FORUM NIKONCLUB

E' la stessa valutazione che ho fatto io, alla fine ho scelto il Nikkor per la questione del peso che è un aspetto non trascurabile della questione, almeno per alcuni. Ho fatto questa scelta pur consapevole della superiorità del Sigma. In fotografia, come in altri campi del resto, non c'è un re in assoluto, ma sempre in rapporto a ciò che ci serve.

Scusate, forse mi sono perso qualche passaggio. Leggo che alcuni di voi già possiedono il nuovo 300. Dove si può acquistare? Con quali tempi di attesa?

commenti

C'era l'intenzione di cogliere un riflesso, quello si. Ovviamente è difficile essere consapevoli del risultato finale in maniera dettagliata. Quello lo vedi dopo, con calma, quando te la guardi al PC. Normale che sia così quando cogli un aspetto per la prima volta. La prima apre la strada, la consapevolezza totale verrà, si spera!
Grazie Pa'
Pa'

Ciao Francesco, stavolta non sono d'accordo con te (e quindi anche con Mitia) su un aspetto: non trovo particolarmente debole il soggetto. Semmai penso, come ha osservato Bianca, che ci sarebbe stata bene più aria intorno al soggetto ridefinendo le proporzioni tra soggetto e sfondo. Purtroppo questo non è stato possibile perché il vetro della porta era di dimensioni ridotte.
grazie per il passaggio
paolo



E' un crop ma purtroppo m'è mancata l'aria
I confini (qui sto al limite) sono dati dalla struttura della porta: andando oltre ci sarebbe stata la cornice di legno.
grazie.paolo



E' una bella osservazione la tua. Tu ci vedi il carboncino e io la trama rugosa della carta da disegno.
grazie Alberto
paolo

grazie a tutti

Niente PP. La donna sta passando davanti ad una porta a vetri che dà sulla strada. Il vetro riflette anche il muro di fronte e l'ombra della donna.

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Non suggerirei niente a proposito delle conversioni che trovo ottime. Specie nella resa delle aree scure. Anzi, chiederei a te se hai seguito una procedura particolare.
Per il resto concordo con gli altri, l'ultima ha un impatto notevole.

Mi piace, perché trasforma un soggetto naturalistico in un tema astratto. Sarei curioso di vedere la versione a colori che forse accentua questa trasformazione.
bravo.paolo

Ho provato a mettere mano alla conversione, in effetti va meglio. Naturalmente ho dovuto mascherare la corona circolare per evitare che, contrastando, 'sparasse' troppo.
grazie.paolo



Posso sempre tornare sul posto e decentrare, tanto il monumento da lì non si sposta
grazie.paolo

Ciao Giacomo, penso esattamente le stesse cose che scrivi tu. Il bello della tecnica fotografica è anche quello di NON rispettare le regole. Specie quando questo è funzionale all'effetto che si vuole ottenere.
ciao.paolo



In effetti il monumento esprime leggerezza, grazie al bianco dei marmi e alla struttura aperta. Una leggerezza insolita data la proverbiale pesantezza dell'architettura di regime.
grazie.paolo

Bella versione la tua, visione meno ampia che esalta la classicità delle colonne
ciao.paolo

Molto belle tutte e due. Mi piace il crontrasto tra il minimalismo elegante dell'interno e la ricchezza della vista esterna.
ciao.paolo

La nitidezza e il movimento del mare conferiscono a questa immagine una grande forza e un impatto notevole, complimenti!
paolo

Dinamico e spettacolare il tuo colpo di coda!
ciao.paolo

Le distorsioni temo siano ineliminabili, l'ho scattata con un fisheye. Comunque in generale a me le distorsioni non mi dispiacciono. Tanto che ho acquistato un fish. Più che il fish mi piacciono i superwide!
ciao.paolo

p.s. pubblica anche il tuo Passetto, no?

Grazie Francesco!
ciao.paolo

Chiedo ai moderatori di spostare questa immagine, postata qui per errore, nella sezione Architettura.
grazie.paolo

Ancona: il Monumento ai caduti, tipica architettura del ventennio

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scusate, ho sbagliato sezione: potete spostarla?

Personalmente condivido le linee guida di questa sezione indicate da Paolo. Il modello dello spazio aperto, senza rigidi confini, non può che trovarmi d’accordo. Perché consente a tutti noi, sia come autori che come commentatori, di esprimere le nostre diverse sensibilità. Osservo pure che questo modello non mi sembra che contraddica l’idea di laboratorio espressa da Simone. Anzi. E allora dove sta il problema?
Dentro al laboratorio ci deve essere sicuramente questo: dobbiamo sentirci liberi di portare nelle discussioni il nostro punto di vista. Che non può che essere diverso da quello degli altri perché guardiamo la fotografia con occhi diversi. E’ una fortuna che sia così perché è un qualcosa che aggiunge, non toglie. Io per esempio sono colpito, più che dagli aspetti tecnici, da ciò che una immagine mi trasmette. E tento di darne una lettura. E’ solo una xxx mentale?? Non credo. Anche quando è una lettura sbagliata merita rispetto perché è comunque un tentativo di aggiungere un tassello alla discussione. A beneficio di tutti, non solo dell'autore.
E poi sinceramente penso che sia talmente tanto il tempo che dedichiamo alla lettura degli aspetti tecnici che un pò di spazio ai contenuti non guasterebbe. Soprattutto in una sezione come questa che vuole essere una finestra sul mondo. Possiamo non parlare del mondo?

Bella la tua umanità sulle strisce. Bella resa,sia sull'asciutto che sul bagnato!
ciao.paolo

Di questa immagine colpisce il suo essere al confine mentre mostra qualcosa che fatalmente divide. Da una parte passi coraggiosamente il muro del silenzio e ci costringi a guardare quello che per quieto vivere non vorremmo sapere. Dall'altra rappresenti la violenza in forma esplicita e cruda e questo inevitabilmente ci turba.
ciao.paolo

Bel reportage che arriva dritto al cuore. Le foto e le parole tradiscono la passione civile e la simpatia per un popolo violentemente tartassato. Mi piace molto l'insistenza sulle bandiere di tela. Hanno i bordi sfrangiati, perdono qualche pezzo ma sventolano forte.
ciao.paolo

Ti sei inerpicato su un sentiero mica facile. Quello della ripresa soggettiva. Nei thriller cinematografici (Dario Argento è stato un maestro in questo) a volte la realtà viene rappresentata con gli occhi dell'assassino, nel momento stesso in cui guarda. Per imprimere più suspence alla scena e indurre nello spettatore un sentimento di paura. Con la fotocamera è più difficile, ma con la tua foto ci sei riuscito perfettamente.
ciao.paolo

Interessante anche sul piano antropologico. E' curioso trovare un giovane, dall'aria vagamente intellettuale, che legge la mano. Le vie della chiromanzia sono infinite
ciao.paolo