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karim69
Ciao ragazzi, volevo fare una domanda sull'uso delle batterie ricaricabili per i flash: devo ogni volta scaricarle completamente o per 2 tre volte posso carcarle senza scarica.. rolleyes.gif spero di essere stato chiaro...
Ciao
karim69
QUOTE(karim69 @ Apr 30 2009, 01:13 AM) *
Ciao ragazzi, volevo fare una domanda sull'uso delle batterie ricaricabili per i flash: devo ogni volta scaricarle completamente o per 2 tre volte posso carcarle senza scarica.. rolleyes.gif spero di essere stato chiaro...
Ciao


Qualcuno potrebbe rispondermi..? Grazie
bergat@tiscali.it
La scarica va effettuata preferibilmente sempre, ma sicuramente quando non viene raggiunta nella carica, il valore dichiararato.
D-Mike
Sapete dirmi se c'è un sistema sull'SB600 per effettuare la scarica delle batterie?
Fin'ora le ho sempre ricaricate non appena ci impiegano più di 3 sec a ricaricare il flash.
Dico così perché, quando sei lì a cogliere l'attimo, 3 sec sono un'eternità. dry.gif

Grazie
Mike
decarolisalfredo
Togli lo Stamby accendi il flash e lascialo acceso finchè non si scaricano del tutto le pile.

Ma la cosa non mi piace troppo, è meglio fare la scarica con gli appositi caricabatterie che ne sono provvisti.

Il secondo set di batterie cariche va comunque sempre portato dietro, come la seconda batteria per la fotocamera.
giucci2005
QUOTE(karim69 @ Apr 30 2009, 01:13 AM) *
Ciao ragazzi, volevo fare una domanda sull'uso delle batterie ricaricabili per i flash: devo ogni volta scaricarle completamente o per 2 tre volte posso carcarle senza scarica.. rolleyes.gif spero di essere stato chiaro...
Ciao

Le batteria al NiMH non presentano l'effetto "memoria" (come le vecchie al NiCd) e quindi non è necessario scaricarle completamente.
Discorso più o meno analogo per le ricaricabili al Litio.
amassio
QUOTE(giucci2005 @ May 9 2009, 10:34 AM) *
Le batteria al NiMH non presentano l'effetto "memoria" (come le vecchie al NiCd) e quindi non è necessario scaricarle completamente.
Discorso più o meno analogo per le ricaricabili al Litio.


Confermo da qualche tempo non serve più a nulla scaricare le batterie prima di ricaricarle. Quando ti servono le metti sotto e vai tranquillo. Io sono 2 anni che vado avanti così serenamente :-)
marce956
Confermo: sulle moderne batterie niente piu' "effetto memoria"
Marcello
bergat@tiscali.it
Non direi proprio messicano.gif

http://www.batteryuniversity.com/

Tony_@
Tutte le pile e/o batterie hanno un effetto memoria più o meno accentuato secondo il tipo, la tecnologia e la cura adottata in costruzione (anche nello stesso tipo si possono avere differenze).

Affermare che le pile non hanno effetto memoria è un po' azzardato.
Sarebbe più corretto dire che in certi tipi l'effetto in questione è meno accentuato.

Le Ni-Cd ne soffrivano molto ed andavano scaricate praticamente ogni volta,
le Ni-Mh un po' di meno (ma solo un po'),
quelle agli ioni di litio ne sono "quasi" esenti, ma ce l'hanno (anche se trascurabile).

Insomma è bello illudersi che l'effetto memoria non esiste e fa comodo evitare di pensarci (rende la nostra vita meno problematica e ciò vale anche per me) ma questo non vuol dire che sia vero.

Poi c'e da considerare altri fattori, ma il discorso diventerebbe lungo e forse noioso per molti.

Le Ni-Mh da 1,2 v nominali andrebbero scaricate a 0,9 volt circa per elemento prima di essere ricaricate.
Se ricaricate qualche volta senza scaricarle non subiranno danni gravi ma non sarà la condizione ideale. Funzioneranno bene ma dovranno essere "riformate" dopo qualche volta per rendere ancora a pieno.

