FORUM NIKONCLUB

Onestamente, se hai solo ottiche tipo G, naturalmente a copertura FF, anch'io penso che la cosa più pratica sia una F80, che puoi tenere nella stessa borsa della digitale: costo esiguo, leggera e completa; meglio ancora la F100, Ai compatibile.
Capisco e condivido il fascino di macchine tipo FM/FE, ma devi crearti un sistema ex novo.

Non ne conosco la resa ma, se sei in mezzo alla gente e non vuoi smontare ottica (confusione, polvere ecc.), in prima istanza valuterei il nuovo 24-120/f4 VR. Hai una notevole escursione focale, una luminosità accettabile e, soprattutto, parti da un focale (su FF) realmente grandangolare, tale da garantirti quell'effetto presenza indispensabile (secondo me) in reportage di questo tipo.
Salvo naturalmente che altri fattori non ti obblighino ad operare da grandi distanze.

Il MF F4, pur appartenendo alla serie E è molto buono. Altri non è che il corrispondente, ottimo, Tamron. Come tutti gli Ai la qualità costruttiva fa impallidire i successivi AF.
Tuttavia il vero pezzo forte, molto quotato, è il successivo 80-200 AIs, sempre a luminosità costante 4. Da questo deriva il successivo AF, purtroppo scomodissimo da usare in manuale perché appartenendo alla prima generazione di AF ha una ridicola, scomoda, ghiera zigrinata per la messa a fuoco manuale. Sciaguratamente Nikon non rinnovò quest'ottica sostituendola con il più scadente 70-210 a luminosità variabile, addirittura uno stop in meno alla massima focale.
Ciao.

Nikomat mercato USA.
Nikkormat mercato europeo.
Per il resto identiche.

Qualche personale considerazione, anche un po controcorrente.
Se per te è un mondo nuovo vai per gradi. Ti è stato inizialmente, saggiamente secondo me, consigliato l'economico 50/1.8 con tubi o, aggiungo io, anche con un set di economicissime lenti addizionali; come inizio è ok e spendi pochissimo.
Vado però un poco oltre. Al tuo posto conserverei i "capitali" per un corpo motorizzato, mi permetto di dirlo perché ci sono passato anch'io e, a mio modo di vedere, i vantaggi di una soluzione di questo tipo sono enormi, ti si schiude un mare di possibilità a costi relativamente irrisori.
E' solo un personalissimo punto di vista, supportato da un'esperienza personale, tuttavia meritevole di almeno un momento di considerazione prima di buttarlo via.

Aspetto il mio a giorni.

I vostri contributi sono interessantissimi, non riesco perciò ad esimermi dall'aggiungere anche il mio più modesto ancorché personale e ceratemente minoritario punto di vista.
Al di la del solito Leica si/no, sorta di convitato di pietra di qualsiasi discorso in merito agli apparecchi fotografici, il discorso di Elio (se posso permettermi) va considerato con estrema attenzione, indipendentemente da quanto possa, sotto alcuni aspetti, leggittimamente essere condivisibile o meno.
Molti degli eccellenti grandangoli che ha citato sono per sistemi a telemetro, e non è un caso, visto che in quella configurazione un ottica di quel tipo può fare a meno dello schema "retrofocus" che, viceversa, rappresenta un vincolo pesantissimo per un progettista di ottiche grandangolari per sistemi reflex, nei quali la lente finale non può avvicinarsi più di tanto all'elemento sensibile, quale che sia. Non a caso quando Zeiss/Hasselblad ha voluto introdurre il superlativo Biogon nel suo sistema ha dovuto "attaccarlo" ad un corpo dedicato, la SWC. Se a questo si aggiunge la tendenza vigente dello "o zoom o morte" con copertura integrale di tutti i millimetri di focale da 14 a 200, ecco spiegato perché un bruscolino da 200 gr di Cosina, Leica, o Zeiss per poter essere solo "avvicinato" necessita di oltre 1 kg di vetro delle dimensioni di un bazooka oppure, quando lo si voglia rendere più "umano, va pagato il prezzo di abberrazioni geometriche (leggasi distorsione) sconosciute anche ad un Super Angulon per sistemi reflex di 30 anni fa.
Capisco che poi molti si consolino pensando che tanto ci pensa Photoshop ma, personalmente e per cio che vale, la considero un'involuzione.
E visto che tanto poi ci pensa Photoshop tanto vale, forse, partire dal Samyang da 300 euro...

