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Coolshot
Ciao a tutti, ho letto con interesse sul sito www.nadir.it un recente articolo sull'importanza di calibrare il monitor. L'articolo oltre a spiegare molto bene lo scopo dell'operazione, offre una piccola guida per la calibrazione attraverso Adobe Gamma e conclude, consigliando l'acquisto di un dispositivo hardware che senza tanti problemi ci porta subito alla risoluzione del problema.
Ho da poco più di un mese la D70, non ho una stampante e vorrei cominciare a "produrre" immagini su carta.
Trovo poco pratica la calibrazione con Adobe Gamma (ogni volta mi pare di ottenere un risultato diverso) devo orientarmi all'acquisto di un dispositivo hardware? voi come vi comportate?

Grazie.
Giorgio Baruffi
io utilizzo, e con estrema soddisfazione, un prodotto della Pantone Colorvision, il Color Plus... è un piccolo dispositivo di calibrazione, con il relativo software di gestione...

beh, è tutta un'altra cosa rispetto al buon Adobe Gamma, credimi... oltretutto non costa eccessivamente...

riesco perfino ad utilizzare con buona precisione anche il mio monitor lcd che non è specifico per il fotoritocco... certo è che l'altro mio monitor, flatron crt, sembra un altro monitor calibrato così...

wink.gif
corradi55
Anch'io ho preso il Color Plus, però non sono mai riuscito ad utilizzarlo perchè Windows , durante la rilevazione dei colori del monitor, blocca il programma dando un comunicato di errore.
Qualcuno è a conodìscenza del problema? huh.gif

grazie.gif grazie.gif

Massimo
Coolshot
Grazie per le risposte,
vi chiedo ancora: se il fine è fare del bianco nero, la calibrazione in oggetto è ancora fondamentale?

Giorgio Baruffi
beh, per me è ancora più necessaria... nel b/n la differenza fra delle buone tonalità di grigio e dei grigi medi piatti è molto labile...

wink.gif
Marco Negri
Vedo più consona la discussione in "Tecniche fotografiche".

Un saluto.
domenico marciano
Anche io uso il Pantone della Colorvision,
devo dire che in un primo momento ero un po' deluso ma poi piano piano sto iniziando a smanettarlo di piu' e a capire come usarlo al meglio.
Comunque indispenzabile.
meialex1
Se posso dire la mia calibrate bene il vostro monitor e la differenza in fase di stampa la noterete, eccome.
Mi sono fatto prestare dal mio laboratorio di stampa il Profile Maker e da quando
ho effettuato la calibra. mi sembra si sia aperto un'altro mondo.
p.s. mi hanno dato anche delle dritte sul come calibrare perchè io non lo avevo mai fatto prima.
A primo impatto ho pensato che schifo questi colori!!!!!
Ma ho stampato le primw foto e magia......
Ciao a tutti
zalacchia
Tarare e profilare al meglio il proprio monitor è la prima delle cose importanti da fare. Comunque io mi trovo benissimo con Adobe Gamma, certo mi piacerebbe provare una di quelle sonde...prima o poi...


Ciao
Stefano Z.
Coolshot
QUOTE
Mi sono fatto prestare dal mio laboratorio di stampa il Profile Maker e da quando
ho effettuato la calibra. mi sembra si sia aperto un'altro mondo.
p.s. mi hanno dato anche delle dritte sul come calibrare perchè io non lo avevo mai fatto prima.

Hai voglia di spiegarmi i consigli che ti hanno dato?
Per tornare alla domanda iniziale: il Profile Maker è un programma o uno strumento hardware?
molecola
Magie di Google..... smile.gif

ProfileMaker
meialex1
Il prof. è un pacchetto composto da programma e strumento che ti aiutano nel
calibrare il tuo monitor, (n.b. devi usare il monitor solo con lo stesso pc in quanto il prof. agisce anche sulla scheda video).
i consigli sono parametri da impostare:
gamma 2.1
temperatura colore 5500°K
e luminosità 95%
Ripeto questi sono i parametri dati dal mio laboratorio di stampa, non è detto che siano validi per tutti, provateli stampate una decina di foto con situazioni luce colore ecc., altrimenti li cambiate.
Ciao
mauro65
E' possibile calibrare i monitor dei notebook?
Da qualche parte avevo letto non è possibile. E' vero?

