Aiuto - Cerca - Utenti - Calendario - Salta a fondo pagina - Versione completa  
NikonClub.it Community > NIKON SCHOOL > TECNICHE Fotografiche
Pagine: 1, 2, 3
Betterman
Qualche sant'uomo mi può spiegare cos'è l'iperfocale, ho letto 2 manuali in cui quest'argomento è mesionato ma, sarà perchè sono un pò tardo, mica l'ho capito!!!

grazie.gif a tutti!
EmilLask
Ci provo!

Hai ragione tu l'iperfocale non è un concetto così banale come si vorrebbe far credere leggendo alcuni manuali o alcune riviste. Anzi, da un punto di vista strettamente di fisica ottica è molto complesso.
Credo, però, che tu sia interessato come fotografo o fotoamatore.
Allora forse è possibile raggiungere un compromesso semplice e chiaro.

La distanza iperfocale è quella distanza a cui è necessario mettere a fuoco per ottenere una profondità di campo che va dalla metà della distanza iperfocale all'infinito.
Se la distanza iperfocale è 40 cm allora nella foto tutti gli oggetti che si trovano tra 20 cm e l'infinito saranno a fuoco (per adesso è superfluo approfondire che cosa si intende per "a fuoco").

Ti starai domandando: ma come si fa a sapere a quale distanza devo mettere a fuoco per ottenere questo risultato?
Ecco, questo dipende dalla lunghezza dell'obiettivo e dal diaframma impostato.
In parole ancora più semplici: di ogni obiettivo è possibile sapere preventivamente quali sono le diverse distanze iperfocali per ogni valore di diaframma.

Come si ottiene questo valore? Applicando complesse formule, che però possono essere ricondotte ad una semplice formuletta messa a punto da Dani Ferrari: Numero Guida Iperfocale diviso diaframma di lavoro.

Come si ottiene il Numero Guida Iperfocale? Moltiplicando la lunghezza focale dell'obiettivo per se stessa e dividendo il prodotto per 30.
Esempio: ho un 50 millimetri, il Numero Guida Iperfocale sarà uguale a 50 per 50 diviso 30, cioè 83.

Per ottenere la distanza iperfocale dividi il numero 83 per il diaframma che vuoi utilizzare. Ad esempio se utilizzi il diaframma 4 allora basterà calcolare 83 diviso 4 e avrai come risultato poco più di 20.
Se metti a fuoco a 20 metri con un 50 millimetri e diaframma 4 avrai come risultato un tutto a fuoco che va da 10 metri all'infinito. Se al posto di 4 utilizzi un diaframma 8 allora 83 diviso 8 ti darà poco più di dieci e se metti a fuoco, sempre con il tuo 50 ma con diaframma 8, a dieci metri otterrai un tutto a fuoco che va da 5 metri all'infinito.

Se ti appassiona questo tipo di fotografia allora ti converrà realizzarti qualche tabella adeguata alle ottiche che utilizzi e che ti risparmierà la fatica di dovere ogni volta ricalcolarti tutto.

Solo a titolo di esempio la tabellina sarebbe fatta così:
35mm: 2,8 27,3 m / 3,5 21,9m / 4 19,1m / 5,6 13,7m / 8 9,6m / 11 7m / 16 4,8m / 22 3,5m / 32 2,4m.

Allora con il tuo obiettivo 35mm se vuoi che sia tutto a fuoco da poco più di un metro all'infinito ti basterà impostare diaframma 32 e posizionare il fuoco a 2,4m e tutto sarà fatto.
Luce o cavalletto permettendo.

Facci sapere.
Betterman
ti ringrazio davvero molto per la tua risposta così esaustiva. volevo saperlo a titolo di fotoamatore, sento spesso parlare di questa distanza iperfocale senza mai capire a fondo cos'è. Sei stato molto chiaro e finalmente ho capito biggrin.gif.

Ricapitolando per ottenere questo numero guida dovrei tener conto di:
1) lunghezza focale a cui utilizzo lo zoom o lunghezza dell'obiettivo fisso
2) formula generale [(lunghezza focale)^2]/30= n° guida
3) diaframa che voglio utilizzare
4) distanza iperfocale=n° guida/ apertura diaframma

spero di non aver detto fesserie, cmq secondo i calcoli che ho fatto io con il 35mm non dovrebbe esser così??