Condivido integralmente.
La sostituzione degli alogenuri con i pixels, in se, avrebbe poco peso. Il problema sono le "condizioni al contorno", in termini merceologici e culturali che, semplicemente, stanno uccidendo la fotografia.
Tutto qui.

Condivido in parte, non penso abbia ragione lui.

Penso che alla base vi sia una, purtroppo, percezione del valore, del denaro, molto soggettiva, visto che operazioni del genere sono comunque molto costose (si perde parecchio).
I contenuti tecnici dell'ottica X, che possono piacerci o meno, esserci utili o meno, sono noti a priori, perlomeno a chi valuta con attenzione quanto acquista viste le cifre in gioco, relativizzandosi questo parametro diventa plausibile qualsiasi operazione.

La F1n fu secondo me il canto del cigno di Canon, un autentico capolavoro.
Non che le Eos non fossero innovative, anzi bisogna riconoscere che fecero scuola, tuttavia da allora prese a farsi largo una poco piacevole caratteristica, cui Nikon non esitò purtroppo ad adeguarsi, forse perché non era possibile fare diversamente. Mi riferisco al "baratro" qualitativo che cominciò a crearsi tra le macchine destinate all'utenza professionale, o comunque esigente, e quelle più amatoriali.
La qualità costruttiva di una Nikkormat Ftn era comparabile a quella di una F2, così come quella di una Fe ad una F3 che, pur avendo prestazioni e caratteristiche differenti, erano comunque marcatamente "Nikon"; viceversa tra una F70 ed una F4 c'è un abisso, sembrano prodotti di aziende diverse, differenziazione che oggi si è ancora maggiormente accentuata.
Peggio ancora Canon dove anche la Eos 3, numero 2 del catalogo dopo la top Pro 1, anche solo a prenderla in mano, mostrava un gap qualitativo sconfortante, non parliamo delle altre...

E' la tipica ipocrisia italiota cui, come al solito, poniamo rimedio "aggirando l'ostacolo", in questo caso con gli MP.
Non capisco ma mi adeguo.

Non conosco il 18 Af 2,8, ma il 3,5 Ai è un ottimo obiettivo, presentando, tra l'altro un distorsione ridottissima: prestazione rara in assoluto, rarissima in casa Nikon.
Se ti capita ad un prezzo ragionevole, ed è compatibile con il tuo corpo macchina, facci un pensierino, anche perché, personalmente, l'utilità della Af, con una focale del genere, la ritengo prossima a zero.

Divagato? personalmente non direi.
Mi riconosco molto nella tua esperienza.
Quando mi sono accostato alla fotografia lo si faceva con Zenit, Praktica, OM1, K1000, FM, FTb ecc. Macchine con cui "dovevi" imparare i principi basilari o non fotografavi, e se dietro ci fosse stato un sensore avrebbe fatto ben poca differenza; così come con una F5, in Af, Matrix, Program, puoi fotografare senza capire nulla anche se dentro c'è una pellicola.
Certo con una digitale sperimenti a costo zero (si fa per dire vista l'obsolescenza ultraprecoce che le affligge...), ma se da un lato questo è un indubbio vantaggio, dall'altro il costo della pellicola ti obbliga a pensare prima di scattare, non tanto o non solo, sul piano tecnico, quanto su quello critico.
Non me ne voglia chi non ha seguito questo percorso ma, pur non volendo generalizzare, chi si è formato a quella scuola, anche oggi con la D3 in mano (non è il mio caso ma non significa nulla), ne gode i benefici.
Quando il possessore di una costosa DSRL chiede come mai l'obiettivo "distorce" quanto s'inquadra un palazzo dal basso verso l'alto un brivido mi corre lungo la schiena...

Senza nulla togliere alla F6, che deve le sue peculiarità, secondo me, al fatto di essere nata in piena era digitale, da molti appassionati "l'ultima" vera grande "F" è ritenuta proprio la F5, principalmente per essere appunto l'ultima reflex 35mm (in assoluto, non solo Nikon) ad essere dotata di mirino intercambiabile.
Onestamente debbo però anche aggiungere che, sul piano pratico, la scelta più saggia (ammesso sia lecito parlare di saggezza in quest'ambito) è forse rappresentata dalla F100, più leggera anche perché dotata di pentaprisma fisso, meno critica nella scelta dell'esemplare perché rivolta ad un target più amatoriale; anch'essa, ed è cio che più conta, insieme ad F5 ed F6, in grado di utilizzare le ultime ottiche Nikon, le famigerate G, al 100% delle loro funzioni.
Io, che saggio non sono, ho ceduto al fascino della F5, ma con qualunque di queste caschi bene.

