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Esposizione
dia e negativi
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LORENZO S
Iscritto
Messaggio: #1
Vorrei riprendere una discussione nata in "Forografare gli animali" per capire meglio come si comporta una dia in confronto alle negative colori nell'esposizione: da quello che ho capito secondo quello che ci diceva Lambretta per sottoesporre una dia dobbiamo fare il contrario di quello che facciamo con la pellicola negativa quindi ricapitolando:

con le dia:

per sottoesporre bisogna aprire di uno stop il diaframma

per sovraesporre chiudere il suddetto

Queste affermazioni mi hanno lasciato un po perplesso quindi se vogliamo tornare sull'argomento ne sarei ben lieto(almeno ci capisco qualcosa)

ciao.gif Lorenzo
enrico
Messaggio: #2
Ciao,
sottoesporre e sovraesporre hanno lo stesso significato sia per quanto riguarda le dia che le pellicole negative. Il punto è che, mentre una pellicola negativa sovraesposta risulta molto scura, una dia sovraesposta, avendo subito durante il processo di sviluppo un'inversione, risulta molto chiara. Il sottoesporre leggermente una diapositiva, porta a colori più saturi. Un'altra osservazione che si può fare è che una esposizione non corretta su di una dia crea meno danni se è verso una sottoesposizione che se verso una sovraesposizione; bruciare le alte luci è esteticamente peggio.
In ogni caso il termnine "sottoesporre" vuol dire sempre e con qualunque materiale "esporre meno di quanto si dovrebbe" gli alogenuri e questo sempre causa una perdita di dettaglio nelle ombre, sia che si tratti di negativi che di pellicola invertibile.
Enrico
marcofranceschini
Messaggio: #3
QUOTE (LORENZO S @ Jan 28 2004, 06:16 AM)
Vorrei riprendere una discussione nata in "Forografare gli animali" per capire meglio come si comporta una dia in confronto alle negative colori nell'esposizione

Ciao
hai fatto bene a segnalare i tuoi dubbi in quanto la differenza nella modalità di esposizione per una pellicola negativa e una dia non si può risolvere con una semplice sotto o sovra esposizione di uno stop ,di mezzo etc.!
Il discorso è molto più semplice o complesso ...dipende dai punti di vista.
Mettiamo subito un primo punto fermo:La diapositiva non conosce il concetto di "latitudine di posa"...un qualsiasi errore di esposizione non potrà mai essere compensato dallo sviluppo e quindi una zona sovraesposta rimarrà tale sempre.Diverso è il discorso per una negativa che a seconda del tipo di emulsione sopporterà in stampa una sovra o sottoesposizione pagando magari con qualche dominante.
Ma veniamo al punto focale:l'esposizione di una diapositiva.
Una dia è in grado di registrare una gamma di luminanza pari a 5 stop(per semplificare),ne 1/3 di più ,nè 1/3 di meno!Se in una scena è presente una gamma maggiore ,necessariamente il fotografo dovrà rinunciare a registrare sulla pellicola delle informazioni e quindi dovrà decidere a quali informazioni rinunciare.Per questo in una dia è necessario esporre sulle alte luci,ma sarebbe necessario per avere un'idea precisa del risultato finale effettuare una misurazione anche sulle basse luci per calcolare la differenza.Se questa differenza sarà minore o uguale di 5 stop registrerò tutta la gamma di luminanze presenti sulla scena ,altrimenti avrò delle zone nere o bruciate a seconda dell'alta luce che avrò considerato più significativa nella scena.
Altro discorso importante è la modalità di lettura...questo è un aspetto fondamentale della fotografia...se non siamo in grado di leggere la luce correttamente, una diapositiva correttamente esposta sarà solo una diapositiva fortunata,perchè ripeto la dia non consente errori ,non sopprta un errore neanche di 1/3 di stop...siamo noi che lo sopportiamo perchè ci dispiace buttare uno scatto magari importante ,ben composto ,significativo ,ma...sottoesposto.Quindi la latitudine di posa nelle dia è in noi smile.gif
Ma tornando alla modalità di esposizione,ritengo che un accessorio fondamentale,che apre il mondo della fotografia verso nuovi e stupendi orizzonti sia l'eposimetro esterno per luce incidente.A cosa servono ottiche meravigliose se non riusciamo ad impostare la giusta coppia tempo/diaframma ? Niente! Spendiamo 300 euro una volta per un esposimetro che legga la luce incidente e non dovremo più pensare ad esporre correttamente sul bianco ,sul grigio medio,sul palmo della mano,sul rosso ,sul verde e sul giallo....
Il valore che quel benedetto strumento ci restituirà sarà la reale quantità di luce presente in quel preciso punto.La coppia tempo/diaframma sarà quella giusta ,precisa al 1/3 di stop...se sbaglieremo l'esposizione della diapositiva sarà solo perchè abbiamo interpretato male le alte luci significative.

