FORUM NIKONCLUB

Condividi le tue conoscenze, aiuta gli altri e diventa un esperto.

Chiudi
TITOLO*
DOMANDA*
AREA TEMATICA INTERESSATA*
Un Viaggio
nella mente e a derawan
Rispondi Nuova Discussione
Gennaro Ciavarella
Messaggio: #1
1 di 7

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare

Lucio Anneo Seneca (5 a.C.-65 d.C.), scrittore e filosofo latino

Questo pensavo, mentre cercavo dentro di me le motivazioni e le parole per un life che desideravo e che volevo fare, ma non banale, non per esserci per crederci e per vivere.
Alcuni amici sanno che non sto attraversando un buon momento; spesso la vita ci ricorda di quanto siamo niente e quanto siamo poco e quanto siamo instabili.
Ma non potevo negare come, sempre, in qualsiasi momento, in qualsiasi giorno, in qualsiasi stagione, sempre, mi assaliva la voglia del viaggio e la voglia di foto.
Mi sono accusato di farlo come un collezionista e di tenere tutto dentro come in un museo, ma sentivo che non era questo che mi muoveva, era altro, la verità, se esistesse, era altrove. Sfuggiva.
Così, in questo nuovo partire, cercavo i motivi. Si è vero era tempo che desideravo andarci.
L'anno scorso alla fine il gruppo di amici con cui vado in giro aveva preferito un altro luogo e la voglia mi era rimasta in gola. Sarà perchè sarei passato per il Borneo, sarà per i resoconti degli amici che vi erano andati la voglia era tanta.
Così alla fine andavo. Ma perché e per fare cosa? Per chi o contro di chi?
Perchè iniziare un viaggio lunghissimo con una tappa a Singapore. Forse per ritrovare degli esempi di quello che potevo lasciare (). Perché una parte di me dopo aver pensato ed organizzato, letto ed immaginato, pagato e sognato, aveva ed ha sempre Paura.

Messaggio modificato da gciavarella il Dec 6 2005, 05:26 PM
Anteprima(e) allegate
Immagine Allegata

 
Gennaro Ciavarella
Messaggio: #2
2 di 7

Paura che l’andare, fosse perdere, istanti, la vita, gli amori, le tenerezze, i tepori.
Così pensavo e già ero all’imbarco e poi, dopo le facce stranite dei compagni del viaggio: ma cosa pensano loro, cosa desiderano, cosa lasciano e dove vanno…

E poi, si sbarca, i tanti porti tralasciati e dimenticati, questi veramente non visti, sempre uguali e sempre diversi. Rumori e confusione, gente ogni dove. In questi luoghi una persona ha l'esatta consapevolezza di quanto l'uomo sia poca cosa e quanto sia bello vivere.

Arrivo a Balikpapan. Dal finestrino, un caos travestito da raffinerie, fiumi fangosi, grigio, caldo. Bagnato. Piove e tutto è grigio e viene in mente Conrad.
Quanti gli sconfitti? Dove sono? Folle di facce e di sorrisi.
Qui si sorride (e la mia cultura occidentale viene fuori, e nuove paure, magari poi cercano di fregarti ma ........ sorridono).
Mi vengono in mente le parole di Sartre sul viaggio e sulla necessità che sia lento. Forse cerco la lentezza, altri ritmi.
Dopo Balikpapan saliamo su di un bimotore ad elica circondati dai nostri bagagli (siamo stati portati assieme a loro e pesati prima dell’imbarco su una bilancia a bilico: sobrietà indonesiana) e via a Berau (che qui chiamano Brau, misteri della lingua).

Anteprima(e) allegate
Immagine Allegata


Immagine Allegata

 
Gennaro Ciavarella
Messaggio: #3
3 di 7

Sorvoliamo la foresta che si presenta piena di sventramenti: ferite nere. Le tracce dei nostri disastri, forse cerco l'uomo che fa e disfa verso un nuovo ordine a cui manca sempre qualcosa.

La foresta primigenia meglio conservata del pianeta viene distrutta per qualche pavimento e mobile in più. Così è.

Mi ritrovo come per miracolo all'imbarco, si fa per dire. Ci attendono 2,5 ore di navigazione tra la varia umanità

E tutti, dico tutti, salutano tutti. Proprio come da noi, occidente ricco.