Attenzione a non insistere nella scarica drastica quando sono collegate in serie tra loro perchè l'elemento più debole (non sono mai tutti uguali come le auto dello stesso modello; una sarà sempre meno performante delle altre) tenderà all'inversione di polarità e si danneggerà dopo qualche trattamento di questo tipo.
Ogni singolo elemento da 1,2 volt non dovrebbe mai scendere sotto 0,8/0,7 volt.

Un saluto,
Tony.
Lutz!
Lasciare un flash acceso per aspettare che si scarichino le batterie è poco utile, le batterie caricheranno il condensatore e poi non useranno altra energia se non per tenere acceso il display.
Fate qualche scatto in piu a 1/2 potenza e si scaricheranno in fretta....
Tony_@
Un flash anche solo acceso sottrae energia alle pile.

Per sincerarsene basta collegare un cavetto al positivo ed uno al negativo dell'alloggiamento pile ed alimentare il lampeggiatore con le stesse pile in contenitore esterno oppure con una sorgente in corrente continua di pari voltaggio.

Ponendo in serie ad uno dei cavetti d'alimentazione un amperometro si potrà vedere che il transito di corrente è tuttaltro che trascurabile e tale da essere in grado di danneggiare le pile stesse per eccessiva scarica (se dimenticate).

La corrente assorbita in queste condizioni varia da alcune decine ad alcune centinaia di milliampere, secondo la tensione delle pile (1,2 - 1,5 volt moltplicati per il numero di elementi) e principalmente secondo la caduta di tensione che il circuito regolatore deve infliggere all'alimentazione.

SCONSIGLIO questo espediente per scaricare le pile se non tenendo sotto controllo in tempo reale lo stato delle stesse.

Bye,
Tony.
tokun
mi scuso per l'intromissione ma visto che si parla di batterie ricaricabili vi chiedo delucidazioni smile.gif


qualcuno ha mai provato le sanyo eneloop? stavo pensando di comprarmi 4 eneloop 2000mAh e 4 da 2700mAh sempre sanyo (che sono le batterie che secondo studio hanno la capacità nominale quasi identica a quella effettiva).
qualcuno le ha mai provate su campo?

ho letto anche che le NiMh essendo a 1.2V hanno meno spunto e quindi allungano il tempo di ricarica del condensatore dei flash in confronto alle alkaline, è vero? grazie a tutti!
tokun
texano.gif
Tony_@
QUOTE(tokun @ May 26 2009, 10:49 AM) *
................ ho letto anche che le NiMh essendo a 1.2V hanno meno spunto e quindi allungano il tempo di ricarica del condensatore dei flash in confronto alle alkaline, è vero? grazie a tutti!

Assolutamente ----> " NO " !

La velocità di ricarica del flash è determinata dalla sua circuiteria e dalla predisposizione delle pile ad erogare correnti intense. Potrai quindi avere tempi di ricarica condensatore ridotti con pile da 1,2 volt adatte allo scopo e tempi invece più lunghi con altre da 1,5 volt di qualità mediocre.

Io uso pile Uniross Hybrio da 1,2 volt (quelle rosse) che mi danno tempi di ricarica inferiori a qualsiasi altre pile io abbia mai provato, ricaricabili o alkaline che siano e non è escluso che ce ne siano di altre marche.
L'importante è sceglire quelle giuste perchè ce ne sono, anche se non cambia la marca, di prezzo e di performance diversi (anche tra le Uniross).

La tensione (volt) richiesta per la ricarica del condensatore è sempre inferiore a 1,2 volt moltiplicato il n° di elementi (es. 2,4 volt nel caso di 2 elementi da 1,2 - oppure 4,8 con 4 el. - o ancora 7,2 volt nel caso di 6 el.) ed è ridotta da un regolatore di tensione interno al flash, pertanto, essendo sempre la stessa, il tempo di ricarica non cambia a parità di performance delle pile anche se la tensione in ingresso è superiore.
Quella in eccesso va dispersa (abbattuta al valore prestabilito).

Ti linko 2 discussioni con messaggi (vedi anche gli altri successivi nelle stesse) che potranno farti meglio capire come vengono utilizzate le pile nei lampeggiatori:

QUESTA (1) e QUESTA (2)

Un saluto,
Tony.

