Quoto Mauro, la risposta è sintetica ma la condivido appieno. Aggiungo: caccia fotografica vuol dire tutto e nulla. Il dubbio tra fx e dx può nascere per i volatili ed in specie i passeracei. Se si fa foto da un capanno, al fattore moltiplicativo si può facilmente rinunciare. Se si fanno foto studiate, e si cerca di avvicinarsi al soggetto, con tempo, pazienza e conoscenza...idem, il fattore moltiplicativo lascia il tempo che trova. Se si va in giro e si spera di far foto a qualcosa, allora il dx rispetto al fx è un vantaggio.
Escludendo ogni considerazione relativa al prezzo, in base al tipo di approccio alla "caccia" fotografica si può decidere se rinunciare alle qualità e soprattutto alla tridimensionalità della D3 per avere il soggetto più vicino (diciamo così).
Per come son fatto io, preferisco avvicinarmi al soggetto costruendo e aspettando la foto con pazienza e conoscenza dei luoghi e delle abitudini del soggetto.
Se si vogliono fare foto senza pazienza, senza mimetizzazione, senza studio del soggetto, senza aver tempo da perdere, ecc ecc, va bene il dx, ma allora va bene anche un obiettivo il più lungo possibile (non basta mai) e alla fine...anche a 50 metri, ...il fucile
Al solito son sempre discorsi personali, legati alle proprie attitudini, disponibilità economiche, tempo, dimensioni di stampa.
Per me, e ripeto per me, la risposta è SI, il passaggio a D3 converrebbe. Non stampo mai oltre l'A3+, mi piace avvicinarmi ai soggetti per "sentirli" oltre che fotografarli, studiarli...e ritengo che la stampa di un crop di una foto della D3 sia comunque ancora migliore di quella di una D300 non croppata.