Allora è questo che cerco la prova di una umanità trascurata. Ma gli amici dormono e tra teste che dondolano e gambe distese, corpi alla deriva stanchi, alla fine, dopo una selva di palafitte da pesca ed un piccolo tratto di mare (30 minuti a 35 nodi) arriviamo a Derawan.





Anteprima(e) allegate
Immagine Allegata


Immagine Allegata


Immagine Allegata


Immagine Allegata

 
Gennaro Ciavarella
Messaggio: #4
4 di 7

Neanche il tempo di registrarsi. Senza la forza di pensare, come in una nebbia mi ritrovo a maneggiare attrezzatura sub: andiamo in acqua.
Allora è questo il senso, la mia paranoia subacquea, meglio lì che sopra: con l’acqua calda il silenzio è più penetrante, più assoluto.
Esiste il silenzio assoluto? Ma cosa dico e cosa penso? Cervello in pappa.
Evito, per poco, di mettere una mano su di un pesce pietra (ben augurante davvero).

E l’acqua è torbida, gli altri sono nella nebbia.
Se possibile, qui, il silenzio è ancora più vitale e pieno.
Che ci faccio qui? Sarò alla ricerca come Chatwin (anche lui provvisto di taccuini e di macchina fotografica), perso in qualche via dei canti?
Ma quale ricerca è solo paranoia. Andiamo a dormire.
Così, mi sveglio più volte, è il jet-lag, dice la testa, ma fuori piove e alla fine fotografo. Attento al mare inclinato.

Comincio a preparare l’attrezzatura fotografica.
Bestemmie, il negozio di Roma mi ha messo nel pacco sia la 100 che la 50. Le donne senza sorriso dei negozi occidentali. Lì si ti fregano, sempre. Pensiero assoluto.

Con l’acqua che ho visto ieri, faccio macro. Ricordati di angolare i flash. 60 o 105?
Vado col 105 e senza lentino. Hai cambiato la lettura dell’esposimetro?
Mi fermo, ecco il senso del viaggio, lavoro, nuovo lavoro, impegni, nuovi impegni. Messaggio da mia moglie: divertiti.




Anteprima(e) allegate
Immagine Allegata


Immagine Allegata


Immagine Allegata


Immagine Allegata

 
Gennaro Ciavarella
Messaggio: #5
5 di 7

Mi affaccio pensando a lei ed ai mie bimbi ed a mia madre in ospedale e … Gennaro, controlliamo la mia 5400 e la custodia? Dobbiamo provare i due flash. Ma porca miseria, Luciano(foto), non hai nemmeno cambiato il firmware …

Siamo circondati da problemi ed impegni. Il viaggio non è vacanza, questo è sicuro, penso.

Cambio qualcosa sulla macchina, discutendo con l’amico Luciano. Proviamo per oggi a tenere questi settaggi. Ed io, io che faccio? e che ne so, dico ad un nuovo amico che si agita con in mano una nuova macchina ed una nuova custodia (la 5900).
E così, senza saperlo, mi ritrovo, in barca circondato da gente, lasciamo perdere, da macchine fotografiche, idem, e da tutti i loro problemi. Aiuto.

Momento di sconforto, ma che ci fanno tutte ‘ste macchine. Ale mi guarda perplesso: io non ne voglio sapere niente. Un urlo mi si strozza in gola. Poi dicono che è un hobby. Una follia, è solo una follia.

In acqua, come previsto, è caos, tutti sulla guida-sub a fare foto (sigh !) ed a sollevare tutto il sollevabile. Circondati da nuvole di piccoli, poveri, esseri spaventati. Io e Ale dietro, sconfortati.

Isoliamoci, ci facciamo un cenno, e così scompariamo dalla loro vista. Siamo salvi. E prima un nudibranco, poi un gambero ed un granchio.





Messaggio modificato da gciavarella il Dec 5 2005, 06:21 PM
Anteprima(e) allegate
Immagine Allegata


Immagine Allegata


Immagine Allegata


Immagine Allegata

 
Gennaro Ciavarella
Messaggio: #6
6 di 7

Ma la pace è finita. Arriva Luciano ci fa segno verso un suo flash. E’ allagato.
In barca il dramma e … ne compro due a Singapore. Già ma ora te ne resta uno ed è quello slave, gli dico, mi sa che di foto guardabili ce ne saranno poche.
Luciano si da’ alla foto esterna? Macchè, decide lo stesso di continuare e così il macello, subacqueo, continua e noi siamo sempre in coda.

