nello specifico a me piacciono dominanti più calde come ad altre persone possono piacere dominanti più fredde eo colori più pastellati piuttosto che neutri, non esiste un colore perfetto in fotografia smile.gif
claudio.baron
QUOTE(Ayanamy @ Nov 1 2010, 04:51 PM) *
Noi non percepiamo (generalmente) i colori in maniera diversa. Coni e bastoncini sono solo diversi come numero, ma dal momento che sono in numero enorme, le differenze sono infinitesimali.
Quindi una determinata frequenza di colore la percepiamo generalmente tutti allo stesso modo, tranne casi come quello dei daltonici.
Le differenze ripeto sono infinitesimali.
Su questo possono intervenire, in sede di processamento cerebrale i nostri gusti personali, ma questo può portare una persona a dire che un fiore lo vede lilla mentre un'altra persona potrebbe dire pervinca, ma questo non vuol dire che stanno vedendo due tonalità differenti, ma che hanno modi diversi di intendere le tonalità. Ma vedono il colore allo stesso modo. Non so come spiegarmi meglio.

Sei stato chiaro, ma questo non vuol dire che quello che il tuo cervello "registri" l'informazione in modo "assoluto". E' come se l'occhio fosse uno strumento di misura, il tuo cervello registra il segnale (nella memoria) solo dopo averlo processato con filtri vari (il gusto personale, ma anche la cultura, tant'è vero che esattamente come nel caso dei suoni, in alcuni popoli non esiste proprio la "categoria conoscitiva" che corrisponde ad alcuni colori che invece "esistono" presso altri, e viceversa). Non puoi bypassare i filtri, né impostarli su "flat" o "neutro" che dir si voglia. Che poi esistano dei criteri condivisi, per esempio nel decidere se un verde è "scuro" o "chiaro" o "giallognolo" o quant'altro, è vero. Ma ho in mente l'esperimento in cui si danno dei colori-campione a diversi individui, muniti di tempere di colore-base (giallo, rosso, blu, verde, bianco, solitamente) e si dice loro di riprodurre i colori del foglio-campione. Regolarmente, se ne escono intanto con somiglianze più o meno "esatte" dal punto di vista strumentale, ma soprattutto usano miscele delle stesse tempere in proporzioni notevolmente diverse...
Frafio
Ho scattato per 40 e passa anni con ogni genere di macchina e provato tutte le pellicole possibili sia in "negativo" che in "positivo" (dia); nessuna si comportava allo stesso modo, lo ricordo perfettamente; le marche delle pellicole, alla fine, si sceglievano in funzione delle proprie esigenze; in pratrica per come piacevano di più i colori.
E a parte la stampa a colori, che ho anche provato, (in B&N ho stampato per decenni), ho notato che anche le ottiche interferiscono (ed interferivano) nella "interpretazione" dei colori.
Oggi, con il digitale, una cosa è "vedere" a monitor una foto, altra cosa è vedere la stampa finale di quella foto; normalmente la stampa finale, anche se effettuata da un normale laboratorio, di solito è più "vera" della stessa foto osservata a monitor.
Le digitali non fanno miracoli; con la post-produzione ci si può arrivare vicino (non al miracolo, ma alla propria interpretazione della foto, complessivamente, compreso i colori).
All'amico Anayamy, che ha iniziato questa discussione e non vuole impegnare il suo tempo "in camera oscura", proporrei di comprare una buona compattina (magari non Nikon, ce ne sono di eccezionali), senza tanti megapixel, e di fare delle prove; probabilmente avrà risolto i suoi problemi.
Provare per credere.................
Saluti
Franco Fiore
Ayanamy
QUOTE(claudio.baron @ Nov 1 2010, 06:09 PM) *
Sei stato chiaro, ma questo non vuol dire che quello che il tuo cervello "registri" l'informazione in modo "assoluto". E' come se l'occhio fosse uno strumento di misura, il tuo cervello registra il segnale (nella memoria) solo dopo averlo processato con filtri vari (il gusto personale, ma anche la cultura, tant'è vero che esattamente come nel caso dei suoni, in alcuni popoli non esiste proprio la "categoria conoscitiva" che corrisponde ad alcuni colori che invece "esistono" presso altri, e viceversa). Non puoi bypassare i filtri, né impostarli su "flat" o "neutro" che dir si voglia. Che poi esistano dei criteri condivisi, per esempio nel decidere se un verde è "scuro" o "chiaro" o "giallognolo" o quant'altro, è vero. Ma ho in mente l'esperimento in cui si danno dei colori-campione a diversi individui, muniti di tempere di colore-base (giallo, rosso, blu, verde, bianco, solitamente) e si dice loro di riprodurre i colori del foglio-campione. Regolarmente, se ne escono intanto con somiglianze più o meno "esatte" dal punto di vista strumentale, ma soprattutto usano miscele delle stesse tempere in proporzioni notevolmente diverse...


Si, è tutto verissimo. Ma se poi a quelle stesse persone metti di fronte il colore che dovevano riprodurre, con il colore che hanno riprodotto .. si accorgono della differenza.
Il problema è proprio nella loro memoria associativa, che come hai detto giustamente tu è "sporcata" da molte variabili, persino culturali.
:-)

larsenio
QUOTE(Ayanamy @ Nov 1 2010, 08:44 PM) *
Si, è tutto verissimo. Ma se poi a quelle stesse persone metti di fronte il colore che dovevano riprodurre, con il colore che hanno riprodotto .. si accorgono della differenza.
Il problema è proprio nella loro memoria associativa, che come hai detto giustamente tu è "sporcata" da molte variabili, persino culturali.
:-)

l'imperfezione è segno di arte nella fotografia.. rassegnati che il colore non esiste rappresentato uguale a ciò che vedi smile.gif
Ayanamy
QUOTE(fabco77 @ Oct 31 2010, 09:23 PM) *
Ho tutte le prove pratiche che vuoi con 3 macchine diverse per farti vedere che che questo difetto è tutt'altro che strumentale. Prendi la tua nikon, aspetta una bella giornata di sole, fotografa un bel fiore rosso acceso. Il risultato è che la foto è impastata, con il rosso totalmente bruciato anche se la misurazione (in spot) dell'esposizione da un istogramma corretto o poco sottoesposto. Se vai a vedere i 3 istogrammi, si vede il rosso bruciato subito, quando gli altri canali sono ancora "al minimo".
Cambiare modo colore serve, risolve l'impastatura, ma il rosso si "snatura", diventando rosato o arancio a seconda delle impostazioni. Sottoesporre la foto non basta, la foto rimane buia ma spesso sempre impastata.
Credo che le macchine di fascia alta si comportino meglio, ma questo è un tallone d'achille della casa giallonera, così come gli azzurri sono il suo fiore all'occhiello. Al di la della mia incapacità, intendo.