Sarò, anzi sono, fuori dal coro ma onestamente non capisco perché tanta insistenza da parte dei produttori su focali zoom così estreme. Capisco senz'altro la comodità, anche in rapporto alle prestazioni oggi raggiungibili, di un 24-70 o un 70-200, ma se tanta delle tecnologia profusa in un 14-24 o 16-35 fosse stata utilizzate per un 15 o 17 fisso avremmo un ottica strepitosa, leggera e maneggevole, esente dai difetti dell'uno e dell'altro.
Se da 15 a 200 manca qualche mm cosa succede?
Mah...

Dalle foto che ho visto il 16-35 a 16mm ha una distorsione a dir poco imbarazzante.
Trasforma, letteralmente, le travi in archi.
A memoria credo di non aver mai visto nulla di peggio.
Quanto tutto cio possa interessare, in relazione a ciò che si fotografa, è valutazione personale.

Il calcolo è sbagliato, bisogna poi moltiplicre per l'indice ISTAT dal 2001 ad oggi per fare un confronto (circa 1,2 ma potrei sbagliare).
Comunque una digitale di 9 anni avrà il valore del peso di un rifiuto speciale.

E' uno degli obiettivi più versatili prodotti da Nikon. Su FF ti consente davvero di uscire, se vuoi, con una sola ottica.
Molto corretto come distorsione a 28mm (prestazione rarissima) grazie ad una lente asferica ibrida.
Gamma focale davvero "universale" (in FF).
Abbastanza leggero.
Consente di divertirsi a distanza ravvicinata (parlare di "macro" mi pare eccessivo).
Ora con uno strepitoso rapporto costo-prestazioni.
Tuttavia, secondo me, su DX la sua universalità, come range focale, va a farsi benedire.
Ovviamente per essere sfruttato al 100% richiede corpi motorizzati, in compenso, non essendo G si puo usare anche su una FM, F2, F3 ecc.

Un ultima nota, giusto per completare il quadro, poi ognuno la valuta come vuole.
Lo Zeiss puoi divertirti ad adoperarlo anche su una FM3, FE, FM, F2, F3 ecc., il Nikon G (è dura lo so...) no.
Occhio che lo Zeiss sia ZF2 (presenza dei contatti) e non solo ZF (solo un Ai).
Nota a benefico del marziano che ci legge da poco: non è un errore di battitura, Zeiss su Nikon si, Nikon su Nikon no.

Anche molti Zeiss per Contax/Yashica erano fabbricati in Giappone, ed erano (sono) in tutto e per tutto Zeiss.
Se leggi su Nadir, ma non solo, il test del 18 ZF di renderai conto che è ancora perfettamente in linea con quanto ci si aspetta da Zeiss.
Cosina non è poi l'ultimo arrivato, realizza pure i Summarit Leica, magnifiche ottiche nonostante le geremiadi dei puristi del marchio di Solms, lo stesso che adopera anche vetro Hoya.
Compra quello che più ti piace, certamente non sbagli, ovviamente riflettendo bene sulle differenze tra un MF ed un AF, quello si.
"Made in", "Made by", nel 2010, vuol dire poco.

Condivido alla virgola, a partire dalla soggettività del parere.
Dire "fotografo con Nikon" (o altro), significava, siginifica e significherà, per me ripeto, fotografo con OTTICHE Nikon.

Scusate, non è mia abitudine discutere le regole del padrone di casa che gentilmente ci ospita ma, visto che Nikon - Nital non vende pellicole ne affini, vorrei capire, e non è una domanda retorica, cosa ostacola dare informazione del genere in "chiaro".
Grazie.

Hai fatto bene.
Per quanto riguarda la F90 è vero che è Ai compatibile, ma non lo è con le G.
L'abbiamo gia detto altre volte: le "universali" (salvo le ottiche pre Ai, a meno di modifica al bocchettone) sono: F100, F5, F6.

Ovviamente il nostro amico può fare quello che vuole.
Per esperienza personale so bene che a volte sono necessarie scelte dolorose.
Ma una F5 ora, in termini puramente economici, è al più 1/8 del valore di di una D700 nuova, forse 1/5 di una usata (quando uscirà l'erede della D700).
A meno che, s'intende, non si è piu interessati alla pellicola: se il suo destino dev'essere un armadio, solo in quel caso, meglio darla a chi la usa.
Naturalmente sono considerazioni molto personali.