Fanno scappare tutto: dal pesce mandarino alle mante. Maledizione, e, qual è il senso del viaggio e che ci faccio qui, tornano in testa.
Vabbè, pensiamo a mangiare, i camerieri sono simpatici e … dramma, non si può dire altrettanto del cibo. Continuerò ad elemosinare un nasi goreng per tutto il viaggio ma niente. Siamo in Indonesia e pasti occidentali (germano-britannici alle spezie con brio). Le banane sono buone e per questo le friggono.

Visioni. Andiamo al villaggio, troveremo il senso? Forse no, ma i sorrisi, quelli non mancano, e quelli dei bimbi sono speciali.

Nel frattempo cerco di annegare le mie domande sott’acqua: letterale.

Ma niente, restano a galla. Sarà colpa della tedesca che nel secondo viaggio a Sangalaki fa cadere una delle mie pinne (le mante così le vedo molto distanti e gli amici, buoni quelli, non si trattengono dal commentare e … amplificare), sarà per un allarme acqua che mi ha fatto impazzire, per il compagno di stanza (foto) che russa, per l’allagamento del cavo di sincro flash, o per l’allagamento della custodia di ale o per la condensa nella custodia di una coolpix 3100 (il flash scalda e l’aria è dannatamente umida), ma le domande restano sempre conficcate nel mio cervello. Dylan Thomas (shrapnel rapped in my hearth)



Anteprima(e) allegate
Immagine Allegata


Immagine Allegata


Immagine Allegata


Immagine Allegata

 
Gennaro Ciavarella
Messaggio: #7
7 di 7

A poco serve camminare sulla spiaggia, guardare un tramonto, vedere come si combinano in questa parte di mondo per un matrimonio. Neanche un giorno di tregua nel cibo (si mangia finalmente!) riesce a calmare.

E così mi ritrovo alla fine, mentre cammino tra la gente indaffarata di Singapore, tra resti coloniali e preparazione del Natale (stridente con questo caldo …) che, di nuovo, non so né che ci faccio qui, né che ci sono venuto a fare e, il senso del viaggio, è solo un nuovo viaggio.

I miei compagni, una d70 ed una f100, con i tutti i loro accrocchi ed i compagni umani, una moltitudine, sembrano aver deciso che tormentarmi ha senso anche ora.
E così mi chiedono: dove andiamo? Un nuovo viaggio? Adesso, no di sicuro.
E poi, delle parole mi escono di bocca, inavvertite e incredibili: dove si andrebbe?
Immediatamente ho come un colpo. E’ forse questo il Senso?. Cercare altro, andare verso altro, sempre, comunque.

Una risposta alle proprie allucinazioni, la dimostrazione della propria alienazione. Non può essere. Troppo facile.
E l’amore per l’altro, la ricerca? O la scoperta delle distanze? La distanza delle parole inascoltate perché mai capite.

Viaggiare o non viaggiare nell’immensità della mia umana tragedia.
Ma non essere ridicolo. E’ solo scappare, deviare. E’ solo vacanza e come tale assenza, il senso più umano della propria incapacità.

Allora è vivere e mostrare quello che si è visto e capire, solo dopo, che quello che riporto non è mai nelle immagini, ma è sempre nel cuore.

Così, ora, cosa porto dell’ultimo viaggio?

Non porto gli amici, non porto le foto, non porto i discorsi, non porto gli errori e le contrarietà. E sale dentro di me una sola, incredibile, folle, consapevolezza.
Porto il salto di un delfino. Questo si non rappresentato, incredibile, unico ed irripetibile. Inaspettato.

Porto, alla fine, un disegno nella mia testa, qualcosa di nuovo ed eterno, qualcosa di visto ed inascoltato. Un amore mai amato.

Poesia.





