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Donald Mc Cullin
Professione: reporter
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DEREGISTRATO
Messaggio: #1
Prendo spunto da una discussione aperta da un nostro giovane ed intraprendente amico per cominciare una carrellata tra quelli che io considero i più grandi reporter del mondo. Al nostro amico auguro con tutto il cuore di riuscire in quella che è una professione difficilissima ma non impossibile, altri prima di me gli hanno prospettato, giustamente, alcuni dei terribili momenti che dovrà affrontare, ma ciononostante lui è convinto di poter riuscire e questo è già un buon inizio: in bocca al lupo! Pollice.gif
Mi si permetterà di tralasciare quello che viene considerato uno dei maestri di questo incredibile mestiere: Robert Capa. Non dirò il perchè per non alimentare polemiche. Comincio invece da un altro grande, conosciuto da moltissimi ma non da tutti e soprattutto perchè di lui si conoscono quasi esclusivamente le foto di guerra, soprattutto quelle del Viet Nam e della invasione di Cipro da parte dei Turchi: Donal Mc Cullin.
Cercherò allora di far conoscere a chi non le avesse mai viste alcune immagini del suo sterminato archivio, in cui è impegnato su fronti diversi: quelli della denuncia. Sono foto che fanno male, molto più di un pugno nello stomaco, ma è con queste che l'occidente prese coscienza e conoscienza che la disperazione è nascosta dappertutto, talvolta a pochi passi da casa nostra come in terre lontane.
Ma forse è bene cominciare da qualche piccola nota biografica, importante in questo caso, per comprendere del perchè la sua ricerca è orientata a 360°, partendo da casa sua, Londra, e che lo porterà in tutti gli angoli del mondo.
Nato a Londra da famiglia povera, cresce a contatto con le gangs del suo quartiere che già a quell'età comincia a fotografare con una Rolleicord. Questi primi scatti vennero visti quasi per caso dal direttore dell'Observer che lo incoraggiò a continuare su questa strada. Nascono così le prime immagini di denuncia sulla condizione di vita e di degrado in cui vivono le classi meno abbienti nell'Inghilterra della seconda metà del secolo scorso:
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Messaggio: #2
La sua ricerca si dimostra già allora diversa da quella di molti altri colleghi, vuoi perchè conosce alla perfezione quell'ambiete vuoi perchè la sua sensibilità lo porta a mostrare cose che in quel periodo di rinascita industriale si pensava fosse meglio passare sotto silenzio:
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Messaggio: #3
Una sua particolarità è quella di curare personalmente lo sviluppo e la stampa dei suoi lavori perchè nessuno riese a rendere alla perfezione quel che lui aveva in mente:
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Messaggio: #4
Lo si trova così a girare per le strade a tutte le ore per trovare quelle che lui considera immagini che si "devono" far vedere:
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Messaggio: #5
Finalmente il suo primo lavoro come inviato, lo vede a Berlino durante la costruzione del muro. Lasciata la biottica acquista un corpo Pentax con tre ottiche 28-35-135 che gli permettono più una maggior libertà espressiva. Da quel momento in poi lo troviamo su tutti i fronti più caldi del mondo, da Cipro al Viet Nam. Dall'Irlanda al Biafra. La sua etica è riconosciuta da tutti i suoi colleghi il coraggio che lo contraddistingue diventa ben presto leggenda. A questo proposito vi sono alcune sue frasi che sono passate alla storia:
- Misuro sempre l'esposizione con l'esposimetro separato. Non posso rischiare la pelle per una foto che magari mi verrà esposta male.
- L'arte non m'interessa anzi le mie foto devono fare un po' schifo.