35*35=1225; 1225/30=41 (n° guida)

2.8-15; 3.5- 12; 4-10; 5.6-7; 8-5; 11- 4; 16-2.5; 22-2; 32-1.3

grazie.gif davvero per la risposta, mi hai illuminato!!
Ciao, Roberto.
EmilLask
Sono contento che tu abbia compreso la mia presentazione.

Avevo premesso che il calcolo della distanza iperfocale nasconde delle complessità e nel semplificare ho trascurato di specificare due aspetti non secondari.

Questo è il motivo della differenza tra i tuoi calcoli e quelli che ti avevo suggerito a proposio del 35mm.


Il primo aspetto riguarda il diametro del cosiddetto circolo di confusione e il secondo aspetto riguarda il calcolo della distanza iperfocale nel digitale con sensore non full frame.

Anche in questo caso non voglio aumentare la confusione proprio nel momento in cui ti è più chiaro.

Se ti è sufficiente una breve scorciatoia considera che i tuoi valori sono esatti nel caso di un pieno sensore o di una analogica, aspettandoci un circolo di confusione di 30 microns.

Non vanno più bene per la D70, perchè al variare del rapporto di riproduzione e del circolo di confusione accetabile deve anche variare qualcos'altro.

E allora?
Semplifico ancora: ti basti per il momento moltiplicare la focale per un fattore 1,37 e avrai i calcoli più prossimi alla condizione reale.

Nel caso del 35mm quindi avremo: 35 moltiplicato 1,37 uguale 47,95, che moltiplicato per se stesso e diviso per 30 darà 76,64 che diviso per il diaframma 2,8 darà 27,371 e cos' via continuando.

Se ti sembra troppo complicato applicare questo fattore di moltiplicazione che considera anche le dimensionid del circolo di confusione atteso puoi anche accontentarti del fattore di moltiplicazione del sensore, nel caso della D70 1,5.
Otterrai valori più approssimati, ma più che buoni per costruirti velocemente la tua tabella.

Prova e facci sapere
Renzo.
Ho un piccolo dubbio a riguardo della distanza iperfocale con le digitali "35mm".

QUOTE ("Citazione di EmiLask")

Il primo aspetto riguarda il diametro del cosiddetto circolo di confusione e il secondo aspetto riguarda il calcolo della distanza iperfocale nel digitale con sensore non full frame.

Anche in questo caso non voglio aumentare la confusione proprio nel momento in cui ti è più chiaro.

Se ti è sufficiente una breve scorciatoia considera che i tuoi valori sono esatti nel caso di un pieno sensore o di una analogica, aspettandoci un circolo di confusione di 30 microns.

Non vanno più bene per la D70, perchè al variare del rapporto di riproduzione e del circolo di confusione accetabile deve anche variare qualcos'altro.



Perchè dovrebbe variare il circolo di confusione con un sensore più piccolo se utilizzo la stessa ottica?

Tanto per esemplificare, se nella mia analogica maschero con del nastro nero la finestra del piano pellicola, perchè mi deve variare il circolo di confusione?

Il fotogramma è lo stesso, è solo una porzione minore di esso.
praticus
A questo link ci sono informazioni approfondite in materia....

Iperfocale

Ciao...
giannizadra
QUOTE (Renzo. @ Jan 27 2005, 08:04 AM)
Ho un piccolo dubbio a riguardo della distanza iperfocale con le digitali "35mm".

QUOTE ("Citazione di EmiLask")

Il primo aspetto riguarda il diametro del cosiddetto circolo di confusione e il secondo aspetto riguarda il calcolo della distanza iperfocale nel digitale con sensore non full frame.

Anche in questo caso non voglio aumentare la confusione proprio nel momento in cui ti è più chiaro.

Se ti è sufficiente una breve scorciatoia considera che i tuoi valori sono esatti nel caso di un pieno sensore o di una analogica, aspettandoci un circolo di confusione di 30 microns.

Non vanno più bene per la D70, perchè al variare del rapporto di riproduzione e del circolo di confusione accetabile deve anche variare qualcos'altro.



Perchè dovrebbe variare il circolo di confusione con un sensore più piccolo se utilizzo la stessa ottica?

Tanto per esemplificare, se nella mia analogica maschero con del nastro nero la finestra del piano pellicola, perchè mi deve variare il circolo di confusione?

Il fotogramma è lo stesso, è solo una porzione minore di esso.