Anteprima(e) allegate
Immagine Allegata


Immagine Allegata


Immagine Allegata

 
Gennaro Ciavarella
Messaggio: #8
Note

1.Attrezzatura fotografica usata nel viaggio
D70 - f100 – 16, 105, 60, 18-70, 70-300 – custodia underwave e 2 flash subtronic
F90x – 16, 60 custodia underwave e tre flash (1 ikelite, 2 isotta)
Coolpix 5400, custodia e due flash (1 fotoleone – 1 metz)
Coolpix 5900, custodia fantasea
Coolpix 3100, custodia nikon
Più altra robaccia, compresa 1 telecamera (odiatissima) ed i suoi maledetti fari.

2. (da siti di velistipercaso e cosacucino) La cucina indonesiana offre molteplici possibilità di scelta, questo grazie all’estensione del territorio e alle differenze etniche che caratterizzano quella regione.
La cucina più diffusa è comunque quella giavanese che si divide in madurese, sudanese, giavanese orientale e centrale.
Ogni tipo di cucina dell’arcipelago indonesiano ha delle caratteristiche proprie, piccole differenze che ne fanno una cucina varia e gustosa. In ogni regione si predilige l’utilizzo di un alimento piuttosto che di un altro (pesce, pollo o zuppe), ma l’ingrediente sempre presente è il riso. La pietanza caratteristica per eccellenza è il famosissimo Nasi Goreng, riso fritto con cipolla e gamberetti.

Per chi voglia divertirsi in cucina, la ricetta del NASI GORENG (Riso fritto)
origine: Indonesia

INGREDIENTI: - 500 gr di riso bollito - 200 gr di gamberetti tritati - 2 cipolle - 1 spicchio d'aglio - 1 cucchiaio di salsa di soia - 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro - 1 cucchiaino di zucchero - 1/2 cucchiaino di peperoncino in polvere - 60 gr di burro - 1 dado -1 Frittata (3 uova) - 1 cipolla - sale – pepe
Preparazione
1. Sbucciate aglio e cipolle e tritateli con i gamberetti sgusciati. Fateli rosolare in un tegame con il burro caldo e unitevi il concentrato di pomodoro, lo zucchero ed il peperoncino. 2. Aggiungete il riso già lessato, il dado sciolto in poca acqua e cuocete per 5 min., mescolando. 3. Preparate la frittatina: sbattete le uova in una terrina con un pizzico di sale e pepe; sbucciate e tritate la cipolla e unitela al composto. Mescolate bene e versate il preparato in una padella antiaderente, cuocendo da entrambi i lati. Poi, tagliatela a striscioline e servitela con il riso fritto ben caldo.


Anteprima(e) allegate
Immagine Allegata

 
Davide_C
Messaggio: #9
Di dico poche cose, vorrei che mi credessi: ho letto il tuo life tutto d'un fiato, mi sono perso nel racconto, ho avuto la sensazione di essere lì con te, un viaggio meraviglioso ed un racconto che mi ha lasciato davvero a bocca aperta.

Non commento nulla del life, solo un "grazie di cuore" per aver condiviso con me e con tutti questi attimi guru.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #10
Che Racconto, mamma mia.
Una moltitudine di sentimenti, dubbi, angoscie ...che neuroni frenetici, che malinconia...........ma che coinvolgimento guru.gif
Grazie Gennaro per aver condiviso tutto questo.
Le foto sono un pò piccole per poterle apprezzare bene ma a parole mi hai portato con te nel tuo viaggio.
Spero chetu possa trovare quello che stai "cercando" perchè è quello che passa dal tuo life


Buona giornata

Davide
Giorgio Baruffi
Messaggio: #11
Gennaro...

grazie, non occorre dire altro... wink.gif
jo
Messaggio: #12
Gennaro viaggiare e' un modo meraviglioso di vivere la vita, assaporare luoghi e gente diversa come ci mostri con il tuo life.

Forse e' un consiglio il Tuo che anche io dovrei seguire in questi miei momenti di irrequietezza spirituale.