Per il resto, secondo me è opportuno fare delle prove nelle varie condizioni di luce ( sole, nuvoloso, ombra....) per tarare opportunamente il WB e scegliere lo spazio di colore che si preferisce, in modo da ottenere i risultati che si prediligono. E' un pò laborioso, ma fatto una volta poi si ottiene quello che si vuole con il minimo sforzo. Sono solo macchine, strumenti, vanno tarati e per essere usati! La chitarra si accorda per suonarla, no? messicano.gif


Solo una domanda: parli di uno scatto in Jpeg in macchina, e questo errore sarebbe accettabile, o è addirittura il problema è presente anche nella RAW, cosa che sarebbe alquanto grave?
fabco77
QUOTE(Ayanamy @ Nov 1 2010, 11:20 PM) *
Solo una domanda: parli di uno scatto in Jpeg in macchina, e questo errore sarebbe accettabile, o è addirittura il problema è presente anche nella RAW, cosa che sarebbe alquanto grave?


RAW. Esposizione sia spot, che ponderata centrale che matrix. Modo colore: usati tutti.
Ho risposto a Claudio che lo ritiene una "imperfezione da laboratorio", per dire che non è affatto così. La nikon sfonda i rossi, è una cosa piuttosto nota, e lo fa con parecchie macchine fotografiche. E' una conseguenza della scelta aziendale in merito alla resa cromatica, non è un difetto della mia macchina fotografica o di una particolare produzione. E' così la Nikon. Come ad esempio la resa molto bella degli azzurri, anche quella è una scelta.
Sono caratteristiche peculiari, così come ad esempio, Canon gestisce meglio i rossi (restituisce toni più caldi) ma gli incarnati li ridà tendenti al rosso.

Ebbene si, anche le nostre nikon non sono perfette..... rolleyes.gif
Rinux.it
QUOTE(Ayanamy @ Oct 31 2010, 02:29 PM) *
Ho una vita complicata (lavoro ed ho anche una famiglia molto molto numerosa), con scarsa voglia di assumermi un ulteriore impegno, e soprattutto sarei deluso di spendere 6-700 euro per poi dover pure fare un secondo lavoro per avere delle immagini fedeli.

La mia impressione è che tu stia solo aggiungendo complicazione a complicazione.
Ma dove mai s'è visto che una fotocamera riesca a dare una visione di un qualcosa perfettamente sovrapponibile alla realtà?!
Semmai ne darà una "sua" versione. E nulla più. C'è chi lo fa in modo e chi in un altro. E qua ovviamente intervengono quelle che sono le scelte (tecniche, di software, ecc.) che ogni particolare brand adotta per i propri prodotti.
Dire meglio Canon di Nikon ( o viceversa) è una balla gigantesca che ti si perdona per la tua (ancora) poca esperienza con questi aggeggi elettronici. Se così fosse, per un discorso al limite, uno dei due marchi non avrebbe ragione di esistere. Alla fin fine, chi compera non è un fesso sprovveduto che non sa discernere sulla qualità. Ma qua non è un discorso di qualità - entrambi i marchi ne hanno non poca - bensì di scelte dettate da altri fattori, non ultimo quello - vogliamo dire più prosaico? - di "radicato senso di appartenenza".
Due consigli:
1) riprendi in mano - e di sovente! - il manuale della tua reflex e studialo più che puoi senza, è ovvio, togliere spazio alla tua famiglia e al tuo lavoro che sicuramente saranno più importanti;
2) sforzati di conoscere meglio la tua Nikon che, sono pronto a scommetterci, alla lunga ti darà più soddisfazioni di quante tu, in questo particolare momento, ne possa immaginare.
Ciao.
Rinux.
Michele Volpicella
QUOTE(samantha1 @ Oct 31 2010, 06:25 PM) *
capture nx fa l'elaborazione in bach come lightroom
ciao ciao :-)


io preferisco l'elaborazione in chopin
Ayanamy
QUOTE(fabco77 @ Nov 2 2010, 11:43 AM) *
RAW. Esposizione sia spot, che ponderata centrale che matrix. Modo colore: usati tutti.
Ho risposto a Claudio che lo ritiene una "imperfezione da laboratorio", per dire che non è affatto così. La nikon sfonda i rossi, è una cosa piuttosto nota, e lo fa con parecchie macchine fotografiche. E' una conseguenza della scelta aziendale in merito alla resa cromatica, non è un difetto della mia macchina fotografica o di una particolare produzione. E' così la Nikon. Come ad esempio la resa molto bella degli azzurri, anche quella è una scelta.
Sono caratteristiche peculiari, così come ad esempio, Canon gestisce meglio i rossi (restituisce toni più caldi) ma gli incarnati li ridà tendenti al rosso.

Ebbene si, anche le nostre nikon non sono perfette..... rolleyes.gif


both the white balance and color space that you view the pictures in/process in are the two biggest causes of what appears to be blown out reds. Because most people select sRGB as their in-camera color space, and process in sRGB, the problem is even more excaberated.

The most reliable solution involves downloading and installing a custom white balance (UniWhiBal) into your D300 and use that as your white balance. It will make your images on your camera screen unusable for color adjustment, as they will look green. However, using this UniWhiBal will counteract the apparant red blow out issue and give you a true usable histogram. Because the in-camera histogram is based on the jpeg preview (and color space) of your image, and not the raw data, it will look like you are blowing out the red channel, and force you to underexpose, making things even worse.

Once you have a true usable histogram, you can then make sure your exposure in camera is correct. That is the first step.

The next step is to stay away from the sRGB color space unless you need to post to web or send to a print lab. Folks have suggested using the Adobe RGB color space, or Prophoto color space, for post-processing. These color spaces have a wider gamut and can work with more red hues than sRGB, which minimizes the appearance of blown out reds in PPing. Finally, when you convert to sRBG, if the colors aren't directly mapable, I believe that they are mapped to the closest sRGB color (depending on your rendering intent) and you'll be OK.


hai provato a fare un bracketing da -1EV a +1 EV, impostando Adobe RGB?
a leggere quel che ho riportato c'è chi riesce a gestire questo problema


Ayanamy
http://forums.dpreview.com/forums/readflat...essage=35493642
anche qui c'è una soluzione, ma non sono all'altezza di capirla pienamente
Ayanamy
e c'è qualcosa di molto interessante anche qui http://danandsherree.com/2005/03/04/should_i_shoot_in_th.php, soprattutto alcuni commenti sulle differenze tra sRGB e Adobe RGB
ho la sensazione che per fotografare quei fiori rossi sia preferibile l'sRGB (in post processing, visto che hai scattato in RAW).; dovrebbe restituire, vista la frase "sRGB has finer graduation of the colors while aRGB offers a slightly wider selection of colors" più tonalità

comunque se dici che le hai provate entrambe..