Alle perfette spiegazioni di EmilLask, e al link postatoti da Gemisto, aggiungo una breve risposta a questa tua ultima domanda:
col sensore più piccolo deve variare il circolo di confusione perché il fotogramma prodotto dal sensore più piccolo, per poter essere visto a schermo o a stampa alle stesse dimensini, deve essere ingrandito 1,5 volte di più.
Tornando al tuo esempio, se con la tua reflex a pellicola mascheri una parte del fotogramma e ingrandisci ciò che resta, per fare una stampa 20x30 cm dovrai ingrandire di più che se tu stampassi allo stesso formato l'intero fotogramma. Più ingrandisci e più diminuisce la profondità di campo.
Per calcolarla sul Dx, il sistema più semplice è quello di applicare la formula di EmilLask aumentando la lunghezza focale di 1,5x. (es. l'iperfocale di un 28mm sul Dx , a parità di diaframma, sarà la stessa di quella di un 42mm sul 24x36 , e id. per la profondità di campo.
Betterman
non posso che ringraziarvi per l'aiuto che mi avete dato, finalmente grazie a voi ho capito cosa davvero significa!!!
mavieni
scusate ma i risultati ottenuti applicando la regola del "numero guida" non coincidono con quelli che ho ottenuto con un programmino che ho scaricato. con un 50 focheggiando a 20 metri a f/4 ed a f/8 la messa a fuoco va rispettivamente da 10 a 480 metri e da 6,86 ad infinito....

ciao
EmilLask
Spero che lo sforzo per essere semplici e chiari non faccia venire voglia anche a chi non ha adeguai strumenti di cimentarsi in complicate operazioni di controllo matematico.


Il consiglio che mi sento di dare a chi ama la fotografia più della fisica ottica è quello di provare.

Ma per provare occorre avere dei punti di partenza e a questo punto è superfluo ripetere quanto ho già scritto.

Fate riferimento a quelle semplici formule, senza pretendere di fare calcoli al volo.
Grandissimi fotografi del passato e del presente utilizzano tabelle già pronte, adatte alla loro attrezzatura e dopo avere chiaro in mente che cosa vogliono ottenere (questo è e rimane l'aspetto principale) consultano le tabelle e lo ottengono, talvolta anche con piccoli ritocchi caso per caso.


L'amico de Forum "mavieni" forse non ha seguito i precedenti interventi o forse non sono riuscito ad essere sufficientemente chiaro.

Allora ci riprovo, spero senza annoiare.
Mettere a fuoco a 20 metri e ottenere un fuoco da quasi 7 metri all'infinito non ci dà alcuna informazione sulla distanza iperfocale.
Nel caso dell'esempio da lui riportato, cioè un 50mm a f8, la distanza iperfocale è di circa 10 metri e mezzo se adotto un circolo di confusione i 30 microns e di 15 metri e mezzo se adotto un circolo di confusione di 20 microns.
Nel primo caso avrò un tutto a fuoco che va da 5 metri all'infinito e nel secondo caso da quasi otto metri all'infinito.
E' chiaro che focheggiando ad una distanza maggiore della distanza iperfocale il fuoco all'infinito sarà assicurato e nel fuoco anteriore avrò un guadagno ancora maggiore.
La distanza iperfocale mi indica il massimo campo di messa a fuoco possibile.
con lo stesso 50mm a f8 e con un circolo di confusione di 30 microns il massimo che potrò avere a fuoco va da 5 metri all'infinito focheggiando a 10 metri.

Tuttavia, ho già scritto che con il sensore di una digitale non full frame il calcolo riportato da "mavieni", e ripreso da un software (forse il Calculator di Bob Atkins? E' un ottimo modello, basta farne un buon uso), va modificato moltiplicando la focale scelta per 1,37 nel caso di un sensore con fattore 1,5, ma per approssimazione va bene anche 1,5. Questo perchè un sensore più piccolo richiede un adattamento della lunghezza focale (non perchè il 50mm diventi un 75mm, sciocchezza già ampiamente chiarita sul Forum, ma perchè varia la porzione di immagine proiettata sul sensore) e un adattamento delle dimensioni del circolo di confusione.