Sono stato un po' lungo ma l'argomento merita attenzione.
Spero più che altro di essere stato chiaro.

Saluti
Marco
Franz78
Messaggio: #4
Ciao a tutti, avendo molto a cuore il discorso sulle dia (trovo che diano molta più soddisfazione delle stampe), vorrei dibattere con voi su alcuni punti del post di Marco che non ritengo esatti.
Nota: non ho assolutamente la pretesa di scrivere la "verità universale" sul mondo della dia, però ho trovato qualche inesattezza, e vorrei parlarne con voi.

Marco dice:
QUOTE
La diapositiva non conosce il concetto di "latitudine di posa"...un qualsiasi errore di esposizione non potrà mai essere compensato dallo sviluppo e quindi una zona sovraesposta rimarrà tale sempre.


Precisazione: sono d'accordo col fatto che un errore di esposiz. non possa venire compensato dallo sviluppo (per una dia), ma ciò è un fatto slegato dalla latitudine di posa. Questa rappresenta un concetto legato alla pellicola e non a come viene sviluppata, tant'è che la pellicola dia HA latitudine di posa. E' molto ristretta rispetto a quella di una pellicola negativa, ma c'è.

E ancora:
QUOTE
Per questo in una dia è necessario esporre sulle alte luci,ma sarebbe necessario per avere un'idea precisa del risultato finale effettuare una misurazione anche sulle basse luci per calcolare la differenza.


Non capisco se ciò è riferito ad una situazione particolare, mi spiego: se fosse riferito ad una situazione generale (come credo), non troverei questa cosa esatta. E' il fotografo che decide cosa esporre correttamente, esporre per le alte luci non è la ricetta valida sempre. Ricordiamo che in un qualsiasi scatto (sia nelle dia che nelle negative) verrà esposto giustamente ciò che sarà stato preso come tono medio (ossia come punto di riferimento) dall'esposimetro.
E' il fotografo che decide cosa deve essere il tono medio nel suo scatto, ossia ciò che verrà esposto correttamente.
Inoltre consiglio a tutti di fare SEMPRE misurazioni della quantità di luce (chiaramente con l'esposimetro) presente in ogni parte della scena che si sta inquadrando, così avrete un'idea completa del risultato che otterrete. (Tenendo conto della latitudine di posa della pellicola (anche dia) che state utilizzando).

Ultima cosa, non credo come dice Marco che sia necessario un esposimetro per luce incidente per scattare buone diapo (o negative che siano). Io ho all'attivo molti rulli di diapo fatti, e raramente ho sbagliato l'esposizione. Questo non perchè sia un grande fotografo o un superman, ma solo perchè ho bene in mente come funziona un'esposimetro (come vede la luce, come è influenzato dai colori, ecc.). Credetemi, tutti i discorsi sugli "esposimetri che vedono in bianco e nero, i cartoncini grigio medio" sono relativamente semplici. Una volta che l'esposimetro ci dà una lettura esatta (rispetto a ciò che vogliamo NOI che venga in foto), l'impostazione tempo / diaframma è una cosa semplicissima.
Consiglio quindi a tutti di procurarsi un bel libro che spieghi bene come funziona l'esposimetro,che è la chiave per esposizioni esatte, ed è molto più economico di un esposimetro separato da portarsi in giro....
Mettete che volete esporre una montagna che sta a 2 kilometri da voi, cosa fate? Andate con il vostro esposimetro fino là? Io no.... blink.gif
Se avete voglia di qualche delucidazione sul funzionamento degli esposimetri, chiedetemi pure...è molto più facile di quello che sembra!!!