Lutz!
Con la pellicola, l'unica cosa di cui eri certo, era di non avere praticamente mai una corrispondenza colore allo stesso livello di un sistema digitale...
fabco77
Ti ringrazio per l'aiuto. Il testo inglese però sconsiglia sRGB, anzi dice di usare Adobe perchè ha più gamma.
Guarda io ho scattato in Mode II (sarebbe AbobeRGB nella D40X) il problema era inferiore, nel senso che riuscivo a non far clippare il rosso. Ma.....non era più rosso! Il bel rosso fuoco brillante diventava slavato e smorto. Se poi sul PC cambiavo di nuovo il modo colore con Capture NX, ecco che il rosso brillava nuovamente, ma era nuovamente sfondato.

Però devo precisare che:

1-io non sono un professionista nè un esperto. In questo frangente mi aiutò Franco, utente di questo forum. Persone più esperte di me, come Attilio, Dimapant, Andrea Moro e altri sarebbero più indicati a dare consigli e soluzioni.

2-ho una D40X e non una D300. Sebbene il problema dello sfondamento dei rossi con nikon sia noto da sempre e sia trasversale a tutta la sua gamma produttiva, credo che le pro e semi pro, soprattutto le più recenti, si comportino meglio.

3-il il problema lo puoi aggirare ma non risolvere del tutto: il rosso clippa perchè raggiungi il valore di 255 sul rosso molto prima del verde e del blu. Quindi non riesci a ottenere dei valori ottimali dei colori con una corretta esposizione. Devi lavorare (parecchio) in PP.

Detto ciò, non è che la nikon non sappia produrre ottime foto. Questo è un problema che si verifica solo in certe condizioni. Per fortuna.
_Led_
QUOTE(Ayanamy @ Oct 31 2010, 05:17 PM) *
Desidero fare una aggiunta.
E parto proprio dai punteggi che ho citato.


Se parti invece da questi altri numeri vedi che la resa del colore nei file jpg della D5000 è più corretta di quella della 550D:
IMATEST D5000
IMATEST 550D

QUOTE(Ayanamy @ Oct 31 2010, 05:17 PM) *
Quando scatto in RAW, dovrei registrare esattamente ciò che vede il sensore, giusto?
Ecco il mio dubbio: è possibile che il sensore della Nikon sia meno efficiente di quello della Canon nel registrare i colori e che persino in formato RAW, registri le giuste tonalità con maggiore difficoltà?


Il file RAW NON registra i colori. Registra SOLO il numero di fotoni che arrivano a colpire il fotosito. Poi da questo il software ricostruisce l'informazione colore sulla base delle scelte del costruttore del sensore sulla qualità dei filtri rgb e del bilanciamento del bianco.
Quindi quello che ti chiedi sarebbe anche possibile in linea di principio ovvero se per esempio Nikon avesse fatto delle scelte completamente errate nella scelta dei filtri rgb.
Però questo non corrisponde alla realtà, come tra l'altro ti dimostrano i test che ti ho linkato.

QUOTE(Ayanamy @ Oct 31 2010, 05:17 PM) *
Mi spiego meglio. Mettiamo che io scatti una foto ad un pannello di colore arancione. A seconda della coppia diaframma/tempo di scatto con la quale io scatto la foto, il sensore può avere solo una minore o maggiore luminosità, ma questo non influisce sulla frequenza di colore.
Quindi potrò avere ad esempio un arancio più scuro o più chiaro .. ma la frequenza del colore rimane quella.
La mia paura è che il sensore Nikon possa registrare una frequenza differente da quella reale.


Paura infondata. Il sensore registra i fotoni che arrivano, il problema come ho scritto sta nel software che ricostruisce l'informazione colore: se non ti piace il software Nikon puoi usare quello di altri tipo Lightroom che, tra l'altro, è completamente configurabile secondo i tuoi gusti o, addirittura, secondo una, del tutto astratta, "perfezione".

QUOTE(Ayanamy @ Oct 31 2010, 05:17 PM) *
Ultima cosa: la frase ...


Denota solo l'ignoranza di chi l'ha scritta.

QUOTE(Ayanamy @ Oct 31 2010, 05:17 PM) *
Cosa significa "clip in the red channel"?
E' il fenomeno di saturazione del sensore nel canale del rosso?


Si, significa quello.
Però trovare un file raw con il rosso clippato e il verde no è veramente difficile...avviene solo in rari casi, per soggetti particolari, quindi il "problema" del tipo di cui sopra è molto probabilmente un problema legato al "suo" workflow e non "alle Nikon" in generale.
Cioé lui "vede" il rosso clippato dopo la conversione, ma quello NON vuol dire che le informazioni raw del canale rosso siano clippate!
Tra l'altro puoi vedere, sempre nei link che ho messo sopra, come in realtà la D5000 proprio nei rossi sia più corretta e meno satura (e quindi più lontana dal clip) della 550D!


In definitiva meno pippe mentali causate dalla lettura di forum (anche questo...) e più FOTO!!! wink.gif


P.S. almeno all'inizio ti cosiglierei di utilizzare sRGB invece di Adobe RGB wink.gif
Ayanamy
QUOTE(_Led_ @ Nov 5 2010, 12:58 AM) *
Se parti invece da questi altri numeri vedi che la resa del colore nei file jpg della D5000 è più corretta di quella della 550D:
IMATEST D5000
IMATEST 550D
Il file RAW NON registra i colori. Registra SOLO il numero di fotoni che arrivano a colpire il fotosito. Poi da questo il software ricostruisce l'informazione colore sulla base delle scelte del costruttore del sensore sulla qualità dei filtri rgb e del bilanciamento del bianco.
Quindi quello che ti chiedi sarebbe anche possibile in linea di principio ovvero se per esempio Nikon avesse fatto delle scelte completamente errate nella scelta dei filtri rgb.
Però questo non corrisponde alla realtà, come tra l'altro ti dimostrano i test che ti ho linkato.
Paura infondata. Il sensore registra i fotoni che arrivano, il problema come ho scritto sta nel software che ricostruisce l'informazione colore: se non ti piace il software Nikon puoi usare quello di altri tipo Lightroom che, tra l'altro, è completamente configurabile secondo i tuoi gusti o, addirittura, secondo una, del tutto astratta, "perfezione".
Denota solo l'ignoranza di chi l'ha scritta.
Si, significa quello.
Però trovare un file raw con il rosso clippato e il verde no è veramente difficile...avviene solo in rari casi, per soggetti particolari, quindi il "problema" del tipo di cui sopra è molto probabilmente un problema legato al "suo" workflow e non "alle Nikon" in generale.
Cioé lui "vede" il rosso clippato dopo la conversione, ma quello NON vuol dire che le informazioni raw del canale rosso siano clippate!
Tra l'altro puoi vedere, sempre nei link che ho messo sopra, come in realtà la D5000 proprio nei rossi sia più corretta e meno satura (e quindi più lontana dal clip) della 550D!
In definitiva meno pippe mentali causate dalla lettura di forum (anche questo...) e più FOTO!!! wink.gif
P.S. almeno all'inizio ti cosiglierei di utilizzare sRGB invece di Adobe RGB wink.gif


Conoscevo le prove di Imaging-Resource, ma se hai notato sono diverse da quelle di altri siti che hanno fatto review sulle 2 macchine. Vai a capire.

