QUOTE(Attilio PB @ Feb 1 2010, 07:11 PM)
Ciao Marco,
parlare genericamente di soggetti che ingannano l'esposimetro non è corretto, quando parliamo di "esposimetro" in realtà stiamo parlando di una serie di oggetti molto diversi tra di loro e con metodi di funzionamento altrettanto diversi.
Tralasciamo tutti gli esposimetri esterni, sia a luce incidente che a luce riflessa che per luce flash, e pensiamo solo all'esposimetro interno alla nostra macchina. L'esposimetro interno ha diversi modi di funzionamento, puo' leggere l'intera scena (Matrix) e fare una serie di valutazioni piu' o meno attendibili, puo' leggere la scena e dare prevalenza all'area centrale della nostra inquadratura, oppure ancora puo' leggere una porzione molto piccola della scena in un punto ben preciso (spot).
Con le moderne macchine reflex utilizzando il Matrix difficilmente il sistema verrà ingannato, le situazioni difficili sono già previste e ben interpretate, nella maggior parte dei casi si tratta solo di conoscere il corretto funzionamento dell'esposimetro e mettere a fuoco con il giusto punto AF, poi il sistema interpreterà tutti i dati a sua disposizione e ci fornirà delle indicazioni che potremo seguire con una certa tranquillità.
Viceversa quando esponiamo in SPOT otteniamo una lettura assoluta dell'esposizione, il sistema non interpreta nulla e semplicemente ci restituisce un valore di esposizione tale che, seguendolo, il soggetto su cui abbiamo valutato l'esposizione verrà reso con un tono medio. In questo caso naturalmente sarà nostro compito interpretare i valori forniti e, sulla base della nostra esperienza, operare gli aggiustamenti del caso in funzione della conoscenza del tono reale del soggetto misurato.
Il problema grossolanamente si risolve facilmente, soggetto bianco +2 EV e soggetto nero -2EV, se vuoi essere certo al 100% di non bruciare nulla sul soggetto bianco compensi di +1,7 EV, tuttavia questo tipo di principio ci porta lontano dal vero motivo per cui si lavora in spot, cioè ottimizzare l'esposizione di una scena o di un soggetto. Se operiamo aggiustamenti piu' o meno standard tanto vale lavorare in Matrix, non c'è da vergognarsi e spesso ragiona meglio (o molto meglio) di noi; se invece vuoi ottimizzare l'esposizione ed uscire dalle logiche del matrix allora una serie di letture spot, oppure una lettura spot sul punto giusto, da interpretare ed aggiustare in base alle condizioni di luce del momento, del tipo di soggetto su cui hai misurato e del risultato desiderato, sara' la strada da seguire, ma in questo caso l'esperienza personale è determinante per sapere cosa fare.
Ciao
Attilio
Il sistema del +2/-2 lo uso anch'io quando ho una scena con un soggetto bianco o nero di cui mi interessa mantenere la trama o le sfumature.
Le reflex DX, scattando in NEF hanno una gamma dinamica di 5-6 stop (alle basse sensibilità), e facendo delle prove ho notato che per bruciare un soggetto bianco bisogna sovraesporre di più di 3 stop.
Ciao, Mattia