Betterman
che programma è? facci conoscere un programma che potrebbe essere molto utile a tuta la comunità!!!
EmilLask
Ecco il link:

http://www.bobatkins.com/
EmilLask
E questo è il link per il download del Calculator:

http://www.bobatkins.com/photography/techn...ofcalc_v002.exe
Betterman
QUOTE (EmilLask @ Jan 27 2005, 03:21 PM)
E' chiaro che focheggiando ad una distanza maggiore della distanza iperfocale il fuoco all'infinito sarà assicurato e nel fuoco anteriore avrò un guadagno ancora maggiore.
La distanza iperfocale mi indica il massimo campo di messa a fuoco possibile.

opss, abbiamo scritto insieme...fin'ora avevo capito, però questa affermazione mi ha gettato nello "scompiglio", scusa per la mia estrema tardezza di comprensione, però mi potresti spiegare perchè focheggiando ad una distanza maggiore di quella iperfocale (che indica il massimo campo di mesa a fuoco posssibile) ho un guadagno sia all'infinito che dall'altro verso?

Grazie, Roberto.
EmilLask
Non aumenta il campo di messa a fuoco, ma il guadagno sul fuoco anteriore.
Per rimanere all'esempio del 50mm su una full frame o su una analogica a f8 con circolo di confusione di 30 microns, il massimo che puoi ottenere va da 5 metri all'infinito focheggiando su 10 metri o poco più.
Ma se metti a fuoco a 40 metri allora ottieni una profondità di campo che va da 8 metri all'infinito.
Come vedi è minore di quella che ottieni con la distanza iperfocale, ma il guadagno sul fuoco anteriore è molto molto più alto.
A 10 metri anteriormente ne guadagni 5, invece a 40 metri ne guadagni addirittura 32.
Ecco perchè si dice che se si vuole sfocare lo sfondo o non sfocarlo allora più che badare esclusivamente alla lungheza focale ocorre guardare alla distanza iperfocale.
Con qualsivoglia lunghezza di obiettivo si possono ottenere sfocati o tutto a fuoco buoni, basta approssimarsi o allontanarsi dalla distanza iperfocale.
Betterman
Grazie mille per la tua celere risposta, sei stato davvero chiarissimo!!
Scusa per l'ennesiam domanda, c'è un modo per poter calcolare la profondità di campo per i casi diversi dalla distanza iperfocale, ovvero quello che hai appena mensionato nel tuo ultimo post dove si focheggiava a 40m con un 50 mm e diaframma f8
mavieni
mi scuso con EmilLask se ho dato l'impressione di voler far polemica dicendo che non mi tornavano i conti ma utilizzando un programmino appena scaricato è probabile che abbia fatto un pò di confusione con le regolazioni. Comunque ieri a casa con calma l'ho installato ed è veramente utile

qusto è il link: www.dofmaster.com/


ciao
EmilLask
Nessun risentimento, sono certo che l'intervento di "mavieni" non nascondesse alcun intento polemico.

Ho voluto soltanto evitare, rispondendogli, che si tornasse alla confusione dopo il tentativo di chiarezza.

Lo ringrazio perchè così mi ha permesso di riformulare alcuni passaggi che, forse, erano ancora fonte di equivoci.

Il Software dofmaster è molto utile.
Faccio, tuttavia, due precisazioni.
Per un primo approccio può risultare ostico: è importante convertire subito l'unità di misura da piedi in metri e scegliere un fattore di ingrandimento adeguato.
Preziosa è la guida, contenuta nel software, alla costruzione di un calcolatore portatile di profondità di campo, da realizzare in cartoncino magari plastificato e avere sempre con sè.
Anche in questo caso tornerebbe utile realizzarne più d'uno, a seconda delle proprie ottiche e dei propri diaframmi abituali di lavoro, con diversi fattori di ingrandimento, altrimenti rischiate di vedere grandi ammucchiate o grandi distese di numeri di non facile interpretazione.