Scusate la lunghezza, ripeto che non ho voluto assolutamente scrivere le "verità rivelate" sul mondo dia, non credo di avere abbastanza esperienza!!! Ho voluto solamente puntualizzare qualche concetto sulla base delle mie conoscenze.

Sono gradite repliche!!

Franz78 bonk.gif
^Ventu^
Messaggio: #5
io ho sempre saputo che se apri il diaframma entra più luce quindi sovraesponi, viceversa se lo chiudi ne entra meno quindi sottoesponi..(parlo di diapo)quindi mantenendo lo stesso tempo:

sovraesponendo risulta una dia più chiara,

sottosponendo una dia più scura..

poi magari mi sono sempre sbagliato, ma sono quasi sempre riuscito ad ottenere risultati brillanti..

aggiungerei che se proprio uno scatto ci interessa molto ho sempre trovato utile il braketing ovvero 1 scatto normale, 1scatto +1diaframma e 1 scatto -1diaframma..
questo più che altro in foto con scarsa luminosità

e un diaframma in certe situazioni si vede.. eccome se si vede, specialmente con le diapositive..

ciaoooo quattr.gif
^Ventu^
Messaggio: #6
e poi dimenticavo..

le nikon di adesso hanno la possibilità di andare a leggere fino a un punto minimo dell'inquadratura.. (spot) e in certe situazioni come ritratti o controluce può risultare molto utile..

poi magari mi sbaglio rolleyes.gif

ciaooooooooo ciao.gif
marcofranceschini
Messaggio: #7
QUOTE (Franz78 @ Jan 29 2004, 09:38 PM)

esporre per le alte luci non è la ricetta valida sempre.

Ciao Franz
Spiego meglio il concetto relativo all'esposizione sulle alte luci,aggiungo significative.
Come ho già detto nel mio precedente intervento,la dia per sua caratteristica riesce a riprodurre un range di valori EV pari a cinque stop.
Esporre sulle alte luci significative significa riprodurre il maggior numero di informazioni disponibili in una scena.
A volte questo range comprende tutte le informazioni ....altre no ,e quindi il fotografo fa delle scelte e decide a cosa rinunciare.
ESEMPIO
Come esempio ho linkato una mia pagina web.
Se guardi l'immagine n°6 (terza immagine della seconda fila da sinistra smile.gif )
potrai vedere che ci sono delle zone assolutamente nere.In quel caso ho scelto di esporre sulle alte luci significativa rappresentate dalla facciata del grattacielo più illuminata...per rispondere anche alla questione dell'esposimetro ,non mi sono certo arrampicato sul grattacielo ho cercato a livello del mare smile.gif una esposizione identica...(la quantità di luce non cambia) ,se proverò a stampare quella diapositiva non riuscirò mai a tirare fuori niente da quel nero...tolleranza zero nero è nero.
Sempre nella stessa pagina l'immagine n°4 invece (prima immagine della seconda fila da sinistra) aveva delle condizioni di ripresa comprese nel range di quei 5 stop di cui parlavo e quindi a parte qualche particolare sotto le colonne o all'interno delle finestra dei grattacieli ho riprodotto praticamente tutta la scena esponendo sempre sulla facciata del grattacielo di fronte.Se in questo caso avessi scelto un valore medio tra la facciata di fronte e quella del grattacielo a sinistra leggermente in ombra sicuramente avrei avuto sovraesposta la prima,un cielo chiarissimo e una dia da buttare.
Un'altra cosa sull'esposimentro ...le coppie tempo diaframma giuste possono essere tantissime ,ma giusta la quantità di luce che deve passare attraverso l'obbiettivo è solo una (almeno parlando di dia!).Se noi possiamo utilizzare uno strumento affidabile che ci regala quel valore preciso da riportare sulla nostra macchina fotografica...perchè rinunciarci.