Io ho un HP Compaq NX9010

Grazie. Mauro
Giorgio Baruffi
sempre con lo stesso aggeggio, io ho fatto così anche sul mio nb...
wink.gif
Coolshot
Nell'articolo a cui facevo riferimento nel messaggio iniziale si diceva che l'operazione di calibrazione va effettuata periodicamente.
Voi ogni quanto la eseguite? notate delle differenze?

Faccio queste domande perchè 100 e passa euro non sono pochi......... smile.gif

Grazie a tutti!
Giorgio Baruffi
ogni 15/20 giorni, ci metti 10 minuti forse...

wink.gif
meialex1
Per Giorgiobs
Ciao
Ti volevo chiedere come mai calibri il monitor così spesso?
Ci sono problemi per cui con il tempo pc e monitor perdono questi valori?
Io come hai potuto leggere ho calibrato il mio monitor-pc con uno strumento che mi hanno prestato, devo quindi presumere che tra x giorni arisono da dove sono partito?
Ultima cosa mi puoi dare i dati dello strumento che hai tu per un moi eventuale acquisto.
grazie.gif
domenico marciano
E' normale che con il passare del tempo e con l'uso i fosfori non hanno piu' quella caratteristica dei colori come appena comprato.Ecco perche' con l'uso giornaliero e usandolo intensamente per lavoro i colori cambiano, e quindi per avere un controllo e' meglio affidarsi ad una sonda per misurare colori e temperatura del bianco.
meialex1
il discorso è valido sia per lcd che per il crt?
domenico marciano
Credo di si.
Francesco T
Uso anch'io lo Spyder, ed ho un monitor lcd.
L' operazione di per sè è semplice, tuttavia pur avendo il mio monitor la possibilità di calibrare i colori singolarmente, essendo collegato in DVI, lo stesso inabilita tale funzione. Risultato: calibrazione completamente automatica.

Per me - discromatopsico - il colorimetro è di fondamentale importanza, in quanto da solo non potrei apprezzare alcuna sfumatura.
In ultimo aggiungo che calibro il monitor, diciamo ogni tre - sei mesi.

Saluti.

morgan
QUOTE (Francesco T @ Feb 15 2005, 06:53 PM)
Uso anch'io lo Spyder, ed ho un monitor lcd.
L' operazione di per sè è semplice, tuttavia pur avendo il mio monitor la possibilità di calibrare i colori singolarmente, essendo collegato in DVI, lo stesso inabilita tale funzione. Risultato: calibrazione completamente automatica.

Per me - discromatopsico - il colorimetro è di fondamentale importanza, in quanto da solo non potrei apprezzare alcuna sfumatura.
In ultimo aggiungo che calibro il monitor, diciamo ogni tre - sei mesi.

Saluti.

Anch'io uso lo Spyder per calibrare il mio monitor LCD, e la procedura che utilizzo è la stessa indicata da Francesco. Pollice.gif Pollice.gif
Saluti

Franco
oesse
peccato che lo spider non funzioni con apple. Ed il prodotto che invece funziona ... costa 100 € in piu'!

.oesse.
Coolshot
E' lo scotto che dovete pagare per appartenere all'elite...... wink.gif
Marco Negri
QUOTE (zalacchia @ Feb 13 2005, 06:57 PM)
Tarare e profilare al meglio il proprio monitor è la prima delle cose importanti da fare...................


Dear;
Dalle precise parole di Stefano, traggo spunto per documentare meglio.......

Spesso nel nostro Forum trattiamo di profili, colorimetri e metodi per “tarare” il Nostro monitor in modo di avere una risultanza colorimetrica il più precisa possibile.
Sarebbe bello insieme trarre delle conclusioni su.... cos’è esattamente un Profilo colore.

La Gestione del colore
L’avvento dell’era digitale ha consentito di raggiungere molti importanti traguardi nel settore della gestione del colore ed in particolare nei campi della progettazione grafica, della prestampa, del video e della fotografia digitale. Questi traguardi hanno però messo in luce nuovi
problemi, tra cui quella la difficoltà di riprodurre lo stesso colore su monitor diversi.
Le caratteristiche del colore cambiano infatti da monitor a monitor. Per risolvere questo problema, è essenziale avere uno strumento in grado di controllare o gestire queste differenze. La soluzione più efficace per la gestione del colore dei monitor consiste nell’utilizzare un dispositivo hardware ed un’applicazione software per la regolazione e il controllo del colore su uno o più monitor .
Per gestire il colore in modo ottimale, è essenziale calibrare correttamente e creare singoli profili personalizzati per tutti i monitor utilizzati.
Dopo la calibrazione del monitor e la creazione del profilo, questo viene utilizzato per comunicare con il sistema operativo e l’applicazione software nonché per visualizzare le immagini nelle modalità desiderate.