Diverso è il software di Bob Atkins, già indicato.
Meno ricco di possibilità, ma estremamente chiaro, preciso e semplice da utilizzare.
Certo è necessario avere il computer a portata di mano, altrimenti si possono ricavare i dati, selezionando quelli più adatti alle proprie ottiche e ai propri diaframma di lavoro più abituali, e riportarli in una tabella da avere sempre con sè.
giannizadra
Mi sento un troglodita prima dell'invenzione della ruota...
Io ho sempre in borsa le tabelline della profondità di campo, con annessa distanza iperfocale, del 14 e del 17 mm a f/16 e f/22 sul 24x36 e sul Dx, rivedute e corrette sulla base dell'esperienza.
Il tutto sul retro di un biglietto da visita. wink.gif
Mi sembrava più comodo del notebook.
Ma, come dice mia figlia, sono un paleolitico... mad.gif
EmilLask
No, non credo che tu sia un primitivo.
E' proprio quello che credo facciano la maggior parte dei fotoamatori e dei fotografi anche professionisti.
Poi, se al posto del biglietto da visita utilizzassi una ruota calcolatrice in cartoncino plastificato o una tabellina plastificata e se per realizzarla ti servissi di un programma che ti calcola molto velocemente quello che cerchi e che ti permette di sperimentare diverse simulazioni, rivedendo poi il tutto sulla base della tua esperienza, allora ne acquisteresti in comodità.
_Nico_
Ringrazio Gianluigi per aver cominciato a parlare d'iperfocale sul forum, e Emilask per le precise e utili informazoni.

Stamattina la passo a ringraziare: con questa e la discussione sullo still-life ho imparato un po'. ottimo avvio! wink.gif
morgan
QUOTE (_Nico_ @ Jan 28 2005, 11:10 AM)
Ringrazio Gianluigi per aver cominciato a parlare d'iperfocale sul forum, e Emilask per le precise e utili informazoni.

Stamattina la passo a ringraziare: con questa e la discussione sullo still-life ho imparato un po'. ottimo avvio! wink.gif

Non posso che unirmi ai ringraziamenti di Nico!!! grazie.gif grazie.gif

Saluti

Franco
Bruno L
Se permettete mi unisco anch'io ai ringraziamenti! wink.gif
Davvero discussioni molto interessanti, utili per apprendere sempre qualcosa in più. Grazie Pollice.gif
giannizadra
Secondo me, Nico, Franco e Bruno (in ordine di apparizione) sapevano già tutto.
Per il gradimento, comunque, grazie.gif
Halberman
QUOTE (EmilLask @ Jan 28 2005, 09:34 AM)

Il Software dofmaster è molto utile.

Grazie EmilLask.

Anch'io sono un patito dell'iperfocale. Sto provando il software e, a quel che vedo, è utilissimo.

Saluti

Alberto
Halberman
Grazie Gianni,
anche da parte mia.

Saluti

Alberto
Betterman
Un grazie a EmilLask, giuanluigizadra, mavieni per le utilissime informazioni che ci hanno dato...e pensare che qualcuno diceva che non si parlava più di fotografia...uazh!! laugh.gif laugh.gif laugh.gif

Ciao, Roberto
giannizadra
Qui il primo da ringraziare è Betterman, per avere avviato il tema.
Se interessa, credo che torneremo a parlarne, anche perché i calcoli di EmilLask, di cui ho molto apprezzato il lucidissimo approccio teorico, e le mie tabelle, mutuate da pubblicazioni tecniche Nikon e non solo, forniscono stime diverse sulla distanza iperfocale a parità di lunghezza focale e diaframma.
La cosa è sicuramente da attribuirsi a differenti valori attribuiti al circolo di confusione ammesso, ma credo che approfondiremo entrambi.
Se poi intervenisse Lambretta.....
Halberman
QUOTE (gianluigizadra @ Jan 29 2005, 09:44 AM)
le mie tabelle, mutuate da pubblicazioni tecniche Nikon e non solo, forniscono stime diverse sulla distanza iperfocale a parità di lunghezza focale e diaframma.

Ciao Gianni,
anche le mie tabelle sono diverse. Io, usando il formato intero a pellicola, mi sono sempre attenuto alla formula classica:

Foc. Ob. al quadrato > diviso diaf. impostato > diviso diam. del circolo di confusione.

Il circolo di confusione lo considero di circa 0,036 mm, che arrotondo a 30 per comodità.

Mi chiedo se, a parte il formato ridotto del digitale, per cui i calcoli non possono essere questi, la formula vada sembre bene così.

Saluti

Alberto
giannizadra
Per il digitale io applico le mie tabelle, riferite però a ottiche di focale 1,5 volte più lunghe ( es. al 14mm, sul Dx, applico la tabella del 21mm). Non sarà il massimo di precisione, però funziona....
Sull' effettiva estensione della p.d.c. le stme differiscono non di poco....Io mi attengo a quelle più prudenti.


