Ciao a tutti, in questa fase della mia passione fotografica, mi dedico ad approfondire la pp. Uno dei grandi problemi delle pp è sicuramente la nitidezza. Questa sarà influenzata, da quanto ho capito, dal fuoco, dal mosso, dalla luce, dalla lente, ma in massima parte dalla presenza del filtro anti aliasing, che deve evitare che il sensore catturi dettagli in eccesso rispetto alla capacità spaziale dei fotodiodi sul sensore stesso. Ma io dico, da ignorante, ma non era meglio non metterlo e correggere eventuali difetti , che metterlo e stare sempre a spippettare per la giusta nitidezza da applicare in pp, che poi inevitabilmente mi degrada l' immagine? Perché non fanno tutte tipo la d800e senza sto cazz de filtro? Questo effetto moirè o come si scrive, non si ha solo in rari casi tipo quando si fotografano linnee molto fitte? Signori illuminatemi, sono giorni che lotto contro la maschera di contrasto e mi chiedo perché tutta sta storia? Grazie
per quanto minuscoli e numerosi possono essere i pixel, nelle aree di forte contrasto talvolta si evidenziano delle scalettature cui le case produttrici di fotocamere pongono rimedio applicando davanti al sensore un filtro anti-aliasing che ha il compito di “ammorbidire” detti spigoli e fornire un aspetto lineare dei contorni dell’immagine.
Ciò comporta evidentemente una limitazione della nitidezza, cui si può rimediare efficacemente nell’ambito della successiva elaborazione dello scatto grazie a strumenti dedicati quali la “maschera di contrasto – unsharp mask”.
Citazione da un tutorial Nikon.. Significa che senza filtro, le immagini sarebbero seghettate ai bordi?
Ciò comporta evidentemente una limitazione della nitidezza, cui si può rimediare efficacemente nell’ambito della successiva elaborazione dello scatto grazie a strumenti dedicati quali la “maschera di contrasto – unsharp mask”.
Citazione da un tutorial Nikon.. Significa che senza filtro, le immagini sarebbero seghettate ai bordi?
Ciao a tutti, in questa fase della mia passione fotografica, mi dedico ad approfondire la pp. Uno dei grandi problemi delle pp è sicuramente la nitidezza. Questa sarà influenzata, da quanto ho capito, dal fuoco, dal mosso, dalla luce, dalla lente, ma in massima parte dalla presenza del filtro anti aliasing, che deve evitare che il sensore catturi dettagli in eccesso rispetto alla capacità spaziale dei fotodiodi sul sensore stesso. Ma io dico, da ignorante, ma non era meglio non metterlo e correggere eventuali difetti , che metterlo e stare sempre a spippettare per la giusta nitidezza da applicare in pp, che poi inevitabilmente mi degrada l' immagine? Perché non fanno tutte tipo la d800e senza sto cazz de filtro? Questo effetto moirè o come si scrive, non si ha solo in rari casi tipo quando si fotografano linnee molto fitte? Signori illuminatemi, sono giorni che lotto contro la maschera di contrasto e mi chiedo perché tutta sta storia? Grazie
Perderesti molto più tempo a eliminare l'eventuale moirè che applicare la maschera di contrasto, sempre ammesso di riuscire ad eliminarlo completamente.
E poi il guadagno di nitidezza senza filtro non è cosi grande, basta vedere tutti i confronti fra D800 e D800e che si trovano in rete.
Il filtro è stato tolto sulla D800e in quanto, per la densità di pixel che ha, è meno facile che insorga del moirè perchè già l'obiettivo fa da filtro (il moirè infatti si manifesta se la risoluzione dell'obiettivo è superiore a quella del sensore). Su fotocamere con densità inferiore probabilmente l'assenza di filtro farebbe sì che il moirè si verifichi troppo spesso.
ma qualcuno sa come funziona in pratica il filtro AA su un sensore cmos? non intendo il concetto generale di anti aliasing che mi è chiarissimo, occupandomi di grafica e immagini digitali da una vita, ma proprio a livello concreto...
chiedo perché mi domando se sia possibile creare fotocamere con filtro AA regolabile via software, come si fa con i vari programmi di grafica professionali
topic interessante, vediamo che ne esce fuori!
Ale
chiedo perché mi domando se sia possibile creare fotocamere con filtro AA regolabile via software, come si fa con i vari programmi di grafica professionali
topic interessante, vediamo che ne esce fuori!
Ale
ma qualcuno sa come funziona in pratica il filtro AA su un sensore cmos?
http://www.tomshw.it/cont/articolo/nikon-d...ss/39540/3.html
Grazie per le risposte Rolubich, effettivamente avevo letto che il filtro incidesse molto di più sulla nitidezza. Da quello che diciinciderebbe invece in maniera marginale, e non avrebbe senso il suo non uso o una sua modularità, come suggerito da Ale? Dico questo perché, forse a causa della mia incapacità, ma tutti gli scatti vanno sempre ritoccati in nitidezza, e mi sembra una pratica abbastanza comune...
Sono della teoria: in una foto quando è tutto nitido niente è più nitido,
quando si legge un'immagine l'occhio gradisce una variazione nella nitidezza, questa variazione una fotocamera non l'ha produce perchè non ha un cervello, quindi bisogna andare via SW.
Molto più semplice aggiungere nitidezza invece di toglierla.
quando si legge un'immagine l'occhio gradisce una variazione nella nitidezza, questa variazione una fotocamera non l'ha produce perchè non ha un cervello, quindi bisogna andare via SW.
Cervello? La differenza di nitedezza tra i vari piani dell'immagine (fuoco selettivo) la produce l'obbiettivo, semmai.
E si utilizzava molto prima che i software venissero a semplificarci/complicarci la vita.
Molto più semplice aggiungere nitidezza invece di toglierla.
Direi esattamente il contrario, invece.
Togliere nitidezza è semplicissimo (basta sfocare), ma aggiungerla è IMPOSSIBILE.
La maschera di contrasto non inventa nessun dettaglio, esalta solo i bordi di quelli che ci sono.
Anche i recenti progressi del software (deconvoluzione e simili) per recuperare foto sfocate, producono risultati miserevoli in confronto a una semplice foto ben fatta.
No, non si può non metterlo. I difetti che si ottengono senza filtro AA sono IMPOSSIBILI da togliere. Oltre al moirè pattern ci sono altri difetti da tenere in conto.