Il cervello umano percepisce il colore attraverso gli stimoli di tre tipi di cellule nervose presenti negli occhi e sensibili alle aree del rosso, del verde e del blu dello spettro. Per questo motivo per la riproduzione del colore sui monitor vengono utilizzati pixel composti da tre punti che
emettono rispettivamente luce rossa, verde e blu.

L’intensità della luce emessa dai punti di rosso, verde e blu di ciascun
pixel è impostata in funzione di tre impostazioni comunemente note
come R, G e B, per le quali è possibile specificare un valore intero
compreso tra 0 e 255 per ogni singolo pixel.

• Se si seleziona l’impostazione R=255, G=255, B=0, i punti di
rosso e verde saranno visibili alla massima intensità, mentre il punto
di blu non sarà visibile. Il colore risultante è un giallo intenso.
• Se si seleziona l’impostazione R=128, G=128, B=128, i tre punti
di rosso, verde e blu verranno visualizzati con un’intensità media. Il
risultato combinato è un pixel il cui colore viene percepito come
grigio intermedio.
• Se si seleziona l’impostazione R=0, G=0, B=255, i punti di rosso e
verde non saranno visibili mentre il punto di blu sarà visibile alla
massima intensità. Il pixel risultante verrà quindi globalmente
percepito come di colore blu intenso.

Valori RGB dipendenti dal dispositivo
Come detto in precedenza, ciascun monitor ha impostazioni RGB specifiche, che vengono scelte dai produttori dei monitor in base ai componenti utilizzati. Conseguentemente, le stesse impostazioni RGB generano colori diversi a seconda dei monitor.
Queste differenze non dipendono solo dai diversi componenti, ma anche da altri fattori. Sulla resa del colore dei monitor TFT influiscono infatti altri fattori importanti; ad esempio:

• I filtri colore utilizzati per creare i punti di ciascun pixel
• La natura delle retroilluminazioni
• Le caratteristiche di trasmissione della luce della tecnologia a cristalli liquidi utilizzata
• La luminosità, il contrasto e altre impostazioni
• Il numero degli anni di utilizzo del monitor

Ad esempio se prendiamo in considerazione che;.
Su alcuni tipi di monitor il blu potrebbe propendere verso l’azzurro, su altri verso il blu scuro e su altri ancora verso un’altra tonalità di blu. Ciò vale per tutti i colori, non solo per il blu.
Poiché il colore effettivamente ottenuto con un’impostazione RGB specifica non è necessariamente identico per tutti i monitor, gli studiosi del colore affermano che i valori RGB dipendono dal dispositivo.

Influenza delle caratteristiche del dispositivo:

A causa dell’influenza delle caratteristiche del dispositivo, un’immagine specifica, ad esempio una foto digitale, non viene necessariamente visualizzata allo stesso modo su due monitor diversi. In alcuni casi, ci sono sostanziali differenze di colore, contrasto o dettaglio che possono avere ripercussioni molto negative sulla produttività. L’agenzia che riceve una foto da un fotografo può avere l’impressione che sia necessario correggere in qualche modo il colore della foto, anche se tale operazione è già stata fatta dal fotografo. Lo stesso problema può verificarsi quando si invia alla stampante un disegno in formato digitale incluso nel documento di un cliente. I colori visualizzati sul monitor della stampante possono non coincidere con quelli che vedeva il cliente.

Calibrazione del monitor e profili dispositivo:

Il monitor viene calibrato in termini di:
luminosità,
gamma,
temperatura del punto di bianco.
Ciò consente al professionista del colore di scegliere consapevolmente la gamma di colori da visualizzare sul monitor ed essere certo che i colori visualizzati corrispondano a quelli standard.

Per il monitor viene creato un profilo ICC (International Color Consortium), incorporato automaticamente nell’immagine prodotta dalla workstation del professionista. Il profilo ICC funge da convertitore tra i valori RGB e le misurazioni colorimetriche assolute espresse in un modello colore scientifico, quale CIELAB o Yxy.

