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Come Smascherare I Fotoritocchi
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sbronzodiriace
Messaggio: #1
Salve a tutti,
devo programmare dei criteri di inclusione per l'ingresso ad uno società scientifica.
Volevo sapere come è possibile, se è possibile, conoscere se una foto è stata modificata.
Devo richiedere obbligatoriamente i file in formato .Raw (o analoghi) oppure è possibile smascherare anche i .JPEG.
Grazie per l'attenzione
gciraso
Banned
Messaggio: #2
QUOTE(sbronzodiriace @ Nov 18 2008, 11:21 AM) *
Salve a tutti,
devo programmare dei criteri di inclusione per l'ingresso ad uno società scientifica.
Volevo sapere come è possibile, se è possibile, conoscere se una foto è stata modificata.
Devo richiedere obbligatoriamente i file in formato .Raw (o analoghi) oppure è possibile smascherare anche i .JPEG.
Grazie per l'attenzione

Di che foto si tratta?
Per avere la garanzia dell'originalità il raw mi sembra d'obbligo, magari con software che ne garantiscano l'autenticità.
I coreani insegnano ....

Saluti

Giovanni
enrico
Messaggio: #3
Non credo ci siano formule per smascherare interventi alterativi. Con l'analogico, eventuali fotomontaggi si potevano smascherare al microscopio, confrontando il tipo di grana nelle diverse zone dell'immagine. Col digitale è più difficile. Smascherare alterazioni è tanto più facile quanto più il "detective" è esperto e quanto meno lo è il "falsario". Se il falsario è molto bravo, non è cosa semplice. E poi dipende da immagine ad immagine e da alterazione ad alterazione. Occorre osservare la foto a forte ingrandimento ed avere esperienza. Non credo che il raw sia la soluzione finale.
Ciao
Enrico
cratty
Messaggio: #4
Il Raw ti dà una mezza sicurezza. Mezza perchè se prendo il Jpg in alta risoluzione la ritocco e poi risalvo in Raw siamo punto e accapo.
Oltre l'esperienza e l'occhio esistono se non erro programmi che riescono a capire se una foto è ritoccata o meno.
Non li ho mai usati nè visti, ma siamo su un pianeta un po' più alto, parliamo di consulenze specifiche di un certo costo e livello.
Saluti
SkZ
Messaggio: #5
Io ho una amica che sa ritoccare al PS molto bene e non ti accorgi senza una grande esperienza dei ritocchi.
I Jpeg lasciali perdere.
L'ideale sarebbero i Raw firmati digitalmente, come si puo' per D200 e oltre. In caso chiedi al Tribunale come si fa ad avere una foto che valga come prova valida.
F.Giuffra
Messaggio: #6
La nikon inserisce un marchio nelle foto originali se lo setti dal menù. Ma se faccio un fotomontaggio, lo stampo e lo fotografo con una Nikon il programma mi dice solo che lo scatto, raw o jpg, non è stato ritoccato.

Il tenete Colombo, in un noto episodio, scopriva la il trucco di un assassino che per procurarsi l'alibi faceva prendere una multa da un autovelox a un complice con una propria fotografia sulla faccia in una altra città al momento del delitto. L'autovelox li fa una foto frontale della faccia mentre guidi, ma le ombre della foto non corrispondevano a quelle degli altri automobilisti.

Ma un buon ritoccatore cerca sempre di far corrispondere le ombre...

Messaggio modificato da F.Giuffra il Nov 18 2008, 04:36 PM
danighost
Nikonista
Messaggio: #7
Ricordo la puntata, ma il fotomontaggio, se si può chiamare così, non mi ha soddisfatto.
nippokid (was here)
Messaggio: #8
Ciao,
non ho capito bene i termini della questione...e nemmeno il grado di "tolleranza" alla manipolazione...una cosa sono gli interventi di "ottimizzazione", un'altra sono gli interventi di fotoritocco vero e proprio...