Divenne famigerato fra i comandanti militari perchè di soppiatto sopravanzava la prima linea prima dell'attacco poicè, diceva, doveva riprendere l'avanzata dal davanti. Questo lo porto a un passo dalla morte in VietNam quando varie schegge di una bomba cadutra a pochi metri da lui gli spappolarono le gambe. Fu salvato da un'altra scheggia che gli stava trapassando il costato da...indovinate cosa? Da una Nikon F che nel frattempo aveva acquistato, questa ancora ammaccata è possibile ammirarla nel British Museum.
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Messaggio: #6
Lo ritroviamo poi in Biafra ove ci riporta lo strazio di quelle popolazioni colpite da guerre e carestia
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Messaggio: #7
Ogni foto è un brutto colpo per noi:
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DEREGISTRATO
Messaggio: #8
E ci mette davanti a responsabilità che pensavamo di non avere
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DEREGISTRATO
Messaggio: #9
Ma anche qui riesce a trovare un'umanità e una dignità insospettabili:
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #10
Certo di non aver reso giustizia alla grandezza di quest'uomo prima come personaggio che come fotografo, termino qui per non essere troppo,troppo lungo. Se per qualcuno è stato interessante lo dica, magari si potrebbe parlare di altri ancor meno conosciuti ma non per questo meno grandi. Se invece pensate che sia non confacente al forum ditelo lo stesso. Vi lascio con un link
Francesco T
Messaggio: #11
Claudio,
Innanzittuo grazie per la segnalazione. Magari non sarà esaustivo, ma grazie per lo spunto, al quale fare seguire un approfondimento.
le foto sono davvero impressionanti.
Magari molte volte le vediamo senza badare la storia che c'è dietro (chi l'ha scattata, perchè, come, etc.).
Mancando così di "riconoscere" il valore a chi ha duramente lavorato per ciò.
Con questa iniziativa - spero non ti fermerai qui - forse si riesce a restituire ciò che mancava.
O forse "solo" si sensibilizza qualcuno ad una maggiore attenzione.
Saluti.
Luca Moi
Messaggio: #12
Grazie Claudio per la tua pregevolissima iniziativa, che mi sembra molto interessante e valida. Personalmente sarei molto felice di leggere altri interventi così utili e che siano motivo di arricchimento culturale per tutti. Le belle foto nascono prima di tutto dalla cultura ( artistica, fotografica, grafica, etc. ) del fotografo, nonchè dalla sua sensibilità e dalle capacità tecniche di concretizzare quella che inizialmente è solo un'idea. Complimenti ancora
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #13
Beh Claudio, grazie... Ho letto da qualche parte che la fotografia è stata determinante nello spazzare via tanta retorica sulla presunta "nobiltà" della guerra: le immagini dei campi di battaglia, non più "sublimate" dall'interpretazione artistica dei pittori, hanno messo l'opinione pubblica (prima una ristretta élite, poi un pubblico sempre più vasto) di fronte alla cruda realtà...
Le immagini che hai voluto condividere con noi, e anche le tue riflessioni, sono un momento "alto" di quella cultura fotografica che questo forum si propone di promuovere. Riflettere su quelle immagini, e sulla sensibilità di chi le ha scattate, penso possa indurre anche noi a guardare alla realtà che ci circonda (anche, perchè non, quando fotografiamo) con occhi diversi, più attenti e consapevoli. Ricordo d'aver visto a Milano, qualche mese fa, una mostra di Cagnoni: anche lì c'erano immagini del Biafra, la stessa struggente disperazione. Come sai, poi, l'Africa ha un posto particolare nel mio cuore, non solo per la bellezza dei suoi paesaggi e della sua natura, ma anche per la sua storia, la sua cultura, la sua gente. E' un motivo in più, mio personale, per ringraziarti. Pollice.gif
Ciao
Diego
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #14
Due immagini scattate nei campi profughi del Fronte Polisario, nel Sahara Occidentale: un altro esempio della sofferenza imposta dalla guerra affrontata con immensa dignità. La compressione è elevatissima, la qualità è quella che è: prendetele come una testimonianza.
Diego
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #15
Ecco l'altra....
paola
Messaggio: #16
Grazie Claudio per questa splendida iniziativa!!
Quelle foto sono strazianti e fanno comprendere pienamente il ruolo del fotoreporter. Il suo compito è di raccontare la verità anche se dolorosa...

