FORUM NIKONCLUB

Qualche anno fa mi sono ritrovato, sull'onda dell'euforia di una protesta iniziata in maniera non organizzata in alcuni atenei, a marciare su Roma insieme a circa 10.000 tra colleghi “specializzandi” e studenti di medicina.

Noi specializzandi siamo trattati alla stregua degli studenti, mentre invece rivestiamo già ruoli di responsabilità.

Quel giorno eravamo numerosi. Condividevamo tutti lo stesso obiettivo. Avevamo entusiasmo e volontà. Volevamo cambiare il sistema che ci stava ignorando. Ci illudevamo di riuscirci. Avevamo fatto le cose in grande: giornali, televisioni, persino il TG nazionale. Avevamo preso contatti con L’Ordine dei Medici che ci appoggiava. In quel periodo, Parlamentari e Deputati erano prodighi di consigli e promesse. Esternavano tutta la loro comprensione e si proclamavano portatori della nostra causa in Parlamento.

Noi ci sentivamo nel giusto, forti del nostro impegno quotidiano per migliorare le condizioni di salute e la qualità della vita dei nostri pazienti, anche con gesti che non rientrano nei compiti precipui di un sanitario ma che, vivendo la maggior parte della giornata con loro, diventano spontanei.
Durante la manifestazione ci sentivamo forti di essere in tanti e pensavamo che non avrebbero mai potuto rifiutare le richieste di 10.000 medici e “futuri” medici, davanti ad una Nazione che dovrebbe pretendere il meglio per la Salute dei proprio cittadini.

Ma che peso avevano e hanno in Italia 10.000 tra coloro che saranno il futuro di una Sanità sempre più abbandonata dalle Istituzioni?
Oggi di tutte quelle promesso non c’è rimasto altro che tanta amarezza per non aver visto riconosciuto il nostro ruolo e per non essere riusciti a migliorare l’iter formativo del giovane medico che spesso si sente ed è veramente abbandonato a se stesso.
Adesso sono all'ultimo anno della mia specializzazione, ho ancora lo stesso entusiasmo del primo giorno e per mia fortuna sono riuscito a iniziare un percorso di formazione di buon livello che spero di portare avanti.
Quando tra meno di un anno avrò finito, dopo 13 anni di studi (di cui 6 trascorsi a fare a tutti gli effetti il lavoro del medico, tra reparto e sala operatoria) mi ritroverò a dover cominciare a cercare lavoro a 33 anni! E in questo momento la situazione per i chirurghi non è facile.
Cosa sarà allora del mio bagagliaio di conoscenze teoriche e pratiche?
Riuscirò a fare fruttare per il bene dei miei malati quello che con fatica ho ottenuto fino ad ora?
Poi mi fermo a riflettere…
Per chi vive questa professione come una missione niente riuscirà a far perdere la motivazione e l’entusiasmo.

Fabio,
conoscevo già le foto, ma trovo che il testo che hai abbinato lo renda davvero un perfetto Life.
Tutti quanti ci scontriamo quotidianamente con i problemi del nostro lavoro...certo che quando c'è di mezzo la salute di tutti noi, bisognerebbe avere un'altra sensibilità...
In bocca al lupo per te e gli altri 9.999 specializzandi.

Fabio ancora una volta ci troviamo a dover parlare di un paese che non riesce ad utilizzare le proprie risorse migliori.
Del paradosso di un sistema che costruisce cultura e professionalità e poi non ne garantisce gli adeguati sbocchi professionali, necessari a metterle al servizio della comunità.

Ma i volti dei giovani che hai ritratto così magistralmente, confermano che:


Con l’augurio che un giorno i tuoi bei b/n si colorino della soddisfazione professionale che meritate.
Ciao

Sono sicuro che la tua dedizione sara' premiata dal lavoro che sicuramente ti realizzera' come uomo e come medico, e' bello sapere che ci sono persone come te che credono in quello che fanno e soprattuto credo che chi si affidera' a te ricevera' il meglio che si puo' avere da un medico e da un uomo

ciao
Johnny

Ho conosciuto (purtroppo) molti medici nella mia vita, ma ben pochi prendevano il loro lavoro come una "missione".... Grazie per farci vedere che c'è ancora qualcuno che lo fa!!!
Il mondo ha bisogno di Persone come te!!!