Questi meccanismi di conversione contenuti nel profilo ICC permettono ad un qualsiasi altro monitor (o una qualsiasi altra periferica, ad esempio una stampante) di riprodurre fedelmente gli stessi colori assoluti anche in presenza di componenti, impostazioni e numero di anni di utilizzo diversi. Il vantaggio? Tutti gli utenti possono vedere gli stessi colori in tutte le fasi del flusso di lavoro.


Calibrazione del monitor
Il processo di calibrazione consente ai professionisti di impostare la gamma desiderata per i colori da visualizzare.

Curva della gamma.
Questa curva determina le caratteristiche dei colori assoluti associate a tutti i valori RGB tra il punto bianco e il punto nero.
Esprime l’intensità della luce emessa da ciascuno dei punti RGB per ogni valore intermedio compreso tra 0 e 255. In particolare, la forma della curva della gamma determina il livello di dettaglio e il contrasto visualizzati sul monitor. Questa curva viene descritta mediante un valore numerico che ne indica l’inclinazione.

Punto di bianco.
Il punto di bianco esprime le caratteristiche del colore visualizzate in base al valore RGB R=255, G=255, B=255. Per riferirsi a tutte queste caratteristiche viene genericamente utilizzato il termine Temperatura del punto di bianco, in base al modello sviluppato dagli operatori, secondo cui un dato corpo portato a una certa temperatura emette luce di un colore specifico. Questa temperatura è espressa in gradi Kelvin (°K). L’impostazione comune della temperatura del punto di bianco nel flusso di lavoro di prestampa è compresa tra 5000 e 6500 K. Per modificare la temperatura del punto di bianco, è necessario regolare l’intensità o guadagno dei punti di rosso, verde e blu emessi in corrispondenza di un valore RGB pari a (255, 255,255).

La luminosità
Si definisce la luminosità complessiva del monitor.

Con un colorimetro, è possibile regolare tutti questi fattori e definire le impostazioni desiderate per luminosità, gamma e temperatura del punto di bianco. Il sensore è un dispositivo avanzato che misura la luce emessa dal monitor e la esprime in termini colorimetrici assoluti.

Profili dispositivo
I profili del dispositivo costituiscono l’elemento più importante della gestione del colore, in quanto in assenza di un profilo ICC non è possibile gestire il colore a livello di grafica.
I profili svolgono tre importantissime funzioni:
• Descrivono il colore effettivamente rappresentato dai valori dei pixel RGB
• Mettono in relazione i valori RGB dipendenti dal dispositivo con i valori CIELAB/Yxy non dipendenti dal dispositivo
• Contengono i dati per la conversione dei valori RGB prodotto da ciascun dispositivo nel valore numerico CIELAB/Yxy.

Spero di non averVi annoiato.

P.S. dimenticavo...io utilizzo Adobe gamma.... laugh.gif laugh.gif scherzo... tongue.gif


Un saluto.
oesse
annoiato?
l'ho stampato!

.oesse.
Giorgio Baruffi
in stampa!

GRAZIE Marco!!!!

sono cose che dovremmo sapere, ma messe li belle belle tutte assieme fanno sempre comodo!

wink.gif
reflex1979
Scusate ma qualcosa continua a non essermi perfettamente chiara sull'uso di tale sonda.
Fin' ora, per creare il mio profilo colore da usare con il photoshop al fine di far corrispondere i colori del monitor con la stampa Dlab del mio laboratorio ho utilizzato il seguente metodo:
Ho salvato su un cd 5 o 6 foto di soggetti con svariati colori e sfumature di verde, rosso e blu e l'ho portato al mio laboratorio richiedendo la stampa chimica su carta Agfa Sensatis.
Ritornato a casa inizio la regolazione tra i partametri del photoshop ,gamma,punto di bianco,compensazione colori,valori xey di rosso verde e blu.Luminosita' e contrasto monitor... avendo sempre come punto si riferimento l'obiettivo di far coincidere il piu' possibile i colori della foto a quelli visualizzati sul mio monitor.
Utilizzando la sonda E' possibile farle calcolare la corrispondenza con il Dlab usando la foto come riferimento o devo essere sempre io a fare tale lavoro?
grazie.gif
Francesco T
A questo punto, ricorrendo alla mia esperienza quotidiana, penso potrà essere opportuno spendere due parole sugli aspetti della percezione del colore e sulle anomalie della visione dei colori.