Il sensore registra diciamo numero fotoni x frequenza, ed emette un segnale di intensità correlata al numero di fotoni. E' possibile che, per come è costruito il sensore, vi sia una risposta migliore nel rosso, e più blanda sulle altre frequenze. Ovvero il sensore ha il picco di sensitività nel rosso. I sensori hanno delle curve di sensibilità, e tra l'altro sono dei "passabanda", ovvero nelle onde medie non registrano, come pure nei raggi X.
Metto un grafico esemplificativo
http://www.fen-net.de/walter.preiss/bilder/sensitivity.gif (anche se qui il picco è nel giallo-verde)

Avevo capito che clippare il rosso non è comune, probabilmente succede quasi esclusivamente quando gli oggetti di colore rosso occupano una parte importante della scena inquadrata (es un fiore rosso in primo piano), e non quando ad esempio si fotografa un campo fiorito, con qualche papavero in mezzo.

Lightroom costa veramente tanto, 300 euro. Ci penserò tra qualche mese, dopo aver fatto esperienza con il View di Nikon.

Comunque non mi pare sia stata inutile questa mia discussione :-)
fabco77
QUOTE(_Led_ @ Nov 5 2010, 12:58 AM) *
Si, significa quello.
Però trovare un file raw con il rosso clippato e il verde no è veramente difficile...avviene solo in rari casi, per soggetti particolari, quindi il "problema" del tipo di cui sopra è molto probabilmente un problema legato al "suo" workflow e non "alle Nikon" in generale.
Cioé lui "vede" il rosso clippato dopo la conversione, ma quello NON vuol dire che le informazioni raw del canale rosso siano clippate!
Tra l'altro puoi vedere, sempre nei link che ho messo sopra, come in realtà la D5000 proprio nei rossi sia più corretta e meno satura (e quindi più lontana dal clip) della 550D!


In definitiva meno pippe mentali causate dalla lettura di forum (anche questo...) e più FOTO!!! wink.gif


P.S. almeno all'inizio ti cosiglierei di utilizzare sRGB invece di Adobe RGB wink.gif


A me sono capitati dei RAW con il canale del rosso bruciato e gli altri no. Si vede proprio l'istogramma del rosso che se ne va per conto suo.....però era una condizione particolare. C'era molta luce, il fiore aveva un colore molto acceso. Diciamo che in generale non ho problemi con la macchina fotografica (più che altro il limite è la mia ignoranza fotografica) ma talvolta mi è capitato un inconveniente del genere.

Una domanda: perchè sconsigli Adobe RGB? Io pure sono indeciso tra Adobe RGB e sRGB, e in generale uso sRGB con i panorami "semplici" (sole alle spalle, poca o nulla PP) e Adobe RGB quando ho più problemi. Secondo te invece come sarebbe meglio operare? Per un non professionista, ben inteso!
_Led_
QUOTE(fabco77 @ Nov 5 2010, 12:46 PM) *
A me sono capitati dei RAW con il canale del rosso bruciato e gli altri no. Si vede proprio l'istogramma del rosso che se ne va per conto suo.....


Guarda, se ti va di postare il NEF con il rosso bruciato possiamo provare ad analizzare quello che è successo: tieni presente che quasi tutti programmi di sviluppo raw mostrano gli istogrammi DOPO la conversione (con tutto quello che ne consegue wink.gif )

QUOTE(fabco77 @ Nov 5 2010, 12:46 PM) *
Una domanda: perchè sconsigli Adobe RGB?


I problemi connessi conl'uso di aRGB per noi comuni mortali li hai già elencati tu: rossi smorti, verdi giallini, etc...il motivo è che molto probabilmente né il tuo monitor, né la tua stampante, né l'eventuale stampatore supportano tale spazio colore esteso.
Quindi vuol dire che se post produci utilizzando tale spazio di fatto non vedi gli effetti delle tue modifiche né sul monitor né sulla stampa.
In generale utilizzando programmi evoluti (e costosi) come Photoshop è possibile lavorare a monitor col profilo del monitor e poi effettuare delle prove di stampa a monitor utilizzando il profilo della stampante (o del lab) in modo da avere sempre il controllo totale sul risultato finale: a mio avviso però queste sono "complicazioni" utilissime per i pro e abbastanza inutili per noi "fotoamatori", almeno nel 95% dei casi.
Quindi è molto più semplice utilizzare sempre sRGB (modo I o modo III) che permette una sostanziale omogeneità di risultati.
Questo sempre IMHO e come ho detto, applicabile al 95% dei casi fotoamatoriali: se sei un pro questi discorsi non sto nemmeno a farli, già dovresti sapere tutto sui profili colore wink.gif
_Led_
QUOTE(Ayanamy @ Nov 5 2010, 12:33 PM) *
...
Il sensore registra diciamo numero fotoni x frequenza, ed emette un segnale di intensità correlata al numero di fotoni. E' possibile che, per come è costruito il sensore, vi sia una risposta migliore nel rosso, e più blanda sulle altre frequenze. Ovvero il sensore ha il picco di sensitività nel rosso. I sensori hanno delle curve di sensibilità, e tra l'altro sono dei "passabanda", ovvero nelle onde medie non registrano, come pure nei raggi X.
Metto un grafico esemplificativo
http://www.fen-net.de/walter.preiss/bilder/sensitivity.gif (anche se qui il picco è nel giallo-verde)


C'é qualcosa che nonmi torna nel grafico che hai postato.
Guarda in QUESTO DOCUMENTO la sensibilità spettrale del sensore D70: come potrai
osservare, il sensore è molto più sensibile sul verde che sul rosso, per motivi connessi alle caratteristiche del silicio ed alla necessità di implementare un filtro IR sul sensore (che taglia anche un po' di fotoni rossi).
Questa situazione, per quel che mi consta è comune più o meno a tutti i sensori siano essi CMOS o CCD.
Quindi è genericamente MOLTO difficile che i dati raw nel rosso siano clippati, questo avviene, quando avviene, molto più probabilmente nella fase di "equalizzazione" prima della applicazione del WB e della trasformazione nello spazio colore scelto dove i valori raw del rosso vengono "moltiplicati" rispetto ai dati del verde e del blu.
E quindi, con un opportuno workflow è quasi sempre possibile recuperare queste situazioni!