PS. Eri tu che parlavi di una nevicata in atto a proposito del paesaggio postato...
Era proprio così.
ConteMaxS
Prima di tutto grazie.
Poi una sola domandina.
Le tabelle si autocostruiscono o c' è un modo più semplice per ottenerle?
Grazie
Betterman
Per le tabelle ho trovato molto utile il link di mavieni; il programma di EmilLask, putroppo non sono riuscito a calcolarlo.

A me che sono un neofita il programma DOFMaster Hyperfocal Chart mi è sembrato molto semplice, e allego anche i diversi circoli di confusione che bisogna considerare per il calcolo che sono visibili a questa pagina in cui sono riportati sia per DSLR e compatte di parecchie marche.

Ciao, Roberto.
giannizadra
Le trovi nel foglietti allegati agli obiettivi.
Ho una pubblicazione Nikon (Product guide) che usciva ogni due anni (costava 50 mila lire) e fra le diecimila informazioni sui prodotti Nikon riportava anche le tabelle della p.d.c. relative a tutte le focali, per tutti i diaframmi e tutte le distanze di messa a fuoco. L'ultima che ho trovato è l'edizione 1996-1998.
Le tabelle Nikon sono molto più prudenti di altre (Leitz,Angénieux). E anche di quelle elaborate dai software. Ma mi ci trovo bene....
Utile inoltre (anche se spesso un po' ottimistica) la scala della p.d.c. sugli obiettivi che ce l'hanno. Basta far coincidere il riferimento più "distante" con l'infinito...o un pelino oltre.
Halberman
Grazie Gianni per le informazioni.

Non mi è ben chiaro se ritieni o no valido calcolare il circolo di confusione, in genere, intorno a 0,030.

Saluti

Alberto
carlofio2000
QUOTE (gianluigizadra @ Jan 28 2005, 10:32 AM)
Mi sento un troglodita prima dell'invenzione della ruota...
Io ho sempre in borsa le tabelline della profondità di campo, con annessa distanza iperfocale, del 14 e del 17 mm a f/16 e f/22 sul 24x36 e sul Dx, rivedute e corrette sulla base dell'esperienza.
Il tutto sul retro di un biglietto da visita. wink.gif
Mi sembrava più comodo del notebook.
Ma, come dice mia figlia, sono un paleolitico... mad.gif

Il dofmaster e' disponibile anche per PalmOS...

Ciao

Carlo
EmilLask
Mi dispiace che il tentativo di chiarezza abbia generato, in qualche caso, un flusso di informazioni che rischiano di fare tornare alla confusione.

La distanza iperfocale è nota, studiata e calcolata da molto tempo prima che le grandi case produttrici di apparecchi fotografici la inserissero nei loro foglietti o che alcuni software ne consentissero il calcolo veloce.

La formula è semplice, se pure insidiosa. Per calcolarla basta una frazione che contiene al numeratore la lunghezza focale dell'obiettivo considerato (per un 50mm scriveremo nella parte superiore della nostra frazione 50) e al denominatore la somma tra il prodotto del diaframma con il valore del circolo di confusione in microns e la focale in millimetri (rimanendo al nostro 50 millimetri e con un diaframma di lavoro di 22 e un circolo di confusione di 30 microns scriveremo nella parte inferiore della nostra frazione 22x30+50).

Basta un banale foglio di calcolo, riportare la formula in una cella e calcolarla ogni volta o una volta per tutte in considerazione delle focali a cui si è interessati e dei diaframmi di lavoro più consoni alle proprie ottiche.

Detto questo occorre aggiungere che rimangono due piccole difficoltà.

La prima è relativa alla effettiva lunghezza focale delle proprie ottiche. Ad esempio, specialmente per gli zoom la focale dichiarata non è quella esatta, così un 18mm può in realtà essere un 17 o un 19 (procedo per grandi approssimazioni). Voi penserete: piccola cosa. Invece no! Perchè applicare il valore di distanza iperfocale di un 18mm ad un 19 ci riserva amare sorprese. Basti pensare che mettendo a fuoco a 49 cm con il 19 ottengo una profondità di campo di poco più di tre metri e invece con il 18 ottengo un bel tutto a fuoco da 25 cm all'infinito.

