QUOTE(Ayanamy @ Nov 7 2010, 12:19 PM)
Ciao Claudio :-)
sono di opinione diversa su un paio di punti.
L'Adobe RGB non è uno standard HDTV. Dunque dal momento che non è uno standard riconosciuto in ambito Tv come lo dichiari? E' anche una questione di comunicazione e marketing.
L'NTSC sarebbe uno standard "dichiarabile", ma non ci arrivano se non i monitor superprofessionali, che adottano magari una retroilluminazione a Led RGB.
Ciao!
Beh, sì, stiamo RISCHIANDO pericolosamente l'OT... Vediamo di riportarlo in carreggiata...
Dunque... Ci sono vari aspetti della questione "visualizzazione di immagini a distanza" (image broadcast). Per prima cosa bisogna mettersi d'accordo su come "confezionare" il segnale, vale a dire che gamma di frequenze usare, come dichiarare la portante, com'è incapsulato il segnale "utile", e così via. Qui di standard ne esistono già vari: il PAL che usiamo noi europei tranne i Francesi che usano il SECAM (uno dei due SECAM, a dire il vero), e l'NTSC di origine anglosassone. L'NTSC non è quindi uno standard di spazio-colore, men che meno "professionale" e che non c'entra nulla con i moderni televisori (è in uso da sessant'anni, al pari del PAL che peraltro gli è superiore in vari aspetti).
All'interno di questi standard, poi, sono inglobate varie norme tecniche che si occupano di definire vari aspetti tecnici.
Tra cui... lo spazio-colore.
Ecco il problema. Le macchine fotografiche più evolute catturano 14 bits-colore per canale, e hanno com'è noto tre canali. Totale 14x3 = 42bits. Malauguratamente, le interfacce grafiche "consumer" e anche quelle professionali orientate alla grafia vettoriale (mondo del CAD in cui lavoro) sono ferme a 32 bits totali (quelle 3D pro perché non gli serve, la potenza che hanno la forniscono in tutt'altra direzione), il che significa 8 bits-canale + canale della trasparenza ("alpha-channel") che si prende altri 8 bits.
Morale della favola: se scatti in modalità "14bits", nessun computer "consumer", abbinato a nessun monitor qualsivoglia, avrà la possibilità di riprodurre ESATTAMENTE le tonalità memorizzate dal sensore (più che dal sensore: sensore+filtri+catena di dematricizzazione).
Spazi più estesi sono a disposizione delle schede grafiche professionali del mondo DTP, dove ho sentito essere piuttosto comune lavorare a 48 bits totali (che non so bene a cosa corrisponda, forse 16x3 ma allora dov'è il canale "alpha"?)
Inoltre, anche se scatti in modalità 8bits, sorge il problema della mappatura-colore ("spazio-colore"), vale a dire ad ogni valore di bit-colore, che frequenza esattamente voglio riprodurre? La "scelta" non è infatti infinita, ci sono 256 valori discreti per ogni asse dello "spazio" a 2^24 bits...
Chiarita la questione a livello di computer, cosa succede col broadcast? Succede che le ultime tecnologie permettono sì di trasmettere informazioni cromatiche "complete" (vale a dire simili o uguali a quelle delle schede grafiche dei computers, o delle macchine fotografiche finché si resta nel mondo dei 8bits-canale), ma che questo non è stato vero fino a "ieri", cioè fino ad oggi in realtà. Per motivi legati alla larghezza di banda disponibile, lo spazio-colore broadcast "tradizionale" è molto, ma molto più ristretto. Il "nero" comincia per esempio in realtà dal grigio scuro, mi pare il "grigio 10" in cui R, G e B sono tutti pari al valore 10, e il "bianco" finisce invece non a 255,255,255 bensì a 250,250,250. Il tutto, riferendosi al mondo della computer-grafica.
Allora, se io commercializzassi un TV color ADESSO, di cosa mi dovrei preoccupare?
Di questo:
- dovrebbe essere compatibile con lo spazio-colore attuale. Bene, mi dirai, se ne adotto uno più esteso, per definizione inglobo anche quello ristretto. Parzialmente vero...
- dovrebbe essere compatibile con il segnale attuale. Questo tutti i TV o fanno, ma a prezzo di una ricodifica interna per aumentare la risoluzione da 720x516 del PAL "analogico" o "digitale" che sia, su su fino alla risoluzione nativa del pannello, che dovrebbe essere (dico dovrebbe xké lo standard non è chiuso) 1280x1024, e lasciamo stare la questione dei pixels quadrati piuttosto che rettangolari perché non ne finiremmo più. Nel processo, chiaramente ammorbidimenti vari si vedono, morale della favola col segnale "vecchio" in bassa definizione un pannello full-HD si comporta mediamente peggio di un bel plasma 720x516 nativo, di un cinque anni fa circa.
- dovrebbe essere compatibile con lo spazio-colore "futuro"
- dovrebbe essere compatibile col segnale "futuro".
OK, adesso il video HD ha almeno un draft-standard, cioè codifica il segnale in AVCHD Mpeg-4, usa audio di un certo tipo, usa una portante di un certo tipo, e... specifica UNO spazio-colore ben definito. Perché quello e non un altro? Semplicemente perché la "mappatura" bit-colore che effettua è sufficientemente simile all'ottimo ANCHE per interpretare correttamente un segnale "vecchio".
Cambia, a parità di bits, l'ampiezza di gamut e tutt'a un tratto le trasmissioni "vecchie" assumeranno dei colori NON corrispondenti agli intenti del trasmittente. Il fruitore della tasmissione potrebbe chiedersi, per esempio, perché il logo di Rai2 sia diventato improvvisamente aranciognolo, o le squadre di Amici non siano più blu e bianche ma malva e grigietta... Sto esagerando, beninteso.
Il tutto ci ha riportati, a gran fatica ma credo senza troppo OT, al punto di partenza della tua discussione
QUOTE(Ayanamy @ Nov 7 2010, 12:19 PM)
Quindi essere penalizzati perchè si dichiara una conformità ad uno standard e invece lo si supera addirittura, andando meglio incontro proprio a chi come un fotoamatore può finalmente usare la TV anche per vederci le foto in Adobe RGB, che è proprio quello che i moderni TV si propongono di fare (ed anche qui non concordo tanto con te, oggi è d'obbligo pensare una TV in termini multimediali) è segno di grande miopia dal mio punto di vista.
Io la mia prossima TV mi piacerebbe poterla scegliere proprio con l'obiettivo di vedere le foto nel modo migliore possibile, ovvero con uno spazio colore Adobe RGB (peccato solo che si sia andato ad affermare il formato 16:9, sarebbe stato maggiormente corretto per come percepiamo le immagini il 16:10, su quale le foto si sarebbero viste senza le bande nere ai lati.. ma questa è un'altra storia).
Vabbè .. siamo andati OT. :-)
Eh eh... vedi? Il fatto è che non ci sono molte strade:
- O si ripensa radicalmente il broadcast per "allinearlo" a molte altre tecnologie che nel frattempo sono "partite per la tangente", ma allora per moltissimi studios vorrà dire riconvertire costosissime attrezzature già oggi esistenti
- O si persegue sulla strada "né carne né pesce, ma accontentiamo - più o meno bene - tutti", col che un TV non sarà MAI un visualizzatore "calibrato" di immagini fotografiche.
Conoscendo queste particolarità, non ho alcun dubbio che anche una persona "cromaticamente esigente" come te potrà riuscire a crearsi le sue compensazioni di default adatte a trasferire al meglio le immagini fotografiche dalla macchina al TV ad alta definizione.
Ciao!