Mi risultano esserci diversi metodi per avere garanzia dell'autenticità (nel senso di "immagine come scattata"..) di una fotografia.
Tra i metodi oggettivi credo che il più "immediato" sia l'utilizzo di un software di autenticazione (qui il Nikon) che garantisce la non-modifica di un'immagine Jpeg, NEF o TIFF successiva all'acquisizione con fotocamera. Il limite può essere che non è disponibile per tutte le fotocamere, ma soltanto con quelle che prevedono l'attivazione del parametro di autenticità via Firmware e ovviamente che tale opzione sia attiva.
Oltre al limite descritto da F.Giuffra...che ne sa una più del diavolo! laugh.gif

Sempre escludendo l'analisi "soggettiva", ho sentito dell'esistenza di software che sono in grado di verificare la presenza nelle immagini della ricorrenza di "pattern" uguali, frutto di clonazioni e operazioni simili, ma non ne conosco direttamente.
Credo che siano operazioni piuttosto complesse e "pesanti" per via della enorme quantità di informazioni da confrontare, pur limitando le ricerche a "griglie" di numerosi pixel.

Un altro metodo, forse alla base (anche..) dei software di autenticazione, è l'analisi della cosiddetta "unique camera fingerprint". Sembra che ogni fotocamera produca un "pattern di rumore" caratteristico e diverso per ogni sensore, la cui analisi o il cui raffronto con una "immagine tipo" prodotta dallo stesso sensore possa chiarire se c'è stata "manipolazione".
Credo che se ne faccia per lo più un uso legale/forense, di queste tecniche, ma non avendo ben capito le tue esigenze le ho riportate. Dovrei avere un PDF a riguardo, se lo trovo lo allego in calce. Non ho altri riferimenti, ma non sarà difficile reperire altre informazioni in rete.

Un altro indizio può essere la traccia che i software lasciano all'interno delle immagini. Un EXIF viewer/editor o un HEXeditor, tenendo conto che possono anche essere stati utilizzati loro stessi per la modifica degli exif, possono verificare le "tracce" dei software, se presenti.

Altro non mi viene in mente se non l'analisi "ad occhio" (esperto) delle immagini.
In epoca di analisi degli spappolamenti dei bordi al 300%, più che di contemplazione e lettura delle fotografie, dovrebbero esserci molti esperti su piazza!! biggrin.gif

bye.


P.S. Avevo un HTML insieme al PDF...riporto il link

Messaggio modificato da nippokid il Nov 18 2008, 05:19 PM
File allegati
File Allegato  ICIP05.pdf ( 269.55k ) Numero di download: 66
 
SkZ
Messaggio: #9
Per i pattern da clonazione non e' cosi' semplice. quella mia amica quando fotoritocca (eliminazione difetti pelle e rughe, doppi menti, rotazioni occhi, accorciamento naso), oltre ad avere sempre un livello con l'immagine originale, lavora sempre su 2 o 3 livelli, che poi vengono fusi in modo da conservare il pattern originale della pelle ed evitare l'effetto bambola di porcellana.
sbronzodiriace
Messaggio: #10
grazie per i consigli...come al solito siete super preparati e molto didattici.Thank
GiulianoMenestrina
Messaggio: #11
Posso segnalarti questo articolo sul numero di agosto della rivista "Le scienze".
Scopri i trucchi digitali
Le Scienze, agosto 2008, n. 480

Grazie ai software di oggi, alterare una fotografia è diventato molto più facile. Ma la tecnologia corre ai ripari, offrendo nuovi metodi per smascherare le contraffazioni. Di Hany Farid
Grazie ai software in commercio, falsificare una foto è sempre più facile. Si apre così un nuovo campo di ricerca: le perizie di immagini digitali. Molti falsi si scoprono da incongruenze nelle luci, per esempio nei riflessi luminosi negli occhi delle persone ritratte. Ma oggi ci sono anche algoritmi che rivelano quando un'immagine ha un'area clonata o ha subito altre alterazioni.
 
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