QUOTE(Ayanamy @ Nov 5 2010, 12:33 PM) *
Lightroom costa veramente tanto, 300 euro. Ci penserò tra qualche mese, dopo aver fatto esperienza con il View di Nikon.
...


Nikon VIew è ottimo perché ti da i colori Nikon senza sforzo ma certe cose purtroppo non può farle, ci vuole Capture NX.
Prova Rawtherapee, è gratuito ed è un discreto programma, che permette tra l'altro le correzioni necessarie nei casi sopra discussi wink.gif
In accoppiata a GIMP è la soluzione free perfetta!

Se invece hai Photoshop prova il plugin ACR (anch'esso gratuito)
Ayanamy
QUOTE(_Led_ @ Nov 5 2010, 06:34 PM) *
C'é qualcosa che nonmi torna nel grafico che hai postato.
Guarda in QUESTO DOCUMENTO la sensibilità spettrale del sensore D70: come potrai
osservare, il sensore è molto più sensibile sul verde che sul rosso, per motivi connessi alle caratteristiche del silicio ed alla necessità di implementare un filtro IR sul sensore (che taglia anche un po' di fotoni rossi).
Questa situazione, per quel che mi consta è comune più o meno a tutti i sensori siano essi CMOS o CCD.
Quindi è genericamente MOLTO difficile che i dati raw nel rosso siano clippati, questo avviene, quando avviene, molto più probabilmente nella fase di "equalizzazione" prima della applicazione del WB e della trasformazione nello spazio colore scelto dove i valori raw del rosso vengono "moltiplicati" rispetto ai dati del verde e del blu.
E quindi, con un opportuno workflow è quasi sempre possibile recuperare queste situazioni!
Nikon VIew è ottimo perché ti da i colori Nikon senza sforzo ma certe cose purtroppo non può farle, ci vuole Capture NX.
Prova Rawtherapee, è gratuito ed è un discreto programma, che permette tra l'altro le correzioni necessarie nei casi sopra discussi wink.gif
In accoppiata a GIMP è la soluzione free perfetta!

Se invece hai Photoshop prova il plugin ACR (anch'esso gratuito)


Non ci avevo pensato al filtro IR, che per forza di cose taglia qualcosa anche nel rosso. Sono convinto tu abbia ragione, il problema deve essere nella fase di equalizzazione. Quindi puramente una scelta della casa.
E dunque recuperabile.
Grazie infinite per il consiglio su Rawtherapee. grazie.gif
Grazie davvero.

Comincio a concordare anche sul discorso che fai tra Adobe RBG ed sRGB, e lo faccio partendo proprio dal dispositivo di visualizzazione, ovvero il monitor/TV.
Buona parte dei monitor hanno uno spazio colore che è in sostanza il sRGB. Ma anche molte TV hanno lo stesso spazio colore.
Solo determinati monitor professionali (dunque costosi) hanno come spazio colore l'Adobe RBG.
Ancor peggiore la situazione delle televisioni, anche le ultime arrivate.
Basta vedere che il loro spazio colore è al limite il REC-709 .. il cui gamut è il seguente
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...31_sRGB.svg.png
Il REC-709 è esattamente l'sRBG!!!

mentre il gamut di Adobe RBG è il seguente http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...31_AdobeRGB.png

Quindi, se si vuole fare, come io volevo fare, di vedere le proprie foto su una nuova, fiammante, TV full HD .. beh, il pannello di queste TV è genericamente un sRBG, quindi se si va a vedere una foto in Adobe rbg, la si vedrà male (male per modo di dire, peggio comunque rispetto all'averla processata in sRGB).
Qualcosa si muove su alcuni modelli, ma sono ancora pochi (quasi quasi apro un altro thread, o magari ce n'è già uno specifico sul tema).

Ah, volete sapere la cosa curiosa? C'è un sito che fa review sulle televisioni, ed una TV che ha un gamut superiore, quasi un Adobe RGB, ha ricevuto un punteggio negativo perchè lo standard HDTV è il REC-709.
Ma manco le caciotte al mercato farei vendere a certi siti ... rolleyes.gif


claudio.baron
QUOTE(Ayanamy @ Nov 6 2010, 01:19 AM) *
Ma manco le caciotte al mercato farei vendere a certi siti ... rolleyes.gif

E invece quel sito ha ragione.

Mi spiego: per ogni oggetto tecnologico non strettamente proprietario, a garantirne l'interoperabilità con gli analoghi prodotti dai concorrenti ci pensano opportune Norme Tecniche. Certo, sono "guidelines", nessuno ti obbliga a sottoscriverle, ma se lo fai puoi fregiarti del titolo "compatibile con la Norma XXX", a garanzia e tutela del consumatore. Cosa che è successa per lo standard del CD, mentre non è mai successa per il DVD, dove le norme che ne governano il protocollo di incisione e lo standard-segnale non sono mai state "chiuse" ufficialmente. Peggio ancora con i DVD (ri-)scrivibili, dove di standards ce ne sono addirittura 4 incompatibili. Per fortuna ci hanno pensato i costruttori volonterosi, soprattutto gli "indipendenti"...
E lo stesso si sta riproponendo per l'alta definizione. Pochi sanno che ad oggi NESSUNO standard tecnico di broadcast HD è stato "chiuso" (col che, per esempio, nulla garantisce che un bel TV "full-HD" di oggi sarà ancora compatibile con qualsivoglia segnale tra due anni...). In questo senso, pretendere il rispetto di UNO degli standard tecnici disponibili (REC 709) per quanto riguarda lo spazio-colore può sembrare piuttosto pretenzioso...
...Senonché, se tutti cominciassero a proporre "derivati" teoricamente migliori su uno o più punti, finiremmo presto per trovarci, specie in questa fase nebulosa che perdura da almeno 20 anni (i primi tentativi di alta definizione broadcast via cavo sono stati effettuati in Inghilterra all'inizio degli anni '90...), con una galassia di apparecchi incompatibili, NESSUNO dei quali offrirebbe il massimo confort di fruizione (= la massima qualità) all'utilizzatore per lo scopo per il quale è stato prodotto: guardare programmi broadcast (o i oro equivalenti registrati, Blu-Ray in testa).

Purtroppo la visualizzazione di fotografie su un TV è come (esattamente come) usarlo a scopo di monitor per computer: si può fare, ma non è pensato per questo. Infatti le differenze si notano.
Se si vuole fare un "misuse" di un apparecchio, è bene impadronirsi dei limiti che ha (o dei suoi punti di forza) e adattarsi ad essi... O sperare in uno standard tecnologicamente migliore, ma in campo TV dall'era del VHS mi sono piuttosto convinto che si tende a scegliere il peggio, se si può...