Quale utilizzatore di programmi di grafica non ha mai avuto dubbi circa il modello di rappresentazione del colore da adoperare? Chi non si è mai sentito un po' spaesato di fronte a sigle misteriose quali CIELAB, CMYK, HSV, RGB e simili? Di fronte a tale compito non c'è che un punto di partenza possibile: il meccanismo della percezione umana dei colori. Solo comprendendo a fondo cosa sono i colori e in che modo i nostri occhi riescono a discriminarli, potremo scegliere con sicurezza il modello di rappresentazione digitale del colore che fa di volta in volta al caso nostro.
È inoltre di grandissimo aiuto, per il grafico e per l'impaginatore professionista, il fotografo, conoscere i fondamenti percettivi della visione e della mescolanza dei colori, al fine di poter realizzare lavori che non seguano soltanto il gusto personale, ma, rispettando le regole di base della generazione e della visione dei colori e le caratteristiche dei mezzi tecnici a disposizione, consentano di fornire agli utenti prodotti davvero utili e gradevoli.
Ci sembra del tutto scontato e naturale che i colori siano una caratteristica delle cose stesse. Prendiamo in mano un bel pomodoro rosso e, mentre lo immaginiamo già affettato in un piatto a fianco di una mozzarella, pronto ad immolarsi come ingrediente di un'insalata caprese, difficilmente ci sfiorerà l'idea che il colore rosso non sia un ingrediente del pomodoro, così come lo sono invece la polpa e i semi.
Idee simili, per la verità, vengono spesso in mente a filosofi e scienziati, che infatti sono notoriamente più interessati alle idee che alle insalate…
Ed è grazie a filosofi e scienziati che sappiamo oggi con certezza che il colore non è affatto una caratteristica del mondo fisico, ma il complesso risultato dell'effetto della luce sull'apparato percettivo umano. Tornando all'esempio di prima, dunque, è corretto dire, non che il pomodoro è rosso, ma che ci appare rosso.

Anomalie della visione dei colori.

La cecità ai colori può essere totale (e in questo caso si parla di acromasia o acromatopsia) oppure parziale, il che è molto più comune: in questo caso si parla di discromatopsia o di dicromatismo, a seconda che si consideri l'anomalia in riferimento alla teoria tricromatica della visione oppure alla teoria dei processi opposti. Il daltonismo, che è l'anomalia più conosciuta (così chiamato dal nome del suo scopritore, il chimico J. Dalton), è una forma di cecità per il canale cromatico rosso-verde, che ha due sottospecie: la protanopia, una cecità più accentuata per il rosso, e la deuteranopia, una cecità più accentuata per il verde.
Queste cecità parziali sono molto più diffuse di quanto si pensi e, generalmente, non diagnosticate ma bensì confuse con una banale errata denominazione del colore !


Tralasciando ulteriori dettagli, quel che ci preme sottolineare è l'importanza per il grafico e l'impaginatore di conoscere non solo gli strumenti tecnici del proprio lavoro – i vari software e computer sul mercato – ma anche le teorie della visione e, con queste, i problemi legati ad anomalie genetiche o acquisite nella percezione dei colori, così da poter evitare, nei propri lavori, impaginazioni e soluzioni grafiche che potrebbero risultare parzialmente o totalmente invisibili, e perciò inutilizzabili, per l'utente affetto da una delle varie forme documentate di cecità ai colori.

Saluti
Marco Negri
QUOTE (reflex1979 @ Feb 15 2005, 11:01 PM)
Utilizzando la sonda E' possibile farle calcolare la corrispondenza con il Dlab usando la foto come riferimento o devo essere sempre io a fare tale lavoro?
grazie.gif

Dear.
La Tua domanda è complessa ed articolata.
Svariate volte mi è capitato di ascoltare Professionisti del digital Image, “reclamare” insoddisfazioni in luogo di stampa.
Ogni Laboratorio utilizza strumenti di stampa a volte molto costosi con un proprio e ben definito profilo colore, soprattutto le Aziende specializzate per la stampa Pro, distribuiscono o meglio offrono il proprio Profcolor al fine di tutelare il cliente che, dopo aver correttamente impostato i propri file, esporta, confronta, corregge le immagini prima dell’ invio al RIP del Laboratorio, evitando così fastidiose sorprese in stampa.
Un consiglio…rivolgeteVi sempre con maggior ragione a Laboratori dove la stampa viene considerata ancora un rito, e soprattutto dove, anche le più piccole ma a volte importanti esigenze dell’ Utente vengono prese in seria considerazione.