Mi associo con un piccolo contributo inserendo due immagini della grande fotoreporter Dorothea Lange!

Il suo impegno era rivolto nell'illustrazione dell'uomo e degli ambienti in cui lo stesso vive e lavora, "alla ricerca - sono sue parole - della verità in ogni cosa e ad ogni costo".
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paola
Messaggio: #17
La seconda
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Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #18
Grazie e complimenti per la buona presentazione....qui si fa onore alla fotografia.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #19
L'impegno del racconto fotografico richiede una sensibilità davvero fuori dal comune e le immaginisono state uno stimolo per comprendere meglio determinate realtà..soprattutto quando la manipolazione delle stesse non era elevata come avviene invece oggi, in molti casi purtroppo....anche per questo il mestiere del reporter è in crisi, e anche per questo vediamo nascere nuove agenzie fondate da gruppi degli stessi Reporter, stanchi di essere "ingabbiati"...la VII è l'ultimo esempio.

Ai tempi del Vietnam si capì a livello mondiale il vero potere della fotografia, quando dopo centinaia di ore di filmati che mandavano in assuefazione le famiglie mondiali incollate al telegiornale....quando la guerra era finita (ma non gli effetti della stessa...) di tutto il minestrone la gente ricordava "quell'immagine"....oggi "quell'immagine" viene preparata a tavolino, resa spettacolare e con un senso predefinito...

Quindi impariamo, tutti, a guardare...a porci delle domande senza per questo diffidare di ogni cosa...

Grazie Claudio e grazie a tutti!!
Fedro
Messaggio: #20
QUOTE
Certo di non aver reso giustizia alla grandezza di quest'uomo prima come personaggio che come fotografo, termino qui per non essere troppo,troppo lungo. Se per qualcuno è stato interessante lo dica, magari si potrebbe parlare di altri ancor meno conosciuti ma non per questo meno grandi. Se invece pensate che sia non confacente al forum ditelo lo stesso


No se neppure se sia possibile rendere giustizia al valore di questo (che è fra i miei 5 fotografi preferiti) grande personaggio, però le parole con cui hai accompagnato le immagini mi sono piaciute molto.

Trovo sia una bella iniziativa parlare od offrire spunti di questo tipo, a volte non conosciamo "grandi" e "piccoli" fotografi, e un post proposto qui potrebbe aprirci nuovi orizzonti.

Bravo Claudio e grazie!

Fedro
Messaggio: #21
lascio anch'io un Link ..tra l'altro è in casa nital...

poi questo od anche questo

Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #22
Grazie Claudio...

ho letto tutta d'un fiato la tua biografia di McCullin ed ho guardato con gli occhi dell'anima le foto che ci hai mostrato, testimonianza di quello che la fotografia è: una testimonianza visiva di quello che i veri fotografi vedono con gli occhi del proprio cuore.

Grazie mille

Franz
sergiobutta
Messaggio: #23
Ciao, Claudio, e, al solito, complimenti per la iniziativa. Altro che stare a discutere su plizia dei sensori, o, peggio, su quale marca è migliore! Troveremo anche foto di McCullin a Roma , il 9? Ti saluto.
botbot
Messaggio: #24
vista la situazione internazionale e visto che si parla di reportages di guerra
dimenticatevi il grande
www.jamesnachtwey.com/
un giro sul suo sito fa sempre bene per ricordarci che non esiste una guerra giusta!

ciao!
luigivai
Messaggio: #25
Finalmente una iniziativa intelligente. Capisco che le nuove tecnologie pongano delle domande pressanti e difficili da gestire, ma qualche volta sarebbe appunto il caso di parlare di fotografia. Come in questo caso.
Bravissimi!
 
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