Grazie.
zico53
Messaggio: #13
Gennaro, sono un pò stordito, dopo la lettura di questa tua opera, mi sembra un circolo vizioso, non vorresti partire ma parti, non vedi l'ora di tornare, ma già mentre lo pensi ti ritrovi a dire adesso dove andiamo. Non ti piace il posto ma ci vai di corsa, non ami la folla ma sei sempre in mezzo alla folla. Mi auguro per Te che tu riesca a trovare la luce che cerchi. Io mi ricordavo un'altra persona sempre allegra e solare! Sono un pò triste.
Perdonami per queste mie parole, sincere, comunque.
Gennaro Ciavarella
Messaggio: #14
prima di tutto vi ringrazio

devo delle spiegazioni

ho pensato a lungo al life come categoria di racconto e come inserire le foto

le ho inserite a quel modo perchè non potevo postarle altrimenti, come realtà del sogno e dello scritto, del reale e del viaggio

per questo sarebbe stato meglio una voce narrante fuori campo ed una immersione nelle immagini e, nella musica

mentre le immagini potevano essere casuali e ricollegarsi alle spaziature, la musica è troppo personale e difficilmente incasellabile in un excursus mentale

i miei riferimenti sono stati (senza esagerare)
joyce: ulisse
sartre: l'ultimo turista
rimbaud: bateu ivre
campana: canti orfici
byron: la via per l'oxiana
conrad: tutto
brandi: i diari

il viaggio è qualcosa che è sempre dentro di te ma che alla fine trascende per destinazioni e con scopi che ti cambiano: basta farsi prendere

gennaro

Messaggio modificato da gciavarella il Nov 30 2005, 12:16 PM
micro
Messaggio: #15
Gennaro,bel life,mentre leggevo mi è venuto lo stress da coda,io sarei diventato uno squalo,mangiandomi tutti quelli che facevano scappare i pesci!!


Complimenti ancora!!


ciao
micro
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #16
Un viaggio durante un viaggio. Così l'ho interpretato. Un viaggio tra dubbi personali e certezze mai sufficenti a dirimerli. La ricerca personale di qualcosa che ti allontani da quello da cui non vuoi e non vorresti mai lasciare. Un Life difficile, almeno per me, nonostante sia la terza volta che lo leggo.
Ci tornerò con la speranza di capirlo fino in fondo.
grazie.gif
Gennaro Ciavarella
Messaggio: #17
bellissimo claudio, un viaggio nel viaggio, come sempre accade

gennaro
Fabio_Porcelli
Messaggio: #18
Gennaro, grazie. Questo non è un viaggio. E' il Viaggio, è il Tuo Viaggio, ci sono i tuoi dubbi le tue angosce, la ricerca di qualcosa che sfugge, i ricordi, i sentimenti, la voglia di stare sottacqua, dove tutto si trasfigura, dove tutto acquista una nuova dimensione, dove tutto si rallenta e ti da modo di percepire diversamente perfino i battiti del proprio cuore.
Buo Viaggio.
stefanostefano
Messaggio: #19
Ciao Gennaro, bisognerebbe avere un momento di calma per entrare nel tuo racconto, ma rivivo storie e sensazioni simili. Il viaggio appartiene alla mia coscenza e nel tuo racconto trovo l'umanità che il mondo ci regala. Mi è quindi piaciuto molto questo life, suggestivo perchè interiore, talmente interiore che le foto sono un di più ,,,,,,,, dai diciamo meglio sono un regalo in più che ci fai. Grazie di questo racconto e di averci fatto partecipi.

Stefano

PS se hai un pò do tempo vai sul mio viaggio che di anno in anno costruisco.
http://viaggiando.clarence.com/

PAS
Messaggio: #20
Un viaggio
Prima il desiderio del viaggio ancora lontano nel tempo.

Poi l’ansia del viaggio imminente, di ciò che si lascia. Forse si riaffaccia anche l’ansia ancestrale ed inconsapevole dell’abbandono dei riferimenti e della sicurezza del territorio.

Poi “dentro” al viaggio. Occorre realizzare tutte le promesse che ci aveva fatto quando era ancora lontano ed ammiccante.
Il tempo è poco, le condizioni non ideali, ma il viaggio non può andarsene prima di averci dato ciò che ci ha promesso, non glielo possiamo permettere.

Poi il viaggio finisce e cosa lascia:

Il desiderio di un viaggio ancora lontano nel tempo.

Grande Gennaro!
grazie.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #21
Gennaro, i miei complimenti per l'ottimo lavoro e un grazie.gif per questo bellissimo Life!
Un accurato diario di viaggio, appassionante, ed un racconto strardinario, che ci porta oltre che nei luoghi descritti, nel profondo dell'animo umano. Grande! guru.gif

un saluto
Bruno
 
Discussioni simili Iniziata da Forum Risposte Ultimo messaggio