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domef75
Ho appena acquistato una D70 Nital, Imballata con sigillo, alle prime foto di cielo sono comparsi i famosi segli della polvere sul sensore:
Può essere normale? o sono stato sfortunato?... ho già proveduto a soffiarli via, ma a volte ricompaiono, forse perche rimangono all'interno della macchina e muovendola si riposizionano sul sensore senza continuità.
Una normale lampadina tipo quelle delle lampade da scrivania non alogene che mi aiuta a vedere se il sensore è pulito o meno può danneggiarlo?
Grazie
chopin
E' successo anche a me.

Ho cambiato qualche volta gli obiettivi, ma sempre con la massima cautelo, evitando di lasciare troppo all'aria la macchina ....

La polvere entra. Il problema è quando non si leva con una semplice soffiata.

In quel caso, o ti armi di un kit specifico e fai molta attenzione, o la porti all'assistenza (si prendono una quarantina di euro) o te la tieni così.

La cosa importante è che non soffi mai con la bocca, in quanto particelle anche minime di saliva farebbero peggio della polvere.

Guada cmq che la polvere, in genere, si nota solo a focali chiuse, diciamo dal 11, 16 in su.

Per vederle anche a focali aperte, tipo5, 6, 8, la dimensione della polvere deve essere molto grande.

Quindi, considerando che la maggior parte delle foto si fanno con i diaframmi aperti, magari su molte foto non te ne accorgerai.

Inoltre, anche persistessero, al di fuori del cielo potresti non accorgertene.

Comunqe, si, concordo, è fastidioso.

Però, devo dire, che anche con l'analogico, anche con foto perfette, i laboratori di stampa spesso in stampa introducevano disturbi da polvere.

Per non parlare delle diapositive .... attraggono polvere e, quando le proietti, si vede sempre un po' sul cielo.

Quindi, come vedi, pur cambiando la tecnologia, la polvere è nell'aria ed è difficile evitarla
dax70
CIRCA 80€ ... PER SOFFIARE SUL SENSORE!!!! ph34r.gif
Gianrico
QUOTE (dax70 @ Feb 1 2005, 02:08 PM)
CIRCA 80€ ... PER SOFFIARE SUL SENSORE!!!! ph34r.gif

ha detto 40 euro ............. ma comunque sono cifre esagerate.
jo
All'inizio mi era venuta una vera e propria Fobia da Polvere, pulivo con aria compressa il sensore e la volta successiva ritrovavo comunque la polvere ( piccola ma fastidiosa ), avevo una attenzione "chirurgica" nel cambiare gli obiettivi, ma "ESSA" sempre ricompariva.
Ora non ci faccio piu' caso, convivo con "ESSA" e cambio gli obiettivi in qualsiasi condizione, tanto "ESSA" vince sempre.

Penso che anche tu debba acquisire questa "Pace dei Sensi" e pensare piu' alla foto che alla polvere.

allego una foto "invernale" ( San Severino Marche )
Ciao.
Gianmarco
Mi sa che se sovraesponevi un pelo era meglio.
gerardo bonomo
QUOTE (jo1972 @ Feb 1 2005, 02:42 PM)

Ora non ci faccio piu' caso, convivo con "ESSA" e cambio gli obiettivi in qualsiasi condizione, tanto "ESSA" vince sempre.

Penso che anche tu debba acquisire questa "Pace dei Sensi" e pensare piu' alla foto che alla polvere.

2 febbraio 2005
Concordo pienamente.
La polvere può essere considerata un doppio problema, di principio da un lato e di reale effetto sulle fotografie dall'altro.
Per il principio non c'è assolutamente nulla di pratico da fare, se non prenderla con filosofia e arrivare a ingnorarla instintivamente, più che a conviverci.

Per il reale effetto sulle fotografie c'è innanzitutto da dire che su negative e diapositive spesso la presenza sia in proiezione che in stampa è più marcata, per non dimenticare i graffi sulle emulsioni e il risultato che hanno in proiezione e in stampa.
Problemi, soprattutto i graffi, quasi irreversibili, e che necessitano di abilissimi ritoccatori, per le stampe, di completa rassegnazione in proiezione.

In digitale la polvere può essere ridotta o annullata con più strumenti rispetto all'analogico.
Di contro sull'analogico la polvere può circoscriversi a un unico fotogramma mentre sul digitale un granello di polvere può "timbrare" più scatti successivi.
Su uno scatto digitale "finito" polvere e graffi nulla possono, su un fotogramma analogico polvere e graffi sono una minaccia cronica che può presentarsi ad ogni stampa o ristampa.

Le precauzioni all'atto del cambio dell'ottica sono sensate ma non sempre risolvono perchè le particelle possono già essere presenti nel box specchio e da esso staccarsi e depositarsi sul sensore in modo random e indipendentemente dal numero dei cambi ottica e dalla modalità del cambio ottica.