Saluti!

Claudio
Ayanamy
QUOTE(claudio.baron @ Nov 6 2010, 05:26 PM) *
E invece quel sito ha ragione.

Mi spiego: per ogni oggetto tecnologico non strettamente proprietario, a garantirne l'interoperabilità con gli analoghi prodotti dai concorrenti ci pensano opportune Norme Tecniche. Certo, sono "guidelines", nessuno ti obbliga a sottoscriverle, ma se lo fai puoi fregiarti del titolo "compatibile con la Norma XXX", a garanzia e tutela del consumatore. Cosa che è successa per lo standard del CD, mentre non è mai successa per il DVD, dove le norme che ne governano il protocollo di incisione e lo standard-segnale non sono mai state "chiuse" ufficialmente. Peggio ancora con i DVD (ri-)scrivibili, dove di standards ce ne sono addirittura 4 incompatibili. Per fortuna ci hanno pensato i costruttori volonterosi, soprattutto gli "indipendenti"...
E lo stesso si sta riproponendo per l'alta definizione. Pochi sanno che ad oggi NESSUNO standard tecnico di broadcast HD è stato "chiuso" (col che, per esempio, nulla garantisce che un bel TV "full-HD" di oggi sarà ancora compatibile con qualsivoglia segnale tra due anni...). In questo senso, pretendere il rispetto di UNO degli standard tecnici disponibili (REC 709) per quanto riguarda lo spazio-colore può sembrare piuttosto pretenzioso...
...Senonché, se tutti cominciassero a proporre "derivati" teoricamente migliori su uno o più punti, finiremmo presto per trovarci, specie in questa fase nebulosa che perdura da almeno 20 anni (i primi tentativi di alta definizione broadcast via cavo sono stati effettuati in Inghilterra all'inizio degli anni '90...), con una galassia di apparecchi incompatibili, NESSUNO dei quali offrirebbe il massimo confort di fruizione (= la massima qualità) all'utilizzatore per lo scopo per il quale è stato prodotto: guardare programmi broadcast (o i oro equivalenti registrati, Blu-Ray in testa).

Purtroppo la visualizzazione di fotografie su un TV è come (esattamente come) usarlo a scopo di monitor per computer: si può fare, ma non è pensato per questo. Infatti le differenze si notano.
Se si vuole fare un "misuse" di un apparecchio, è bene impadronirsi dei limiti che ha (o dei suoi punti di forza) e adattarsi ad essi... O sperare in uno standard tecnologicamente migliore, ma in campo TV dall'era del VHS mi sono piuttosto convinto che si tende a scegliere il peggio, se si può...

Saluti!

Claudio


Ciao Claudio :-)
sono di opinione diversa su un paio di punti.
L'Adobe RGB non è uno standard HDTV. Dunque dal momento che non è uno standard riconosciuto in ambito Tv come lo dichiari? E' anche una questione di comunicazione e marketing.
L'NTSC sarebbe uno standard "dichiarabile", ma non ci arrivano se non i monitor superprofessionali, che adottano magari una retroilluminazione a Led RGB.
Quindi essere penalizzati perchè si dichiara una conformità ad uno standard e invece lo si supera addirittura, andando meglio incontro proprio a chi come un fotoamatore può finalmente usare la TV anche per vederci le foto in Adobe RGB, che è proprio quello che i moderni TV si propongono di fare (ed anche qui non concordo tanto con te, oggi è d'obbligo pensare una TV in termini multimediali) è segno di grande miopia dal mio punto di vista.
Io la mia prossima TV mi piacerebbe poterla scegliere proprio con l'obiettivo di vedere le foto nel modo migliore possibile, ovvero con uno spazio colore Adobe RGB (peccato solo che si sia andato ad affermare il formato 16:9, sarebbe stato maggiormente corretto per come percepiamo le immagini il 16:10, su quale le foto si sarebbero viste senza le bande nere ai lati.. ma questa è un'altra storia).
Vabbè .. siamo andati OT. :-)
claudio.baron
QUOTE(Ayanamy @ Nov 7 2010, 12:19 PM) *
Ciao Claudio :-)
sono di opinione diversa su un paio di punti.
L'Adobe RGB non è uno standard HDTV. Dunque dal momento che non è uno standard riconosciuto in ambito Tv come lo dichiari? E' anche una questione di comunicazione e marketing.
L'NTSC sarebbe uno standard "dichiarabile", ma non ci arrivano se non i monitor superprofessionali, che adottano magari una retroilluminazione a Led RGB.