La seconda difficoltà è legata al calcolo del valore del circolo di confusione.
Qui le cose si complicano ancora di più. Basti dire che dipende dalle dimensioni del sensore, pellicola o digitale, e dagli ingrandimenti.
Non è quindi un valore assoluto.
Se devo osservare una immagine con un lentino d ingrandimento allora nemmeno un circolo di confusione di 3 microns mi metterà al riparo dalla percezione di una assoluta nitidezza.
Ma il buon senso, ancora prima che le scienze della visione, ci dice che una immagine deve essere guardata ad una distanza pari ad almeno la lunghezza della sua diagonale maggiore e ad ingrandimenti via via più elevati si arriverà al doppio e persino al triplo di quella diagonale.
In questa condizioni e partendo da un sensore 24x36 l'occhio umano non sarà in grado di percepire differenze per circoli di confusione inferiori ai 25 microns.

E arriviamo così a qualche regoletta di facile applicazione: per le full frame o le analogiche 35mm basta considerare 30 microns, per le 6x6 ci si può spingere anche a 50 o 60 microns, pe la D70 sono sufficienti 20 microns e per le compattine si scenda pure a 6-8 microns. Ovviamente un poster 3 metri per 2 ricavato da una compattina porrà problemi ben più seri di quelli relativi al circolo di confusione.

E' evidente che più andiamo oltre la distanza iperfocale ottimale più siamo sicuri di avere tutto a fuoco da metà della distanza di messa a fuoco all'infinito e come ho già detto anzi il guadagno sul fuoco anteriore sarà maggiore.
Questo vuol dire che se cerchiamo la sicurezza allora usiamo pure distanze iperfocali iperprudenziali, ma se vogliamo cogliere l'acrobatico fascino della distanza iperfocale spingendoci per ogni obiettivo e per ogni diaframma alla massima profondità di campo ottenibile allora la troppa prudenza ci escluderà da una simile esperienza.

Per finire. E' stato già detto più volte ciò che le scienze della visione ci insegnano e cioè che il famoso 50mm su una digitale come la D70 non diventa un 75mm. Si tratta, infatti, di focali diverse che diverse rimangono. Ciò che accade è semplicemente che il nostro 50mm rimane un 50mm ma l'intero fotogramma è occupato da una parte dell'immagine proiettata da un angolo di campo inquadrato molto prossimo a quello di un 75mm.
Per il calcolo della distanza iperfocale, tuttavia, tale ingrandimento di una porzione dell'immagine ha rilievo. Ecco perchè è necessario moltiplicare la propria focale per un certo fattore, prima di aplicare la formula di calcolo della distanza iperfocale.
Per la D70 tale valore non è esattamente 1,5, ma è compreso tra 1,35 e 1,40, in considerazione degli aggiustamenti necessari anche sul valore in microns del circolo di confusione. Mi ero permesso di consigliare 1,37.

Ma prima che il mio discorso sprofondi nella notte del troppo complicato e diventi perciò inutile in un forum di amici che amano soprattutto fotografare, mi fermo qui.

Halberman
Grazie, EmilLask, anche per queste tue ultime e utlissime precisazioni.

Saluti

Alberto
giannizadra
E per restare in tema, vi dò la buonanotte ...così
EmilLask
La bella fotografia di gianluigizadra mi dà lo spunto per invitare ad un ulteriore passaggio dalla comprensione alla realizzazione.

Chissà se ci sarà voglia di proporre imamgini realizzate ispirandosi a questa nostra discussione sull'iperfocale.

Sarebbe prezioso accompagnare l'immagine - è una richiesta che mi piacerebbe cominciasse ad esaudire proprio gianluigizadra - con i dati di scatto.
Oltre a quelli più comuni tornerebbe utile conoscere il tipo di obiettivo, non semplicemente la lunghezza focale alla quale è stata scattata la foto, la distanza a cui è stata regolata la messa a fuoco, in mancanza di un dato preciso si potrebbe indicare qualche oggetto della foto, la distanza alla quale si è scattata la foto, cioè quanto la fotocamera era distante dalla parte più vicina visibile del fotogramma.

Chissà che questa nostra discussione non possa diventare una sorta di modello:
approccio teorico, esemplificazioni pratiche, confronto sui dati di ripresa.
Così si può davvero imparare tutti e crescere insieme.