PS- Scusa il ritardo nella risposta ma sono stato assente qualche giorno.
tokun
QUOTE(Tony_@ @ May 28 2009, 01:08 PM) *
Assolutamente ----> " NO " !

...

PS- Scusa il ritardo nella risposta ma sono stato assente qualche giorno.


figurati anzi, ti ringrazio immensamente delle delucidazioni, probasbilmente risparmierò molti soldi da ora in poi!!!

ciao!
oxygen1979
non uso molto i flash e non ne sono certamente un esperto ...

uso ed ho provato tante batterie ricaricabili per altri motivi ... tra tutte le varie che ho provato alla fine le sanyo sono risultate le migliori

per quanto riguarda scaricarle sarebbe sempre consigliato farlo ... andrebbero scaricate singolarmente e caricate singolarmente per avere il massimo delle loro prestazioni ... oppure bisognerebbe utilizzare un equalizzatore ( che fa la stessa cosa ma in automatico ) inoltre sarebbe il massimo utilizzare una forte corrente di scarica ed una carica adeguata a secondo della batteria

ovviamente tutto questo è per cercare di farle rendere al massimo ... per un uso "medio" un caricabatterie "decente" e scaricarle una volta ogni tanto va piu' che bene

tokun
QUOTE(oxygen1979 @ May 31 2009, 12:33 AM) *
non uso molto i flash e non ne sono certamente un esperto ...

uso ed ho provato tante batterie ricaricabili per altri motivi ... tra tutte le varie che ho provato alla fine le sanyo sono risultate le migliori

per quanto riguarda scaricarle sarebbe sempre consigliato farlo ... andrebbero scaricate singolarmente e caricate singolarmente per avere il massimo delle loro prestazioni ... oppure bisognerebbe utilizzare un equalizzatore ( che fa la stessa cosa ma in automatico ) inoltre sarebbe il massimo utilizzare una forte corrente di scarica ed una carica adeguata a secondo della batteria

ovviamente tutto questo è per cercare di farle rendere al massimo ... per un uso "medio" un caricabatterie "decente" e scaricarle una volta ogni tanto va piu' che bene



ma la domanda che mi sorge spontanea adesso è:

come si fanno a scaricare in modo "safe"? cioè so che se si scaricano oltre 0,9V si rischia di rovinarle

usando il flash quando è il limite che devo osservare per non rovinarle? il flash immagino non abbia un blocco come il corpo che non ti permette di utilizzarlo in caso di livello batteria basso

ci sono caricabatterie con i seguenti requisiti?:

- no timer massimo di ricarica ma stop automatico a carica effettuata

- carica abbastanza veloce (non una cosa da 16 ore, parlo di un caricabatterie che mi ricarichi una pila sanyo 2700 in 5 ore massimo)

- che abbia la funzione di scarica sicura se esiste?

ovviamente qualcuno sa indicare qualche marca con questi requisiti che non costi in modo esagerato?

grazie mille!
bergat@tiscali.it
QUOTE(tokun @ May 31 2009, 02:09 AM) *
ma la domanda che mi sorge spontanea adesso è:

come si fanno a scaricare in modo "safe"? cioè so che se si scaricano oltre 0,9V si rischia di rovinarle

usando il flash quando è il limite che devo osservare per non rovinarle? il flash immagino non abbia un blocco come il corpo che non ti permette di utilizzarlo in caso di livello batteria basso

ci sono caricabatterie con i seguenti requisiti?:

- no timer massimo di ricarica ma stop automatico a carica effettuata

- carica abbastanza veloce (non una cosa da 16 ore, parlo di un caricabatterie che mi ricarichi una pila sanyo 2700 in 5 ore massimo)

- che abbia la funzione di scarica sicura se esiste?

ovviamente qualcuno sa indicare qualche marca con questi requisiti che non costi in modo esagerato?

grazie mille!



Si ci sono ad esempio il techno line BC-900
tokun
QUOTE(bergat@tiscali.it @ May 31 2009, 03:01 PM) *
Si ci sono ad esempio il techno line BC-900


super gentile, li ho trovati anche su ebay sotto diversi nomi ma prodotto identico, adesso cerco la super oefferta in qualche sito e poi compro biggrin.gif

ciao!!
Yeshe
truciolo56
Mi introduco anche io, approfittando della grande preparazione di alcuni di voi sul tema (e grazie a mamma Nital che ci mette in contatto con questo prezioso forum!).