Ciao!
Beh, sì, stiamo RISCHIANDO pericolosamente l'OT... Vediamo di riportarlo in carreggiata...
Dunque... Ci sono vari aspetti della questione "visualizzazione di immagini a distanza" (image broadcast). Per prima cosa bisogna mettersi d'accordo su come "confezionare" il segnale, vale a dire che gamma di frequenze usare, come dichiarare la portante, com'è incapsulato il segnale "utile", e così via. Qui di standard ne esistono già vari: il PAL che usiamo noi europei tranne i Francesi che usano il SECAM (uno dei due SECAM, a dire il vero), e l'NTSC di origine anglosassone. L'NTSC non è quindi uno standard di spazio-colore, men che meno "professionale" e che non c'entra nulla con i moderni televisori (è in uso da sessant'anni, al pari del PAL che peraltro gli è superiore in vari aspetti).
All'interno di questi standard, poi, sono inglobate varie norme tecniche che si occupano di definire vari aspetti tecnici.
Tra cui... lo spazio-colore.
Ecco il problema. Le macchine fotografiche più evolute catturano 14 bits-colore per canale, e hanno com'è noto tre canali. Totale 14x3 = 42bits. Malauguratamente, le interfacce grafiche "consumer" e anche quelle professionali orientate alla grafia vettoriale (mondo del CAD in cui lavoro) sono ferme a 32 bits totali (quelle 3D pro perché non gli serve, la potenza che hanno la forniscono in tutt'altra direzione), il che significa 8 bits-canale + canale della trasparenza ("alpha-channel") che si prende altri 8 bits.
Morale della favola: se scatti in modalità "14bits", nessun computer "consumer", abbinato a nessun monitor qualsivoglia, avrà la possibilità di riprodurre ESATTAMENTE le tonalità memorizzate dal sensore (più che dal sensore: sensore+filtri+catena di dematricizzazione).
Spazi più estesi sono a disposizione delle schede grafiche professionali del mondo DTP, dove ho sentito essere piuttosto comune lavorare a 48 bits totali (che non so bene a cosa corrisponda, forse 16x3 ma allora dov'è il canale "alpha"?)
Inoltre, anche se scatti in modalità 8bits, sorge il problema della mappatura-colore ("spazio-colore"), vale a dire ad ogni valore di bit-colore, che frequenza esattamente voglio riprodurre? La "scelta" non è infatti infinita, ci sono 256 valori discreti per ogni asse dello "spazio" a 2^24 bits...
Chiarita la questione a livello di computer, cosa succede col broadcast? Succede che le ultime tecnologie permettono sì di trasmettere informazioni cromatiche "complete" (vale a dire simili o uguali a quelle delle schede grafiche dei computers, o delle macchine fotografiche finché si resta nel mondo dei 8bits-canale), ma che questo non è stato vero fino a "ieri", cioè fino ad oggi in realtà. Per motivi legati alla larghezza di banda disponibile, lo spazio-colore broadcast "tradizionale" è molto, ma molto più ristretto. Il "nero" comincia per esempio in realtà dal grigio scuro, mi pare il "grigio 10" in cui R, G e B sono tutti pari al valore 10, e il "bianco" finisce invece non a 255,255,255 bensì a 250,250,250. Il tutto, riferendosi al mondo della computer-grafica.
Allora, se io commercializzassi un TV color ADESSO, di cosa mi dovrei preoccupare?
Di questo:
- dovrebbe essere compatibile con lo spazio-colore attuale. Bene, mi dirai, se ne adotto uno più esteso, per definizione inglobo anche quello ristretto. Parzialmente vero...
- dovrebbe essere compatibile con il segnale attuale. Questo tutti i TV o fanno, ma a prezzo di una ricodifica interna per aumentare la risoluzione da 720x516 del PAL "analogico" o "digitale" che sia, su su fino alla risoluzione nativa del pannello, che dovrebbe essere (dico dovrebbe xké lo standard non è chiuso) 1280x1024, e lasciamo stare la questione dei pixels quadrati piuttosto che rettangolari perché non ne finiremmo più. Nel processo, chiaramente ammorbidimenti vari si vedono, morale della favola col segnale "vecchio" in bassa definizione un pannello full-HD si comporta mediamente peggio di un bel plasma 720x516 nativo, di un cinque anni fa circa.
- dovrebbe essere compatibile con lo spazio-colore "futuro"
- dovrebbe essere compatibile col segnale "futuro".
OK, adesso il video HD ha almeno un draft-standard, cioè codifica il segnale in AVCHD Mpeg-4, usa audio di un certo tipo, usa una portante di un certo tipo, e... specifica UNO spazio-colore ben definito. Perché quello e non un altro? Semplicemente perché la "mappatura" bit-colore che effettua è sufficientemente simile all'ottimo ANCHE per interpretare correttamente un segnale "vecchio".
Cambia, a parità di bits, l'ampiezza di gamut e tutt'a un tratto le trasmissioni "vecchie" assumeranno dei colori NON corrispondenti agli intenti del trasmittente. Il fruitore della tasmissione potrebbe chiedersi, per esempio, perché il logo di Rai2 sia diventato improvvisamente aranciognolo, o le squadre di Amici non siano più blu e bianche ma malva e grigietta... Sto esagerando, beninteso.

Il tutto ci ha riportati, a gran fatica ma credo senza troppo OT, al punto di partenza della tua discussione hmmm.gif

QUOTE(Ayanamy @ Nov 7 2010, 12:19 PM) *
Quindi essere penalizzati perchè si dichiara una conformità ad uno standard e invece lo si supera addirittura, andando meglio incontro proprio a chi come un fotoamatore può finalmente usare la TV anche per vederci le foto in Adobe RGB, che è proprio quello che i moderni TV si propongono di fare (ed anche qui non concordo tanto con te, oggi è d'obbligo pensare una TV in termini multimediali) è segno di grande miopia dal mio punto di vista.
Io la mia prossima TV mi piacerebbe poterla scegliere proprio con l'obiettivo di vedere le foto nel modo migliore possibile, ovvero con uno spazio colore Adobe RGB (peccato solo che si sia andato ad affermare il formato 16:9, sarebbe stato maggiormente corretto per come percepiamo le immagini il 16:10, su quale le foto si sarebbero viste senza le bande nere ai lati.. ma questa è un'altra storia).
Vabbè .. siamo andati OT. :-)

Eh eh... vedi? Il fatto è che non ci sono molte strade:
- O si ripensa radicalmente il broadcast per "allinearlo" a molte altre tecnologie che nel frattempo sono "partite per la tangente", ma allora per moltissimi studios vorrà dire riconvertire costosissime attrezzature già oggi esistenti
- O si persegue sulla strada "né carne né pesce, ma accontentiamo - più o meno bene - tutti", col che un TV non sarà MAI un visualizzatore "calibrato" di immagini fotografiche.
Conoscendo queste particolarità, non ho alcun dubbio che anche una persona "cromaticamente esigente" come te potrà riuscire a crearsi le sue compensazioni di default adatte a trasferire al meglio le immagini fotografiche dalla macchina al TV ad alta definizione.
Ciao!
Ayanamy
Da quanto so l'NTSC definisce anche un color gamut (oltre ad uno standard televisivo), con tanto di coordinate xR=0.67 yR=0.33 xG=0.21 yG=0.71 xB=0.14 yB=0.08 (spesso di legge di monitors che coprono il xx% dell'NTSC color gamut); è in questo senso che prima parlavo di NTSC (proprio parallelizzando quel che a volte riportano i monitor per PC).

E' assolutamente vero comunque che siamo in un momento di transizione assolutamente confusa. E spesso, dal mio punto di vista, delinquenziale (se penso che spingono sul 3D con gli occhiali quando già da Natale le TV in 3D saranno senza occhiali; Toshiba a Natale venderà in Giappone il suo primo TV 3D senza occhiali).