La polvere può annidarsi anche nella parte posteriore dell'ottica e da lì staccarsi e depositarsi sul sensore.
Se vogliamo parlare di pulizia "aerea" bisogna ricordarsi anche di pulire la parte posteriore dell'ottica, non solo il box specchio o il sensore.

Soprattutto con grandangolari spinti - ma anche sul 18/70mm a 18mm - aloni e reisdui secchi di gocce su un filtro UV posto davanti all'obiettivo, scattando a diaframmi chiusi e su messe a fuoco ravvicinate possono risultare visibili nelle parti monocromatiche dell'immagine come macchie leggermente scure e sfuocate, mentre di solito la polvere a diaframmi chiusi produce un'immagine di sè stessa molto netta sulla fotografia finale.
La pulizia comincia quindi dall'eventuale filtro montato di fronte all'ottica che va comunque riposta con il tappo sul fltro per evitare che quest'ultimo si sporchi durante il trasporto.

Non entro nelle metodologie di pulizia meccanica del sensore perchè metà del Forum è pieno di esempi, consigli, esperienze e punti di vista personali.
E' un dato di fatto che la polvere è visibile solo nelle parti monocromatiche dell'immagine, sempre che la parte monocromatica vada ad "impressionare" quella parte del sensore dove è presente la polvere.
Tranne quindi per alcune tipologie fotografiche è di norma difficile vedere la polvere, anche se presente sul sensore.
La questione di principio, quindi, spesso è superiore agli effetti pratici sulle immagini e il suggerimento della "convivenza" mi trova come ho già detto, concorde.

Ricordo che la Nikon D70 ha la funzione Dust Off - che funziona solo sui RAW e nell'Editor di Nikon Capture - ma che sembra non abbia incontrato molti consensi visto che se parla poco o mai e che alla fine probabilmente la usano in pochissimi.
C'è poi il timbro e altri strumenti di fotoritocco con cui è possibile eliminare la polvere dalle immagini in modo perfetto, arma che presuppone un piccolo sacrificio di tempo da dedicare alla rimozione.

Che in futuro i progettisti trovino un sistema fisico per impedire alla polvere di arrivare sul sensore - come già succede su qualsiasi compatta digitale - potrebbe essere la l'idea più auspicabile.

Nel frattempo le "armi" vanno dalla convivenza, alla rimozione via software - la più rapida, efficace e priva di rischi ma la meno usata - , alla rimozione fisica, a un mix delle tre.


Bonomo
chopin
Circa la rimozione della polvere attraverso il SW della fotocamera, esprimo i miei dubbi.

Innanzitutto perchè costringe a scattare necessariamente in nef.

In secondo luogo, in quanto, come è stato detto, la distribuzione delle particelle di polvere sul sensore non è statica, ma cambia continuamente, mano a mano che usiamo la fotocamera.

Una particella di polvere può spostarsi, sparire, cambiare posizione.

Altre particelle possono prenderne il posto. La dimensione sul fotogramma varia di effetto a seconda dell'apertura ....

tutti motivi per cui, anche impostando la correzione automatica, nel giro di poco tempo diventerebbe obsoleta.

Andrebbe a correggere punti in cui la polvere non c'e' più e non correggerebbe i nuovi puntini.

Ve la sentite, voi, di calibrare continuamente il dust-off e scattare sempre in nef ?

Chopin
sergiobutta
Per Chopin. I motivi per scattare sempre in Nef vanno ben oltre il problema della polvere.
A Domef non ripeto quanto già detto da altri, solo un invito a non allarmarsi tanto che, nel peggiore dei casi deve attenersi aquesto post.
Simone
QUOTE
Soprattutto con grandangolari spinti - ma anche sul 18/70mm a 18mm - aloni e reisdui secchi di gocce su un filtro UV posto davanti all'obiettivo, scattando a diaframmi chiusi e su messe a fuoco ravvicinate possono risultare visibili nelle parti monocromatiche dell'immagine come macchie leggermente scure e sfuocate, mentre di solito la polvere a diaframmi chiusi produce un'immagine di sè stessa molto netta sulla fotografia finale.



In effetti mi sono sempre chiesto se, in molte delle foto che lamentano problemi di polvere sul sensore non si debba ritenere altrettanto verosimile questa seconda ipotesi...
domef75
Sicuramente da novello la cosa mi dà fastidio, dimenticando quello che passato con le diapositive, per questo son dovuto passare al digitale in tutta fretta... 30 rullini Dia, 15 inservibili. Ho una f75 acquistata a luglio e l'ho dovuta riporre. Spesso le fotografie me le solarizzavano e fotografando pesci... ossia soggetti spesso irripetibili i problemi erano davvero seri.
Adesso ancora da profano non sono in gardo di dare il giusto peso alle cose che mi succedono, ma grazie al forum come pensavo sono riuscito già a tranquillizzarmi e a vievere meglio questa passione.
Complimenti per la serietà e la grande professionalità con la quale affrontate le discussioni.
Questo e' sicuramente il sito più completo con il miglior forum...
Grazie a tutti
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