Io, non-pro, uso il flash, diciamo, per 6-800 scatti l'anno, vale a dire, spannometricamente, per 3-4 set di pile alcaline decenti (un po' della carica va persa, immagino, nell'attesa tra un uso e l'altro...).

Ha senso, per il mio uso, fare ricorso alle ricaricabili? Intendo dire: se le scarico di rado, in tempi lunghi, c'è qualche controindicazione? Un caricabatterie "intelligente" può aiutare a tenerle in efficienza?

La stessa domanda potrebbe valere per le batterie della F5 o per quelle dell'MD-4 attaccato alla F3...

grazie assai e a presto
Marco V.
bergat@tiscali.it
Secondo me si, Truciolo, convengono senz'altro le ricaricabili.
A 2 euro l'una con 16 euro ti rifai tranquillamente in pochissimo tempo.

Anch'io non utilizzo molto il flash, ma ho sempre oreferito le ricaricabili. Idem per la F5... solo ricaricabili.
Tony_@
Per chi ha un minimo di manualità con il saldatore e lo stagno (non per idraulica, bensì per elettronica):

--------> ora sono di corsa e devo scappare, ma appena avrò un po' di tempo vi posterò un semplicissimo schemino per la scarica sicura e senza danno di ogni singolo elemento (pila stilo AA o ministilo AAA) da 1,2 volt.

Idem per la ricarica (questa in serie) delle stesse in pacchi da 2 - 4 - 6 o più elementi.

Il tutto con una spesa irrisoria e senza andare a cercare cose strane, solo un piccolo caricabatterie universale a corrente costante acquistabile con pochi euro in qualsiasi negozio di elettronica.

Cercherò di allegare anche una foto del "quasi ridicolo accrocchio" per la scarica, ecc.

Scommetto che vi metterete a ridere, ma vi assicuro che funziona.

Abbiate solo un po' di pazienza, mi rifarò vivo appena potrò.

Bye,
Tony.
tokun
grande tony! biggrin.gif
io sono diplomato in tecnico elettronico per modo di dire visto che nn pratico e ricordo poco ma stagnare era una delle poche cose che sapevo fare bene ahah

Yeshe
Tony_@
Per scaricare in sicurezza pile ricaricabili da 1,2 volt (vedere allegati).

Avete presente gli accoppiatori per pile dei giocattoli e delle radio portatili di un tempo? ("Accoppiatori.jpg")
Si trovano ancora in commercio a cifre irrisorie con attacco tipo batteria 9 v (come quelli raffigurati) o con fili uscenti rosso/nero.

Interrompere, tagliando con tronchesino, i ponticelli che mantengono in serie le pile ed eliminare, in alloggiamenti alterni, le mollette del polo negativo che assicurano il contatto ad ogni elemento.
Si avranno così disponibili un numero dimezzato dei posti iniziali. Gli altri saranno poi occupati cadauno da una resistenza (resistore) e da un diodo collegati in serie tra loro ("Accoppiatori_Modificati.jpg").

Procurarsi diodi e resistenze necessari (1+1 ogni pila) ed assemblare il tutto, con saldature a stagno, seguendo le indicazioni in "Schema.pdf" nel quale sono riportati anche i valori necessari.
Ogni serie diodo/resistore sarà collegata all'allogiamento pila adiacente (attenzione alla giusta polarità dei collegamenti) e scollegata elettricamente da qualsiasi altro contatto.

Inserire le pile negli alloggiamenti del "supertecnologico scaricapile" realizzato, esse si scaricheranno attraverso diodo e resistenza.
Considerando che sui terminali del diodo saranno mantenuti circa 0,8 volt (mediamente 0,78), la resistenza lascerà transitare corrente (Volt : Ohm = Amp) fino alla scarica totale della pila ma senza farla mai scendere sotto 0.8 volt. Infatti la corrente diminuirà fino a valore quasi nullo man mano che la tensione scende e si avvicina a quel valore minimo.

In queste condizioni ("UsoFinale.jpg") le pile possono essere anche "dimenticate" per parecchie ore senza subire danni.