Un saluto.
Coolshot
Con riferimento all'ultimo messaggio di Marco Negri, la procedura operativa potrebbe essere:
-effettuare la calibratura del monitor, meglio se effettuata con una sonda.
-chiedere al fotolab una stampa e il file del suo profcolor.
-fare un confronto visivo tra monitor e profcolor.

Giusto ?
Marco Negri
QUOTE (Coolshot @ Feb 16 2005, 08:14 AM)
Con riferimento all'ultimo messaggio di Marco Negri, la procedura operativa potrebbe essere:
-effettuare la calibratura del monitor, meglio se effettuata con una sonda.
-chiedere al fotolab una stampa e il file del suo profcolor.
-fare un confronto visivo tra monitor e profcolor.
Giusto ?


Più in dettaglio, creato un file immagine mandarlo in Lab e fare un confronto a stampa ultimata "corredata di profilo colore del Laboratorio" con la visione al proprio monitor.

Per il resto OK!

Un cordiale saluto.
Marco Negri
Ancora...
un interessante Link dove potrete scaricare i profili .Icc di Adobe. wink.gif

Un saluto
Coolshot


grazie.gif



Denis Calamia
Beh..vorrei spendere due parole sull'argomento dicendo che io personalmente ho calibrato il mio monitor con Adobe Gamma,in seguito ho fatto stampare al Lab dove mi servo,una campionatura di colori e scale di grigi (test chart colorimetrico)
subito dopo aver tarato il Lab (Durst epsylon)...dopo di chè,sono corso a casa a confrontare a monitor il risultato...A qualcuno sembrerà una metodologia da "Trogloditi", ma adottando tale procedura mi sono trovato bene.Ogni tanto,quando i colori li vedo leggermente virati,chiedo allo stampatore,se è da tanto che non tara il Lab,e puntualmente mi conferma la cosa..
Halberman
Ecco un'altra Discussione con Marco Negri che spiega con grande semplicità e chiarezza argomenti complessi quanto indispensabili. Grazie Marco, anche per il Link e i consigli sul rapporto con i laboratori di stampa.

Grazie anche a FrancescoT per la l'interessante spiegazione sulla percezione del colore.
zalacchia
Bravo Marco, complimenti per la precisa e dettagliata spiegazione, al momento non ho nulla da aggiungere.

Ciao
Stefano Z.
mrflanger
Ciao ragazzi, credo che possiate aiutarmi... Fino ad oggi con diverse migliaia di stampe all'attivo in diversi formati da parte del mio laboratorio di fiducia non ho mai valutato l'idea di calibrare il monitor diversamente da come già è impostato poiché la corrispondenza colore mi sembra prossima al 90% se non più...
Con l'intento di migliorare sempre più le mie conoscenze ed il livello qualitativo delle mie foto ho pensato di chiedere il profilo colore al laboratorio dove stampo. La risposta è stata "Per quanto riguarda il profilo colore Le consiglio di utilizzare lo standard rgb del photoshop o di un qualsiasi programma di photoritocco, in questo modo otterrà delle stampe il più simile possibile a come Le visualizza al Suo monitor.
Spero di essere stata sufficientemente esaustiva".

Credete che chi mi abbia risposto non abbia abbastanza competenza in materia o è proprio così? Utilizzo un monitor lcd Philips 170C da 17'' con color temperature pari a 6500K, portandola a sRGB ho notato una corrispondenza con le foto stampate quasi totale... pensate che abbia raggiunto un buon risultato o devo controllare/calibrare qualche altro parametro?


grazie.gif
domenico marciano
MrFlanger
Se ti trovi bene, non complicarti la vita.
Denis Calamia
QUOTE (domenico marciano @ Feb 18 2005, 03:48 PM)
MrFlanger
Se ti trovi bene, non complicarti la vita.

Parole sante...La penso proprio così!! Pollice.gif
mrflanger
QUOTE (flyingzone @ Feb 18 2005, 08:03 PM)
QUOTE (domenico marciano @ Feb 18 2005, 03:48 PM)
MrFlanger
Se ti trovi bene, non complicarti la vita.