Sapeste quanta voglia di imparare che c'è in me e soprattutto quanta voglia di sperimentare. Una comunità come questa è una risorsa insostituibile.
giannizadra
Purtroppo non ho gli exif, Emil: è uno scatto con la F5. Ricordo solo l'ottica (era il 20 mm Nikon che poi ho sostituito con il 17-35, entrambi splendidi) , il luogo (Mantova, ma non c'entra col nostro discorso) e il diaframma (f/22).
In altro thread ho postato scatti con D70 ( e 14mm), e altri ne posterò. Lì gli exif ci sono.
Un cordialissimo saluto a te e a tutti
Betterman
Quoto in pieno l'idea di EmilLask, aggiungere i dati di scatto per far si che esempi pratici facciano capire effettivamente cosa significa la distanza iperfocale, ma soprattutto COME UTILIZZARLA!!
mauroclick
Bene ottimo.... Pollice.gif ..belle spiegazioni... grazie.gif
ma tutto questo è valido anche per ottiche zoom?
Ho scaricato il calcolatore ma quando lo apro mi cice che manca una "DLL" bho'.. huh.gif

un ultima cosa per inserire le foto su photo.net oltre che iscriversi occorre pagare? rolleyes.gif

giannizadra
Per gli zoom, l'iperfocale varia in funzione della lunghezza focale con cui scatti (oltre che ovviamente del diaframma): devi applicare di volta in volta la formula (o la tabella) della focale fissa corrispondente.
pescenaufrago
io con gli obiettivi con la scala disegnata, ho sempre messoi lsimbolo di infinito in corrispondenza del diaframma utilizzato, fiducoiso di ottenere la massima estensione di messa a fuoco, come avevo letto in qualche rivista una decina d'anni fa.
In effetti molti obiettivi non cele hanno più in vista queste scale.
F.Giuffra
Nella D70 c'è un tastino a destra dell'obiettivo, non serve per vedere la profondità di campo e capire al volo cosa è a fuoco e cosa?

Non si potrebbe usare quello per capire se lo sfondo è a fuoco?
giannizadra
A qualcosa serve, Fabrizio, tuttavia l'immagine chiudendo il diaframma col tastino si oscura molto, e una valutazione precisa a f/16 o f/22 diventa molto difficile.
Fedro
QUOTE (gianluigizadra @ Mar 1 2005, 10:34 AM)
Per gli zoom, l'iperfocale varia in funzione della lunghezza focale con cui scatti (oltre che ovviamente del diaframma): devi applicare di volta in volta la formula (o la tabella) della focale fissa corrispondente.

Cosa che consiglio di fare....a bocce ferme.....visto che sul campo decine di formulette o appunti...sono poco gestibili......spendiamo un pò di tempo a casa per conoscere meglio i nostri obiettivi....a volte saper sfruttare al meglio iò che si ha ...paga più che passae a ottiche di classe superiore (a volte.... wink.gif )
morgan
QUOTE (Fedro @ Mar 2 2005, 05:45 PM)
QUOTE (gianluigizadra @ Mar 1 2005, 10:34 AM)
Per gli zoom, l'iperfocale varia in funzione della lunghezza focale con cui scatti (oltre che ovviamente del diaframma): devi applicare di volta in volta la formula (o la tabella) della focale fissa corrispondente.

Cosa che consiglio di fare....a bocce ferme.....visto che sul campo decine di formulette o appunti...sono poco gestibili......spendiamo un pò di tempo a casa per conoscere meglio i nostri obiettivi....a volte saper sfruttare al meglio iò che si ha ...paga più che passae a ottiche di classe superiore (a volte.... wink.gif )

Mi sembra un'ottimo consiglio!!! Pollice.gif Pollice.gif
silver82
Ciao a tutti!

Ho letto questa discussione perchè mi interessa molto l'argomento!

Bella la parte teorica.....ma...

Come facciamo una volta sul campo a impostare la messa a fuoco dell'obbiettivo a 3.78m che è la distanza iperfocale per un 50mm a f/22?

Voglio dire come ci regoliamo per impostare la distanza, visto che ad esempio nel mio caso il 50mm f/1.8 ha la scala delle distanze fino a 3m e poi passa a infinito?

Grazie a tutti!
Ciao
silver82
scusate dell'abbondanza

QUOTE
la messa a fuoco dell'obbiettivo



.....obiettivo...
Pagine: 1, 2, 3
Salta a inizio pagina | Per vedere la versione completa del forum Clicca qui.