Spero di essere stato chiaro...ma non sovraesposto smile.gif



Ciao
Marco
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #8
Invece di scrivere io tutta la verità nient'altro che la verità... dica lo giuro... vi rimando a questo ottimo articolo pubblicato sul sito della rivista Fotografia Reflex... da leggere con calma e attenzione... poi qualora ci fosse qualcosa ancora non chiaro ne possiamo sempre parlare... wink.gif

La corretta Esposizione
marcofranceschini
Messaggio: #9
Ciao Stefano l'articolo che hai trovato mi sembra molto esauriente e chiaro...
Grazie
Ciao

n.b.vista la lunghezza dell'articolo spero che nessuno si annoi nel leggerlo.
Clik102
Messaggio: #10
Ma possibile che nessuno usi più o addirittura conosca la vecchia regola del 16 ? ! ?

Io l'ho sempre applicata ad ogni nuova macchina sia digitale che no e, nonostante le evoluzioni della tecnica, non ho mai trovato due macchine (reflex) i cui esposimetri mi dessero le stesse letture.

Sulle nuove macchine mi faccio sempre, perciò, un test di taratura secondo la vecchia regola del 16 e poi .... mi comporto di conseguenza.

E' vero che quando ho iniziato io a fotografare quasi (si fa per dire) non esistevano gli esposimetri ..... ma conoscre bene la propria macchina mi sembra una cosa essenziale anche se oggi programmi tipo il CAPTURE permettono una ridefinizione postuma della esposizione e di quant'altro !

ciao.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #11
Io consscevo un'altra regola quella del 27 cioè si potevano effettuare acquisti di apparecchiature fotografiche solo dopo il 27 del mese... il 28 era già tardi... ne' Gianca' e falli gode nu poco sti guaglioncelli e che d'è dovemo sta sempre con le pezza ar cu...ore mo l'esposimetri ce stanno faglieli adoperà... magari te facessero paga la macchinetta pornografica de meno! Pure... pure! Ma visto che è tutto pagato sfruttiamole le possibilità on no? laugh.gif laugh.gif laugh.gif
Clik102
Messaggio: #12
Hai ragione è solo che in certi momenti mi sembra impossibile che una persona spenda migliai di euro in corpi ed obiettivi e poi si ponga il problema sul come fotografare un cigno bianco sulla neve o come sporre una dia !

In certi momenti penso che dovrebbe essere obbligatorio un corso di auto apprendimento della fotografia su macchinette usa e getta !!!!!!!!

ciao.gif
Franz78
Messaggio: #13
Beh, Giancarlo, purtroppo ( o per fortuna) comprando un'attrezzatura da 2000 euro non trovi incluso il "corso del perfetto fotografo". Capita, quindi, che qualcuno possa avere dei dubbi, no?!

Io rimango della mia, la chiave è capire come funziona un esposimetro...dopodichè va benissimo anche quello della macchina!

Concordo con "clik102", anche io faccio sempre un test di taratura, ma lo faccio seguendo i dati che mi fornisce l'esposim. e scattando a forcella attorno ai dati forniti. Valuto poi lo scatto che ha meglio rappresentato la situazione reale.

Dai, continuiamo, l'argomento dia è fantastico.... bonk.gif

ORA LANCIO IO UN TEMA: quali pellicole dia usate di solito? A me piace un casino il Velvia RVP 50, trovo che abbia delle tonalità "pastello" pazzesche, anche se mi ha lasciato un po' deluso per quanto riguarda la rappresentazione della pelle (viso, ecc.). Ora ho in macchina un kodachrome 64, di questa che ne pensate?
Altra domanda: che mi dite del nuovo Velvia 100? Qualcuno l'ha provato? Come vi trovate?

Ciao
Franz78 bonk.gif
Clik102
Messaggio: #14
QUOTE
Beh, Giancarlo, purtroppo ( o per fortuna) comprando un'attrezzatura da 2000 euro non trovi incluso il "corso del perfetto fotografo". Capita, quindi, che qualcuno possa avere dei dubbi, no?!