Parole sante...La penso proprio così!! Pollice.gif

Grazie, allora credo di dovermi ritenere fortunato!!!

grazie.gif a tutti!
domenico marciano
Penso proprio di si Pollice.gif
Ric5401
Ripropongo qui in sede appropriata la domanda che giustamente
ho visto chiudere dal moderatore in quanto penso che abbia giustamente ritenuto che si replicava su piu' Post.!

Non avendo un profilo Monitor per il monotor LCD, ho fatto anche io
l'errore di settare lo spazio colore SRGB,che peraltro mi sembrava di aver letto
in alcuni di questi post che andava bene,ma ieri sera Maio mi ha illuminato,
facendo notare che srgb è uno spazio di lavoro e non un profilo Monitor.
e ne ho finalmente colto la sottile e sostanziale differenza.

NKmonitor installato dai prodotti Nikon,invece è un profilo monitor generico,
e mi chiedo se va bene pur essendo generico anche per i monitorLCD o se per questi è meglio comunque non settare nulla se non si ha un profilo dedicato o un profilo creato appositamentecon strumenti di profilatura.

Inoltre la destinazine del profiloNk monitor mi confermate
che è la windows\system32\spool\drivers\color?
In alternativa per i Monitor LCD ne esistono di generici piu validi
in assenza di quello proprietario?

Grazie
domenico marciano
Paoste Inviato il Feb 22 2005, 08:33 AM
QUOTE
NKmonitor installato dai prodotti Nikon,invece è un profilo monitor generico,

Puoi partire da quello e crearti un profilo, o con Adobe Gamma o, se disponi di sonda di uno piu' appropriato.
QUOTE
Inoltre la destinazine del profiloNk monitor mi confermate
che è la windows\system32\spool\drivers\color?

Si confermo proprio li si trovano i profili che il SO carica e che tu puoi impostare.
ggigi
Per il Moderatore, Marco Negri.

grazie.gif

Ringrazio per il chiaro e utile intervento formativo sulla gestione del colore. Ne avevo proprio bisogno.

Anche io sono tra i tanti che impazziscono smanettando su Adobe Gamma con risultati deludenti. Farò come suggerito da molti: acquisterò uno Spyder. E' lo strumento migliore, oggi, per calibrare il computer?
domenico marciano
gguadagno@adsltutti
QUOTE
Farò come suggerito da molti: acquisterò uno Spyder. E' lo strumento migliore, oggi, per calibrare il computer?

Si e' il metodo migliore. Pollice.gif
Ric5401
Ho scaricato da sito della Acer i profili colore per i monitor Al 1711.
Aveva proprio il nome Al 1711.icc.
Ho aperto Capture e PP e le anteprime erano tutte gialle.
Ho aperto Adobe elements3 ,è mi ha detto che il profilo poteva essere corrotto.
Ho dovuto levare tutto.Fra le tante cose davano 2 profili da scaricare.Uno dal sito http che sembrava essere un 'Generico' e uno dal loro sito FTP,piu' specifico.
Tutte e due stesso problema.
Pensavo a un errore di Acer,ma 2 profili baca ti,mi oare strano che li mettano da scaricare.
Probabilmente nessuno li ha mai saricati

SPero che se acquisto lo Spyder,non mi faccia questo scherzo!.
Non ci sarà mica qualche limitazione Hardware del Monitor?


Sapete cosa puo' essere.?
Grazie.

meialex1
Per Paoste
Prova a vedere se sul cd che danno in corredo col monitor si trova un profilo, usalo, e guarda.
Poi tutte le foto sono gialle oppure solo alcune?
Ultima cosa prova con il profilo Nik..... dovresti averlo già nella lista dei profili quando ti fa selezionare i profili per metterli.
Facci sapere
Ric5401
Sul Cd ,purtroppo nulla.Lo fa su tutte le immagini ,ma soprattutto le anteprime.
Ho messo il Nik_NkMonitor,meglio che niente oppure, non so,forse non è neanche necessario.Non vedo differenze significative.A occhio è dura.
Grazie.
meialex1
Mi sta sorgendo un dubbio
Ma tu vedi giallo tutto quello che ti appare sul monitor o solo le foto?
Hai la possibilità tramite amico o dal tuo fotografo di fiducia di poter scattare con un'altro corpo Nikon e altro (Canon Olym. .......) e rivedile, sono lo stesso gialle oppure......
Provaci anche un DVD (se hai il lettore) o un VCD Divx guarda i colori.
Ultima cosa hai percaso toccato i parametri delle scheda video?
Se fosse ripristina tutto
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