Se ci si vuole sincerare in tempo reale dello stato di ogni singolo elemento può essere usato un semplice testerino tascabile, come in figura "Controllo.jpg", o altro analizzatore universale più completo sempre utile in moltissime occasioni per chi lo sa usare.

----------------------------------------------------------------------------
La ricarica delle pile può essere fatta con lo stesso tipo di accoppiatori non modificati collegati opportunamente ad un caricabatterie a Corrente Costante (ne esistono con valori variabili in uscita nei negozi di elettronica; un esempio in "CaricaBatterie.jpg") oppure con i soliti a scelta dedicati al tipo di pile acquistate.

Nel primo caso i tempi di ricarica per Ni-Cd o Ni-Mh sono rapportati alla corrente iniettata.

Moltiplicare per 14-15 la capacità in mAh delle pile e dividere il prodotto per il N° delle ore in cui si vuole ricaricarle. Il risultato sarà pari ai mA da iniettare per una ricarica totale.

esempio per pile da 2700 mAh:
2700 x 1,4 = 3780
3780 : 5 = 756
occorrerà una corrente di 756- 800 mA per ricaricarle in 5 ore.

Poiché, per prolungare la vita delle pile nel tempo, è meglio non eccedere con cariche rapide, salvo necessità particolari sarebbe preferibile, per elementi di questo tipo e capacità, usare per esempio 500 mA per 8 ore oppure 400 mA per 10 ore.
Un qualsiasi timer per accensione/spegnimento luci può essere utile allo scopo.

-----------------------------------------------------------------------------
Caricabatterie + timer + accessori potrebbero raggiungere il prezzo di un carica/scarica batterie commerciale, ma con questo sistema si sa esattamente cosa si sta facendo (e per chi è interessato non è poco) ma ciò che credo sia più interessante per alcuni dovrebbe essere la prima parte titolata "Per scaricare in sicurezza pile ricaricabili da 1,2 volt", molto economica e di facile realizzazione per chi maneggia senza difficoltà un saldatore.

Un saluto e ........... buon divertimento hmmm.gif rolleyes.gif ,
Tony.
Tony_@
QUOTE(Tony_@ @ Jun 2 2009, 01:11 AM) *
.................
Moltiplicare per 14-15 la capacità in mAh delle pile ....................

-------------------> RETTIFICA: ---- (per mio post precedente).


-----------------> Moltiplicare per 1,4 o 1,5 la capacità in mAh delle pile ....................

Scusate,
Tony.
tokun
una domanda:

ho comprato le sanyo 2700 e le eneloop

come le vedete utilizzate con un flash? mi è sembrato che le 2700 mi durassero molto poco perchè il mio metz non caricava più il condensatore ad un certo punto, può essere a causa della tensione d'uscita ridotta delle ni-mh?
GennaroVerolla
esperienze in merito alle duracell active charge?
adolfo.trinca
QUOTE(Tony_@ @ Jun 2 2009, 01:11 AM) *
Per scaricare in sicurezza pile ricaricabili da 1,2 volt (vedere allegati).

Avete presente gli accoppiatori per pile dei giocattoli e delle radio portatili di un tempo? ("Accoppiatori.jpg")
Si trovano ancora in commercio a cifre irrisorie con attacco tipo batteria 9 v (come quelli raffigurati) o con fili uscenti rosso/nero.

Interrompere, tagliando con tronchesino, i ponticelli che mantengono in serie le pile ed eliminare, in alloggiamenti alterni, le mollette del polo negativo che assicurano il contatto ad ogni elemento.
Si avranno così disponibili un numero dimezzato dei posti iniziali. Gli altri saranno poi occupati cadauno da una resistenza (resistore) e da un diodo collegati in serie tra loro ("Accoppiatori_Modificati.jpg").

Procurarsi diodi e resistenze necessari (1+1 ogni pila) ed assemblare il tutto, con saldature a stagno, seguendo le indicazioni in "Schema.pdf" nel quale sono riportati anche i valori necessari.
Ogni serie diodo/resistore sarà collegata all'allogiamento pila adiacente (attenzione alla giusta polarità dei collegamenti) e scollegata elettricamente da qualsiasi altro contatto.