Io rimango della mia, la chiave è capire come funziona un esposimetro...dopodichè va benissimo anche quello della macchina!


Infatti ... io non criticavo i dubbi ... ben vengano ... altrimenti non avrebbe senso questo forum.

Solo che, come del resto sostieni tu, a mio avviso bisognerebbe che prima si cercasse di capire la tecnica base (senza automatismi ed altre attrezzature tecniche, per poi poterle utilizzare tutte a pieno e con ottimi risultati.

L'esempio del cigno bianco ... sulla neve è indicativo ! Probabilmente in una determinata posizione ci resta per pochi secondi e se in quel momento devo pormi il problema di come si comporterà il mio esposimetro ecc ..... posso anche evitare di scattare !
Se invece il lato tecnico è diventato un fatto automatico ed acquisito, compenso in 1/2 secondo l'esposizione datami dal TTL e scatto.

Tutto questo specialmente per chi fa uso di diapositive ......... col digitale è sempre possibile (o quasi) la correzione postuma con "capture" e simili!

--------------------------------

La Velvia 100 la trovo, anche se può sembrare impossible anche superiore alla 50 e quasi con grana più fine !

Provala ... ne vale la pena !

ciao.gif

Franz78
Messaggio: #15
Sono d'accordo, la tecnica è la base per ottenere buoni scatti. E' importante acquisirla bene!

Proverò presto il Velvia 100, sono curioso....

Bye
Franz78 bonk.gif
casteddaia
Messaggio: #16
QUOTE(Franz78 @ Jan 29 2004, 10:38 PM)
Se avete voglia di qualche delucidazione sul funzionamento degli esposimetri, chiedetemi pure...è molto più facile di quello che sembra!!!

Ciao Franz,
scusami, ma io vorrei approfittare della tua disponibilità... smile.gif
In questo mio post qui collegato alla pagina 2, ho pubblicato alcune foto prova fatte con Fuji Velvia 50 RVP e la mia F55. Ti chiedo di dirmi la tua: mi posso fidare del Matrix 5 settori o devo usare il Semi-Spot Centrale? Come potrai leggere nel mio post, userò la Velvia 50 esclusivamente per paesaggi, non per ritratti e/o persone.
La mia è una richiesta un po' esagerata, lo so, ma spero che vorrai dedicarmi un po' del tuo tempo...
Grazie! smile.gif
ryo
Nikonista
Messaggio: #17
Ciao, chiedo scusa per aver riaperto un così vecchio post, ma essendomi capitato sotto gli occhi mentre facevo una ricerca sulla KODACHROME 64, non ho potuto fare a meno di leggerlo tutto, compresi i vari e interessantissimi allegati. Quello che ho potuto capire è che, per esporre correttamente, non è importante TANTO il supporto (negative o diapositive), quanto la giusta lettura della scena inquadrata.
Fermo restando questo, a cui penso di essere, in linea teorica, arrivato, mi è poi parso di capire, nel discorso di sovra e sotto esposizione, almeno per me, un poco confuso, che si parli in tutti e due i casi, dia e nega, del "negativo" anche per quest' ultimo e non della sua stampa. Quindi per negativo del negativo colore più chiaro bisogna sottoesporre, per farlo più scuro sovresporre, con conseguente inversione del risultato sulla stampa, giusto? Per le dia, invece, bisogna pensare al risultato senza l'inversione, quindi più esposta più chiara, meno più scura, giusto?
Quello che poi mi è veramente incomprensibile è :
con le dia:

per sottoesporre bisogna aprire di uno stop il diaframma

per sovresporre chiudere il suddetto
Ringrazio da subito chiunque mi verrà in aiuto!
ryo
Nikonista
Messaggio: #18
OK! Penso di essermi risposto da solo! Si riferisce all'immagine latente, quella che si produce sulla dia prima del suo sviluppo.
Quindi se si pensa al risultato finale cioè la stampa per il negativo colore e l'intelaiatura della dia si deve agire allo stesso modo.
PS: ci sono arrivato leggendo la discussione intitolata "Foto Di Animali" e non "Fotografare gli animali" che non avevo trovato!
 
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