Comprendo tutto quello che dici tranne una cosa: il pericolo che il logo di Rai2 diventi aranciato (o azzurrato, o qualunque altra cosa che non sia bianco). Comunque registro mentalmente questo pericolo, vedremo nei prossimi anni come andrà a finire.
Comunque mi sembra che le attuali TV siano più spinte dai film in Blu Ray e dalle applicazioni multimediali che dalle trasmissioni broadcast. Chissà che gamut c'è nei Blu Ray (se si può dire cosi).


p.s. Sin troppo gentile con quel "cromaticamente esigente", non credo di meritarlo. Sto studiando molto comunque, mi son preso un pò di tempo per la fotografia.
Serena domenica.


fabco77
QUOTE(_Led_ @ Nov 5 2010, 04:56 PM) *
Guarda, se ti va di postare il NEF con il rosso bruciato possiamo provare ad analizzare quello che è successo: tieni presente che quasi tutti programmi di sviluppo raw mostrano gli istogrammi DOPO la conversione (con tutto quello che ne consegue wink.gif )



I problemi connessi conl'uso di aRGB per noi comuni mortali li hai già elencati tu: rossi smorti, verdi giallini, etc...il motivo è che molto probabilmente né il tuo monitor, né la tua stampante, né l'eventuale stampatore supportano tale spazio colore esteso.
Quindi vuol dire che se post produci utilizzando tale spazio di fatto non vedi gli effetti delle tue modifiche né sul monitor né sulla stampa.
In generale utilizzando programmi evoluti (e costosi) come Photoshop è possibile lavorare a monitor col profilo del monitor e poi effettuare delle prove di stampa a monitor utilizzando il profilo della stampante (o del lab) in modo da avere sempre il controllo totale sul risultato finale: a mio avviso però queste sono "complicazioni" utilissime per i pro e abbastanza inutili per noi "fotoamatori", almeno nel 95% dei casi.
Quindi è molto più semplice utilizzare sempre sRGB (modo I o modo III) che permette una sostanziale omogeneità di risultati.
Questo sempre IMHO e come ho detto, applicabile al 95% dei casi fotoamatoriali: se sei un pro questi discorsi non sto nemmeno a farli, già dovresti sapere tutto sui profili colore wink.gif



ciao Led, scusa il ritardo, ma ho dovuto ricercare i files, operazione tutt'altro che agevole.... rolleyes.gif

Allora, ho fatto alcune prove con Adobe RGB e ho trovato che sul monitor del mio computer i colori vengono bene. Meno brillanti del modo IIIa o sRGB, ma ancora buoni. Non smorti insomma. Occasionalmente, a seconda della luce della foto, aggiungo un poco di contrasto, ma nulla di eccezionale. Per dire, nel monitor della D40X i colori Adobe sono inguardabili.

Ho cambiato e provato anche i profili Velvia, Kodakcrome 25 (il 64 non mi piace), D2X. Il modo D2X pure nei panorami non mi piace molto, mi sembra troppo poco contrastato.
In generale, mi è sembrato che in Adobe e D2X ho più gamma dinamica, con un miglior controllo delle alte luci, ma Adobe mi sembra più definito, ho più contrasto. Per lo meno a occhio mi sembra così.

Ti posto 3 esempi in cui la D40X ha sfondato i rossi, in uno vedrai che anche i verdi sono quasi andati. Il risultato è una foto con colori alquanto falsati. Uh, in un file noterai il WB completamente sbagliato (ogni tanto mi capita di dimenticarlo su un settaggio diverso). COn Capture NX2 di solito lo aggiusto senza problemi, ma ora non ci riesco più. Cambiando da incandescenza a daylight, mi lascia una dominante verde e non so perchè. Non mi era mai successo prima ma ora lo fa tutte le volte che cambio WB. Boh.

http://www.mediafire.com/?maobdmcb8c8h68r

http://www.mediafire.com/?e31wias5o635f9o

http://www.mediafire.com/?glhcwtrn058lfp1

Questi sono i link dei RAW. Grazie comunque per l'aiuto!
_Led_
QUOTE(fabco77 @ Nov 9 2010, 07:38 PM) *
ciao Led, scusa il ritardo, ma ho dovuto ricercare i files, operazione tutt'altro che agevole.... rolleyes.gif

Ti posto 3 esempi in cui la D40X ha sfondato i rossi,


Grazie fab,

Prima foto:
IPB Immagine

Questi sono gli istogrammi dei valori di luminanza raw dopo moltiplicazione per correggere la minore sensibilità sul rosso e sul blu e PRIMA dell'applicazione del WB, tra l'altro si possono vedere i valori con i quali verranno moltiplicati tali valori per l'applicazione del WB.
Si nota facilmente che non vi sono fenomeni di clipping in nessuno dei canali, si nota anche la caratteristica compressione "visually lossless" dei file NEF.

IPB Immagine

Qui lo stesso file dopo applicazione del WB, del gamma e dello spazio colore sRGB: non vi sono ancora particolari fenomeni di clipping anche se si nota chiaramente come il canale rosso è stato spostato a destra più che gli altri canali (la "media" dei valori del rosso). Si nota anche il "pettine" creato dalla compressione "lossy".

IPB Immagine

Sempre lo stesso file dopo applicazione del WB, nello spazio colore aRGB: i valori sono più "compressi" con quello che ne consegue: nel caso avessimo avuto problemi con il sRGB, in questo caso lo spazio aRGB avrebbe forse recuperato qualcosa.

Questo file non ha problemi di clipping e può essere lavorato come più ci aggrada, a parte forse un relativo rischio di posterizzazione dovuto alla compressione "lossy" dei valori raw.

Secondo file:
IPB Immagine
I valori raw prima del WB sono decisamente sbilanciati a favore del rosso, a causa del colore arancio dei fiori, ma il canale rosso è comunque correttamente esposto e non presenta clipping, gli altri canali sono sottoesposti,ciò provocherà l'apparire di noise evidente dopo l'applicazione del WB. Può essere che il "3D color matrix" abbia fatto appositamente una scelta conservativa?

IPB Immagine

Lo stesso file dopo applicazione del WB nello spazio sRGB, abbiamo ancora valori non clippati in tutti canali, il file è ancora lavorabile correttamente.

Terzo file:
IPB Immagine

La foto è fortemente sovraesposta in tutti e tre i canali, con ampie zone in clipping non recuperabili

IPB Immagine

L'applicazione del WB nello spazio sRGB non migliora ovviamente, la situazione: la foto è assolutamente irrecuperabile.
Ma questo NON è un problema del canale rosso, qui è tutta la foto fortemente sovraesposta.

Ho provato a sviluppare la prima e la seconda foto con rawtherapee, i file sono lavorabili, il secondo file mostra un po' troppo rumore per gli standard attuali, forse per i motivi suesposti.

L'unico problema che mi sembra possa riscontrarsi, penso possa ricondursi ad una potenziale posterizzazione sui petali magenta forse causati più che altro dal tipo di compressione del NEF. Sarei curioso di un confronto tra un file lossless ed uno compresso: se ho tempo proverò con la mia D700. Un consiglio potrebbe essere quello di ridurre la saturazione localmente sui petali con gli Upoint di NX.

Ciao wink.gif

P.S. voglio qui ricordare l'autore del bel programma che ho utilizzato in questa occasione: si tratta di Rawanalyse sviluppato dall'utente Gaborsch di dpreview, che purtroppo è venuto a mancare la scorsa estate.
Che possa riposare in pace.
_Led_
Per confronto, questa è fatta con la D700:
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali. Ingrandimento full detail : 87.3 KB
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali. Ingrandimento full detail : 362.9 KB
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