Inserire le pile negli alloggiamenti del "supertecnologico scaricapile" realizzato, esse si scaricheranno attraverso diodo e resistenza.
Considerando che sui terminali del diodo saranno mantenuti circa 0,8 volt (mediamente 0,78), la resistenza lascerà transitare corrente (Volt : Ohm = Amp) fino alla scarica totale della pila ma senza farla mai scendere sotto 0.8 volt. Infatti la corrente diminuirà fino a valore quasi nullo man mano che la tensione scende e si avvicina a quel valore minimo.

In queste condizioni ("UsoFinale.jpg") le pile possono essere anche "dimenticate" per parecchie ore senza subire danni.

Se ci si vuole sincerare in tempo reale dello stato di ogni singolo elemento può essere usato un semplice testerino tascabile, come in figura "Controllo.jpg", o altro analizzatore universale più completo sempre utile in moltissime occasioni per chi lo sa usare.

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La ricarica delle pile può essere fatta con lo stesso tipo di accoppiatori non modificati collegati opportunamente ad un caricabatterie a Corrente Costante (ne esistono con valori variabili in uscita nei negozi di elettronica; un esempio in "CaricaBatterie.jpg") oppure con i soliti a scelta dedicati al tipo di pile acquistate.

Nel primo caso i tempi di ricarica per Ni-Cd o Ni-Mh sono rapportati alla corrente iniettata.

Moltiplicare per 14-15 la capacità in mAh delle pile e dividere il prodotto per il N° delle ore in cui si vuole ricaricarle. Il risultato sarà pari ai mA da iniettare per una ricarica totale.

esempio per pile da 2700 mAh:
2700 x 1,4 = 3780
3780 : 5 = 756
occorrerà una corrente di 756- 800 mA per ricaricarle in 5 ore.

Poiché, per prolungare la vita delle pile nel tempo, è meglio non eccedere con cariche rapide, salvo necessità particolari sarebbe preferibile, per elementi di questo tipo e capacità, usare per esempio 500 mA per 8 ore oppure 400 mA per 10 ore.
Un qualsiasi timer per accensione/spegnimento luci può essere utile allo scopo.

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Caricabatterie + timer + accessori potrebbero raggiungere il prezzo di un carica/scarica batterie commerciale, ma con questo sistema si sa esattamente cosa si sta facendo (e per chi è interessato non è poco) ma ciò che credo sia più interessante per alcuni dovrebbe essere la prima parte titolata "Per scaricare in sicurezza pile ricaricabili da 1,2 volt", molto economica e di facile realizzazione per chi maneggia senza difficoltà un saldatore.

Un saluto e ........... buon divertimento hmmm.gif rolleyes.gif ,
Tony.


Ciao Tony,
innanzi tutto grazie mille per la bellissima guida che hai fatto. Mi sono permesso di "rielaborare" il tuo post e di farne un PDF (in allegato) con le immagini incorporate. Ho riportato anche lo stesso sul mio blog (citando chiaramente la fonte, cioè te).
Spero sia stata una cosa utile, per me ovviamente lo è stato e ti ringrazio di nuovo moltissimo.
Adolfo
bergat@tiscali.it
Vorrei sottolineare che esistono dei carica batterie che riescono a scaricare le batterie , a rigenerarle, a testarle, singolarmente una per una ed avere dei valori di carica e scarica selezionabili, con la visualizzazione dei singole pile dei valori di tensione dei valori di amperaggio, del tempo trascorso, a prezzoi di pochissimo superiore ai 50 euro.
Fate una ricerca sul forum che si è parlato di un prodotto BC-900 della Technoline
Tony_@
QUOTE(adolfo.trinca @ Oct 23 2009, 10:19 AM) *
Ciao Tony,
innanzi tutto grazie mille per la bellissima guida che hai fatto. Mi sono permesso di "rielaborare" il tuo post e di farne un PDF (in allegato) con le immagini incorporate. Ho riportato anche lo stesso sul mio blog (citando chiaramente la fonte, cioè te).
Spero sia stata una cosa utile, per me ovviamente lo è stato e ti ringrazio di nuovo moltissimo.
Adolfo

Grazie Adolfo Pollice.gif .