Un bel documento di questa Italia che, seppure disperante, lascia qualche spazio all'ottimismo, speriamo bene

Gennaro

Anche io ho conosciuto e conosco molti medici (ma fortunatamente non per ragioni professionali) e posso dire che la maggiorparte sono "Persone come te"...
lavoro (missione??) pesante, difficile, spesso infame ed altrettanto spesso non gratificato!

ciao...
le foto mi piacciono particolarmente, ovvero mi trasmettono emozioni...
molte persone si trovano nella tua stessa situazione, cioè trascurati dalle istituzioni..
si dice che il fenomeno della fuga di cervelli è sempre più sentito e questo è vero, pensate che un docente universitario, in Italia prende xxxxx, negli Stati Uniti, nella stessa posizione prende xxxxxx, e la differenza con l'aumento di una x non è poca, ve lo assicuro..
quindi è normale che esiste questa fuga, e proprio per questo si dovrebbe fare qualcosa per trattenere queste persone, ma per trattenere queste persone, si intende anche non trascurare il sistema sanitario e culturale italiano....
e con questo quindi non bisogna trascurare persone come te e come tutti gli altri dimostranti...
augurandoti che le tue foto diventino a "colori",
ciao
simone cesana

Salve a tutti.

Non sono del settore; sono un tecnico che lavora da molti anni per diverse Aziende Sanitarie. Fa piacere sentire che ci sono persone che intendono fare con passione il proprio lavoro di medico. Ma vorrei fare un commento personale a questo tipo di vicende. E' vero che la Sanità in Italia non funziona molto bene; ma è pure vero che ci sono troppe persone da pagare che non danno nessun contributo col loro lavoro, o perchè sono male impiegate, o perchè non servono proprio, oppure perchè prendono profumati stipendi da dirigenti, senza dirigere un bel niente. E poi, forse si potrebbe pensare che ci sono troppi medici e non c'è posto per tutti; oppure quelli che ci sono fanno poche ore di lavoro; oppure ancora, che strutture strapagate, con macchinari che costano miliardi (di lire) che alle tre del pomeriggio sono spente e i servizi sono deserti. E si potrebbe continuare. Basterebbe avere il coraggio di affrontare queste poche questioni e qualcosa andrebbe per il verso giusto; che ne dite?

Se non è il posto giusto per parlare di queste cose, scusate.

chiusso bisognerebbe veramente partire da queste cose per cambiare il sistema...
ciao
simone cesana

buona fortuna

Grazie per i complimenti. Per fortuna siamo in tanti a pensarla come me. Si può giustificatamente essere ottimisti. Chiusso ha ragione sono tante le cose che non vanno e che si potrebbero risolvere semplicemente.
Mi fa piacere capire dalle vostre parole che sono riuscito a trasmettere quello che volevo.
Non ringraziate me. Sono in tanti nella mia condizione. Senza parlare del personale infermieristico...

condivido pienamente questa tua affermazione

Indipendentemente dal lavoro che fai, questo Life mette in luce il "bello" che c'è in te

In bocca al lupo per tutto, a tutti i 10.000 (ed anche agli altri)

Eli
P.S. Si, bel Life, bravo!

fotografare una manifestazione è difficilissimo. tutte le foto rischiano di essere uguali: ma un pò i costumi di scena, un pò l'occhio di chi conosce a fondo i motivi della protesta rendono questo tuo lavoro molto rigoroso e pulito; nessuna immagine ripete l'altra. bravo.
nic



p.s. forse solo l'ultima è di troppo, nel senso che non aggiunge nulla di più e non è narrativa.

Mi piacciono le Proteste, perchè sanno di Vita...ed è questo quello che traspare dal tuo Life...
In Bocca al Lupo!!!!