Mi fa piacere sapere che qualcuno prenda ancora in considerazione consigli ed esperienze di un "datato elemento" (io) che, pur riconoscendo i meriti e le comodità di nuove tecnologie, non disdegna ogni tanto "scendere terra terra", risolvendo "all'antica" piccoli problemini che fanno parte della nostra vita.

grazie.gif ancora wink.gif ,
Tony.
fedcas
Ho notato che lasciando le batterie nel mio sb-600, dopo pochi giorni (tipo 1-2 settimane) le trovo scariche. All'inizio pensavo di dimenticarlo acceso o che si accendesse per sbaglio, ma l'ultima volta ho controllato bene che fosse spento e poi non ho più toccato la borsa... succede anche a voi?





QUOTE(Tony_@ @ May 28 2009, 01:08 PM) *
Io uso pile Uniross Hybrio da 1,2 volt (quelle rosse) che mi danno tempi di ricarica inferiori a qualsiasi altre pile io abbia mai provato, ricaricabili o alkaline che siano e non è escluso che ce ne siano di altre marche.

stesso discorso penso valga per le sanyo eneloop (che dovrebbero essere quasi identiche).

QUOTE(bergat@tiscali.it @ Oct 23 2009, 11:54 AM) *
Vorrei sottolineare che esistono dei carica batterie che riescono a scaricare le batterie , a rigenerarle, a testarle, singolarmente una per una ed avere dei valori di carica e scarica selezionabili, con la visualizzazione dei singole pile dei valori di tensione dei valori di amperaggio, del tempo trascorso, a prezzoi di pochissimo superiore ai 50 euro.
Fate una ricerca sul forum che si è parlato di un prodotto BC-900 della Technoline

quoto. Quel modello in particolare poi ha un rapporto qualità prezzo allucinante. Meglio conosciuto come La Crosse BC-900 (a volte anche RS-900), comprato in italia a tipo 35 euro spedito su ebay... e pensare che comunemente vendono per 15-20 euro caricatori che a volte addirittura caricano le batterie in serie di 2 (ovvero alla lunga si buttano le batterie, anche non alla lunga se non si sta accorti a usare le batterie sempre accoppiate o se si ha qualche apparecchio che usa un numero dispari di pile...).
Straconsigliato, chiunque faccia uso di batterie ricaricabili dovrebbe averlo in casa wink.gif
fedcas
QUOTE(fedcas @ Oct 26 2009, 04:57 PM) *
Ho notato che lasciando le batterie nel mio sb-600, dopo pochi giorni (tipo 1-2 settimane) le trovo scariche. All'inizio pensavo di dimenticarlo acceso o che si accendesse per sbaglio, ma l'ultima volta ho controllato bene che fosse spento e poi non ho più toccato la borsa... succede anche a voi?


mi autoquoto smile.gif
Manuel_MKII
QUOTE(fedcas @ Nov 6 2009, 01:51 AM) *
mi autoquoto smile.gif



A me no, nemmeno dopo due mesi che non uso il flash.....pero' uso le uniross hibro che sono davvero tutta un'altra storia nel mondo delle batterie ricaricabili!!
fedcas
QUOTE(speedsters @ Nov 6 2009, 06:35 AM) *
A me no, nemmeno dopo due mesi che non uso il flash.....pero' uso le uniross hibro che sono davvero tutta un'altra storia nel mondo delle batterie ricaricabili!!

Azz... Proverò a fare qualche test con amperometro allora :s
Tony_@
Mi permetto di riesumare questa vecchia discussione perchè, su segnalazione di un amico interessato che mi ha contattato, mi sono accorto di avere inserito in "QUESTO" post, un pdf bozza che avevo preparato, poi corretto e rifatto con opportune piccole ma importanti correzioni.
Purtroppo, a causa della fretta e della mia disattenzione, avevo allegato il vecchio file anzichè quello nuovo corretto.

Dato che mi è stato richiesto chiarimento in merito, ho preparato un nuovo pdf più completo (foto comprese) che Vi porgo in allegato per correttezza e nel caso (improbabile ma possibile hmmm.gif ) che possa interessare.

Scusandomi per l'errore,
Tony.
-
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